Il destino ha i tuoi occhi.

Romance-family, G, B&B, 7x11

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  1. tere299
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    AUTORE: tere299
    STORYLINE: Quanto segue è un POV di Brennan nella puntata 7x11, subito dopo l’ultima scena.
    SPOILERS: 7x11
    PAIRING: B&B (con Christine e Max)
    RATING: per tutti
    DISCLAIMER: I personaggi citati in questa fanfiction non mi appartengono, ho solo preso liberamente spunto dalla serie "Bones" di proprietà della FOX.
    NOTE: Ho apprezzato particolarmente l’episodio 7x11. La dinamica tra B&B e tutte le scene con la piccola. Proprio l’ultima scena infatti, vuole essere il punto di partenza di questo primo tentativo di scrittura.
    Grazie a Chris.Tag per averla letta in anteprima con occhio attento da beta. :)

    Booth: “E’ vero hai tuoi occhi…”
    Brennan: “…Io ci vedo i tuoi…”
    Booth: “Dici?!”
    Brennan: “Si…”
    Booth: “Forse un pochino…”.


    Ho appena terminato di sistemare i piatti ed i bicchieri nella lavastoviglie e conservato le varie cose che abbiamo usato per preparare la cena. Sospiro, sorridendo. Malgrado sia stata una lunga giornata complicata, non mi sento stanca. Rispetto a come era partita, la serata è stata molto piacevole e mentre mi dirigo in salotto osservo mio padre che siede rilassato sul divano; dalla sua espressione serena deduco che la pensa come me. Sentendo i miei passi si volta a guardarmi.

    -“Avrei potuto aiutarti…”, mi dice accennando ad alzarsi.

    Mi siedo accanto a lui e gentilmente gli faccio cenno di rimanere dov’è.

    -“Stasera sei stato nostro ospite”.

    Ci guardiamo negli occhi, sorridendoci a vicenda. La tensione che si era creata tra di noi oggi, sembra dissolversi del tutto.

    -“Mi dispiace averti fatta preoccupare” aggiunge, mentre poggia una mano sulla mia. Seguo il suo movimento e mi soffermo ad osservare le nostre mani. Poi alzo di nuovo lo sguardo nel suo.

    -“E’ tutto ok adesso”. Non ritraggo la mia mano e credo capisca che anche mantenere questo contatto è, da parte mia, un modo per accettare le sue scuse. Rimaniamo ancora a guardarci ed è piacevole condividere questo momento con mio padre. Entrambi sappiamo, che il merito di questa ritrovata serenità non è solo nostro. Max sembra intuire ciò a cui sto pensando, perché subito dopo mi dice: “Booth è davvero un brav’uomo”. Faccio vagare un po’ gli occhi nella stanza, perdendomi nelle mie riflessioni e nei miei pensieri, che al momento sono tutti rivolti all’uomo al piano di sopra. Mio padre deve aver aggiunto qualcosa altro al suo discorso, ma concentrandomi su Booth mi sono un attimo estraniata e l‘ultima parola che afferro è “…meraviglioso”. Per questo, con sguardo sognante ed un sospiro consapevole replico: “Lo so…”.
    Ma il silenzio di Max mi induce a guardarlo di nuovo. Arrossisco impercettibilmente. Credo, a differenza mia, che non volesse essere malizioso. Mi sorride e non posso non ricambiare.

    -“E’ meraviglioso vederti così felice..”, riprende a dire, recuperando il filo del discorso. “L’ho detto anche a Christine…”.

    Sfodero la mia migliore espressione dubbiosa, ma la cosa comunque mi diverte. Ecco perché evito di far presente a mio padre l’evidenza secondo cui Christine non è in grado, ancora, di comprendere discorsi sulla felicità.

    -“E cosa le avresti detto di preciso?”.

    -“Quanto sono stati testoni sua mamma e suo papà…”. Non prosegue, ma so a cosa si riferisce. E’ passato tanto tempo, ma finalmente io e Booth siamo arrivati a questo punto, adesso. Insieme.
    Decido di continuare questa nostra strana conversazione. “E ha espresso la sua opinione in merito?”.

    -“Questo resterà tra noi due”, mi dice, riferendosi a se stesso ed alla sua nipotina, mentre mi guarda con fare cospiratorio. Rido. Mio padre e mia figlia. Più si vuole bene qualcuno, più ci si fida e più si ha paura di soffrire. Ma Booth ha ragione. E’ bello lasciarsi andare e provare a recuperare un qualcosa, che sembrava impossibile qualche anno fa. Un legame. Una famiglia.

    Rimaniamo a parlare ancora un po’ in soggiorno poi, congedandosi, Max mi invita a raggiungere Booth e Christine al piano di sopra. Ed in realtà non me lo faccio ripetere due volte. Lo rincuoro, dicendogli che lo chiamerò subito appena avremo necessità di un baby – sitter ma che, in ogni caso, può venire tutte le volte che vuole. E’ il benvenuto in casa nostra.
    Mi chiudo la porta di ingresso alle spalle, spengo qualche luce e salgo le scale dritta verso il momento preferito della giornata: quello in cui io e Booth siamo insieme a nostra figlia nella sua cameretta. La luce è ancora accesa e lo sento distintamente che parlotta con Christine, che emette qualche mormorio. Credevo si fosse addormentata, ma mi sbagliavo. Appoggiandomi allo stipite della porta, li vedo passeggiare per la stanza.

    -“Probabilmente sarà la mia identica copia, ma ha il tuo stesso sguardo furbo ed ammaliante”, affermo indicando Christine e guardando Booth, che nel frattempo si è girato nella mia direzione. Mi sorride compiaciuto. Il mio non è un complimento tanto per dire. So benissimo di cosa sto parlando. Mi sono innamorata di quegli occhi.

    -“La mamma ci ha scoperti…”, dice Booth in tono canzonatorio, continuando a cullare nostra figlia. “E credo abbia anche capito, che non ne vuoi proprio sapere di dormire stasera…”.

    Mi avvicino e gli metto una mano sulla spalla. “Sarà per via del discorso che le ha fatto mio padre…”. Ipotizzo, lasciando la frase in sospeso. Booth si ferma un attimo e ruota la testa per potermi guardare negli occhi. Ha un espressione confusa. “Cosa? Quale discorso?”. Un vagito di Christine richiama la nostra attenzione su di lei, che ci sta sorridendo. Allungo una mano per incontrare la sua e permetterle di stringermi il dito indice.

    -“Bhè, pare che il nonno le abbia raccontato di quanto siano stati testoni i suoi genitori prima di mettersi insieme…”, dico testualmente, continuando a giocherellare con la piccola, ma sentendo lo sguardo di Booth addosso. Mi volto verso di lui. Adesso sembra divertito e capisco che vuole che continui il racconto. Sospiro, mostrandomi fintamente scocciata. “Ma poi pare le abbia detto che alla fine è andato tutto come doveva andare”. Quasi sopraffatta dall’emozione che sto provando, non incrocio gli occhi scuri ed intensi del mio uomo e riprendo ad osservare mia figlia. “Ed ha ragione…”, sussurro, perdendomi nel sorriso di Christine. Mi sento cingere la vita e sollevo la testa. Io e Booth rimaniamo a guardarci per qualche attimo in silenzio. Le emozioni vibranti che scorrono tra di noi attraverso questa silenziosa e collaudata comunicazione.

    -“Cominci a credere nel destino?”, mi chiede con voce dolce e suadente. Una domanda semplice. Una domanda con una sola risposta. “Assolutamente no. E’ ridicolo”, affermo risoluta. Ma mentre gli sorrido, colgo nei suoi occhi lo stesso scintillio che so può scorgere nei miei. Sa che forse gli sto dicendo una piccola bugia. E non potrebbe esserne più felice. Io lo sono, ha ragione Max. E a giudicare dall’espressione di nostra figlia, lo è anche lei.

    Fine.
     
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  2. kikka.bren
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    Wow, sono la prima a commentare? Forte!
    Anyway... davvero una bella oneshot, brava!
    è proprio tenera questa famiglia felice...
    Brava!
     
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  3. tere299
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    CITAZIONE (kikka.bren @ 4/8/2013, 13:02) 
    Wow, sono la prima a commentare? Forte!
    Anyway... davvero una bella oneshot, brava!
    è proprio tenera questa famiglia felice...
    Brava!

    Si,si. Primo commento. ^_^ Sono contenta ti sia piaciuta. Grazie!
     
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    The Boss

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    Che carina... dolcissima, complimenti! ;)
     
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  5. tere299
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    CITAZIONE (xhio @ 4/8/2013, 15:14) 
    Che carina... dolcissima, complimenti! ;)

    Grazie!!! ^_^
     
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  6. Chris.Tag
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    eccomi!
    innanzitutto è stato un piacere farti da beta e poi finalmente posso dire cosa ne penso di questa oneshot.
    Mi è piaciuta molto perché ce la vedo Brennan in preda agli ormoni, perdersi negli occhi di sua figlia ma mantenere lo stesso quell'apparenza di razionalità che la contraddistingue da sempre.
    Brava Teresa, spero tu voglia cimentarti ancora nella scrittura! :)
     
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  7. tere299
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    CITAZIONE (Chris.Tag @ 5/8/2013, 13:18) 
    eccomi!
    innanzitutto è stato un piacere farti da beta e poi finalmente posso dire cosa ne penso di questa oneshot.
    Mi è piaciuta molto perché ce la vedo Brennan in preda agli ormoni, perdersi negli occhi di sua figlia ma mantenere lo stesso quell'apparenza di razionalità che la contraddistingue da sempre.
    Brava Teresa, spero tu voglia cimentarti ancora nella scrittura! :)

    Aspettavo il tuo commento ;) . Grazie mille!
    L'idea era proprio quella: cercare di descrivere una situazione che fosse in linea con il carattere dei personaggi, ma con quel qualcosa in più. E' stato piacevole e divertente scriverla e condividerla.
    E si...Penso che mi cimenterò di nuovo. ^_^
     
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6 replies since 3/8/2013, 23:05   338 views
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