A PROPOSITO DELL'AMORE

dramedy romance, BB, NC17, spoiler sino alla fine della terza stagione

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Dreamhunter
        Like  
     
    .

    User deleted


    VERSIONE COMPLETA PDF CON COPERTINA


    Autore: Dreamhunter
    Genere: un po' tutti
    Timeline: quattro mesi dopo la fine della terza stagione
    Pairing: BB
    Rating: NC17
    Spoiler: fino alla terza stagione compresa
    Disclaimer: niente mi appartiene, è tutto di Hanson.
    Note: non ho mai scritto prima una storia su Bones come questa... per cui nessuna anticipazione. Andate e leggete. ;)


    Un ringraziamento ed una dedica speciali ad Ales2004: questa storia è anche tua


    “L'amore non esiste.
    E' un'invenzione dei trovatori.
    Prima di loro la parola amore non era stata mai pronunciata.
    Dopo, in questa dicitura, sono stati racchiusi moltissimi sentimenti, desiderio sessuale, di possesso, di immortalità.
    Quando parliamo d'amore, allora, non sappiamo di cosa stiamo parlando.
    Voglio che mi ami.
    Ma cosa chiedo quando chiedo di essere amato?
    Che dico quando dico ti amo?
    (Alejandro Jodorowski)




    Prologo
    Non l'aveva mai visto così.
    Non così arrabbiato.
    Non così ferito.
    E stanco.
    Fu soprattutto la sua stanchezza ad inquietarla.
    In tre anni di lavoro insieme e di amicizia, aveva imparato che l'agente speciale Seeley Booth era un uomo che non mollava mai. Che non si arrendeva. Un uomo con il dono dell'empatia, della comprensione. La capacità di trovare sempre un modo per arrivare all'anima delle persone.
    Già... ma la sua?
    Chi si occupava dell'anima di Booth?
    Improvvisamente Angela Montenegro provò un acuto senso di colpa.
    “Mi dispiace...”, mormorò. A voce troppo bassa.
    Lui, nel chiasso che animava la tavola calda Royal Diner, non la udì. Con la testa un po' inclinata di lato, continuò a rimestare il cucchiaino nel proprio caffè, pensieroso.
    E Angela non si ripeté. Capì che sarebbe stato inutile. Si limitò a guardarlo, studiandolo, come se fosse il soggetto per un ritratto.
    Era bello.
    Di una bellezza che si ricordava, sopra la media. L'avevano sempre colpita soprattutto i suoi occhi, sin dalla prima volta che l'avevo visto. Era accaduto... uhm... verso l'inizio del 2005. Per un caso in cui il Jeffersonian Institute aveva collaborato con l'FBI. Rammentava ancora gli allarmi della piattaforma del laboratorio trillare tutti all'unisono, mentre quel giovane in completo scuro e l'atteggiamento arrogante li superava senza preoccuparsi di non avere il pass necessario. Alto, bruno, le spalle che si delineavano larghe sotto la giacca di buon taglio. E quegli occhi. Perfetti, nel suo volto. Castani, ben disegnati, forse un po' troppo ravvicinati, ma proprio questo apparente difetto, unito ad un lieve strabismo di Venere, ne aumentava l'intensità. E c'erano anche quei due piccoli deliziosi nei, accanto all'occhio destro... La pittrice che dimorava in lei, quella che avrebbe tanto desiderato disegnare corpi vivi, anziché morti, aveva palpitato piena di ispirazione...
    Poi gli allarmi si erano acquietati ed era arrivata Bren, ovvero la dottoressa Temperance Brennan, genio dell'antropologia forense e il principale motivo per cui Angela lavorava al Jeffersonian. Bren infatti era la sua migliore amica.
    E proprio quel giorno, proprio in quell'istante, una parte recondita di Angela, il suo io più intuitivo, aveva presagito una verità inconfutabile. Probabilmente lontana dal realizzarsi, eppure già nell'aria. Tutta racchiusa in pochi particolari.
    L'espressione irritata di Bren.
    L'astio con cui le aveva sussurrato: “Questo federale è insopportabile. Sta sicura che non lavorerò mai più con lui”.
    E il suo camice blu. Abbottonato storto per la rabbia.
    Sì. Seeley Booth possedeva il potere di spingere Temperance Brennan ad abbottonarsi storto il camice.
    Ad abbottonare storti i pensieri e i sentimenti.
    A socchiudere porte dove prima c'erano lucchetti.
    Ad accettare la comparsa di crepe ed imperfezioni nelle mura di difesa costruite in una vita di fuga dai bottoni spaiati.
    Non so se Bren ti sia grata per questo, Seeley, ma io lo sono.
    Il viso tra le mani, Angela seguitò ad osservare l'uomo con cui la sua amica non avrebbe mai più dovuto lavorare e che, invece, meno di un anno dopo quella lapidaria affermazione, era diventato addirittura il suo partner ufficiale nelle indagini.
    Un'altra cosa prediligeva di lui: il sorriso.
    Aperto, luminoso, coinvolgente.
    Le mancava.
    Ultimamente vedeva Seeley di rado e nelle poche occasioni in cui si incontravano, i suoi sorrisi erano brevi e spenti. Non gli coloravano più lo sguardo, restavano circoscritti alle labbra, privi di convinzione, di calore...
    Decise di insistere.
    Non poteva fare male più di quanto già faceva.
    “Davvero, dovresti cercare di...”, farfugliò.
    Pianissimo. Quasi sperando che lui non la sentisse, come prima.
    Ma Seeley la sentì.
    E di colpo Angela si ritrovò addosso gli occhi che tanto le piacevano. Penetranti quanto proiettili.
    “Se stai per dire che dovrei cercare di mettermi nei suoi panni... beh, non dirlo. Per favore”.
    “Però...”.
    “Sono tre anni che cerco di farlo. Che mi impegno a capirla, ad andarle incontro, ad interpretarla... e... hai mai visto LA Confidential, Angela?”.
    “Il film con Kim Basinger?”.
    “Già... In quel film c'è una battuta che non mi sono mai scordato: la chiave di ogni rapporto è la reciprocità”.
    Cielo. Era proprio furioso.
    Non che Angela non comprendesse il perché.
    “Non penso che la reciprocità sia qualcosa che tu possa aspettarti da Brennan...”, commentò cauta.
    Lui sorrise. Di traverso. Fu più che altro una smorfia.
    “Mi aspettavo...”. Si interruppe, deglutì. “Non lo so cosa mi aspettavo”.
    “Ma ti ha chiamato, no? Ti vuole vedere...”.
    “Non hai appena finito di raccontarmi che hai insistito per una settimana perché lo facesse?”.
    “Sì, ma...”. Angela si morse un labbro. Ma... cosa?
    Aveva ragione lui.
    “Sì”, ammise. “E pensavo che non mi avesse ascoltata... Almeno mi ha dato retta”.
    “Sai che soddisfazione”,
    “Ti prego, non prenderla così”.
    Con un gesto nervoso, Seeley allontanò la sua tazza. “E come la dovrei prendere, Angela? Sta archiviando tre anni della nostra vita e si riduce ad informarmi solo perché la sua migliore amica insiste? Come dovrei prenderla? Come uno straccio gettato via?”.
    Si passò una mano sulla faccia, mal celando una risata amara. “Dio, senti che roba. Sto parlando come una moglie piantata dal marito...”.
    “Non ti sta piantando o gettando via. E' che...”. Le sembrava di arrampicarsi sugli specchi, eppure Angela doveva provare a fare qualcosa. Doveva... “... è stato difficile per Bren. Sta reagendo a modo suo...”.
    Lui si agitò, insofferente, e lei posò le mani sulle sue. Con decisione. “Con tutto quello che è accaduto...”.
    Seeley tentò di sottrarsi al suo tocco gentile. “E' una storia che conosco già, Angela... Sono stato ferito e l'ho fatta preoccupare. Ho finto di essere morto per obbedire alla Sicurezza Nazionale e l'ho fatta avvertire dal nostro terapista, ma lui non l'ha avvertita, per cui si è infuriata. Infine il suo ex allievo è diventato l'apprendista di un serial killer cannibale spezzandole il cuore... Credi che non mi renda conto di quanto possa aver sofferto?”,”.
    Angela lo trattenne. Booth aveva mani grandi e curate, leggermente ruvide. E calde. Malferme. Il sangue, sotto pelle, stava scorrendo veloce, agitato.
    “Non ne ho mai dubitato, credimi”.
    “Bones sì”.
    Bones.
    Il nomignolo che Seeley aveva inventato per Brennan sin da quel primo, burrascoso, caso insieme. Nel sentirglielo pronunciare, Angela ebbe un tuffo al cuore. Suonava così strano, ora. Il presagio di un tempo che stava per finire. Per svanire nel passato.
    “Bones ne ha dubitato. Non mi ha voluto vicino. E adesso... se ne va”.
    Con un sospiro, Booth si divincolò. “Cos'altro c'è da aggiungere?”.
    Che il tuo cuore è spezzato quanto quello di Brennan, pensò Angela, e la persona che potrebbe guarirlo ti sta abbandonando...
    D'accordo. Gettava la spugna.
    “Vorrei...”. Non continuò.
    Annuendo, Booth si alzò. “Lo so. Lo vorrei anch'io”.
    Lasciò alcune banconote sul tavolino. “Grazie, Ange”.
    Uscì di fretta, in debito d'aria, di spazio.
    Solo a pochi passi dal suo SUV, si girò e scorse Angela, ancora seduta al loro posto, una figura sottile e malinconica, con i riccioli scuri che le piovevano sul viso nascondendolo.

    La strada per la casa di Bones.
    Guidò lentamente. Se doveva essere l'ultima volta, preferiva non avere fretta. E in fondo... No, sapeva bene che quella non sarebbe stata l'ultima volta. Sapeva che avrebbe continuato a percorrere quella strada. Anche soltanto per ricordarsi di lei.
    Di loro. Di ciò che erano stati per oltre tre anni.
    Cosa siamo stati?
    Cosa siamo stati, Bones, se adesso te ne vai ?

    Nel palazzo, le finestre dell'appartamento di Brennan erano fiocamente illuminate. La luce soffusa di poche lampade. Una luce sfuggente.
    Seeley si appoggiò per un attimo al SUV, rievocando tutte le sere in cui aveva parcheggiato in quello stesso punto, magari portando cibo cinese o i files di un caso complicato.
    Quelle finestre erano sempre state sinonimo di complicità, confronto, amicizia. Serenità...
    Sì, ecco cos'erano stati.
    Amici. Nel senso più completo del termine.
    Lui non aveva mai avuto un rapporto simile con una donna...
    Evitò l'ascensore e salì le scale, un gradino per ogni battito del cuore.
    Si poteva dire addio ad un'amante... Ma ad un'amica?
    Davanti alla porta, esitò.
    Fermala. Dille qualcosa per fermarla.
    Ma cosa?
    Cosa poteva dirle che ancora contasse?
    Aveva l'impressione di aver perso il contatto con lei, la connessione.
    D'un tratto gli pareva un'estranea...
    Dove sei, Bones?
    Dov'è la mia migliore amica? La mia partner?

    Cercò la risposta negli occhi d'acquamarina della ragazza pallida che gli aprì. Bones, i capelli sciolti, più lunghi, una vestaglia in stile etnico dai ricami dorati.
    Quello che vide lo confuse.
    Lei sembrava così fragile, piccola...
    “Booth... ciao, entra”.
    Alle sue spalle, Seeley notò gli scatoloni imballati del trasloco. E non si mosse. “Perché dovrei entrare, Bones? Perché sono qui? Praticamente mi eviti da quattro mesi e te ne stai andando...”.
    “Io...”. Temperance abbassò lo sguardo. “Entra, ti prego. Io non parto più”.
    “Non... In che senso non parti più?”. Seeley la accontentò sbalordito. “E gli scatoloni? Le dimissioni? Angela mi ha detto che le hai consegnate a Cam una settimana fa...”.
    La sorpresa aumentò quando lei lo prese per mano. “Siediti, per favore”.
    “Ma che succede?”, insistette lui, incredulo.
    Comunque non si oppose. Che bello aver ritrovato la sua mano...
    Il suo tocco famigliare...
    Un'illusione, probabilmente, ma confortante.
    “Davvero non parti?”, domandò sedendo sul divano.
    “Davvero. Cioè... dipende da te...”.
    “Da me?!”.
    Era sveglio o sognava?
    Doveva restare serio o ridere?
    “Bones... che diavolo stai dicendo? Stavi per partire senza nemmeno una parola e adesso la tua scelta dipenderebbe da me?”.
    “Non so da dove cominciare...”, mormorò Temperance.
    Era rimasta in piedi, camminava su e giù per il tappeto. Un sottile profumo vanigliato l'accompagnava nel movimento.
    “Comincia dall'inizio”, suggerì Seeley, sulle spine. Il suo tono risultò involontariamente un po' aggressivo per via del nervosismo e se ne pentì. Ma lei pareva non averlo rilevato, troppo concentrata su se stessa, sul discorso che doveva fare.
    “No”, replicò, voltandosi. Lo fissò intensamente, poi si avvicinò, piano, con cautela. “Forse è meglio cominciare dalla fine”
    Con quella frase criptica che aleggiava fra di loro, si chinò, accovacciandosi di fronte a lui, e gli posò le mani sulle ginocchia.
    Di riflesso, Seeley si irrigidì, piantando le dita nel divano. “Dalla fine? Cosa intendi?”.
    Temperance lo guardava di sotto in su, le sopracciglia aggrottate, i denti affondati nel labbro inferiore. Annuì. “Intendo che penso di essermi innamorata di te, Booth”.

    (CONTINUA...)

    Edited by Dreamhunter - 24/6/2011, 00:52
     
    .
  2. gabryriden24
        Like  
     
    .

    User deleted


    wow.......
     
    .
  3. cristina398
        Like  
     
    .

    User deleted


    O mio Dio................... wow wowWOW TI PREGO CONTINUO PRESTOOOOO (sono senza parole). Molto bella subito dall'inizio di prende, e questa conclusione inaspettata, ancora Wow image image
     
    .
  4. martyclassical
        Like  
     
    .

    User deleted


    non puoi lasciarci così..continua al più presto, anzi, prima di subito....
     
    .
  5. BoNeS-93
        Like  
     
    .

    User deleted


    Oh My God......!!! Questo è il mio unico commento: OH MY GOD!!!!!!! :wub: :wub: :wub:
     
    .
  6. Ales2004
        Like  
     
    .

    User deleted


    In trepidante attesa del prossimo capitolo.. :P

    Adesso la mia adsl vola alla velocitá della luce ;)
     
    .
  7. lotus in dream1927
        Like  
     
    .

    User deleted


    aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...
    non riesco a pensare..a commentare..cioè...NON PUOI!!!non puoi lasciarci così!!!!
    il seguito!!!ne ho bisogno!!come fosse aria!!!!
    posta presto per favore!!! :rolleyes:
    e complimenti!ancora una volta..tu e BB siete una cosa sola!
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    The Boss

    Group
    i-Bones STAFF
    Posts
    5,721
    Reputation
    +124
    Location
    Los Angeles

    Status
    Anonymous
    Posso dire che questo inizio mi lascia un po' perplessa?
    Cioè, Brennan che ammette di essersi innamorata di Booth??? :whaat:
    Mi ha spiazzato, davvero, e non so proprio cosa aspettarmi dalla fic...
    Se non ti conoscessi, ammetto che l'avrei considerata un po' OOC, ma siccome ti conosco e so quanto tu conosci i personaggi e quanto sei brava a rappresentarli, attendo ulteriori sviluppi per dare un commento più ragionato ;)
     
    .
  9. una_carrie
        Like  
     
    .

    User deleted


    da brava psicologa mi verrebbe da dire che questa brennan ha un disturbo post traumatico da stress! :D vogliamo sapere tutto quello che gli sta passando per la testa! ;)
     
    .
  10. mary1983
        Like  
     
    .

    User deleted


    BEH... CHE DIRE.... WOWWWWWWWWWWWW!!!!
    CERTO CHE LASCIARCI COSì, SUL PIU' BELLO... E' UN PO' CRUDELE.... CONTINUA PRESTO!!!!
     
    .
  11. Romi10
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Dreamhunter @ 12/9/2008, 02:49)
    “Intendo che penso di essermi innamorata di te, Booth”.

    :woot: :whaat: :woot: :whaat:
    Ci ho messo un pò per riprendermi, non me lo aspettavo; apparte questo shock mi sembra in linea con le altre, ma aspetto grandi sviluppi per i prossimi capitoli
     
    .
  12. Dreamhunter
        Like  
     
    .

    User deleted



    Grazie di avere letto, ragazze. ^_^
    Il seguito arriva in settimana.

    CITAZIONE (xhio @ 12/9/2008, 19:20)
    Posso dire che questo inizio mi lascia un po' perplessa?
    Cioè, Brennan che ammette di essersi innamorata di Booth??? :whaat:
    Mi ha spiazzato, davvero, e non so proprio cosa aspettarmi dalla fic...

    Beh, sei stato tu a segnalare quella one shot dove Sully tornava dopo sei anni e scopriva che Booth e Brennan vivevano insieme, giusto?
    In quella storia Booth dice a Sully “She's the one who started it. I would still be trying if she hadn't...”
    Quindi... perché no?
    Perché non dovrebbe essere lei a dichiararsi per prima? ;)

    CITAZIONE
    Se non ti conoscessi, ammetto che l'avrei considerata un po' OOC, ma siccome ti conosco e so quanto tu conosci i personaggi e quanto sei brava a rappresentarli, attendo ulteriori sviluppi per dare un commento più ragionato ;)

    Però attenzione a una cosa.
    Io non ho descritto una Brennan che, di punto in bianco, salta in braccio a Booth e gli spiattella "Io ti amo!!".
    Qui abbiamo una Brennan che non parla a Booth da QUATTRO mesi, che stava addirittura per partire, con le sue cose già imballate, e che gli fa questa confessione con le sopracciglia aggrottate.
    Queste cose, anche senza le spiegazioni che verranno, dovrebbero suggerire che Brennan ha affrontato un percorso molto duro e sofferto, che stava addirittura preparandosi ad allontanarsi da Booth per sempre e che tuttora non è completamente serena.
    Peraltro non dice "io ti amo", ma "PENSO di essermi innamorata di te".
    A me questa sembra proprio Brennan così come la conosciamo, o no?
    E' la situazione ad essere inusuale, ma lei?
    E' veramente tanto diversa?

     
    .
  13. Polly_83
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (xhio @ 12/9/2008, 19:20)
    Posso dire che questo inizio mi lascia un po' perplessa?
    Cioè, Brennan che ammette di essersi innamorata di Booth??? :whaat:
    Mi ha spiazzato, davvero, e non so proprio cosa aspettarmi dalla fic...

    Concordo con Dream, non trovo affatto strano che sia lei a dire che (forse) è innamorata. In fondo è lei quella che si sta evolvendo di più, emotivamente parlando. La cosa che mi incuriosisce tantissimo è il processo che l'ha portata a quell'affermazione. ;)
    Sono curiosa anche di vedere come si svilupperà la storia, se è incentrata più su quello che è successo nella testa di Bren nei quattro mesi in cui ha evitato Booth o su quello che succederà dopo...
    In ogni caso non vedo l'ora di continuare a leggere. ^_^
     
    .
  14. yelle
        Like  
     
    .

    User deleted


    E' bellissima, Dream.
    Stona un pò, per me personalmente (semplice questione personale, quindi, un'inutile opinione) la visione che Angela ha di Booth. Troppo intima, forse. Troppo fuori da ciò che io ho visto. Ma, appunto, è una semplice questione mia, nulla di che.

    Per il resto... scritta divinamente. Ormai posso dire che non c'è tua fic che riesca a non piacermi.
    Scrivi con lucida emozione, con trasporto, con tenerezza. E trasmetti tutto questo a chi legge.

    Complimenti, sei brava davvero.
     
    .
  15. Dreamhunter
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (yelle @ 13/9/2008, 22:56)
    E' bellissima, Dream.
    Stona un pò, per me personalmente (semplice questione personale, quindi, un'inutile opinione) la visione che Angela ha di Booth. Troppo intima, forse. Troppo fuori da ciò che io ho visto. Ma, appunto, è una semplice questione mia, nulla di che.

    Diciamo che io ho sempre visto Angela come il cuore del gruppo. L'artista.
    La sua visione di Booth è in questo senso.

    CITAZIONE
    Per il resto... scritta divinamente. Ormai posso dire che non c'è tua fic che riesca a non piacermi.
    Scrivi con lucida emozione, con trasporto, con tenerezza. E trasmetti tutto questo a chi legge.

    Complimenti, sei brava davvero.

    Grazie. ;)
     
    .
362 replies since 12/9/2008, 01:49   36343 views
  Share  
.