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PenelopePepe.
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Eccomi qui, ieri sera non ho partecipato alla chat (mannaggia!) ma non potevo farmi sfuggire l'occasione di ammorbarvi con la mia ennesima one shot! (giuro che dopo l'estate la smetto con le one shot... a buon intenditore...).
Titolo: Veramente casa
Autore: Lorena
Pairing: Una cosa nuova... B&B
Rating: Per Tutti
Frase simbolica: “He’s got warm and reassuring brown eyes, and he’s capable of great violence." [Brennan a Booth - Bones, Ep4x04 - The Finger in The Nest]
Note: grazie a Dr Fran per la lettura in diretta!
Veramente casa
Il telefono squilla improvvisamente mentre sto per entrare nell’appartamento.
Mi affanno a cercarlo in mezzo ai preventivi ed agli scampoli di stoffa che in questi mesi hanno preso fissa dimora nella mia borsa.
Ristutturare è una rogna!
“Brennan” rispondo, senza neanche controllare l’ID del chiamante.
“Hey Bones, sei a casa?”
In sottofondo un rumore sommesso, sta sicuramente guidando ma non è il solito rumore che sento filtrare dal microfono del cellulare, è qualcos'altro…
“Ciao Booth, si sono arrivata adesso , hai di nuovo scordato le chiavi?” chiedo mentre mi sforzo di aprire la porta e contemporaneamente non far collassare a terra il grappolo di pacchetti che mi pende dal braccio.
“No no, volevo solo essere sicuro di trovarti a casa, sto rientrando”
Click
Dall’altra parte del telefono il silenzio, nelle orecchie ancora quel suono sommesso di sottofondo, come un pianto, ma più cupo…
Scarico i pacchetti nella chaise longue dell’ingresso, il lume sulla consolle la sola luce ad accogliermi in questo tardo pomeriggio di venerdì.
Mi dirigo in cucina e nel frattempo rifletto sulla cena, la prima vera cena da quando abbiamo finito di rimettere a nuovo la casa che Booth ha scelto per noi.
Pochi minuti dopo, dalla finestra affacciata sul patio nel retro, intravedo le luci di posizione del SUV: Booth è tornato a casa!
Mi asciugo in fretta le mani in uno strofinaccio e corro alla porta, ignara e felice come tutte le altre sere da quando viviamo insieme. Sento bussare leggermente alla porta, colpi di dita impazienti, e penso che sia la stessa voglia di rivederlo che ho io a guidare le sue nocche sulla superficie di legno che nasconde la blindatura.
Ma quando apro la porta la sorpresa è grande.
In una cesta di vimini foderata di pile giace una piccola palla di pelo.
“Ciao”
Qualche lacrima di emozione si raggomitola agli angoli dei miei occhi ancora stupefatti.
“Ho pensato che non sarebbe stata casa senza un cane…”
Attonita e immobile continuo a fissare alternativamente lui e il piccolo essere dormiente.
“Dì qualcosa Bones… se pensi non sia una buona idea posso riportarlo indietro…”
In un secondo lo abbraccio da un fianco e gli stringo le braccia al collo. Gli copro la guancia di baci finchè volta la testa e mi offre le labbra. Il cucciolo si sveglia e ci guarda serio, stravolgendo per sempre le sue priorità con un sano e precoce imprinting.
“Ha degli occhi bellissimi ed intelligenti” sussurro all’orecchio di Booth, stringendolo a me come se non dovessi lasciarlo mai più; “ e soprattutto mi farà pensare sempre a te…” e gli catturo nuovamente le labbra in un altro bacio di fuoco, prima che il nuovo arrivato protesti con un uggiolio che chiede attenzione.
“Non so prendermela per il fatto che un bassotto ti faccia pensare a me, ma credo di capire cosa vuoi dire…”
“Ha uno sguardo rassicurante e farà una buona guardia in giardino”
“Bones è un bassotto, un cane da compagnia, non da guardia… “
“Si ma è il nostro bassotto, e sono sicura che nel giro di poco gli avrai insegnato a fare talmente buona guardia che si crederà un rottweiler per il resto dei suoi giorni”
Prendo la cesta con il mio piccolo tesoro e gli volto le spalle, diretta verso il cassetto dove ho conservato collare e guinzaglio di Ripley.
Ora questa è veramente una casa.
THE END
Nota dell'autrice: se qualcuno si sta chiedendo perchè un bassotto... beh, ci sono un sacco di motivi ma secondo me finisco OT! Quindi che bassotto sia e chi non è d'accordo me lo faccia sapere senza indugio.....