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donata69.
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eccomi qua, chissà se vi piacerà?
ARCOBALENI
La vacanza non era iniziata tanto bene, appena arrivati sull’isola una tempesta tropicale li aveva costretti a restare in casa tutto il giorno.
Avevano comunque trovato il modo di impiegare il tempo, e fu un modo decisamente piacevole che li lasciò senza fiato ma soddisfatti e addormentati, uno tra le braccia dell’altra.
Booth si svegliò per primo, aprì le tende e vide che la tempesta era cessata; tornò verso il letto e guardò Bones che dormiva ancora: pensò che era davvero fortunato ad avere al suo fianco una donna così speciale, all’inizio era stato difficile forzare la sua corazza, lei non si fidava di nessuno, ma perseverando ci era riuscito e adesso era sua moglie.
La baciò e lei si svegliò: “Ciao, che ore sono?”
“E’ già pomeriggio, ci vorrà qualche giorno per farci passare il jet leg. Ti va di fare una passeggiata sulla spiaggia?”.
“Dammi cinque minuti”.
Si mise un costume e un pareo e fu pronta.
Uscirono dalla portafinestra che si affacciava direttamente sulla spiaggia e iniziarono a camminare mano nella mano sulla battigia, con le onde che lambivano le gambe.
Ad un tratto Booth si fermò:
“Guarda Bones, ci sono due arcobaleni!”
Lei si girò e li vide, si tuffavano nel mare insieme.
“Vedi, siamo noi Bones, insieme, fino alla fine del mondo…”
Lei lo guardò e, a questa frase, si emozionò a tal punto che una lacrima
scese sul suo viso. Si appoggiò al suo petto e lo strinse forte: era incredibile che, con poche parole, riuscisse a farla sentire così, amata e al sicuro.
Gli arcobaleni erano là, macchie di colore nel cielo azzurro, spettatori inconsapevoli del loro amore.
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