8x22 The Party in the Pants
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8x22 The Party in the Pants

15.04.2013 discussione versione originale

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  1. Chris.Tag
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    mi sto sciogliendo come un pezzettino di burro.
    Tutte le domande a proposito dell'abbandono hanno avuto risposta. Era come se ogni volta che mi venisse in mente qualcosa ci fosse uno dei personaggi a fare la stessa domanda. Persino Booth che in tutto questo tempo non l'ha cercata perché ha rispettato i suoi tempi ... cavolo, con Bren ci ha messo mezzo secondo ad indagare mentre per se stesso ci ha messo 24 anni! L'ho trovato così ... Boothy!
    E povero lui che ci rimane male quando scopre che lei ha fatto da madre ad altri mentre era lui ad avere bisogno di lei: è emerso il Booth bambino che ha sofferto. La risposta sta tutta lì, nella dichiarazione di Marianne: io non sono infallibile, non sono un dio. Quasi come fosse uno schiaffo dato in piena faccia. In tutti questi anni Booth l'ha resa un mito, una presenza angelica che gli cantava canzoni prima di andare a dormire o che gli insegnava a ballare. Ma era giusto così, era giusto che Booth affrontasse con lei l'argomento, era giusto che uscisse questa "rabbia" per l'abbandono perché era giusto che ci fossero delle risposte. Era giunto il tempo anche per lui di avere una risposta.
    Cavolo, ma quanto devono aver sofferto tutti a causa di quell'uomo? Booth disse che aveva addirittura pensato di morire se non fosse stato per suo nonno.
    E allora tutto torna, il dolore dell'abbandono, con Booth che lascia andare sua madre, la fa tornare alla sua vita perché preferisce il ricordo di lei quando era piccolo piuttosto che pensare anche solo per un istante che lei si sia rifatta una vita. Come se la volesse punire, perché lui era solo un bambino e i bambini non si lasciano nelle mani dell'orco ...
    Bellissima la scena con Brennan, lei che arriva a parlare del "mito della sua religione" perché la cosa che rimane, che passa nei secoli, è il concetto del perdono. Perché Booth ha bisogno di sua madre, tutto questo rancore rimasto inespresso per 24 anni potrebbe trasformarlo e farlo diventare come suo padre.
    E allora non basta inviare dei fiori, non basta un piccolo passo. Soprattutto dopo che vede la figlia con in mano il suo pupazzo di quando era piccolo (anyway, s'è conservato bene per essere un peluche!) e capisce che se la madre se l'è preso con sé quando se ne è andata è perché aveva bisogno di lui, di qualcosa che le ricordasse il figlio.
    Bellissima la scena del matrimonio, e bellissimo lo sguardo finale fra Bren e Booth quando lei prende il bouquet.
    Mi è piaciuto anche Sweets, che pare fare la figura del fesso con Kristy Mineta, ma che al momento giusto dice a Booth di voler sapere come sta non in quanto psicologo ma come amico. Bella anche Angela che con i suoi consigli/non consigli da' a Brennan l'imput per il discorsetto a Booth.

    episodio da rivedere, assolutamente.
    considerazione finale: bellissimi tutti in questa puntata. Brennan era una meraviglia.
     
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36 replies since 29/3/2013, 09:17   1542 views
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