A PROPOSITO DELL'AMORE

dramedy romance, BB, NC17, spoiler sino alla fine della terza stagione

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  1. cristiana67
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    Altro bel capitolo,dolcissimo,mi piace l'evolversi della loro storia,di come sono necesssari l'uno all'altra.Brava.
     
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    Dunque mi tocca riscrivere la recensione perchè ieri il forum mi ha dato problemi.
    Ho adorato questo capitolo che ho trovato divertente nella prima parte e dolcissimo nella seconda.
    Meravigliosa Bren che regala lei il telefono a Booth, e non l'odiosa Hannah, e lui fantastico che le fa costruire una riproduzione di quel reperto egizio, quanto amore e cura in questi due gesti.
    Brava Dream accurata e dolce come sempre. :clap:
     
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  3. Dreamhunter
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    CITAZIONE (Ciccia-B @ 15/11/2010, 23:29)
    Finalmente un nuovo capitolo!!! Ma voi lo sapete che io ho il telefono a disco come quello del nonno di Booth? E' davvero un cimelio e mi fa pensare a quando ero piccola!!!
    Brava Franca e alla prossima!!!:wub:

    Grazie!! ^_^

    CITAZIONE (boothie @ 16/11/2010, 10:17)
    Bravissima davvero Franca, ogni volta che leggo qualche cosa scritto da te riesco a isolarmi datutto, anche dal mio capo che mi sta chiamando (OPS!).....
    La storia è vermente bella e scritta in modo coinvolgente. Grazie! :)

    Grazie anche a te! ^_^

    CITAZIONE (Kew08 @ 16/11/2010, 12:56)
    Capitoli di grandi prove, per Booth e Bones, soprattutto, ma anche per Jack e Cam, ma le hanno superate tutte alla grande, uscendone sicuramente rafforzati e più uniti. Sempre bravissima a condurre la storia in una reinterpretazione e rivisitazione degli eventi del tf.

    PS. Bellissima la tua firma!

    Reinterpretazione e rivisitazione. Per questo esistono le ff. ^_^
    Come sempre, grazie, Mary. ;)
    Per la firma, ho anche l'immagine grande, se ti interessa. ;)

    CITAZIONE (elyxyz @ 16/11/2010, 21:41)
    Bellissimo come sempre! :woot:
    e poi ci avviamo alla chiusura, non vedo l'ora! :clap:

    Grazie, carissima!
    Sono decisa a concludere la storia entro la fine dell'anno, quindi non dovrai aspettare troppo. ;)


    CITAZIONE (cristiana67 @ 16/11/2010, 22:33)
    Altro bel capitolo,dolcissimo,mi piace l'evolversi della loro storia,di come sono necesssari l'uno all'altra.Brava.

    Grazie!!! ^_^

    CITAZIONE (allanon9 @ 17/11/2010, 14:07)
    Dunque mi tocca riscrivere la recensione perchè ieri il forum mi ha dato problemi.
    Ho adorato questo capitolo che ho trovato divertente nella prima parte e dolcissimo nella seconda.
    Meravigliosa Bren che regala lei il telefono a Booth, e non l'odiosa Hannah, e lui fantastico che le fa costruire una riproduzione di quel reperto egizio, quanto amore e cura in questi due gesti.
    Brava Dream accurata e dolce come sempre. :clap:

    Grazie anche a te. ^_^
    Ah, per inciso il reperto egizio esiste sul serio. L'ho visto personalmente a due mostre qui in Italia ed è fra l'altro davvero bellissimo. ^_^
     
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    CITAZIONE (Dreamhunter @ 17/11/2010, 21:00) 
    Per la firma, ho anche l'immagine grande, se ti interessa. ;)

    Sìsì! Grazie mille :ibones:
     
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  5. Dreamhunter
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    Altro capitolo!! ^_^ Buona lettura!!

    CAPITOLO XXV
    Si sedettero in un angolo in ombra del Founding Fathers, ordinando un paio di drink leggeri. Angela pareva nervosa e Temperance la studiò mentre il cameriere le serviva.
    “Ti ringrazio di essere venuta, Bren”, mormorò la ragazza.
    “Hai detto che avevi bisogno di parlare”.
    “Sì... Ho passato alcuni giorni difficili e se non mi confido con te credo che esploderò...”.
    “Stai parlando in senso figurato, immagino...”.
    Angela sbatté le palpebre e Temperance le fece un sorriso complice. “Era uno scherzo, Ange. Booth mi prende sempre in giro perché sono troppo letterale e quindi sto provando ad usare l'umorismo sulle metafore e le analogie”.
    “Oh... Sì, beh... temo di non essere il soggetto più adatto con cui esercitarti, Bren. Non al momento, almeno...”.
    Temperance aggrottò la fronte. “Cosa è successo?”.
    “E' che... ho creduto di essere rimasta incinta”, confessò Angela tutto d'un fiato, con gli occhi lucidi.
    “Incinta? Sapevo che non ti vedevi con nessuno, dopo la tua rottura con Roxy... E' stato a causa di un rapporto occasionale?”.
    “No... Io... Ah, tesoro, mi dispiace, sai. Avrei dovuto raccontartelo, ma Booth era appena stato operato e tu dovevi occuparti di lui. Mi sembrava stupido importunarti con le mie avventure sentimentali. Comunque, sono circa tre mesi che frequento Wendell...”.
    “Wendell? Intendi Wendell Bray, il mio assistente?”.
    Annuendo, Angela la guardò con aria colpevole. “Già...”.
    Nella mente di Temperance si formò l'immagine del giovane, biondo, attraente, sempre attento e collaborativo sul lavoro. Era al Jeffersonian grazie ad una borsa di studio e aveva fatto amicizia con Booth, giocava nella sua squadra amatoriale di hockey. “E' un bravo ragazzo”, commentò.
    “Lo è”, sospirò Angela. “Lo è”.
    “E hai creduto di essere incinta? Hai avuto un ritardo?”.
    “Sì e ho fatto un test di gravidanza, che ha dato esito positivo”.
    “Però poi sono andata dal ginecologo e mi ha detto non ero affatto incinta. Secondo lui il test era difettoso”.
    “E perché sei turbata?”, domandò Temperance. “Avresti preferito una gravidanza?”.
    “Io... La verità è che non lo so, Bren. Davvero. Sulle prime mi sono spaventata. Ho pensato che Wendell ed io ci conosciamo troppo poco e che in fondo un figlio deve essere frutto dell'amore, di un progetto di vita insieme... Anche se...”. Angela si morse un labbro. “La sera prima del giorno in cui avevo la visita dal ginecologo, ho fantasticato sulla possibilità di diventare madre, magari di crescere il piccolo da sola. Insomma, ho sempre desiderato dei bambini. Quando dovevo sposarmi con Jack, ne sognavo tantissimi...”.
    “Quindi vorresti restare incinta davvero?”.
    “No... In futuro... E' che quello che è successo mi ha spinta a riflettere, sulla mia vita, sulle mie scelte...”.
    “Non sei soddisfatta?”.
    “E' questo il problema. Non ne ho idea. Prima di incontrare te ero certa di voler vivere a Parigi, ti ricordi?”. La tagazza sorrise al ricordo. “Invece poi ho iniziato a lavorare al Jeffersonian. Ed ero anche convinta di essere fatta per la libertà, fino a che mi sono innamorata di Jack e ho desiderato di sposarlo. Quindi con Jack è finita male e mi sono detta che quella non era la via giusta, che dovevo tornare ad essere l'Angela anticonformista del passato e ho creduto che il ritorno di Roxy nella mia esistenza fosse un segno che indicava che avevo ragione. E... ho fallito di nuovo. E adesso non so cosa sto combinando di preciso, con Wendell... Credevo che con lui sarebbe stato solo divertimento ma è un ragazzo che merita qualcosa di più”.
    Con il bicchiere del drink tra le mani, Temperance la ascoltava accigliata. Soppesò le sue parole, prima di commentare. “Parrebbe che i legami emotivi che stringi ti portino a mettere in discussione le tue convinzioni e le tue certezze...”.
    “Non è così per chiunque? Guarda Cam... Era votata alla carriera. Quando ero fidanzata con Jack e ci occupammo di quel caso del bimbo a cui era stata uccisa la madre... il piccolo Andy, rammenti?... lei mi disse che non le interessava avere figli. Eppure ora ha adottato Michelle. E poi tu...”.
    Gli occhi di Temperance si allargarono. “Io?”.
    “Sì, tu, dolcezza”, annuì Angela con decisione. “Sostenevi di non credere nei rapporti esclusivi e duraturi, di non averne bisogno. Ma ora vivi con Booth. E la proposta di convivere è stata tua...”.
    “Già... Non ho la vita che mi aspettavo”.
    “Ne hai una migliore. Io... ti ammiro, sai? Non sei scappata di fronte alla confusione. Hai compiuto delle scelte”.
    “Sarebbe potuto anche non succedere. La prima scelta è stata fatidica. La più difficile. Accettare di amare Booth e rivelarglielo. E per poco, molto poco, sono stata in procinto di non farlo”.
    “Cosa ti ha indotta a procedere?”.
    “Mio padre”.
    “Oh...”. Angela sbatté le palpebre, stringendo le labbra. “Allora magari dovrei anch'io fare due chiacchiere con il mio”.
    “Se ritieni che possa esserti utile”.
    “Potrebbe, sì... Ma mi sei stata utile anche tu”. Le loro mani si unirono attraverso il tavolo. “Sei come una sorella per me, lo sai?”.
    “Lo so. Vale lo stesso per me”, sorrise Temperance, con le guance lievemente arrossate.
    Si fissarono contente, poi Angela sollevò il suo bicchiere. “Un brindisi alle sorelle, ai padri e ai loro consigli?”.
    “Alla famiglia”, sintetizzò Temperance.
    Angela rise. “Amen!”.
    Bevvero ancora e chiacchierarono per un altro paio d'ore, di tutto e di niente. Solo una volta in strada, mentre camminavano a braccetto verso le loro auto, il tono di Angela tornò serio. “Tu non ci pensi mai, Bren?”.
    “A cosa?”.
    “Alla maternità”.
    “Alla maternità? Io...”. Temperance deglutì, colta in contropiede. “No. No, per niente”.
    “Sul serio? Neppure ora che hai compagno? Booth è così dolce e attento con Parker... Non desidera altri figli?”.
    “Immagino di sì... In realtà lo ignoro, non... non ne abbiamo parlato...”.
    “Dovreste. Se io avessi un uomo come Booth, vorrei che mio figlio avesse i suoi geni....”. Angela si interruppe e ridacchiò, scrollando il capo. “Oddio, scusami. Ho bevuto troppo, questa sera, e ho la lingua sciolta... Dev'essere la tensione che ho accumulato ultimamente”.
    “Non importa. Ti accompagno a casa io, d'accordo?”, ribatté Temperance e sfilò il braccio da sotto il suo, mettendoglielo intorno alle spalle. Con in testa un sacco di nuove domande...

    “Parker, dai, sbrigati che facciamo tardi!”, brontolò Seeley con la cravatta di traverso e la camicia fuori dai pantaloni.
    Parker lo guardava, seduto al tavolo della colazione. “Papà, io sono pronto. Sei tu a non esserlo”.
    Appoggiata al piano di lavoro, con una tazza di caffè in mano, Temperance approvò la risposta. “Una logica incontestabile”.
    “Grazie, Bones”, sorrise il bambino.
    Sistemandosi la camicia, Seeley li scrutò corrucciato. “Voi due vi frequentate troppo”.
    “Dovresti esserne contento”, dichiarò Temperance. “Il confronto regolare con una persona con la mia genialità non può che giovare ad una mente intelligente come quella di tuo figlio”.
    “Davvero pensi che sono intelligente, Bones?”, sorrise Parker.
    “Certo. Sei molto brillante per la tua età e hai grande potenziale per il futuro”.
    “Mamma dice che in questo ho preso da lei”.
    “Ehi... Cosa dovrebbe significare?”, protestò Seeley, intento ad allacciarsi le scarpe. “Che non esiste la possibilità che io abbia potuto trasmetterti almeno un po' d'intelligenza?”.
    “Tu gli hai trasmesso altre qualità, Booth”.
    “E' vero, papà. Non è importante solo l'intelligenza, sai”.
    Rialzandosi, lui sospirò. “E' una lotta impari. Non sono in grado di contrastarvi... Allora, hai i libri e lo zaino per l'hockey?”.
    “Sono nella mia camera, vado a prenderli”.
    Parker saltò giù dalla sedia, scappando al piano superiore, e Seeley ne approfittò per bere in fretta e furia il suo caffè, ormai raffredatosi, e addentare una delle frittelle vegetariane di Temperance. Con una smorfia.
    “Oddio. E' come mangiare del polistirolo...”.
    Si aspettava un commento sulle proprietà nutritive del tofu, ma Temperance non parlò, gli occhi fissi sul suo volto, con una strana espressione assorta.
    “Che c'è?”, si preoccupò Seeley. “Perché mi guardi così?”.
    Lei parve riscuotersi. “Stavo solo pensando...”.
    “Con il tempo ho imparato che tu non ti limiti mai solo a pensare...”, mormorò lui allungandosi a baciarle una guancia. In quel momento Parker ricomparve sulla soglia della cucina, con la cartella e lo zaino.
    “Papà, se ti metti a pomiciare con Bones non usciremo più”.
    “Non stavamo...”. Seeley si interruppe e si girò verso il figlio. “Cosa sai tu di preciso del pomiciare?”.
    “Quello che c'è da sapere. Dai, papà!!”, lo incitò Parker.
    Quello che c'è da sapere?! E' incredibile...”. Seeley infilò la giacca e afferrò le chiavi. “Okay, andiamo. Bones, ci vediamo dopo pranzo da Sweets, d'accordo?”.
    “Sì, ci sarò”, rispose distratta Temperance. “Ti... ti ricordi di Andy?”, aggiunse piano.
    La testa di Seeley rispuntò nel vano della porta. “Di chi?”.
    “Andy... Quel bimbo di cui ci siamo occupati durante un caso di due anni fa...”.
    “Ah... Ma sì, certo che me lo ricordo. Tigre!! Perché?”.
    “Sarà parecchio cresciuto, ora...”.
    Lui la osservò confuso. “Sicuramente... Bones, c'è qualche problema?”.
    La voce di Parker risuonò all'esterno. “Papàaaaaaaaa!!!”.
    “Perdonami, Bones! Ne riparliamo...”, si scusò Seeley dileguandosi e Temperance ascoltò padre e figlio discutere lungo il vialetto che conduceva al cancello. Poi in casa calò il silenzio e lei rimase a contemplare il vuoto, mangiando a piccoli morsi una delle frittelle vegetariane.

    “Allora... Booth deve dire una parola e Brennan deve replicare con la prima che le viene alla mente”, spiegò Sweets, con un sorriso incoraggiante.
    Seduto ad un'estremità del divanetto nell'ufficio del giovane psicologo, Seeley si agitò annoiato. “Che razza di insulso giochino sarebbe?”.
    “Non è un giochino insulso. Si basa sull'associazione delle idee”.
    “E ti serve allo scopo di studiarci per il tuo libro?”, volle sapere Temperance, seduta al lato opposto del divano.
    “Esatto”, annuì Sweets. “Intendo stabilire come interagiscano e si colleghino le menti di due partner che sono anche compagni di vita”.
    Seeley sogghignò. “Sweets?”.
    “Sì?”.
    “Finirai mai il tuo libro? Oppure ci terrai sotto il tuo microscopio psicologico per l'eternità, come due insettini schiacciati su un vetrino?”.
    Temperance impedì a Sweets di ribattere. “Questa tua battuta non è funzionale alla situazione, Booth. Sarebbe stata più adatta se ci trovassimo seduti di fronte a Hodgins”.
    “Stavo improvvisando, Bones”.
    “E te la sentiresti di improvvisare assecondandomi con l'associazione delle idee?”, s'intromise Sweets, vagamente spazientito. “E comunque sì, finirò il libro. Lo sto sviluppando”.
    “E' uno sviluppo lento”.
    “Booth, per favore...”.
    “Mmm... e va bene...”. Sollevando gli occhi al soffitto, Seeley meditò su una parola, quindi fissò Sweets. “Sbadiglio”.
    Il giovane sorrise storto e guardò Temperance, esortandola a proseguire.
    “Uh... sonno”.
    “Neve”.
    Lei aggrottò la fronte. “Il sonno ti fa pensare alla neve?”.
    “Sì. L'inverno, sai. Poltrire sotto le coperte mentre fuori è tutto bianco”.
    “Non datevi spiegazioni”, li rimproverò Sweets. “Procedete d'istinto”.
    Loro lo ignorarono.
    “Ah, l'inverno, ho capito... Piume”. Temperance si protese verso Seeley, in tono confidenziale. “Quelle dei cuscini...”.
    “Oh, già... Anatroccolo”.
    “Imprinting”.
    Perplesso, Seeley si rivolse a Sweets. “Vale come parola?”.
    “Sai cosa significa?”.
    “Ehi, oggi è forse la giornata del ricordatevi che Booth è uno stupido?”.
    “No, io... Perché dici questo?”.
    “Lascia perdere. Andiamo avanti”. Seeley tamburellò con le dita su un ginocchio. “Figlio”.
    “Ne voglio uno”, replicò immediatamente Temperance.
    Sweets spalancò la bocca. Le dita di Seeley scivolarono.
    “Whoa...”, esclamò senza fiato.
    “Cavallo”, disse lei.

    (CONTINUA! :ibones: ) (ancora tre capitoli e l'epilogo!)

    Edited by Dreamhunter - 25/11/2010, 17:27
     
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    Un capitolo molto bello Franca. La prima parte mi è piaciuta tanto, questo confronto tra Angela e Bones, a ruoli invertiti rispetto a quel che vediamo nel tf. Carinissima la scena casalinga e poi il modo in cui hai richiamato e rivisitato la famosa scena del brainstorming con Sweets... con presupposti sicuramente preferibili a quelli della reale scena nel tf.
    Complimenti!
     
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  7. Ciccia-B
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    BELLO BELLO BELLO!!!scusatemi la maiuscola, ma ci voleva proprio un capitolo così!!!! Bravissima Franca!! ^_^
     
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    la personificazione di BONES

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    bellissimo come sempre e sul finale ho riso (ancora) come una matta! XD
     
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  9. abby93
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    Bellissimo!!! Il finale mi ha fatto troppo ridere! :D

    Posta presto!!!
     
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  10. boothie
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    Bellissimo!!! Grazie Franca per questo bellissimo capitolo. Non vedo l'ora di vedere l'epilogo di questa storia.
     
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  11. vale2875
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    Ci volevo proprio,leggerti mi fa ricordare il perchè questa serie mi piace (va) da matti.

    CITAZIONE (Dreamhunter @ 24/11/2010, 18:06) 
    Altro capitolo!! ^_^ Buona lettura!!

    “Oh, già... Anatroccolo”.
    “Imprinting”.
    Perplesso, Seeley si rivolse a Sweets. “Vale come parola?”.
    “Sai cosa significa?”.
    “Ehi, oggi è forse la giornata del ricordatevi che Booth è uno stupido?”.

    SI BOOTH COL SENNO DI POI SEI UNO STUPIDO :D

    “No, io... Perché dici questo?”.
    CREDIMI SO IO IL PERCHE' -_-

    “Lascia perdere. Andiamo avanti”. Seeley tamburellò con le dita su un ginocchio. “Figlio”.
    “Ne voglio uno”, replicò immediatamente Temperance.
    Sweets spalancò la bocca. Le dita di Seeley scivolarono.
    “Whoa...”, esclamò senza fiato.
    “Cavallo”, disse lei.
    CHE BEI RICORDI... :wub:

     
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  12. CatWoman
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    Dopo quasi sei mesi, mantengo la mia promessa e leggo (finalmente!) la ff che aspettava solo me (parole mie dell'epoca :lol:).
    Non ho molto da dire, è perfetta in tutto, la ricostruzione è minuziosa, e adoro quello che invece è frutto della tua fantasia. C'è tutto, partnership, sensualità, tenerezza, tutto quello che abbiamo imparato ad amare nel corso degli anni.
    E' grande, grande, grande.
     
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  13. Dreamhunter
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    CITAZIONE (Kew08 @ 24/11/2010, 19:09)
    Un capitolo molto bello Franca. La prima parte mi è piaciuta tanto, questo confronto tra Angela e Bones, a ruoli invertiti rispetto a quel che vediamo nel tf. Carinissima la scena casalinga e poi il modo in cui hai richiamato e rivisitato la famosa scena del brainstorming con Sweets... con presupposti sicuramente preferibili a quelli della reale scena nel tf.
    Complimenti!

    Grazie! ^_^

    CITAZIONE (Ciccia-B @ 24/11/2010, 20:54)
    BELLO BELLO BELLO!!!scusatemi la maiuscola, ma ci voleva proprio un capitolo così!!!! Bravissima Franca!! ^_^

    Grazie anche a te. ^_^

    CITAZIONE (elyxyz @ 24/11/2010, 22:02)
    bellissimo come sempre e sul finale ho riso (ancora) come una matta! XD

    Grazie, carissima. ^_^

    CITAZIONE (abby93 @ 24/11/2010, 23:55)
    Bellissimo!!! Il finale mi ha fatto troppo ridere! :D
    Posta presto!!!

    Grazie! Posterò presto, intorno ai primi giorni della prossima settimana. ^_^

    CITAZIONE (boothie @ 25/11/2010, 10:05)
    Bellissimo!!! Grazie Franca per questo bellissimo capitolo. Non vedo l'ora di vedere l'epilogo di questa storia.

    Grazie a te!! Anch'io sono contenta di essere ormai arrivata alla fine anche di questa storia. ^_^

    CITAZIONE (vale2875 @ 25/11/2010, 14:41)
    Ci volevo proprio,leggerti mi fa ricordare il perchè questa serie mi piace (va) da matti.

    CITAZIONE (Dreamhunter @ 24/11/2010, 18:06) 
    Altro capitolo!! ^_^ Buona lettura!!

    “Oh, già... Anatroccolo”.
    “Imprinting”.
    Perplesso, Seeley si rivolse a Sweets. “Vale come parola?”.
    “Sai cosa significa?”.
    “Ehi, oggi è forse la giornata del ricordatevi che Booth è uno stupido?”.

    SI BOOTH COL SENNO DI POI SEI UNO STUPIDO :D

    “No, io... Perché dici questo?”.
    CREDIMI SO IO IL PERCHE' -_-

    “Lascia perdere. Andiamo avanti”. Seeley tamburellò con le dita su un ginocchio. “Figlio”.
    “Ne voglio uno”, replicò immediatamente Temperance.
    Sweets spalancò la bocca. Le dita di Seeley scivolarono.
    “Whoa...”, esclamò senza fiato.
    “Cavallo”, disse lei.
    CHE BEI RICORDI... :wub:

    Grazie! Però... ehi, piano con gli insulti a Booth. La sottoscritta non lo trova stupido, quindi, please, almeno nei commenti alle mie ff, cercate di essere gentili con lui (o quantomeno con me che ancora gli voglio bene). Grazie. ^_^

    CITAZIONE (CatWoman @ 25/11/2010, 17:20)
    Dopo quasi sei mesi, mantengo la mia promessa e leggo (finalmente!) la ff che aspettava solo me (parole mie dell'epoca :lol:).
    Non ho molto da dire, è perfetta in tutto, la ricostruzione è minuziosa, e adoro quello che invece è frutto della tua fantasia. C'è tutto, partnership, sensualità, tenerezza, tutto quello che abbiamo imparato ad amare nel corso degli anni.
    E' grande, grande, grande.

    Grazie, grazie, grazie!!! Sono contenta che ti abbia fatto questo effetto! E hai fatto bene a cominciarla solo ora, così ti sei risparmiata le mie lungaggini e potrai leggerti in breve tempo anche la conclusione. ^_^
    Grazie ancora! ^_^
     
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    “Lascia perdere. Andiamo avanti”. Seeley tamburellò con le dita su un ginocchio. “Figlio”.
    “Ne voglio uno”, replicò immediatamente Temperance.
    Sweets spalancò la bocca. Le dita di Seeley scivolarono.
    “Whoa...”, esclamò senza fiato.
    “Cavallo”, disse lei.

    Mitico!!!!
    Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo Franca, me curiosa.
     
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  15. Rob 89
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    :superlol: per "cavallo" perchè mi fa sempre morire dal ridere!
    :clap: :clap: :clap: Grande Franca!!!
     
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