Memories

4X26 Tra sogno e realtà, B&B: Cosa sarebbe successo se Booth avesse davvero perso la memoria dopo l’intervento? (Mars)

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  1. donata69
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    AUTORE: Donata
    TITOLO: MEMORIES
    TIMELINE: 4X26
    PAIRING: B&B
    RAITING: PER TUTTI
    SPOILERS: nessuno
    PROMPT: 4×26 Tra sogno e realtà, B&B: Cosa sarebbe successo se Booth avesse davvero perso la memoria dopo l’intervento? (Mars)


    ecco un altro "parto" della mia mente influenzata: sopportatemi :P

    MEMORIES

    “Ho fatto un sogno… bellissimo…” a queste parole Brennan alzò di colpo gli occhi dal portatile e guardò Booth: si era svegliato! Finalmente. Si alzò dalla poltrona e si precipitò di fianco al suo letto, gli prese la mano e gli sorrise, felice.

    “Sei sveglio! Era ora accidenti, mi ha fatto spaventare da morire” lui la fissava, stranito, la guardava ma sembrava non vederla.

    “L’operazione è andata bene, c’è stato un problema con l’anestesia, non ti svegliavi, sei rimasto in coma per tre giorni. Ma l’importante è che adesso tu sia qui. Con me” e gli sorrise nuovamente.

    Lui la guardò e alla fine sembrò vederla davvero: “Chi sei tu?” le chiese confuso.

    “Chi sono? Come chi sono? Sono io, ma… non ti ricordi?” si accorse che qualcosa non andava, lui sembrava veramente non riconoscerla, aveva lo sguardo di un cucciolo smarrito, si stava agitando, tanto che dal monitor che teneva sotto controllo i suoi parametri vitali iniziò a suonare, insistente, un allarme. Un medico e un’infermiera si precipitarono nella stanza e la fecero uscire di corsa.

    Una volta fuori Brennan chiamò Angela e le spiegò cosa stava succedendo, le disse che Booth si era svegliato ma non l’aveva riconosciuta, però di sicuro era una situazione temporanea, appena il medico fosse uscito dalla stanza gli avrebbe parlato e si sarebbe fatta spiegare tutto. Angela le rispose che sarebbe arrivata nel giro di mezz’ora e riattaccò. Il medico uscì proprio in quel momento e le andò incontro.

    “Che sta succedendo dottore? Come mai non si ricorda di me?” gli chiese cercando di tenere l’ansia sotto controllo. Il medico le spiegò che era una reazione del tutto normale dopo un intervento al cervello, poteva succedere che si verificasse un’amnesia temporanea, poteva durare un’ora come un mese, questo non si poteva sapere: bisognava aspettare e dar tempo al paziente di ritrovare se stesso. Adesso bisognava lasciarlo riposare, gli avevano dato un sedativo e si era addormentato, il coma era superato ma non doveva subire altri traumi. Avrebbe potuto rivederlo il giorno dopo. Lei ringraziò il medico e si lasciò cadere su una delle poltrone.

    Angela la trovò lì, immobile a fissarsi le scarpe. Si sedette al suo fianco e le prese le mani, lei alzò gli occhi e l’artista vi lesse smarrimento e paura: “Non sa chi sono Angela, non mi ha riconosciuta…” “Vieni, lasciamolo riposare, ti porto a casa” le disse e la trascinò con sé verso l’uscita dell’ospedale.

    °-°-°

    Quando si svegliò non capì dove si trovava, poi mise a fuoco la stanza e pian piano la memoria gli ritornò: era in ospedale, l’avevano operato alla testa, gli avevano tolto un tumore benigno. Lui era Seeley Booth, agente speciale dell’FBI, collaborava con il Jeffersonian Institute, con tutta una squadra di squints, aveva un figlio, Parker, che era tutta la sua vita, non era sposato con la madre di Parker, tutto gli era ben chiaro in mente.

    L’unica cosa che non riusciva a mettere a fuoco era quella donna che aveva visto appena aperti gli occhi e che sembrava così ansiosa che lui si svegliasse: non riusciva proprio a ricordare chi fosse, eppure lei sembrava conoscerlo bene! E come era rimasta male quando lui le aveva fatto quella domanda chi sei tu? Aveva letto il panico nei suoi occhi e si era spaventato anche lui. Ancora adesso, ripensandoci, il suo cuore accelerava i battiti. Ma il dottore gli aveva spiegato che era un’amnesia temporanea, per cui cercò di calmarsi, facendo dei respiri profondi. Tutto sarebbe andato a posto, ci voleva solo un po’ di tempo. Chiuse gli occhi e si riaddormentò.

    Qualche giorno dopo tutta la sua squadra era fuori dalla porta della sua stanza d’ospedale: il medico li aveva convocati tutti, voleva controllare l’entità della sua amnesia e li fece entrare, uno per volta. Lui riconobbe Angela, Jack, Wendell, Caroline, Sweets, persino Daisy. Il dottore lasciò Brennan per ultima. Lei, vedendoli entrare preoccupati ed uscire felici per essere stati riconosciuti, si agitò sempre di più. Alla fine toccò a lei, mise la mano sulla maniglia ed entrò.

    Lui era seduto sul letto, con la schiena contro i cuscini. Volse su di lei uno sguardo interrogativo ma non diede alcun segno di riconoscerla. Il medico la invitò a sedersi a fianco del letto e fu un bene, perché le tremavano le gambe. Li lasciò soli ed uscì dalla stanza.

    “Davvero non sai chi sono?” gli chiese addolorata.

    “Scusa…mi dispiace, io… forse se tu provassi a spiegarmi qualcosa…” le rispose incespicando sulle parole.

    “Sono la dottoressa Temperance Brennan, sono la tua partner da quattro anni, lavoriamo insieme da quando l’FBI e il Jeffersonian collaborano, siamo una squadra, la miglior squadra degli ultimi 10 anni, come dice il tuo direttore, abbiamo risolto innumerevoli casi, anche difficili e dolorosi. Tu mi hai aiutato a ritrovare la mia famiglia” tacque , una lacrima solitaria le scese sul viso e lei se la terse con stizza, non voleva mettersi a piangere.

    Lui appoggiò indietro la testa e chiuse gli occhi per un attimo, poi li riaprì e la guardò: “Oddio, com’è possibile? Mi ricordo di tutti e non di te. Di te che sei la mia partner da quattro anni!” si stava di nuovo agitando troppo, il cuore prese a battergli furiosamente e l’allarme risuonò facendo accorrere il medico, ma lui non voleva calmanti, voleva restare lucido, doveva pensare maledizione! Non dormire, basta dormire, ma il medico fu irremovibile e l’ultima cosa che vide prima di chiudere i suoi, furono gli occhi di Brennan colmi di sofferenza.

    °-°-°

    Dopo dieci giorni gli tolsero quel ridicolo bendaggio alla testa e lo mandarono finalmente a casa. Lui volle che lo accompagnasse Brennan, sentiva che doveva averla vicina per riuscire a ricordare. Lei era andata in ospedale tutti i giorni, per aiutarlo, ma non era scoccata nessuna scintilla, i ricordi non tornavano. Avevano parlato tanto, le aveva raccontato un sacco di aneddoti su di loro ma niente. La situazione gli sembrava insostenibile, voleva ricordare, ma non ci riusciva, era come se qualcosa lo fermasse, più di una volta gli era sembrato di essere vicinissimo alla soluzione e poi… tutto svaniva in una nebbia deprimente. Scosse la testa, prese la borsa e insieme uscirono dall’ospedale. In macchina tacquero, lui era agitato all’idea di rivedere casa sua, era certo di non aver problemi ma era nervoso lo stesso.

    Brennan ogni tanto si girava a guardarlo: era felice di averlo al suo fianco e nello stesso tempo era angosciata dal fatto che lui non la ricordasse. La cosa che la faceva stare più male era che lui la chiamava Temperance e non Bones, il medico le aveva detto di non dirgli quel particolare, avrebbe dovuto riaffiorare da solo ma non era ancora successo. Una volta a casa posarono le borse e Booth si sedette sul divano, guardandosi intorno: si, quella era casa sua, se la ricordava benissimo, ogni cosa era al suo posto. Si appoggiò indietro e chiuse per un attimo gli occhi: perché tutto gli tornava e non lei, perché?
    Ogni volta che la guardava sentiva qualcosa agitarsi dentro di lui, si sentiva come sull’orlo di qualcosa e quando stava per afferrarla gli sfuggiva! E non si ricordava più neanche il sogno che aveva fatto appena sveglio. Maledizione, quanto ancora ci sarebbe voluto? era frustrante, no non solo, lo stava facendo soffrire e faceva soffrire anche lei, lo vedeva nei suoi occhi.

    “Siediti qui vicino a me Temperance” le disse e subito, sentendo il suo nome, la vide trasalire, come ogni vola che lo pronunciava. Lei si sedette al suo fianco e vide che lui la fissava, come per cercare delle risposte sul suo viso, che non trovava.

    “Perché sussulti ogni volta che ti chiamo per nome?” le chiese

    “E’ che tu…in realtà non mi chiami mai così…”.

    “E come ti chiamo?” le chiese incuriosito

    “Il dottore ha detto di non dirtelo, ti deve tornare in mente da solo” gli rispose e lui sospirò, iniziava ad essere stanco e chiuse gli occhi.

    “Io vado, tu intanto riposati, torno più tardi” ma lui le prese la mano “No, non andare, resta qui, per favore” e lei si risedette, sorridendogli “Va bene, resto, ma tu ora dormi un po’” lui aveva già chiuso gli occhi e lei ne approfittò per osservarlo.

    Era bellissimo, così sereno nel sonno, con quel piccolo neo a fianco dell’occhio destro, aveva voglia di baciarlo. Di scatto si alzò in piedi: che diamine andava a pensare? Lui era Booth diamine, il suo partner, il suo amico, e adesso era in difficoltà, voleva aiutarlo ma non sapeva come, voleva disperatamente che si ricordasse di lei, ne aveva bisogno, non poteva andare avanti così. Passò quasi un’ora a girovagare per casa torcendosi le mani e a fermarsi a guardarlo mentre dormiva. Mentre pensava lui si agitò nel sonno e cercò la sua mano, non trovandola iniziò ad agitarsi e la chiamò “Bones, Bones…” e di scatto aprì gli occhi e si ritrovò seduto sul suo divano.

    “Che c’è? Che ti succede?” gli chiese allarmata. L’aveva chiamata Bones nel sonno!

    Lui si guardò in giro, spaventato, finchè non trovò i suoi occhi: “Stavo sognando, scendevo di
    corsa da una discesa di terra, dovevo arrivare in fondo, dovevo scavare a mani nude in quella terra e lo facevo e alla fine ti tiravo fuori: eri tu! Eri sepolta e stavi per morire ma io ti trovavo!” la guardò ad occhi sgranati e finalmente la vide! “Bones…” le disse e, si alzò in piedi e le si avvicinò “tu sei Bones!” e lei si rifugiò tra le sue braccia piangendo lacrime di sollievo. Di colpo una miriade di immagini squarciò la sua mente e lo fece vacillare.

    “Siediti Booth, e calmati adesso” gli disse spingendolo di nuovo verso il divano. Lui ci cadde praticamente sopra, ad occhi chiusi. Tremava e lei lo tenne stretto. Aprì gli occhi e la fissò, mentre lacrime di sollievo gli bagnavano il viso: “Mi ricordo, mi ricordo tutto adesso, non sai che significa!” le disse stringendole le mani “E come ho potuto dimenticarmi proprio di te…”

    Anche lei continuava a piangere: “Non è stata colpa tua, era un’amnesia, non è che avresti potuto scegliere cosa ricordare e cosa no, l’importante è che ora tutto sia al suo posto”.

    “Si – disse Booth – adesso ogni cosa è al suo posto”.

    La strinse a sé e lei si accomodò nell’incavo della sua spalla. Restarono così finchè entrambi non si calmarono. Pian piano i loro respiri si regolarizzarono e Booth, carezzandole distrattamente il braccio le disse:

    “Sai, mi è tornato in mente anche il sogno che stavo facendo quando mi sono svegliato…”

    “Raccontamelo”

    “No, meglio di no, non era importante, era solo….. bello” e sorrise.

    “Bello?”

    “Si Bones, bello. Ma era un sogno”.






     
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  2. -Saretta-
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    Cavolo, Donata! Sforni one-shots alla velocità della luce! :clap:
    Bravissima come sempre! Se fosse andata davvero così... Non mi è mai andato giù il fatto che, nel tf, Bones se ne sia andata lontano dopo aver visto che Booth aveva momentaneamente perso la memoria!
     
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  3. donata69
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    CITAZIONE (-Saretta- @ 5/1/2011, 11:02) 
    Cavolo, Donata! Sforni one-shots alla velocità della luce! :clap:
    Bravissima come sempre! Se fosse andata davvero così... Non mi è mai andato giù il fatto che, nel tf, Bones se ne sia andata lontano dopo aver visto che Booth aveva momentaneamente perso la memoria!

    te l'ho detto, è l'influenza :lol: sono a letto e non ho niente da fare, mi annoio, quindi... :rolleyes:
    grazie per aver letto e commentato ^_^
     
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    3 PhDs Squint

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    Donata non ti scusare proprio perché le oneshot che stai scrivendo sono una più bella dell'altra ^_^
    Questa mi è piaciuta molto, è scritta molto bene e in modo toccante e convincente... sebbene sia contenta del fatto che le cose non siano andate così... l'escamotage della perdita di memoria non è tra i miei preferiti...
    Ancora complimenti! :ibones:
     
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  5. Diletta93
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    Speriamo che l'influenza ti duri!!! :lol:
    Scherzo ovviamente!!!! :P
    Complimentissimi anche per questa Shot!!! è molto tenere :wub:
    Povera Bren, solo di lei non si ricordavaaaaaa ....
    Ancora complimenti, aspetto impaziente che la tua mente ne sforni ancoraaaa!!! xD
     
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  6. Ariel75
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    Che bella Donata!!! Mi avrebbe incuriosito vedere uno sviluppo simile anche nel tf, o perlomeno che mi avessero fatto vedere i primi giorni in cui Booth pensava davvero che Bren fosse sua moglie!
    Comunque complimenti! A me l'influenza non mi fa venire idee, anzi... sono praticamente una larva!!! :lol:
     
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  7. donata69
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    CITAZIONE (Kew08 @ 5/1/2011, 12:52)
    Donata non ti scusare proprio perché le oneshot che stai scrivendo sono una più bella dell'altra ^_^
    Questa mi è piaciuta molto, è scritta molto bene e in modo toccante e convincente... sebbene sia contenta del fatto che le cose non siano andate così... l'escamotage della perdita di memoria non è tra i miei preferiti...
    Ancora complimenti! :ibones:

    anche a me la "perdita di memoria" di solito non convince molto :P , però sono contenta che ti sia piaciuta lo stesso :ibones:

    CITAZIONE (Diletta93 @ 5/1/2011, 12:53)
    Speriamo che l'influenza ti duri!!! :lol:
    Scherzo ovviamente!!!! :P
    Complimentissimi anche per questa Shot!!! è molto tenere :wub:
    Povera Bren, solo di lei non si ricordavaaaaaa ....
    Ancora complimenti, aspetto impaziente che la tua mente ne sforni ancoraaaa!!! xD

    :lol: :lol: mio marito non è d'accordo con te, è stufo di fare l'infermiere :lol:
    grazie per aver letto :ibones:

    CITAZIONE (Ariel75 @ 5/1/2011, 12:54)
    Che bella Donata!!! Mi avrebbe incuriosito vedere uno sviluppo simile anche nel tf, o perlomeno che mi avessero fatto vedere i primi giorni in cui Booth pensava davvero che Bren fosse sua moglie!
    Comunque complimenti! A me l'influenza non mi fa venire idee, anzi... sono praticamente una larva!!! :lol:

    anch'io i primi giorni ero una larva, anzi, peggio :sick: ma son quasi guarita, tieni duro ^_^
    sono felice che ti sia piaciuta :ibones:
     
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  8. Chris.Tag
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    Dio benedica il tuo cervello sotto l'influenza dell'influenza!
    Mi è piaciuta molto anche questa oneshot, Donata. La perdita di memoria per il trauma di non poter avere "quel" sogno e attraverso un altro sogno tutto torna alla normalità. Sarebbe stato straziante vedere Booth senza memoria di lei.
     
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  9. ~Mars.
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    Allora, innanzitutto sono felicissima che qualcuno abbia usato il mio prompt *-* E poi, che dire, hai scritto un'altra storia bellissima! E' vero, forse neanche a me sarebbe piaciuto se Booth avesse davvero perso la memoria, però nelle ff è sempre piacevole leggere certe cose.. E comunque, quoto chi dice che sarebbe stato fantastico vedere la reazione post operatoria di Booth e non riprendere il tutto dopo 6 settimane.. Ma che ci dobbiamo fare, gli autori amano i salti temporali!
    Complimenti davvero, mi è piaciuta molto :ibones:
     
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  10. donata69
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    CITAZIONE (Chris.Tag @ 5/1/2011, 14:03)
    Dio benedica il tuo cervello sotto l'influenza dell'influenza!
    Mi è piaciuta molto anche questa oneshot, Donata. La perdita di memoria per il trauma di non poter avere "quel" sogno e attraverso un altro sogno tutto torna alla normalità. Sarebbe stato straziante vedere Booth senza memoria di lei.

    ti ringrazio tanto, sono davvero contenta che ti sia piaciuta :ibones:

    CITAZIONE (~Mars. @ 5/1/2011, 14:21)
    Allora, innanzitutto sono felicissima che qualcuno abbia usato il mio prompt *-* E poi, che dire, hai scritto un'altra storia bellissima! E' vero, forse neanche a me sarebbe piaciuto se Booth avesse davvero perso la memoria, però nelle ff è sempre piacevole leggere certe cose.. E comunque, quoto chi dice che sarebbe stato fantastico vedere la reazione post operatoria di Booth e non riprendere il tutto dopo 6 settimane.. Ma che ci dobbiamo fare, gli autori amano i salti temporali!
    Complimenti davvero, mi è piaciuta molto :ibones:

    grazie per i complimenti e per aver letto e commentato :ibones:
     
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    The Boss

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    Accipicchia, ci hai proprio "preso gusto", eh? :P
    Brava, brava, sono contenta! ;)

    Un'altra oneshot molto carina! :)
     
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  12. donata69
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    CITAZIONE (xhio @ 5/1/2011, 15:50) 
    Accipicchia, ci hai proprio "preso gusto", eh? :P
    Brava, brava, sono contenta! ;)

    Un'altra oneshot molto carina! :)

    in effetti si :lol:
    te l'ho detto che mi piaceva questa iniziativa :P
     
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  13. ~ dany.grey
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    Donata è davvero bellissima.. mi è piaciuta molto anche questa!! L'influenza ti fa un bell'effetto :lol:
    Complimenti :clap:
     
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  14. donata69
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    CITAZIONE (~ dany.grey @ 5/1/2011, 16:37) 
    Donata è davvero bellissima.. mi è piaciuta molto anche questa!! L'influenza ti fa un bell'effetto :lol:
    Complimenti :clap:

    che belli i vs. commenti! :wub: grazie mille anche a te :ibones:
     
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  15. Ciccia-B
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    Donata complimentiiiiiiii!! a me l'influenza ha mandato in pappa il cervello e non riesco a scrivere nulla!!!! :(!! Per fortuna a te non è successo!!
    Bravissima anche questa è molto bella!! ^_^
     
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23 replies since 5/1/2011, 10:27   530 views
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