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Autore: Kew08
Titolo: Sweet Wild West
Genere: AU
Storyline: I personaggi di Bones trasportati nel dolce, selvaggio West
Pairing: B&B
Spoiler: Possibili fino alla quinta stagione.
Rating: NC-17
DISCLAIMER: I personaggi citati in questa fanfiction non mi appartengono, ho solo preso liberamente spunto dalla serie "Bones" di proprietà della FOX.
Ricordo che quando, ancora in fase di spoiler per il finale della quarta stagione, cominciai a leggere anticipazioni e a vedere le prime stills della puntata, quell’atmosfera mi ricordò, in chiave moderna, un saloon del Far West.
Da appassionata del genere romanzo storico, ero rimasta particolarmente incuriosita da questa cosa e un principio di ispirazione era nato nella mia mente…
Ecco, tra ieri sera e stamattina le idee hanno cominciato a fioccare una dopo l’altra, ed eccomi qui a cercare di dare loro un senso.
Ci riuscirò? Chiaramente, non lo so!!
Ma tentar non nuoce!
La storia che ho in mente necessita di una presentazione, giusto qualche tratto per farvi capire di cosa si parla e di chi sono i personaggi che incontreremo.
Ovviamente, si tratta dei “nostri” ma… l’ambientazione, il Texas del 1870, richiede alcuni aggiustamenti… cercherò di farvi ritrovare l’essenza dei personaggi ma spesso dovrò ricorrere, come dire, a delle licenze poetiche…
I riferimenti al telefilm saranno tanti e credo toccheranno tutte le quattro stagioni finora trasmesse, quindi attenzione agli spoiler.
La chiave sarà tendenzialmente comedy/romance ma non mancheranno momenti più seri, visto che ci sarà un caso sul quale indagare.
A condurre le indagini sarà lo sceriffo Seeley Booth, da poco arrivato in questa cittadina del Texas. Lo vedremo interagire con gli abitanti e, in particolare, con Max e Christine Brennan.
Già nei primissimi capitoli farà conoscenza con la figlia dei Brennan, Temperance, appena tornata da Boston con un diploma fresco fresco di maestra di scuola.
I loro incontri/scontri diventeranno ben presto il leitmotiv di tutta la storia, nel corso della quale incontreremo comunque tanti altri personaggi.
Vediamone alcuni… non escludo di introdurne altri, a seconda dell’ispirazione del momento.
Lance Sweets, il barman del saloon, un giovanotto molto propenso a farsi gli affari degli altri e a dare consigli, anche non richiesti.
Jack Hodgins, il ricco proprietario del saloon, che spesso vedremo insieme alla sua focosa fidanzata, Camille Saroyan.
Angela Montenegro, la cantante del saloon, segretamente innamorata del suo fascinoso datore di lavoro.
Caroline Julian, tenutaria della casa di piacere, energica e decisamente senza peli sulla lingua.
Vincent Nigel-Murray, l’amico e collega bostoniano di Temperance, addetto a fare addormentare i bambini con il suo continuo sfoggio di cultura generale.
Jared Fehr, il noioso e insipido pretendente di Temperance.
Il caso di cui si occuperà lo sceriffo farà più che altro da sfondo alle vicende, tant'e che qualcosa mi dice che scoprirete sin da subito chi sia l’assassino.
Con queste premesse spero di avevi incuriosito.
Presto arriverà il primo capitolo, spero vi piaccia.
A volte, come ho anticipato, ci saranno delle scelte narrative out of character e degli adattamenti ma, lo prometto, cercherò di restituire al meglio i personaggi che conosciamo.Sweet Wild West
Edited by Kew08 - 8/11/2010, 15:13. -
Cris.Tag.
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Io sono già seduta con i pop corn in mano in attesa del primo capitolo. . -
Anna86.
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OH.MIO.DIO.MARY.
OH.
MIO.
DIO.
GNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!CITAZIONEA condurre le indagini sarà lo sceriffo Seeley Booth , da poco arrivato in questa cittadina del Texas.
Lo vedremo interagire con gli abitanti e, in particolare, con i membri della famiglia Brennan .
Già nei primissimi capitoli farà conoscenza con la figlia dei Brennan, Temperance , appena tornata da Boston con un diploma fresco fresco di maestra di scuola.
Lance Sweets, il barman del saloon, un giovanotto molto propenso a farsi gli affari degli altri e a dare consigli, anche non richiesti.
Jack Hodgins, il ricco proprietario del saloon, che spesso vedremo insieme alla sua focosa fidanzata, Camille Saroyan.
Angela Montenegro, la cantante del saloon, segretamente innamorata del suo fascinoso datore di lavoro.
Caroline Julian, tenutaria della casa di piacere, energica e decisamente senza peli sulla lingua.
Vincent Nigel-Murray, l’amico e collega bostoniano di Temperance, addetto a fare addormentare i bambini con il suo continuo sfoggio di cultura generale.
Jared Fehr, il noioso e insipido pretendente di Temperance.
OH.MIO.DIO.
*faints*
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FrancyBB.
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E questa come ti è venuta Mary??!!?! Un grande chop chop per la tua fantasia!!!
So già che sarà F-E-N-O-M-E-N-A-L-E!!!
e poi voglio dire....CITAZIONE (Kew08 @ 27/8/2009, 13:54).
A condurre le indagini sarà lo sceriffo Seeley Booth
, da poco arrivato in questa cittadina del Texas.
Ce lo vedo benissimo in veste di sceriffo, col suo cappello e il suo fedele cavallo!!! SEXISSIMO!!!CITAZIONEVincent Nigel-Murray, l’amico e collega bostoniano di Temperance, addetto a fare addormentare i bambini con il suo continuo sfoggio di cultura generale.
ihihihihih!!!
fantastico!!!CITAZIONEspero che la storia vi conquisti.
SICURAMENTE!!!!!
Go Mary!!! Io sono già impaziente!!!
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martina047.
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Sono sicura che ne leggeremo delle belle !!! . -
Suwya.
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Promette proprio bene ...non vedo l'ora di leggerla!! 
QUOTE (Kew08 @ 27/8/2009, 13:54)Già nei primissimi capitoli farà conoscenza con la figlia dei Brennan, Temperance
, appena tornata da Boston con un diploma fresco fresco di maestra di scuola.
Maestra di scuola la nostra Temperance??? Oddio, poveri ragazzini!!! Comunque se descriverai qualche lezione, sarà sicuramente divertente leggerlo.QUOTEJack Hodgins, il ricco proprietario del saloon, che spesso vedremo insieme alla sua focosa fidanzata, Camille Saroyan. 
yuppi!!!!! io sono shipper Sarodgins dalla seconda stagione, quindi puoi immaginarti la mia goduriaQUOTECaroline Julian, tenutaria della casa di piacere, energica e decisamente senza peli sulla lingua. 
Vincent Nigel-Murray, l’amico e collega bostoniano di Temperance, addetto a fare addormentare i bambini con il suo continuo sfoggio di cultura generale.
ecco sì, questi due mi stanno già simpatici!!! (che bello che hai scelto d'inserire proprio Vincent tra tutti gli intern.. wow!)
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omelette73.
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Io sono quella seduta vicino a Cris che scrocca pop corn!
Non vedo l'ora di leggere, mi hai davvero incuriosita.
P.S. Ma quante cavolo di faccine hai messo nel tuo messaggio!?!
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sn iper super curiosaaaaa...siccome nn sopporto i pop corn vanno bene le patatine???
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Cris.Tag.
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CITAZIONE (omelette73 @ 27/8/2009, 16:00)Io sono quella seduta vicino a Cris che scrocca pop corn!
Non vedo l'ora di leggere, mi hai davvero incuriosita.
P.S. Ma quante cavolo di faccine hai messo nel tuo messaggio!?!
Non hai fatto "Bingo", baby ...
se si tratta di pop corn divento una belva
ten giò i manin dala mubilia!
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Chemistry.
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CITAZIONE (Kew08 @ 27/8/2009, 13:54)Jack Hodgins, il ricco proprietario del saloon, che spesso vedremo insieme alla sua focosa fidanzata, Camille Saroyan.
Angela Montenegro, la cantante del saloon, segretamente innamorata del suo fascinoso datore di lavoro.
Ne vedremo delle belle sicuramente!!!
Nuova shipper e amori segreti!!CITAZIONECaroline Julian, tenutaria della casa di piacere, energica e decisamente senza peli sulla lingua.
Lei sicuro l'adorerò
Mary tu sei decisamente un'adorabile folle e io non vedo l'ora di leggere il frutto di questa tua follia!!!!
Sento che riderò un sacco!!
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Anna86.
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CITAZIONEten giò i manin dala mubilia!
Cris se porto la Tequila a me i popcorn li dai???
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_Vivi_23_.
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Gooooooooo Mary, gooooooo!!!
Muoviti il prima possibile che qui il fan club freme!CITAZIONEse si tratta di pop corn divento una belva
ten giò i manin dala mubilia!
E a me che sono la tua cucciolina (che si è fatta pure latino
) una manciata non ne dai?!?
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una_carrie.
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le premesse sono troppo allettanti!!! mi ha fatto troppo ridere l'idea di caroline come tenutaria della casa di piacere posta presto!!
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Hei pupa, quando apre questo saloon? Ho la gola secca e non vedo l'ora di farmi un goccetto al bancone di Lance Sweets.
Posta presto a parte gli scherzi.. -
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Grazie per la fantastica accoglienza, spero che questo primo capitolo non deluda le aspettative
Ovviamente... non c'è bisogno di dire che pullula di citazioni
1.
Dietro il bancone dell’emporio che gestiva ormai da anni, Christine Brennan rileggeva la lettera ormai spiegazzata che aveva ricevuto dalla figlia quella stessa mattina.
Si soffermò, in particolare, su un passaggio.
Per improvvisi impegni di un mio professore abbiamo dovuto anticipare gli esami.
I miei colleghi ed io abbiamo accettato di sostenerlo due settimane prima per evitare di aspettare altri due mesi.
Sono una maestra diplomata, ormai, e potrò tornare a casa molto presto.
Spero che questa lettera vi giunga in anticipo rispetto al mio arrivo: il dipendente dell’ufficio postale ci ha avvisati di alcuni ritardi nelle consegne in questi giorni.
"Christine, vuoi riporre quella lettera? L’avrai letta venti volte!”, la rimproverò il marito.
“Nostra figlia è cresciuta Max, è partita bambina e tornerà donna”, considerò Christine.
“In realtà, ho sempre avuto sinceri dubbi che Temperance sia stata mai bambina”, rise Max, con divertita tenerezza.
Christine scosse la testa, poi aggrottò un po’ la fronte. “E per quanto riguarda il nostro ospite… sei sicuro?”.
“Tesoro, non possiamo certo farlo sloggiare dopo soli due giorni!”.
“Credevamo che Temperance ritornasse tra due settimane”.
“In casa c’è posto per tutti”.
“Non sarà… disdicevole?”.
“Christine, ma chi te le insegna queste parole? Le bigotte che frequenti in chiesa?”, chiese Max, ridendo. “Saremo una famiglia che ospita un amico. Temperance non vivrà da sola con lui. Quello sarebbe… disdicevole. E magari mi costringerebbe a mollare all’amico un pugno nei…”.
“Max!”, lo rimproverò la moglie.
“Un pugno sui denti”, rettificò Max, alzando le mani e sorridendo in modo furbo.
La donna sospirò: “Non che Temperance non si sappia difendere da sola. È fin troppo battagliera. Dubito che troverà mai un marito”.
“Se un uomo non sa come comportarsi con una vera donna, allora non è un vero uomo e mia figlia ne può fare tranquillamente a meno”, considerò Max riempiendosi il petto di orgoglio paterno. Poi gli sfuggì una risatina. “Ricordi cosa ha combinato quando siamo arrivati in Texas?”.
“Come potrei non ricordare? Il capo dei mandriani mi ha raccomandato di farla esorcizzare!”.
Alcuni anni prima, infatti, Max aveva avuto una grossa sorpresa ricevendo una lettera che lo aveva informato della morte di un amico del padre che lui stesso aveva conosciuto e incontrato più volte, insieme alla convocazione per la lettura del suo testamento.
Da un giorno all’altro Max si era scoperto comproprietario di un ranch texano.
Avrebbe avuto una casa di proprietà in cui vivere e molti ettari di terra in cui far pascolare il bestiame.
Lasciare la piccola casa in affitto in Lousiana non era stata una scelta difficile da fare, anche se Russ, il fratello di Temperance, aveva deciso di rimanere lì con la moglie e le loro due bambine e da allora vedersi era stato molto più complicato.
Ben più difficile era stato affrontare le ire della figlia quando, giunti sul posto, si era resa subito conto del tipo di lavoro che attendeva suo padre negli anni a venire.
Gli aveva subito reso noto, in modo non troppo pacato, che non avrebbe mai accettato di vederlo allevare innocenti tori e vitelli destinati al macello e che avrebbe sabotato tutti i suoi affari fino a lasciarlo con solo i mutandoni.
Aveva usato proprio queste parole, quella piccola pazza.
Max e Christine sorrisero al ricordo.
Max era chiaramente il più divertito dei due.
Sua figlia era sempre stata il suo punto debole e, infatti, in men che non si dica, si era lasciato convincere a vendere la propria parte agli altri comproprietari e a comprare col ricavato una casa in una zona più interna della città.
Avevano quindi lasciato il ranch.
Non prima che Temperance avesse urlato ai mandriani che erano sporchi assassini e complici di assassini.
Era stato allora che il capo dei mandriani aveva invocato l’intervento dell’esorcista.
Acquistata la casa in città, era rimasta loro una discreta somma di denaro, non tale, ovviamente, da poter vivere di rendita.
“Tesoro, tu mi hai messo nei guai. Dovremo inventarci qualcosa… non posso mica andare a rapinare banche insieme a tua madre!”, aveva detto Max alla figlia.
A Temperance erano bastati pochi giorni per ambientarsi e trovare la soluzione al problema.
“Chiederemo alla signora dell’emporio di farci rilevare la licenza. È molto vecchia. Vicinissima alla morte”.
“Temperance, non è certamente il modo più carino di porre la cosa”, l’aveva rimproverata il padre.
“Papà, ma l’hai vista? È incredibile che riesca a stare ancora in piedi!”.
Beh… sì, sua figlia non era mai stata un’amante dei mezzi termini.
Erano andati insieme dalla signora e Temperance, infastidita dall’atteggiamento del padre che cercava di prendere le cose alla lontana, era intervenuta.
“Signora, preferisce che quegli sfaticati dei suoi parenti dilapidino i risparmi di una vita? Ci sono bastati pochi giorni per sapere che sono dediti solo all’ozio e al vizio. Ci faccia rilevare la licenza e questo posto non andrà in rovina”.
La donna aveva accettato e i mesi successivi avevano dimostrato che Temperance aveva avuto ragione in tutte le sue previsioni.
La donna morì e i suoi parenti sperperarono il resto del suo denaro nel saloon e nella casa di piacere.
“Nostra figlia è una forza della natura”, disse Max, compiaciuto.
“Inarginabile”, confermò Christine.
Sospirarono insieme, appoggiandosi al bancone con un sorriso.
Entrando nell’atrio di casa sua, Temperance si sentì pervadere da un senso di familiarità e di abitudini ormai perse che la riempì di emozione e le fece spuntare un sorriso luminoso sulle labbra.
Fremeva dalla voglia di incontrare i genitori ma nel tragitto dalla fermata della diligenza la casa veniva prima dell’emporio, e aveva deciso di approfittarne per lasciare i bagagli e rinfrescarsi un po’.
Era davvero tutto come l’aveva lasciato.
Anche i piccoli oggetti occupavano lo stesso posto.
Lasciò le valigie per terra, nell’entrata, e cominciò a salire le scale dirigendosi verso la sua stanza.
Girò la maniglia, pronta a ritrovare anche lì tutto come ricordava.
Aprì, diede uno sguardo e richiuse, rimanendo fuori.
No.
Non era tutto come prima.
Decisamente no.
Fissò il pannello di legno come se riuscisse a vedere ancora l’immagine che le si era presentata agli occhi pochi secondi prima.
Un uomo.
Un uomo nella tinozza.
Un uomo nudo nella tinozza.
Lui non l’aveva vista, perché le dava le spalle.
Belle spalle.
Spalle larghe.
Spalle muscolose.
Spalle che non dovevano stare nella sua stanza!
Quella era la sua stanza!
Perché lui era dentro e lei era fuori?!
Spalancò la porta facendola sbattere e come reazione ebbe solo un lento movimento della testa dell’uomo, che si voltò per guardare chi fosse entrato.
Si tolse il sigaro dalle labbra e mise da parte il quotidiano ripiegato in quattro che stava leggendo.
“Buongiorno”, la salutò, con tranquillità e naturalezza, come se fosse vestito di tutto punto.
“Chi siete? Che ci fate nella mia stanza?!”, chiese lei, senza rispondere al saluto.
“Seeley Booth, per servirvi. Sono ospite dei signori Brennan”, rispose lui, allungando una mano bagnata per scambiare una stretta.
Lei ignorò la mano ma il movimento le richiamò l’attenzione sul petto dell’uomo.
Era la prima volta che vedeva un uomo, che non fosse suo padre o suo fratello, senza camicia.
Si soffermò a guardarlo, affascinata, e fece scivolare lo sguardo fino allo stomaco, coperto per metà dall’acqua saponata.
Rialzò lo sguardo quasi di scatto e lo trovò intento a osservarla.
“Fissare le persone è indice di cattiva educazione”, gli fece notare lei.
“Davvero?”, chiese lui, ironicamente, chiaramente riferendosi al modo in cui lei stessa l’aveva guardato fino a poco prima.
Punta sul vivo, lei si rifugiò in un atteggiamento altezzoso. “Questa è la mia stanza. Siete pregato di lasciarla quanto prima”.
“Certamente”, acconsentì lui, mettendo le mani sui bordi della tinozza, facendo il gesto di alzarsi, senza intendere veramente farlo.
“Non adesso”, precisò lei, ma non fece nulla per evitare di assistere all’eventuale visione.
Non si voltò, né chiuse gli occhi.
Continuarono a guardarsi, sfidandosi, per qualche istante.
Poi Temperance si rese conto che era più opportuno uscire dalla stanza.
Non prima di avere lanciato un’ultima stoccata, però.
Non farlo non sarebbe stato da lei.
“Giusto perché lo sappiate, trovo la vostra mancanza di pudore molto…”. Si fermò, pensando al giusto termine da usare.
Lui la anticipò… “… piacevole?”.
“No!”, strillò quasi lei.
“Giusto perché lo sappiate, io trovo la vostra mancanza di pudore molto piacevole”.
Ecco.
Anche lui era piuttosto bravo a lanciare stoccate.
Temperance prese la saponetta vicino alla vasca e la lanciò nell’acqua, facendogli schizzare l’acqua saponata sulla faccia e negli occhi.
“Lavatevi… in fretta”.
Edited by Kew08 - 7/10/2009, 14:39.
