Bones Baby Shower
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Bones Baby Shower

2^ Votazione per il concorso

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  1. omelette73
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    SS2011



    NOTA BENE: Non Cliccate su "Visualizza il risultato (Voto Nullo)" per andare a controllare lo stato delle votazioni prima di votare perché, come dice il tasto stesso, vi levate la possibilità di farlo generando un voto nullo. Non saranno accettati voti via MP, se sbagliate perdete la possibilità di votare.

    Per le votazioni:
    la cosa è semplice, basterà associare il vostro voto al regalo che preferite (con la stessa modalità con cui votate gli episodi), i tre che riceveranno più voti, si aggiudicheranno i premi in palio.
    Ai vincitori verrà ovviamente richiesto via MP o mail, l’indirizzo a cui spedire il premio vinto.

    Potrete votare fino a domenica 6 maggio dopodiché verranno conteggiati i voti e annunciati i vincitori, associando nel contempo ogni regalo al suo autore.
    Vi ricordiamo inoltre le nuove regole per queste votazioni:
    - tutti i regali sono proposti in un nuovo ordine rispetto al precedente post;
    - non potranno votare persone esterne al Forum (niente nuovi iscritti o utenti con zero messaggi);
    - ogni votante sarà obbligato a lasciare un messaggio in questo topic, fosse anche solo “ho votato”, pena voto da considerarsi nullo.
    Nel caso in cui, alla fine delle votazioni, ci fosse una situazione di pari-merito tra alcuni dei partecipanti, lasceremo decidere alla Dea Fortuna il risultato ed il premio verrà assegnato in base ad un'estrazione.

    Vi ricordiamo inoltre i premi:
    - il primo classificato si aggiudicherà un cofanetto di Bones nella versione restage accompagnato da questa fantastica cartolina autografata in originale da DB sul fronte e ED all’interno con una delle immagini promozionali più belle che Bones abbia avuto, usata per distribuire ai giornalisti il DVD promozionale della serie;
    - il secondo classificato si aggiudicherà una foto di DB ed ED tratta dalle immagini promozionali della prima serie (stampa lucida 25x20), più il poster del SDCC 2011;
    - il terzo classificato si aggiudicherà tre speciali ritagli di riviste americane con altrettante immagini dedicate ad Emily e David da soli ed una a loro due insieme!

    premioI

    2premio

    3premio

    Grazie, votate – siate onesti - e in bocca al lupo!

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    13° Regalo


    14° Regalo
    Erano giorni che una pioggia torrenziale cadeva su Washington D.C, la città sembrava essersi trasformata in un’enorme piscina.
    Un SUV nero avanzava a fatica nel traffico congestionato, le due persone a bordo, un uomo e una donna, discutevano animatamente:

    -Bones, sei quasi alla fine della gravidanza dovresti deciderti ad andare in permesso per maternità, non vorrei mai che tu partorissi nostra figlia in laboratorio!- disse l’uomo al volante.

    -Booth- rispose la donna chiamata Bones, -non ho nessunissima intenzione di rinchiudermi in casa fin da ora, ne avrò tutto il tempo quando la bambina sarà nata- continuò piuttosto piccata- e oltre tutto il laboratorio è uno dei luoghi più sicuri in cui potrei partorire, addirittura più igienico di un ospedale, ad esempio i tavoli autoptici vengono sterilizzati ogni giorno, il numero di batteri è infinitesimale- finì.

    -Non voglio che nostra figlia nasca su un tavolo autoptico!- disse Booth volgendosi verso di lei con gli occhi sgranati -Non mi interessa che sia sterile, non è un posto dove far nascere i bambini!

    -Comunque sia non partorirò in laboratorio, anche se iniziassi il travaglio ci vorrebbe comunque tempo prima della fase espulsiva del parto, dunque avrei tutto il tempo di andare in ospedale- rispose Bones mentre lui continuava a guardarla con una faccia a metà tra lo schifato e il rassegnato, tanto qualunque cosa avesse detto o fatto lei l’avrebbe sempre e comunque avuta vinta, come al solito, ma di fondo la amava proprio per questo, no?!

    Ci aveva messo cinque anni, svariate storie d’amore fallite e un tumore al cervello con tanto di “coma-dream” per capire che l’amava così com’era: la sua testarda, bellissima, incorreggibile Bones.

    Stava dunque per risponderle quando la macchina dietro la loro incominciò a suonare il clacson all’impazzata: il traffico aveva iniziato a scorrere.

    _oOo_oOo_oOo_

    Angela Montenegro entrò dalla porta automatica del Jeffersonian con una scatola lilla gigantesca con un altrettanto gigante fiocco bianco sopra.

    Appena mise piede all’interno del laboratorio si rese conto della trasformazione: era circondata da… rosa.

    I muri erano coperti di decorazioni rosa, le ringhiere della piattaforma erano pieni di striscioni color confetto e appeso alla passatoia sopraelevata che attraversava dall’alto tutto il laboratorio, c’era un gigantesco striscione rosa con una scritta fucsia che recitava: è una bimba, tanti auguri!

    Angela rimase imbambolata per qualche secondo, automaticamente la sua mascella si abbassò e rimase a bocca aperta al centro dell’atrio cercando di capire cosa fosse successo.

    -Che ne pensi?- Angela si riprese dalla sorpresa quando sentì la squillante voce di Daisy Wicks che le trapanava le orecchie.

    -Bhè, ecco è molto… rosa- disse dopo qualche secondo.

    -La dottoressa Brennan avrà una bambina, tutto deve essere rosa, fosse stato un bambino avrei addobbato di azzurro- disse la ragazza congiungendo le mani e gongolando.

    -Non vedo l’ora che nasca, sarà senza dubbio bellissima e intelligentissima proprio come la sua mamma, ah bambina fortunata!- Daisy iniziò uno dei suoi sproloqui infiniti –avrei tanto voluto avere come madre una come la dottoressa Brennan, sarebbe stato meraviglioso, certo non è che non ami la mia mamma, lei è davvero meravigliosa, ma…

    Angela già non la ascoltava più e cercava un modo per scappare dalle grinfie dell’inarrestabile Dasy-parlantina-Wick, lo trovò quando vide suo marito, Jack Hodgins, che con in braccio il piccolo Micheal gli stava mostrando la collezione di insetti.

    -Jack- disse ad alta voce cercando di richiamare l’attenzione dell’uomo –scusami Daisy, devo andare da mio marito- disse poi rivolta alla ragazza che stava ancora parlando di solo Dio sa cosa.

    _oOo_oOo_oOo_

    -Finalmente ce l’abbiamo fatta!- disse Booth spegnendo la macchina nel posto macchina di Brennan nel parcheggio sotterraneo del Jeffersonian –con questo tempaccio è impossibile andare in giro- continuò poi aprendo la portiera e uscendo dal SUV.

    -Se fosse possibile affermerei che il quoziente intellettivo delle persone subisca un picco in discesa con la pioggia- disse lei uscendo dalla macchina –ma, l’intelligenza non può diminuire o aumentare influenzata da agenti esterni.

    Abbassate le sicure centralizzate con un click del telecomando si avviarono a braccetto verso l’ascensore, salirono fino al pian terreno e si avviarono verso la porta d’ingresso del laboratorio…

    Quando entrarono rimasero come folgorati da tutto il rosa che li circondava, la reazione di Booth fu simile a quella di Angela: rimase basito; Bones invece, riattivò immediatamente le sinapsi e per prima cosa chiese:

    -Cos’è successo al mio laboratorio?

    Fu allora che tutti gli squints comparvero e andarono loro incontro.

    -Le piace dottoressa?- chiese una saltellante Daisy.

    -E’ molto… rosa- disse Brennan meditando un attimo sull’aggettivo da usare per descrivere quella che vedeva come una sorta di profanazione del laboratorio, il suo tempio sacro, della scienza sia chiaro.

    -Comunque, cosa sta succedendo qui?- chiese Bones –Come mai tutti questi striscioni e decorazioni?

    -Abbiamo organizzato un “baby shower” per la piccola!- rispose Angela –e prima che tu possa obiettare devo dirti che non hai altra scelta che partecipare: abbiamo organizzato tutto, comprato i regali e il cibo e poi è tradizione!

    A questo punto Angela prese gentilmente Brennan per un braccio e la condusse verso il suo ufficio mentre Brennan si girava verso Booth:

    -Tu lo sapevi, vero?

    -Certo che sì- rispose lui, -ma proprio come ha detto Angela, è tradizione, non puoi esimerti!

    Entrarono nell’ufficio di Brennan e si accomodarono chi sulle sedie, chi per terra e naturalmente la “festeggiata” del baby-shower sul divano.

    Il piovoso pomeriggio passò tra le risate e i commenti logorroici di Daisy, e naturalmente l’apertura di tutti i regali per la piccola, che andavano da un peluche a forma di elefante (rigorosamente fedele ad un elefante originale, di fondo gli elefanti non sono viola!) da parte di Sweets, ad una coperta rosa con su ricamato uno scheletro da parte di Cam, ad una bambola di Price Charming completa di ogni accessorio possibile immaginabile da parte di Daisy e infine un intero corredo di venti vestitini da parte di Angela e Jack.

    -Non posso comprarli per Micheal, dunque mi sono scatenata per la piccola- le spiegò poi Angela.

    Finito di aprire i pacchetti e ringraziato tutti Brennan, ancora seduta sul divano si guardò intorno: la sua vita era cambiata, ora era finalmente felice.

    Il suo sguardo si fermò su Booth che stava parlando con Jack, distese le labbra in un sorriso e in quel momento sentì un calcio da parte della bimba: tutto era perfetto, anche se fuori continuava a piovere.


    15° Regalo


    16° Regalo
    Brennaneide per bambini

    Tre settimane.
    Erano passate tre settimane da quando lei e Booth…. Ma si, dai, avete capito, si erano… “baciati”. “Era ora!” Direte voi, e noi non possiamo che essere d’accordo: era proprio ora!
    In ogni caso le giornate, da quella notte in poi, si erano completamente trasformate per la nostra Brennan.
    La sua logica non sapeva spiegare come potesse un semplice legame con un’altra persona stravolgere il modo di vedere il mondo intero: gli amici, il lavoro, i colleghi. Tutto sembrava essere entrato in una sorta di “primavera dei sensi”, non sapeva definire meglio o in altro modo la sua situazione.
    Con Booth si vedeva regolarmente, all’insaputa di tutti tranne che di Angela, con la quale non aveva saputo resistere dal confidarsi subito il mattino dopo. Anche questo non era da lei, ne converrete con me.
    La vita di Brennan era davvero entrata in un’era particolare dove tutto assumeva nuovo significato, anche la parola felicità.
    Era stato dunque con una certa sorpresa che aveva iniziato a sentirsi male.
    Come era possibile?
    Tutto era incominciato una mattina: appena alzata era stata colta di un capogiro e non era riuscita a fare colazione. Il senso di nausea era troppo forte. Con sgomento si era accorta di aver perso il senso di invulnerabilità che la accompagnava ormai da qualche settimana, da quando stava con Booth.
    “Avrò preso freddo”, aveva pensato.
    Nel corso della giornata le cose erano andate sempre meglio, e Brennan non ci aveva più pensato.
    La sera, poi, con Booth, non ci aveva pensato più del tutto.
    Stava meglio?
    Chissà! Il fatto è che per lei era davvero difficile pensare ad altro che non fosse Booth.
    Intanto, mentre la nostra dottoressa Brennan viveva il suo momento magico, qualcosa di davvero piccolo si stava formando dentro di lei, cellula dopo cellula, e un secondo battito di un piccolo cuoricino iniziava ad accompagnarla dovunque andasse, senza che lei ne avesse ancora il sentore.

    Eppure cresceva.

    Il lavoro proseguiva come sempre, solo che la nostra scienziata si accorgeva di essere sempre più assonnata… ma anche per quello pensava di avere una spiegazione...
    Non dimentichiamo poi un appetito davvero insolito, quando non aveva la nausea, che aveva già più di una volta provocato le battute di Booth.
    Era arrivata a chiedersi se per caso non fosse la felicità provocarle tutti questi sintomi così simili alla….. gravidanza…..

    “OH-MIO-DIO!!!!”

    Questo era stato proprio il suo primo pensiero, e ve lo riporto in modo fedele, senza aggiungere neppure un punto esclamativo.
    La seconda cosa che aveva fatto era stata correre in una farmacia per procurarsi qualche cosa di adatto per togliere ogni dubbio……

    NON C’ERANO DUBBI!!!!

    Chiusa nel bagno del Jeffersonian con una specie di penna in mano era combattuta tra la paura e l’eccitazione.
    La parola MAMMA le scorreva nella testa come i titoli di coda di un cartone animato o il grafico di un elettrocardiogramma, se vogliamo essere un po’ più scientifici.
    A quello erano seguiti altri pensieri, delle più diverse specie: “Come lo dico a Booth?” e subito era sicura che sarebbe stato contento, mentre poco dopo era convinta con la stessa sicurezza che, nel momento stesso in cui lei glielo avesse comunicato, lui sarebbe sparito

    PUF!

    Era però una scienziata, e sapeva che gran parte di questi pensieri erano dovuti agli ormoni.

    Ora era in bagno già da 10 minuti, non poteva rimanere di più. Angela si sarebbe insospettita.
    Ve la vedete la logica, imperturbabile, analitica Bones che prende un gran respirone prima di uscire dal bagno? Eppure fu proprio ciò che fece. Le scappò anche un piccolo sorriso e una mano, senza neppure passare all’analisi del cervello, si era posata sulla sua pancia per lasciare una tenera carezza.

    Ora tutto diventava più difficile. Sapeva una cosa che nessun altro sapeva… era capace di mantenere un segreto? Un segreto come quello, poi, del quale non aveva nessuna esperienza?
    Erano passate altre due settimane, e purtroppo le nausee non erano diminuite, ma lei riusciva a tenere tutto sotto controllo: non era mai stata una grande mangiona, a parte gli episodi di qualche settimana prima, e il poco appetito che aveva sostituito il senso di fame, era passato quasi inosservato.
    Ma era accaduta una cosa davvero spiacevole…. Oh si, l’aveva proprio fatta grossa!

    Booth l’aveva chiamata in laboratorio come tutte le mattine, ma invece che fingere di aggiornarla su alcune pratiche mentre le diceva cose carine, sotto l’occhio complice di Angela, aveva annunciato che c’era un caso…
    Bones non si sentiva molto bene, ma aveva anche pensato che un po’ di aria fresca, fuori dal laboratorio le avrebbe giovato, quindi era uscita di corsa, non senza dire a Hodgins di seguirla con l’attrezzatura per rilevare campioni di terreno (il delitto era avvenuto in un bosco).
    Durante il tragitto per arrivare sul luogo dell’appuntamento, si era sgranocchiata qualche cracker per togliere quel fastidioso senso di nausea, e le pareva che avessero fatto effetto.
    Una volta arrivata aveva trovato Booth che interrogava il testimone principale, un turista che, mentre passeggiava nel bosco, aveva visto il cadavere. Si era interrotto un momento per salutarla e indicarle dove dirigersi, non senza aggiungere “Ti raggiungo subito!”.
    Poco dopo era arrivato Hodgins con i suoi strumenti, e anche lui era stato indirizzato sul luogo del ritrovamento.
    Tutto normale, direte voi…
    No! Perché dopo poco Booth aveva visto Hodgins tornare indietro pallido, mentre diceva di non voler vedere il cadavere.
    Ovviamente Booth si era preoccupato: cosa poteva esserci di così terribile!
    “Coraggio Jack, di cadaveri ne hai visti a decine!!!”
    “Ma questo ha fatto vomitare la dottoressa Brennan!!!” aveva risposto Hodgins. “Non riesco neppure a immaginare che tremendo spettacolo sia!”.

    Come immaginerete, Booth si era preoccupato moltissimo e aveva raggiunto la sua Bones, che ormai era molto più “leggera”, e si sentiva meglio.
    “Un po’ di indigestione, non ti preoccupare Booth”. E la cosa era finita lì.

    In ogni caso da quel momento Brennan si era accorta che non poteva più stare zitta, così, dopo una serata insieme, aveva comunicato a Booth, specificando che lui era il padre, che aspettava un bimbo e che sarebbero diventati genitori. Non vi dico la gioia di Booth, ma anche di tutti i loro amici quando glielo comunicarono qualche giorno dopo, però, perché prima avevano voluto godersi da soli, solo loro due, questo piccolo segreto, questa nuova vita che sarebbe venuta al mondo, questa favola che sarebbe iniziata da un lieto fine.


    17° Regalo


    18° Regalo
    E' per te

    (Lorenzo Jovanotti, Per te)
    " E' per te che sono verdi gli alberi
    e rosa i fiocchi in maternità
    è per te che sono bianchi i muri,
    e la colomba vola.
    E' per te ogni cosa che c'è ninna na ninna e...
    è per te il profumo delle stelle
    è per te la voce dei cantanti,
    la penna dei poeti
    è per te la chiave dei segreti
    è per te ogni cosa che c'è ninna na ninna e..."


    E' per te questo momento.
    L'hai aspettato per mesi, sin da quella notte che sembra ormai lontana, quando lei ti ha dato la felice notizia.
    "Sono incinta....tu sei il padre".
    Padre. Quanto adori questa parola? E questa volta vuoi esserci completamente, vuoi essere ogni secondo padre di questa splendida creatura che vedi e senti piangere. Non hai parole, non le trovi. Guardi Bones e lei ti ricambia con tutto l'amore che prova in quel momento. Finalmente i dottori appoggiano la piccola creaturina sul petto della mamma, e tu puoi godere dell'immagine più bella mai vista fino ad ora: madre e figlia insieme. Lei ti da un sorriso stanco, e tu le prendi una mano, mentre con l'altra copri la piccola schiena della tua bambina, proprio come hai fatto per anni con la madre...Ed è proprio questo che vuoi promettere alle tue due donne: amore e protezione, ogni giorno della tua vita.

    E' per te questo momento.
    La stanchezza si fa sentire, e la tensione anche. Ormai ti perseguita da un po', per non dire da quando hai scoperto di aspettare la figlia di Booth. Tua figlia ormai è qui, la senti piangere e pensi che sia il suono più bello del mondo, mentre senti anche il tuo ventre vuoto. Sei una madre. Ma cosa può saperne Temperance Brennan di avere una famiglia? Le incertezze iniziano nuovamente ad assalirti, finchè non senti lo sguardo di Booth, finché non ti trasmette tutto il suo amore e il suo coraggio, e tu ti senti di nuovo all'altezza di ogni cosa. E lo sei davvero. Ne acquisisci certezza non appena ti porgono tua figlia: sai che razionalmente la perfezione non esiste, ma lei lo è. Sai anche che i tuoi istinti di madre si iniziano a far sentire più forti e sorridi, mentre Booth ti prende la mano con sicurezza, e appoggia l'altra sulla schiena della nuova arrivata. Senti una profonda pace d'animo, e un senso di completezza che non avevi mai provato prima: hai vissuto per questo momento, ed ora eccoti qui. L'amore che pensavi di non poter provare lo regali a queste due persone così speciali che ti circondano, e che sai che non ti lasceranno mai.

    E' per te questo momento.
    Sei venuta al mondo, e senti tutti questi rumori e questi nuovi strani odori. Fai l'unica cosa che ti permette di difenderti e piangi. Piangi e ti accorgi che tante mani sconosciute ti prendono in braccio, finché non senti quel profumo e quel calore inconfondibili...è lei!E' finalmente la tua mamma...ti tiene sul suo cuore, e risenti quel battito di vita che ti ha cullata per mesi nella tua ormai vecchia culla, che ti fa sentire amata e protetta. Una grande mano si appoggia sulla tua schiena e un caldo bacio ti sfiora leggermente la fronte. Anche il tuo papà è felice di vederti! Sei così amata, e senti tutta l'emozione che proviene dai due cuori che senti battere vicino al tuo.
    Mamma.
    Papà.
    Ma che bei regali di benvenuto!
    "E' per te il dubbio e la certezza ,
    la forza e la dolcezza
    è per te ogni cosa che c'è
    ninna na ninna e..."


    19° Regalo
     
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    3 PhDs Squint

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    Votato... per il terzo regalo, complimenti all'autore e a tutti gli altri partecipanti!
     
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  3. Jet™
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    Ho votato anche io!
     
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  4. Suwya
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    Votato ;)
     
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  5. omelette73
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    Votato anche io
     
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  6. boothie
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    Ho votato! Ho anche fatto in tempo a cambiare idea, dopo una più attenta valutazione... ^_^ .
    In ogni caso ce ne sono davvero di bellissimi, ed è stata un'occasione per rivederli tutti.
     
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    Wannabe Squint

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  8. CatWoman
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    Votato anche io! Di nuovo complimentissimi a tutte le talentuose "donatrici". :D
     
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  9. dany1971
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    Votato.
     
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  10. Chris.Tag
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    quasi mi dimenticavo ... :P
    votato!
     
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    Squintern

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  12. DorisøBay
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    votato e complimenti a tutte!
     
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  13. Dawn_Summers
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    votato :)
     
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  14. Jet™
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    OT:
    Complimenti a tutti please u.u xD
    End OT
     
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  15. ~Mars.
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    Votato :)
     
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