9x15 The Heiress in the Hill
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9x15 The Heiress in the Hill

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  1. omelette73
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    9x15 The Heiress in the Hill



    normal_915_04



    THE TEAM TRIES TO SOLVE THE MURDER OF A KIDNAP VICTIM ON AN ALL-NEW “BONES” FRIDAY, JANUARY 31, ON FOX

    The Jeffersonian team investigates the murder of Lauren Frank, a kidnap victim whose remains were found buried at a park. But when they discover the unhappy relationship that Lauren had with her stepmother, the team starts to think the killer was someone closer to the girl than expected. Meanwhile, Hodgins uncovers a shocking secret about his family and Brennan and Booth face a common couples dilemma – whether to co-mingle their funds – in the all-new “The Heiress in the Hill” episode of BONES airing Friday, Jan. 31 on FOX.

    Episode Reviews
    #Bones Review @BuddyTV 'Bones' Recap: Hodgins' Family Secret
    #Bones Review @PaulLev Bones 9.15: Hodgins' Brother and the Ripped Off Toe
    #Bones Review @gmmrtv BONES Recap: ‘The Heiress in the Hill’
    #Bones Review @TVFanatic Bones Review: See Past the Static
    #Bones Review @screenrant
    #Bones Review @Zap2it 'Bones': Hodgins finds his brother in 'The Heiress on the Hill'

    - BTS - BONES, THE FOLLOWING, NEW GIRL, and More: Check Out Some Behind-the-Scenes Pictures!

    Sottotitoli ENG

    Edited by omelette73 - 1/2/2014, 09:33
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  2. ~Mars.
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    Vabbè e dire di questo episodio? Davvero molto, molto bello.
    Finalmente L'EPISODIO incentrato su Hodgins, scritto (Dean Lopata è uno dei miei scrittori preferiti e si conferma tale) e recitato benissimo, in particolare da TJ Thyne. La storyline del fratello è fatta molto bene, cosa di cui ero preoccupata e mi è piaciuta tantissimo. Molto bravo anche l'attore che hanno scelto per interpretare Jeffrey.
    Il "there's more than one kind of family" regge in questo episodio più che mai, ho adorato come tutti abbiano cercato di stare vicino ad Hodgins..da Angela a Booth e Brennan, a Cam, per arrivare a Fisher!
    Interazioni tra i personaggi davvero significative, hanno saputo gestire tutto al meglio, anche la questione dei soldi di Booth e Brennan. Ho adorato la scena dove Booth decide di aiutare Hodgins, anzi sarebbe meglio dire dove B&B decidono di aiutarlo.
    E mi è piaciuta anche la scena finale al Diner. Una puntata che mi ha ricordato tantissimo le vecchie stagioni (a proposito, ho letto da Dean Lopata su Twitter che questa è stata la terza volta che in uno script ha scritto del fratello di Hodgins, ma ogni volta la storyline è stata rimandata per far spazio ad altro. La prima volta è stato nell'episodio 5x09 e poi hanno rimandato per far spazio ad Avatar.)
    Credo però che inserirle questa storyline nella nona stagione sia stato meglio, i personaggi sono ulteriormente cresciuti. Ripeto, episodio bellissimo.
     
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  3. omelette73
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    CITAZIONE (~Mars. @ 1/2/2014, 10:19) 
    Credo però che inserirle questa storyline nella nona stagione sia stato meglio, i personaggi sono ulteriormente cresciuti.

    E' l'unica cosa su cui non sono d'accordo del tuo commento.
    L'episodio - veramente bello - mi ha ricordato, come dicevi tu, il vecchio Bones in tantissimi aspetti, il che per me dimostra che la storyline sarebbe stata benissimo anche raccontata qualche stagione fa, con la sottile differenza che i soldi che Booth voleva dare ad Hodgins ed Angela non sarebbero stati "loro," ma solo di Brennan...ma anche lì non avrei visto difficoltà ad inserire un bel dialogo tra loro in cui Brenna prospettasse a Booth l'idea di dare i soldi ai propri amici o gli chiedesse cosa ne avrebbe fatto lui.

    Insomma, la famiglia di Bones al suo meglio, quella che si sostiene e si ama... adoro questo genere di episodi, mi sono piaciuti tutti, compreso Fisher che fa un discorso bellissimo a TJ, forse uno dei più belli dell'episodio e, stranamente, lo ammetto, lui mi ha fatto pensare a Zack, cosa che non facevo da una vita. Però ho trovato in qualche modo interessante che Jack si ritrovasse con un fratello di sangue in un istituto mentale, quando ne ha già uno "adottivo" lì...

    Ho trovato il gesto di Booth veramente bello, e mi è piaciuto anche che abbia smesso di considerare i soldi di Brennan solo di Brennan, però è vero che le questioni economiche possono essere un problema in una coppia, soprattutto quando è la donna a guadagnare più dell'uomo, il che è assurdo, ma veritiero, quindi mi è piaciuto come hanno affrontato il tema.

    Poi parliamo un attimo di quanto TJ sia bravo... a parte che io trovo che ormai l'uomo si confonda sempre di più con il personaggio, nel senso che davvero lui è così, emotivo, sincero, gentile, assurdamente fuori dal suo tempo... voglio dire, la proposta di matrimonio (quella vera) che ha fatto alla sua fidanzata è roba che troveresti scritta in un romanzo sdolcinato, come molte delle parole che lui ha detto nel corso del tempo ad Angela... insomma, quando si tratta di essere emotivi, TJ spacca e veramente non ce n'è per nessuno.
    Molto, molto bravo anche l'attore che interpreta il fratello, mi è piaciuto davvero tanto. Ed è stato bello che, nella forma più estrema, i due fratelli si somigliassero così tanto, entrambi dei teorici della cospirazione che però in uno dei due arriva agli estremi della patologia mentale.
    Come diceva Marta, davvero un bell'episodio ed una storia credibile. La differenza si vede enormemente quando la penna in mano ce l'ha qualcuno che ama e conosce i personaggi della serie!

    Ultima nota, quando Hodgins abbraccia Booth (LOL alla differenza di altezza), ma Booth mi ha fatto morire con il suo "Whatever happened to handshakes, okay?"
     
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  4. Chris.Tag
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    Fossil Collective - 'Half Light'
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  5. ~Mars.
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    CITAZIONE
    E' l'unica cosa su cui non sono d'accordo del tuo commento.
    L'episodio - veramente bello - mi ha ricordato, come dicevi tu, il vecchio Bones in tantissimi aspetti, il che per me dimostra che la storyline sarebbe stata benissimo anche raccontata qualche stagione fa, con la sottile differenza che i soldi che Booth voleva dare ad Hodgins ed Angela non sarebbero stati "loro," ma solo di Brennan...ma anche lì non avrei visto difficoltà ad inserire un bel dialogo tra loro in cui Brenna prospettasse a Booth l'idea di dare i soldi ai propri amici o gli chiedesse cosa ne avrebbe fatto lui.

    Io però non intendevo che non sarebbe stato bene anche in un'altra stagione qualsiasi, anzi è il contrario, però mi piace che ora Booth e Brennan possano aiutare i loro amici come coppia, mi fa apprezzare molto il percorso. Mi sembra più significativo. Se Brennan avesse dato ad Hodgins i suoi soldi sarebbe stato comunque un gesto apprezzabile, ma è qualcosa che abbiamo già visto sia con il maialino della 5x06 che con la questione dei soldi che Brennan ha dato a Wendell non ricordo in che stagione.

    :)

    Sul resto concordo..TJ/Hodgins strabiliante, però mi sono piaciuti tutti, sebbene siano stati messi sullo sfondo.
    Ho apprezzato molto anche le scene Hodgela perché finalmente sono scene come si deve!
     
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  6. omelette73
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    CITAZIONE (~Mars. @ 1/2/2014, 11:20) 
    Io però non intendevo che non sarebbe stato bene anche in un'altra stagione qualsiasi, anzi è il contrario, però mi piace che ora Booth e Brennan possano aiutare i loro amici come coppia, mi fa apprezzare molto il percorso. Mi sembra più significativo. Se Brennan avesse dato ad Hodgins i suoi soldi sarebbe stato comunque un gesto apprezzabile, ma è qualcosa che abbiamo già visto sia con il maialino della 5x06 che con la questione dei soldi che Brennan ha dato a Wendell non ricordo in che stagione.

    Lo so che non intendevi che non sarebbe stato bene anche in un'altra stagione, però hai detto che è stato "meglio" averla inserita nella nona perché i personaggi sono cresciuti. Ecco, non sono d'accordo su quel meglio, per capirci.
    Io penso che comunque non aver sviluppato la storia di tutti i personaggi (parlo dei protagonisti ovviamente) in nove anni, in aspetti fondamentali come questo sia un difetto del telefilm, non è che stiamo parlando di una scemenza nella storia di vita di Hodgins, ma del fatto che avesse un fratello.
    Poi, per carità, hanno usato benissimo la questione della perdita del suo patrimonio per giustificare la scoperta del segreto, però per me resta grave che dopo questa marea di episodi ancora certi aspetti fondamentali della vita di alcuni dei personaggi ci siano oscuri.
    Delle origini di Hodgins, dopo 181 episodi (contati non in stile Fox!) noi non sapevamo assolutamente nulla prima di oggi, capisci cosa intendo?
    Certo, meglio oggi che mai, ma non meglio oggi che 3/4 stagioni fa. <_<
     
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  7. Chris.Tag
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    Episodio molto bello e significativo, mi è piaciuta molto la storyline di Hodgins e il supporto che ha ricevuto da tutti, persino da Fisher, ben scritto anche il caso.
    Mi ha fatto sorridere la questione monetaria Booth/Brennan ... dopo tutto questo tempo sono ancora lì a discutere su di chi siano i soldi e cosa ne debbano fare. Ottima soluzione finale.
     
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    Sì, sì, bell'episodio, nel complesso darei un 8-.
    Sono d'accordo con tutte: bella la storyline di Hodgins, bravissimo Tj, adesso però fatemi fare la voce fuori dal coro, che mi piace tanto :P

    Ho 2 perplessità nei riguardi di un episodio altrimenti molto bellino.

    1) La storyline "finanziaria" per B&B l'ho trovata trita e ritrita e, a questo punto della loro relazione, anche abbastanza improbabile.
    Considerando che già solo on-screen di questa cosa si era parlato innumerevoli volte, e Booth lo sa benissimo che con un solo libro Brennan guadagna più che lui in un anno, ma poi mi sembra alquanto improbabile che due persone che stanno insieme da quasi 4 anni (perchè se Chris compie 3 anni, loro stanno insieme da 3 anni e 9 mesi), che da più i 3 anni vivono insieme e da 3 anni hanno una figlia, non abbiano mai affrontato davvero l'argomento finanziario. In questi 3 anni come le hanno pagate le bollette? Giocandosele a pari e dispari?
    E se anche ne avessero parlato e Booth fosse stato così tanto contrario, come fa a cambiare idea così velocemente e senza neanche troppa insistenza da parte di Brennan?
    Boh, a me pare quantomeno un tantino irrealistica come situazione, ecco.
    Tra parentesi quando Bren e Angela parlano tra loro del fratello di Jack ero praticamente convinta che Bones avrebbe offerto il suo supporto economico, era l'occasione perfetta, perchè sprecarla per far partire l'idea a Booth? Avrebbero potuto far avere ad entrambi la stessa idea (il che sarebbe stato molto simpatico :) ).
    Poi, per carità, ho trovato molto tenero il voler mostrare la generosità di Booth, ma come storyline, nel complesso, non ne sentivo il bisogno, nè mi ha dato niente che già non sapessi ^_^

    2) Non so se è stata solo una mia impressione, ma personalmente ho trovato Michaela un po' sottotono in questo episodio.
    Ho trovato la sua interpretazione molto forzata, anche nell'espressività, e per niente convincente.
    Riflettendoci un poco sopra, mi sono resa conto che, mentre in situazioni più "comiche"/piccanti/maliziose la trovo molto simpatica, quando deve interpretare delle scene un po' più "drammatiche" o comunque seriose, la trovo un po' sempre uguale e non mi entusiasma più di tanto.
    Non vi ha dato anche a voi questa impressione? :uhm:

    A parte questo, comunque, l'episodio mi è piaciuto, eh, magari fossero tutti così! :P
     
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  9. laura67
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    Ma che bella puntata.......anche il caso. Piaciuta molto. A me è piaciuta l'interpretazione di Micaela in questo contesto, suppongo sia solo questione di gusti, l'ho trovata equilibrata e non prevalente come doveva essere.
     
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  10. sella
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    Premessa: Eccomi qua, finalmente mi sono decisa a concludere e poi postare il commento di un episodio che mi è piaciuto molto, un episodio a alto tasso di moralità (e non di moralismo), nel quale, sembra quasi incidentalmente (anche se sappiamo bene che non è così), viene affrontato un tema colossale, quello del rapporto con il denaro, del ruolo cruciale che svolge nei rapporti umani, di come li segni, li caratterizzi e li condizioni nel male (la vittima e la sua famiglia) e nel bene (i nostri, in modo particolare Booth e Hodgins). Il denaro è uno strumento, che, se tramutato in fine, in ragion d’essere dell’esistenza stessa, diviene feticcio o ancora meglio idolo che risucchia e annienta, travolge ogni barriera, rende schiavi nell’illusione di un potere, un poter essere e un poter fare, assoluto, che può distruggere la vita stessa, la mia e quella degli altri. Il problema dei problemi è, allora, scoprire quale ruolo la morale, le sue regole, la responsabilità e il dovere che ne conseguono, svolgono in interiore e exteriore, ed è proprio su questo che il gatto e la volpe vogliono portarci a riflettere. Non sono assertori di tesi pauperistiche, il loro non è un moralismo di bassa lega, ma nel contesto di una series ci pongono di fronte a interrogativi che, oggi, nel momento attuale in cui la civiltà occidentale sembra affetta da una colletiva forma di schizofrenia paranoide sono cruciali in tutti i sensi sia a livello individuale che sociale. Il mondo globalizzato è, infatti, lacerato in maniera sempre più radicale, per cui, da una parte, la difesa dei diritti arriva a forme sempre più perfezionate di eticismo parossistico, dall’altra, si assiste al dilagare di una violenza, che fa strame di tutto nel perseguire l’affermazione di sé a prezzo di tutto e con ogni mezzo, per cui gli ostacoli vanno eliminati, travolti, annientati. Parole come limite, prudenza, rispetto, pudore, cortesia, gentilezza, moderazione, insomma, la buona educazione, sono evaporate dal discorso pubblico: bisogna urlare, gridare, distruggere l’altro, perché “l’altro è l’inferno per me”, secondo le profetiche parole di J.P. Sartre. Oggi più che mai è essenziale porsi di fronte alla domanda delle domande: chi voglio essere e di conseguenza che cosa devo fare. Domanda delle domande, che di per se stessa esige onestò intellettuale e onestà morale, senza ideologismi e senza partite prese.
    Sulla base di queste considerazioni mi sono mossa per commentare l’episodio.

    È bello vedere la conclusione di un lungo, lunghissimo itinerario iniziato già nel Pilot, la marcia d’avvicinamento di due persone a dir poco antitetiche su tutto, stile di vita, cultura, modo di concepire la vita e la realtà. Booth, figlio di una famiglia modesta, con un padre violento e alcoolizzato, il quale ha trovato nella legge, nell’ordine costituito e nella loro difesa il cardine su cui basarsi e in cui trovare la ragione stessa della sua esistenza; Jack, nato in una famiglia ricchissima, il quale ha avuto tutto senza sforzo, senza fatica, ma forse proprio per questo si è potuto concedere il lusso di rifiutarlo. La legge (nel senso lato del termine) e la scienza sono state e sono le ancore grazie alle quali si sono realizzati (=salvati), pur portando dentro le inevitabili ferite e le conseguenti cicatrici di percorsi di vita niente affatto facili: dopo l’esercito, Booth ha trovato nell’FBI, l’istituzione-archetipo in cui si realizza il principio di Law & Order, il suo porto sicuro e la serve con fedeltà e dedizione. Jack, invece, l’ha trovato nei suoi studi, negli “insetti” e nella “terra” e nel mondo riparato e sicuro del Jeffersonian e a esso si è dedicato con pari fedeltà e dedizione (1x05). Nulla sul piano del buon senso può far pensare che questi due uomini umanamente si possano incontrare e fra di loro possa nascere un’amicizia, eppure la storia di Bones ci racconta una trama diversa, è un’altra (l’ennesima) delle storie impossibili di questa series. Nel corso degli anni il loro rapporto è cresciuto, sono approdati prima a una tregua armata, infatti, ci sono stati momenti di scontro feroce (2x14; 5x12), ma anche d’incontro, quando Booth racconta proprio a Jack del bacio della sorella di Cam oppure quando Jack gli chiede consiglio su come chiedere in moglie Angela (mi sembra che in quell’occasione ci sia il primo abbraccio di Jack), ma poi mano a mano il tutto si è stabilizzato nel rispetto reciproco. Tutto questo nell’episodio ha il suo approdo e ho trovato veramente originale che esso sia mediato dal dover affrontare ambedue la questione “denaro”, di come esso rappresenti un problema sia per il povero come per il ricco (anche se non lo è più). Hanno bisogno di tempo, devono elaborare, interiorizzare la novità che si è affacciata nella loro vita e lo fanno ambedue con lo slancio che viene dal loro cuore generoso. C’è evidentemente una notevole disparità di livello nel dover affrontare il loro problema, ma si trovano ambedue a dover decidere e scegliere e lo fanno con senso di responsabilità e del dovere, perché, contrariamente alla vittima e alla famiglia di questa non sono avidi, il denaro non è il loro idolo. Per Booth, un impiegato pubblico, uno statale, trovare lasciato con trascuratezza un assegno di importo superiore al suo stesso reddito annuale è un trauma, qualcosa di inconcepibile. Da qui la sua ritrosia, nella quale, è ovvio, sono implicate tante altre cose, non ultima il timore d’essere marginalizzato, di non avere un rapporto paritario con Bones. Sappiamo benissimo, già da 7x01, come egli insista per la compartecipazione sulla gestione familiare, da qui il problema della ricerca della casa. Un altro spaccato ci è stato offerto in 8x03, dove all'inizio rifiuta l’acquisto del passeggino e accetta, invece, alla fine quello per un nuovo barbecue, perché è un dono a Christine, una bimbetta che non può assolutamente farne a meno. Nell’evoluzione del suo atteggiamento interiore Booth è aiutato da quanto sta vivendo Jack, gli vuole andare incontro, lo vuole sollevare da una situazione difficile e delicata. Ma ecco che Jack, stupitisimo e sorpreso, rifiuta, perché la scoperta d’avere un fratello, la responsabilità del dover prendersi cura di lui, gli sta aprendo un mondo nuovo, vuole e desidera essere un uomo normale, che si rivolge a una banca e chiede un prestito. Il ricchissimo, paranoico complottista nell’accogliere il fratello, il farsene custode (è il ribaltamento del rapporto tra Caino e Abele, la terribile risposta del primo a Dio che lo interroga: “sono forse io, il custode di mio fratello”) completa il suo lungo itinerario esistenziale. Sono bellissime le parole che pronuncia nel dialogo finale: “Mi sento finalmente completo, senza sapere ti ho cercato da sempre”. E questa completezza lo dispone a un ulteriore, rinnovato incontro con Booth (e con tutti gli altri, è ovvio). Ormai, ambedue possono riconoscersi e stimarsi reciprocamente, non c’è bisogno di tante parole, ne basta una sola: responsabilità.
    Un breve cenno a Jonno Roberts, l’attore che recita Jeffrey, veramente bravo, non per niente è un premiato attore di teatro. Speriamo d’incontrarlo di nuovo.
     
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