COME UN SOLE E UNA STELLA

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Dreamhunter
        Like  
     
    .

    User deleted


    Titolo: COME UN SOLE E UNA STELLA
    Autore: Dreamhunter
    Genere: romance, dramedy, tecnicamente au
    Timeline: la prima parte si svolgerà negli anni 90, la seconda in quelli 2000
    Summary: la storia è sempre la stessa, B&B sono sempre B&B, solo che tutto comincia prima e molti eventi saranno mescolati.
    Disclaimer: nulla mi appartiene ed è tutto di Hanson, la Fox & C. Nessun scopo di lucro!

    Buona lettura!

    bbyoung



    Versione completa in PDF:
    www.mediafire.com/?6gtqao4k875avb9

    “Siamo nella stessa lacrima,
    come un sole e una stella,
    luce che cade dagli occhi”
    Elisa


    Preludio
    E' sabato. Un sabato di maggio del 1988.
    Temperance Brennan ha dodici anni e le piace leggere rannicchiata nell'amaca sul retro di casa. Lì non giungono i rumori della strada o del vicinato e una folta siepe la protegge dal sole e dal mondo.
    Oggi è immersa in un manuale pratico di astronomia per principianti. I suoi genitori glielo hanno regalato per gli ottimi risultati ottenuti a scuola. Suo padre ha promesso che presto lo seguirà anche un telescopio, a patto che però prima lei impari a riconoscere tutte le costellazioni e a distinguere i pianeti dalle stelle.
    Quindi è talmente concentrata che non si accorgi di lui. Almeno non sino a quando inciampa nell'annaffiatoio di sua madre.
    “Accidenti!”, lo sente borbottare.
    Spaventata, Temperance sobbalza e lo vede.
    Un ragazzo alto e bruno, in maglietta e jeans. Sta rimettendo al suo posto l'annaffiatoio e appena si gira lei si rende conto di conoscere il suo nome. E' Seeley Booth, un amico di suo fratello Russ.
    Sebbene Temperance sia ancora alle medie, il cortile del suo istituto confina con quello del liceo e i piccoli incrociano sempre gli studenti più grandi. Suo fratello e Booth fanno parte della cerchia dorata dei vincenti, quella delle ragazze pon pon, delle reginette di bellezza che dettano moda e dei giocatori di football, i ragazzi più desiderati ed imitati. Booth, in particolare, è il quarterback più popolare dell'ultimo anno, ammiratissimo anche da molte delle coetanee di Temperance, nonostante la differenza d'età.
    Le viene in mente Tina Miller, una delle poche compagne che possa definire amica: lei impazzisce per Booth, lo idolatra come un attore... Non manca mai di proclamare che vorrebbe tanto essere una cheerleader per andare con lui sotto le gradinate dello stadio, sebbene Temperance sospetti che non abbia un'idea precisa di quel che dovrebbero poi fare insieme laggiù...
    Stringe il libro contro il petto. Al contrario di Tina, lei non è per niente interessata a Booth o ai maschi in generale. Trova quest'imprevisto seccante. Le dirà qualcosa, ora? Dovrà rispondergli?
    Uffa. Era una così bella, fruttuosa giornata...
    Notando la sua presenza, lui sussulta a sua volta, stupito. “Ehi!”, esclama. “E tu che ci fai nascosta qui?”.
    “Leggo”, replica Temperance asciutta.
    “Oh”. Booth sbatte le palpebre. La fissa un secondo, poi si guarda intorno e trova il pallone da football di Russ, che evidentemente era venuto a cercare. Lo prende e le rivolge un'altra breve occhiata. “Brava. Continua così”.
    E corre via. “Eccola, Russ! Tu hai le Pepsi?”, grida dopo aver girato l'angolo della casa. Temperance capta pure la voce di sua madre, l'eco di qualche risata, un'auto che parte sgommando.
    Meno male. E' stata una faccenda veloce.
    Lei decide che non lo racconterà a Tina. Non intende trascorrere le prossime due settimane assillata dalle sue domande e ha ben altro di cui occuparsi. Torna ad immergersi soddisfatta nella lettura del suo manuale. E si scorda completamente di Seeley Booth.
    Che le importa di lui in fondo?


    Parte Prima: Siamo nella stessa lacrima

    I- Quella volta in cui riuscii a farlo sorridere.

    Nella vostra vita avete qualcuno che si preoccupi sempre di sapere dove siete?
    Io avevo i miei genitori. E mio fratello, anche. Sebbene lui delegasse il più delle volte questa incombenza a mamma e papà.
    Quell'anno, per esempio, nel luglio del 1991, Russ non era con noi nel cottage che avevamo affittato per tutto il mese in Vermont. Aveva rimediato un lavoretto estivo in un'officina meccanica ed eravamo d'accordo che ci avrebbe raggiunti solo nei week end.
    Mi mancava un po' ma ero contenta di trovarmi in Vermont. Il cottage sorgeva sulle rive di un lago artificiale, a distanza di una passeggiata dal paese più vicino, e dopo quello che era accaduto nell'ultimo semestre, a scuola, mi andava proprio di respirare aria diversa. Speravo di scordarmi di Andy Pfleuger più in fretta. Anche se, in effetti, fino a quel momento il piano non stava funzionando granché. L'umiliazione continuava ad essere cocente.
    Il telefono suonò mentre mi preparavo una spremuta in cucina e subito sorrisi. Era venerdì, per cui doveva trattarsi per forza di Russ che comunicava l'ora del suo arrivo per quella sera. Ascoltai con trepidazione la voce di mia madre che rispondeva, in salotto.
    “Tesoro, ciao...”.
    Sì!!! Era Russ!!!
    “Cosa? Sì, naturalmente. Di chi si tratta?... Ah, sì, ma certo che me lo ricordo... Oh, povero ragazzo...”.
    Ragazzo? A chi alludeva?
    “Non ti preoccupare. Hai fatto benissimo. Vi aspettiamo!”.
    Vi aspettiamo?
    Oh, no!!! Mio fratello sarebbe venuto con un amico?
    Mi passò la voglia di bere la spremuta. Quella doveva essere una vacanza in famiglia, solo per noi. Perché adesso Russ si portava dietro un intruso?
    Non era giusto!!!
    Mio padre entrò in cucina in tempo per cogliere la mia espressione di disappunto. Diceva sempre che quando sono contrariata la bocca mi si rimpicciolisce e le sopracciglia si abbassano come una sbarra sugli occhi. Divento minacciosa.
    “Tempe! Che faccia! La spremuta è cattiva?”, scherzò.
    “No, io...”.
    Arrivò anche mia madre. “Era Russ. Viene con un amico”.
    “Ah, sì?”, fece papà. “E chi è?”.
    “Di sicuro te lo ricordi. Erano compagni di liceo... Seeley Booth”.
    Perfetto. Tra tutti proprio l'ex golden boy del liceo...
    Strinsi le labbra mentre mio padre annuiva. “Sì, sì, certo. Il nipote di Hank, lo conosco. Non era nell'esercito?”.
    “Infatti”, confermò mamma. “E pare che lo scorso inverno sia stato inviato nel Golfo...”.
    L'attenzione di mio padre aumentò. “Ha partecipato alla Tempesta nel Deserto? Accidenti, a soli vent'anni...”.
    “E' rimasto ferito e ha perso dei compagni. Ora è a casa in licenza e Russ dice che è molto giù di morale. Così ha pensato che magari un week end qui con noi gli avrebbe fatto bene”.
    “Sicuro. Ci mancherebbe”.
    I miei genitori si scambiarono un'occhiata serena e il mio malumore aumentò. Papà se ne accorse.
    “Qual è il problema, Tempe?”.
    “Speravo che saremmo stati tra noi”, mugugnai.
    “Tesoro, sarà solo per il week end”, mi rimproverò mia madre. “E Seeley è un ragazzo molto carino. L'ho sempre trovato gentile ed educato. E poi è più grande di te, passerà il suo tempo con Russ”.
    Mi sbirciò comprensiva.
    Era l'unica a cui avevo confidato di quello che era accaduto con Andy Pfleuger. Lei sapeva che in quel momento non avevo alcun desiderio di aver a che fare con esseri di sesso maschile che non fossero mio padre o mio fratello. Mi allungò una carezza.
    “Bevi la tua spremuta, su. E smetti di aggrottare la fronte”.
    Era dolce, mia madre.

    Russ e il suo amico arrivarono prima di cena.
    Papà abbracciò mio fratello e gli diede una pacca sulla schiena. Discutevano spesso perché Russ, che aveva un anno in meno di Seeley Booth, non dimostrava entusiasmo all'idea di andare al college. Però era contento che stesse lavorando, quell'estate. Credo che non avesse ancora compreso che Russ aveva l'indole del lavoratore e non quella della studente, al contrario di me.
    Anche mia madre abbracciò Russ, poi si rivolse a Seeley Booth con un sorriso caloroso. Mio padre gli strinse la mano.
    Personalmente, mi limitai ad un cenno della testa, quando lui mi guardò.
    Era cambiato. Non aveva più l'aria strafottente dei tempi dei liceo.
    Ora appariva più adulto e serio. La sua pelle era ancora bruciata dal sole dell'Iraq. I suoi occhi scuri erano infossati nel volto un po' scavato dalla convalescenza per le ferite. Aveva anche più muscoli, in verità. Si era decisamente lasciato l'adolescenza alle spalle. Lui comunque non badò a me. Si dimostrò gentile ed educato, come aveva detto mia madre, piuttosto silenzioso, e, finita la cena, si scusò dicendo che era stanco e preferiva andare a dormire presto.
    “Hai visto?”, mi sorrise mia madre mentre la aiutavo ad asciugare i piatti. “Non è stato poi così difficile, no?”.
    Più tardi udii Russ parlare con mio padre, sotto il portico.
    “Non è stato solo ferito, sai... Ha cercato di proteggere un compagno da un'esplosione. L'altro è morto, lui è stato catturato. L'hanno torturato. Non so come, non ne vuole parlare... E si è messo a giocare”.
    “Giocare? Intendi gioco d'azzardo?”, chiese papà.
    “Sì... A biliardo. Sono andato a bere qualcosa con lui, qualche volta, da quando è tornato e... ci sono sere in cui non è capace di regolarsi”.
    “Chissà quali esperienze avrà vissuto... Tanto più che non ha avuto una vita facile”.
    “Suo padre se n'è andato, vero? Non ne so molto, perché deve essere successo quando noi non ci eravamo ancora trasferiti a Pittsburgh e vivevamo in Ohio”.
    “Infatti, Russ. A me l'hanno detto dei conoscenti in comune. Seeley viveva a Philadelphia con il padre e il fratello. Poi all'improvviso, i due ragazzini sono venuti a casa del nonno, Hank, nel nostro quartiere, a Pittsburgh. A quanto sembra il padre li aveva abbandonati. Il nonno di Seeley, è sempre stato molto riservato sulla questione, ma pare che suo figlio bevesse e, forse, picchiasse Seeley e suo fratello”.
    “Cavolo. E la madre? E' morta? Seel a volte si riferisce a lei come se fosse morta”.
    “Non ne ho idea. O è morta, oppure se n'è andata anche lei”.
    “Cavolo!”, ripeté Russ. “E pensare che lui non ha mai dato a vedere nulla di tutto questo. Era un gran buffone a scuola, tutto sport, ragazze e feste... Ci facevamo certe risate. Non lo avrei mai immaginato”.
    “E' uno che si tiene le cose dentro, figliolo”.
    Non ascoltai oltre, turbata.
    Anche io come mio fratello, non mi sarei mai aspettata che Seeley Booth, l'aitante quarterback rubacuori, sempre sorridente e pronto a cherzare, avesse un passato tanto difficoltoso e triste. Doveva essere orribile essere picchiati e abbandonati dai genitori...
    Rabbrividii e quella notte feci brutti sogni.

    Mi alzai all'alba. Lo facevo spesso.
    A quell'ora il cottage era silenzioso e tutti dormivano, mi piaceva starmene un po' da sola, in veranda, con un bicchiere di latte, sapendo che di lì a poco avrei sentito mio padre fischiettare e mia madre armeggiare in cucina. In breve si sarebbe diffuso nell'aria il profumo dei pancakes e la giornata sarebbe cominciata...
    Ma quella mattina qualcuno mi aveva preceduta.
    Sul dondolo di legno trovai Seeley Booth, con i pantaloni di una tuta, una maglietta bianca e i piedi nudi. Vidi dei segni su di essi... Cicatrici guarite ma recenti. Assomigliavano a bruciature.
    Non mi notò subito, però poi sussultò e sbatté le palpebre, restringendo gli occhi quando mi vide. Il sole che sorgeva glieli colpiva in pieno. “Ah... uhm, scusa. Ho fatto troppo chiasso, in cucina, e ti ho svegliata?”.
    Aveva in mano una scodella con dei cereali, quelli con la frutta essiccata che piacevano a mia madre.
    Scossi il capo. “No... Non mi hai svegliata tu”.
    Annuì e tornò a distogliere lo sguardo, per sottrarlo alla luce accecante. Aveva un'ombra di barba sulle guance e, anziché dargli un'aria più matura, quel particolare lo faceva curiosamente sembrare ancora di più il ragazzo che era...
    “Sei un soldato”, dissi.
    Non era un inizio esaltante per un discorso. Ma non ero abituata a dialogare con le persone. Quando mi veniva a prendere a scuola, Russ faceva sempre il nostro piccolo gioco tra fratelli: Marco? chiamava a gran voce, appoggiato all'auto, e io correvo da lui esclamando Polo!. Spesso era l'unica parola che pronunciavo sin dal mattino, se si escludevano le risposte ai professori. Ma è difficile trovare qualcuno con cui conversare in maniera proficua quando sei molto intelligente. Gli altri non ti capiscono o ti deludono.
    Come Andy Pfleuger...
    Booth intanto si era voltato, con l'espressione neutra. “Sì... sono un soldato”.
    “E sei stato in Iraq per fermare Saddam Hussein?”.
    Ora la sua espressione iniziava a denotare una punta di fastidio. “Sì, volendo semplificare, ma...”.
    “E' una parte necessaria della psicologia di guerra”, commentai.
    Lui si accigliò. “Cosa?”.
    “La semplificazione. Eroi e cattivi. I soldati della Tempesta nel Deserto si ritengono i buoni mentre Hussein è identificato come il cattivo. Senza chiare distinzioni come questa, non sarebbe possibile combattere”.
    “Sì, beh, ho sempre pensato che essere sotto tiro fornisca una motivazione convincente...”, sogghignò lui, poi mi scrutò. “Quanti anni hai, di preciso?”.
    “Quindici”.
    “Allora non dovresti pensare alla guerra. Sei una bambina...”.
    “No. Non lo sono”, obbiettai con calma. “Scientificamente parlando, sono nella fase della pubertà. A livello antropologico, invece, in varie epoche storiche e anche in alcune attuali culture del Sud America e dell'Africa, alla mia età sarei già sposata e madre. Del resto il mio corpo è già perfettamente in grado di procreare”.
    Booth mi fissava con la bocca semiaperta. “Non ne dubito”, mormorò. Lentamente le sue labbra si inclinarono a sinistra, in un sorriso vago. “Ho idea che tu saresti in grado anche di far piangere Babbo Natale”.
    “Babbo Natale? Non capisco cosa intendi...”.
    Il suo sorriso vago divenne deciso e si allargò. Bisognava che ammettessi di aver visto raramente un sorriso che fosse più bello. Non solo per via dei denti bianchi e regolari,che evidenziavano l'eccellente lavoro del suo odontoiatra. E neppure perché, obbiettivamente, era molto gradevole anche il resto del suo aspetto. C'era qualcos'altro, qualcosa che mi tese di colpo i muscoli addominali. Un poco mi preoccupai e mi resi conto di essere in maglietta e calzoncini del pigiama, con le gambe scoperte. Le mie gambe che non smettevano di crescere, allungandosi di più ogni anno ma rimanendo troppo sottili, quantomeno per i canoni estetici dei miei coetanei...
    Fu un istante, però. Poi riacquistai lucidità. Mi bastò ricordare Andy Pfleuger. Che oltretutto aveva un sorriso di qualità decisamente inferiore a quello di Booth.
    Così fui pronta, quando lui parlò. Il suo sorriso si era affievolito. “Ora mi farai delle domande sulla guerra?”, chiese. “Me le fanno tutti”.
    “A livello antropologico potrebbe essere istruttivo, ma no, ti ringrazio. Ho altre priorità”, risposi pacata, fiera di me.
    “Ah, sì? Buon per te, davvero. E quali sono?”.
    “Le ossa”.
    Ero preparata anche alla sua sorpresa. Chiunque lo venisse a sapere aveva la stessa reazione.
    “Ossa?”, ripeté.
    “Sì. Voglio diventare un'antropologa e studiare le ossa. Quelle degli scheletri recuperati dalle tombe antiche oppure quelle dei corpi coinvolti in incendi o irriconoscibili a causa della decomposizione. Viaggerò per il mondo e parteciperò a scavi importanti. Magari scoprirò qualche anello mancante dell'evoluzione. E sarebbe notevole anche indagare su casi di morte violenta o avvenuta in circostanze misteriose. Senza contare l'attività accademica, le pubblicazioni, le collaborazioni con importanti istituti. Avrò una vita molto impegnata. L'antropologia offre varie stimolanti opzioni”.
    Non mi capitava di frequente di riuscire a portare a termine quel mio discorsetto senza essere interrotta. Booth invece mi ascoltò sino alla fine, quindi fischiò.
    “Wow! Non credo di aver mai conosciuto una ragazzina di quindici anni con le idee tanto chiare e gusti così particolari!”.
    Mi strinsi nelle spalle. “Ho un'intelligenza molto superiore alla media e una spiccata individualità”.
    Ed ecco di nuovo il suo sorriso. La cosa più sorprendente era che non stava ridendo di me, come facevano di solito a scuola i ragazzi popolari come lo era stato lui. Mi stava davvero sorridendo e basta.
    Mi persi a fissare quel sorriso con tale intensa curiosità che non mi accorsi della presenza di mia madre, fino a che lei diede il buongiorno ad entrambi.
    L'atteggiamento di Booth non cambiò e rivolse il suo sorriso a mamma. Io... beh, mi venne caldo alle guance.
    “Vuoi del latte con quei cereali, Seeley?”, chiese lei. “Adesso cucino anche i pancakes... e un sacco di altre cose buone. Avrai fame!”.
    “Sì, grazie, signora...”.
    “Christine. Per favore, te l'ho già detto ieri sera, chiamami Christine...”. Mamma mi posò una mano sulla schiena. “Tesoro, mi aiuti?”. Poi, mentre andavamo in cucina, abbassò la voce. “L'hai fatto sorridere. Brava!!! Come ci sei riuscita?”.
    “Non ne sono sicura”, risposi. “Gli ho solo detto che mi piacciono le ossa”.

    (CONTINUA!!!) :ibones:

    Edited by Dreamhunter - 5/12/2011, 22:15
     
    .
  2. donata69
        Like  
     
    .

    User deleted


    che meraviglia Franca, un'altra storia che si preannuncia bellissima; l'inizio mi piace tanto, bello scoprirli così giovani, però già con le loro peculiarità molto IC; povero il mio Seeley, così ferito sia fisicamente che emotivamente e poi la nostra solita Temperance, con le idee già chiarissime sul suo futuro; ti faccio i soliti complimenti e aspetto il seguito con tanta curiosità.

    p.s.: bellissima l'immagine :ibones:
     
    .
  3. chachot
        Like  
     
    .

    User deleted


    Sorprendente xD
    Quando sono entrata nel sito non mi aspettavo di trovare una tua nuova storia, invece eccomi qui ;)
    Interessante come storia, di per se non segui molto la storia del telefilm, ma vai proprio per una tua strada, quindi adesso mi chiedo, come andrà a finire questa storia??? e dentro questo racconto ci saranno anche pezzi della serie tv ???
    Ma mi lascerò sorprendere, e sono sicura (dopo aver letto tutte le tue ff, che sono tutte stupende secondo me) non rimarrò delusa xD
    bhom spero di leggere presto un aggiornamento :)

    comunque bellissima la storia e anche l'immagine ;)

    bay la Cha
     
    .
  4. Romi10
        Like  
     
    .

    User deleted


    Che bello una storia nuova di zecca, sarà interessante vederli interagire cosi giovani ma già cosi loro.

    Piccola nota: già che il loro primo incontro risale al mio anno di nascita e precede la mia venuta al mondo di un mese o poco più, mi fa amare questa storia
     
    .
  5. Dreamhunter
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (donata69 @ 29/6/2011, 22:29)
    che meraviglia Franca, un'altra storia che si preannuncia bellissima; l'inizio mi piace tanto, bello scoprirli così giovani, però già con le loro peculiarità molto IC; povero il mio Seeley, così ferito sia fisicamente che emotivamente e poi la nostra solita Temperance, con le idee già chiarissime sul suo futuro; ti faccio i soliti complimenti e aspetto il seguito con tanta curiosità.
    p.s.: bellissima l'immagine :ibones:

    Grazie, carissima!!! Spero che continuerà a piacerti!!! ;)

    CITAZIONE (chachot @ 29/6/2011, 22:53)
    Sorprendente xD
    Quando sono entrata nel sito non mi aspettavo di trovare una tua nuova storia, invece eccomi qui ;)
    Interessante come storia, di per se non segui molto la storia del telefilm, ma vai proprio per una tua strada, quindi adesso mi chiedo, come andrà a finire questa storia??? e dentro questo racconto ci saranno anche pezzi della serie tv ???
    Ma mi lascerò sorprendere, e sono sicura (dopo aver letto tutte le tue ff, che sono tutte stupende secondo me) non rimarrò delusa xD
    bhom spero di leggere presto un aggiornamento :)
    comunque bellissima la storia e anche l'immagine ;)
    bay la Cha

    Grazie!!! Però vorrei farti notare che dentro ci sono già tantissimi pezzi del telefilm. ;)
    Ho citato pezzi di dialoghi tratti da diverse stagioni e anche avvenimenti della storia personale di Booth e Brennan. Prova ad andare a caccia di citazioni e ne troverai varie. Per esempio ce n'è una già nella prima frase del capitolo 1. ;)
    E comunque la vicenda prenderà lo stesso corso che ha preso nel telefilm, la sostanziale differenza è che Booth e Brennan si sono conosciuti prima. ^_^
    A presto. Penso di riuscire a postare il secondo capitolo nel finesettimana.

    CITAZIONE (Romi10 @ 29/6/2011, 23:16)
    Che bello una storia nuova di zecca, sarà interessante vederli interagire cosi giovani ma già cosi loro.

    Piccola nota: già che il loro primo incontro risale al mio anno di nascita e precede la mia venuta al mondo di un mese o poco più, mi fa amare questa storia

    Grazie cara, e sono contenta anche di aver azzeccato un periodo speciale per te. ^_^
     
    .
  6. chachot
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Grazie!!! Però vorrei farti notare che dentro ci sono già tantissimi pezzi del telefilm.
    Ho citato pezzi di dialoghi tratti da diverse stagioni e anche avvenimenti della storia personale di Booth e Brennan. Prova ad andare a caccia di citazioni e ne troverai varie. Per esempio ce n'è una già nella prima frase del capitolo

    Allora chiedo pieta per la mia ignoranza, tuttavia, io seguo bones in modo regolare solamente dalla quinta stagione, la prima, la seconda, la terza, e la quarta le ho viste, ma le ho viste in disordine quindi di per se una volta dovrei mettermi davanti alla televisione e cominciare a guardare dalla prima stagione fino al ultima xD
    comunque si lo faro, mi rileggero il capitolo e cerchero le citazione, a parte che adesso mi ha fatto venire in mente il momento in cui Russ e Max parlano del passato di Booth, ecco quel pezzo me lo ricordo xD
    Bhom aspetto con molta gioia il tuo aggiornamento la Cha :)
     
    .
  7. Dreamhunter
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (chachot @ 30/6/2011, 00:31) 
    [Allora chiedo pieta per la mia ignoranza, tuttavia, io seguo bones in modo regolare solamente dalla quinta stagione, la prima, la seconda, la terza, e la quarta le ho viste, ma le ho viste in disordine quindi di per se una volta dovrei mettermi davanti alla televisione e cominciare a guardare dalla prima stagione fino al ultima xD
    comunque si lo faro, mi rileggero il capitolo e cerchero le citazione, a parte che adesso mi ha fatto venire in mente il momento in cui Russ e Max parlano del passato di Booth, ecco quel pezzo me lo ricordo xD
    Bhom aspetto con molta gioia il tuo aggiornamento la Cha :)

    Diciamo che allora, quando potrai rivederti tutte le stagioni con calma, se ti ricorderai di questa storia ti verranno in mente molte cose e penserai "ah, ecco da dove le aveva prese". ;)
    Comunque tu leggitela tranquillamente. Se anche non riconosci le citazioni non importa. Basta che ti piaccia la storia. ;)
     
    .
  8. Ciccia-B
        Like  
     
    .

    User deleted


    Vediamo se indovini qual'è il mio commeno?....
    Hai ragione è proprio TI ADORO!!
    Sarà interessantissimo osservare l'evolversi della loro relazione da questo punto di vista! Grande Franca davvero GRANDE!!!!^_^
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    3 PhDs Squint

    Group
    Fan di vecchia data
    Posts
    5,297
    Reputation
    +3

    Status
    Anonymous
    Bello, un inizio davvero molto carino e interessante, mi piace questa reinterpretazione degli eventi che permette di seguire il loro percorso nel tempo e li porta a conoscersi in circostanze diverse ma con il loro carattere e la loro chimica speciale insieme. Alla prossima!
     
    .
  10. Sara6
        Like  
     
    .

    User deleted


    Molto interessante l'inizio....continua cosi brava.... :clap:
     
    .
  11. Dreamhunter
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Ciccia-B @ 30/6/2011, 10:53)
    Vediamo se indovini qual'è il mio commeno?....
    Hai ragione è proprio TI ADORO!!
    Sarà interessantissimo osservare l'evolversi della loro relazione da questo punto di vista! Grande Franca davvero GRANDE!!!!^_^

    Ah, ciao, adorabile donna!!! Sempre troppo buona, ma sono contenta se ti piace. ;)

    CITAZIONE (Kew08 @ 30/6/2011, 12:16)
    Bello, un inizio davvero molto carino e interessante, mi piace questa reinterpretazione degli eventi che permette di seguire il loro percorso nel tempo e li porta a conoscersi in circostanze diverse ma con il loro carattere e la loro chimica speciale insieme. Alla prossima!

    Sono felice che lo trovi interessante, Mary!! A fra un paio di giorni, circa. ;)

    CITAZIONE (Sara6 @ 30/6/2011, 14:50)
    Molto interessante l'inizio....continua cosi brava.... :clap:

    Grazie!!!
     
    .
  12. Ariel75
        Like  
     
    .

    User deleted


    Arrivo anche qui a dirti quanto trovi stupenda questa tua idea!!! Temperance battagliera già da piccola, con le idee chiarissime su quello che farà nella vita, uno spettacolo di donna! E Seeley è così dolce, ferito sia nel fisico che nell'anima, è proprio in un brutto momento poverello!! Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli, è incredibile come siano così tanto IC (merito tuo ovviamente!!!) anche in una situazione così differente!!
    Mi resta solo di farti i complimenti, come al solito, leggerti è sempre un piacere enorme!
     
    .
  13. -Saretta-
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ma che idea stupenda che hai avuto!
    Leggere di B&B così giovani è da una parte sicuramente strano, però allo stesso tempo mi trasmette una tenerezza infinita! :wub:
    Bravissima Franca! :clap:

    P.S. Sforni una ff dopo l'altra (e una più bella dell'altra)!
     
    .
  14. stef0585
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ti faccio i complimenti per la FF!! l'idea mi intriga! continua presto! :D
     
    .
  15. dany1971
        Like  
     
    .

    User deleted


    Che bello avere una visione di Booth e Brennan completamente al di fuori dei soliti schemi anche se, come hai preannunciato la storia divisa in due parti si ricollegherà ai giorni nostri, ma quest'inizio con un ritorno al passato ed una prospettiva diversa mi intriga molto. Continua presto sono curiosa di vedere come si evolveranno gli eventi.
     
    .
481 replies since 29/6/2011, 21:23   21903 views
  Share  
.