MIRACOLI [Completa]

Romance, NC17, B&B, Spoiler fino alla fine della terza stagione

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  1. FrancyBB
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    Autore: FrancyBB
    Storyline: Booth e Brennan dopo lo sparo che ha colpito Booth.
    Spoilers: fino alla fine della terza stagione.
    Pairing: B&B
    Rating: NC17 per sicurezza. ;-)
    Disclaimer: I personaggi citati in questa fanfiction non mi appartengono, ho solo preso liberamente spunto dalla serie "Bones" di proprietà della FOX.

    Ragazzi, mi sono buttata!!! E’ la mia prima ff su Bones, anche se non è lunghissima, la posterò in capitoli, dato che la sto ancora terminando! Ammazza quanto è dura però descrivere Brennan!!!:-)


    MIRACOLI


    “Dannazione! Lo siamo perdendo! Serve un’altra sacca di zero negativo! Sta perdendo troppo sangue!”
    “Dottore la pressione sta scendendo”
    “Andiamo agente Booth resti con noi!”

    -----------

    Poteva essere una bella serata, l’aveva chiamata al bar karaoke, voleva farle una sorpresa, e quando arrivò erano tutti lì, i suoi amici, ad aspettarla.
    Come aveva detto?!
    “Il bisogno di cantare davanti ad un vero pubblico è innato Bones”.
    Una tipica spiegazione antropologica per non darle il modo di tirarsi indietro! Era riuscito ad incastrarla e a lei non potè non scappare un sorriso.
    Seppure esitante accettò la “sfida”, salì sul palco e tirò fuori tutta la grinta necessaria per cantare la canzone che sua madre, quando era piccola, diceva che interpretava come Cindy Lauper, Sweets le aveva detto che quella era una dimostrazione di affetto e non una valutazione obiettiva delle sue capacità, ma a Bones piaceva l’idea che sua madre lo pensasse veramente.
    Si stava divertendo grazie a lui, che era lì, la guardava, rideva e ballava, ed era quasi stupito da quella Bones diversa, che ogni tanto riusciva a lasciarsi andare.
    Girls Just Wanna Have Fun, le ragazze vogliono solo divertirsi, è vero, ma allora perchè a lei non era concesso?
    Accadde tutto in un attimo, stava saltando sul palco quando sentì lo sparo e qualche secondo dopo vide Booth accasciarsi al suolo. Si percipitò su di lui e fece appena in tempo a sparare alla donna che aveva lo aveva colpito, prima che potesse sparare anche a lei.
    Di lì in poi solo paura, preoccupazione, non riusciva a staccare gli occhi da quelli di Booth, cercava di dirgli che sarebbe andato tutto bene, ma anche lei aveva paura, le loro mani erano strette, Booth la guardava e lei si sentiva impotente, non sapeva cos’altro fare.
    I soccorsi arrivarono di lì a poco, lei si ostinò per accompagnare Booth in ambulanza, durante il tragitto non gli lasciò un attimo la mano, anche se il suo compagno era ormai incosciente.
    Arrivati in ospedale lo vide sparire dietro le porte della sala operatoria, e adesso era lì ad aspettare con i suoi amici da almeno tre ore. Le mani macchiate del sangue di Booth.
    Non aveva proferito parola, neanche quando Angela le si era avvicinata per chiederle se stava bene e se voleva un caffè. Si era chiusa in se stessa, nel suo mondo, non sapeva neanche lei a cosa stava pensando, aveva paura? Era arrabbiata? Era triste? Si sentiva soltanto vuota.
    D’improvviso le porte della sala operatoria si aprirono, uscì il chirurgo che aveva appena operato Booth.
    L’espressione sul suo volto fece scoppiare a piangere Angela, Jack l’abbracciò.
    “Signori, purtroppo l’agente Booth non è sopravvissuto all’intervento, abbiamo fatto tutto quello che era possibile per salvargli la vita, ma purtroppo il proiettile ha perforato il polmone, l’agente ha perso molto sangue, non c’è stato niente da fare.”
    Bones era immobile, un’espressione dura sul viso, si era focalizzata su un punto indefinito della parete, aveva lo sguardo perso, a malapena ascoltava quello che il dottore stava dicendo.
     
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  2. ayrin
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    Ooooooh!!!!! ti prego non puoi fermarti qui!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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  3. Ver@89
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    Bell'inizio, molto interessante... ;)
     
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  4. Nicoletta78
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    hic
    finita così?? dai dai dai dai dai aspettimao il seguito!!!!!!
     
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  5. Chemistry
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    Che bello una nuova storia... ^_^
    "Sentire" il dottore che dice
    CITAZIONE
    “Signori, purtroppo l’agente Booth non è sopravvissuto all’intervento, abbiamo fatto tutto quello che era possibile per salvargli la vita, ma purtroppo il proiettile ha perforato il polmone, l’agente ha perso molto sangue, non c’è stato niente da fare.”

    mi ha fatto venire il colpetto al cuore!! :(
    Continua presto :)
     
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  6. FrancyBB
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    eh eh! grazie a tutte!!! :P presto posto anche il seguito! ^_^
     
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    Brava Francy! :clap: 6 riuscita a trasmettere quel senso di angoscia che c'era in quel momento, mentre leggevo non riuscivo a stare ferma sulla sedia! posta presto!!
     
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  8. FrancyBB
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    CITAZIONE (Sweet_Violet @ 20/3/2009, 14:33)
    Brava Francy! :clap: 6 riuscita a trasmettere quel senso di angoscia che c'era in quel momento, mentre leggevo non riuscivo a stare ferma sulla sedia! posta presto!!

    :wub:
     
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  9. crigali77
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    ehilà c'è nessuno???? non puoi interrompere in capitolo lasciandoci così........
    posta presto mi raccomando
     
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    Complimenti x cm scrivi e molto scorrevole ma ti devo dire la verita k il colpo mi e venuto a me metre leggevo sn arrivta alla fine cn la faccia a punto interrogativo...nn puoi decisamente lasciarci cosi dopo una frase del genere
    CITAZIONE
    “Signori, purtroppo l’agente Booth non è sopravvissuto all’intervento, abbiamo fatto tutto quello che era possibile per salvargli la vita, ma purtroppo il proiettile ha perforato il polmone, l’agente ha perso molto sangue, non c’è stato niente da fare.”

    continua pleaseeeeee!!! :D
     
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  11. FrancyBB
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    ok, altra piccola parte...non posso tenervi sulle spine più di tanto...sarei troppo crudele! :P

    ----------------------------------------
    Era a casa, seduta sul divano, non riusciva assolutamente a dormire. Stava ripensando ad una delle sedute col dottor Sweets, in quella in particolare, Sweets aveva detto che loro due erano uno il complemento dell’altra, si completavano a vicenda. Era ovvio che loro si riferivano all’ambito lavorativo! Erano una squadra! Ma il dottore evidentemente non la pensava allo stesso modo. Quindi? Visto che adesso Booth era morto, a lei sarebbe dovuto mancare qualcosa?! Stava bene prima di incontrarlo, perché adesso sarebbe dovuto cambiare qualcosa? Il ragionamento filava alla grande.
    Eppure…
    Sempre nella stessa seduta Booth disse che se non vi fossero più stati casi di omicidio probabilmente non si sarebbero più visti, o forse per un caffè si…
    Davvero sarebbe stato così? Se non avessero lavorato più insieme, davvero non si sarebbero più frequentati?
    “Pensa razionalmente Temperance! Il vostro era un rapporto di lavoro, perché vi sareste dovuti vedere per qualcosa di più di un caffè?! Non avrebbe senso! Niente lavoro = niente Booth, questo ha senso!”.
    Quella notte Temperance dormì davvero poco, il mattino seguente arrivò al Jeffersonian con delle profonde occhiaie e il volto pallido.
    Appena Cam la vide le andò incontro
    “Che ci fai tu qui?”
    “Mi sembra che ci lavoro”
    “ Pensavo ti saresti presa almeno un giorno di permesso!”
    “C’è molto lavoro, dobbiamo identificare i resti arrivati dall’Austria risalenti alla prima guerra mondiale.”
    “Brennan, era il tuo collega.”
    “Possono esserci delle famiglie che hanno bisogno di avere notizie riguardo ai propri parenti.”
    Cam si arrese, capì che quello era il modo in cui Brennan affrontava il dolore. Se ne andò e la lasciò sola con le sue ossa.
    ---------------
    Il giorno prima del funerale, Sweets si recò al Jeffersonian con l’intento di parlare con la dottoressa Brennan, ma non fu cosa facile, la dottoressa diceva di essere molto impegnata e che non aveva tempo da perdere con uno strizzacervelli.
    Sweets l’aspettò allora nel suo ufficio, e quando lo vide lì, seduto sul divano si arrese e parlò con lui.
    “Dottoressa come si sente?”
    “E’ venuto qui per chiedermi come sto? Glielo potevo dire per telefono. Sto bene! Sto bene! Perché tutti continuate a chiedermelo? Vi sembra così impossibile?”
    “Un po’ si, lei è troppo razionale. ”
    “Perché? Perché non ho pianto? Perché non mi sono disperata? Perché? La morte è un evento che prima o poi dovremmo affrontare tutti, nessuno può scampare, è inevitabile, è una certezza!”
    “lei ha un continuo bisogno di certezze.”
    “certo! Sono una scienziata!”
    “a volte però le certezze non bastano per poter affrontare delle situazioni difficili, a volte dobbiamo lasciarci andare, sfogare la nostra rabbia, la nostra frustrazione, il nostro dispiacere. In questa situazione sarebbe un modo assolutamente normale per elaborare il lutto e affrontare la perdita di una persona cara”
    “era un collega”
    “non credo proprio. Perché non riesce a dire che era un amico?” Sweets pensò che era meglio definire Booth un amico, anche se pensava che il rapporto fra i due fosse leggermente più profondo, non era riuscito a capire quanto, ma era meglio non osare troppo con la dottoressa.
    “i nostri rapporti si limitavano all’ambito lavorativo”
    “ne è davvero sicura?!” detto questo Sweets si alzò e lasciò Temperance sola con i suoi pensieri.
    Ne era sicura? Si!
    No…
    Quante volte Booth c’era stato per lei?! Quante volte l’aveva protetta, quante volte l’aveva aiutata con la sua famiglia rischiando addirittura di mettersi nei guai?! Quante volte l’aveva abbracciata forte facendola sentire al sicuro?
    No, forse i loro rapporti non si limitavano solamente all’ambito lavorativo.

    Edited by FrancyBB - 21/3/2009, 13:42
     
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  12. Romi10
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    CITAZIONE
    No, forse i loro rapporti non si limitavano solamente all’ambito lavorativo.

    Decisamente no!

    Ottimo un altra scrittrice, che bello.

    Inizio da cardiopalma, ma sei brava a scrivere.
    Sarà anche difficile scrivere di Brennan ma fino ad ora ci sei riuscita molto bene
     
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    Ottimo un altra scrittrice, che bello.

    anche io sono molto contenta :D
    Brava Francy,
     
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  14. FrancyBB
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    grazie ragazze!
     
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  15. FrancyBB
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    Altro capitolo... ;)

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    Era il giorno del funerale di Booth, Angela aveva fatto un’immensa fatica per convincere Bones ad andarci
    “Ho bisogno di un favore devo andare al funerale, ma non posso farcela da sola, da giorni non faccio altro che piangere, ho bisogno che ci sia anche tu, la mia migliore amica.” Questo le aveva detto, e lei aveva deciso di andarci, ma solo per la sua amica.
    A cosa serviva poi!? Booth non avrebbe di certo saputo che lei era lì! Lei che non credeva nemmeno che ci fosse un Dio!
    “Se esiste un Dio perché non ha salvato Booth?!”
    Tutti rimasero un po’ stupiti da quell’affermazione detta con un tono di voce abbastanza alto da essere compresa, ma dentro di loro si stavano chiedendo esattamente la stessa cosa.
    Alla conclusione dell’elogio funebre da parte del procuratore Caroline Julian ebbe il via il picchetto d’onore (n.d.a non so se si chiama così!!! Quindi se mi è uscito uno strafalcione…pardon!!!), ma d’improvviso accadde qualcosa, un ufficiale uscì di corsa dalle righe e si gettò addosso ad un uomo, iniziarono a lottare, un attimo! Quello era Booth, era vivo! Booth era vivo, e nei guai! Urtarono la bara che cadde e rivelò un manichino. L’uomo si rialzò prendendo la pistola, ma Bones lo atterrò di nuovo usando un braccio del manichino.
    Tutti rimasero stupiti, Booth era vivo e vegeto!
    Bones non sapeva cosa pensare, ma la rabbia prevalse, gli andò incontro e gli dette un pugno in faccia con tutta la forza che aveva, atterrandolo e andandosene via.

    “Bones aspetta! …ti vuoi fermare?!”
    Appena riuscì ad alzarsi Booth tentò di correre dietro a Bones che non accennava a fermarsi e tanto meno a voler parlare con lui.
    Riuscì a raggiungerla e la bloccò prendendola per un braccio, la fece voltare e lei potè vedere la sua “opera”, si stava formando un bel libido violaceo sullo zigomo sinistro.
    “puoi spiegarmi che ti sta succedendo?!”
    “con te non ci parlo”
    “come?”
    “hai finto la tua morte e non mi hai fatto sapere nulla!”
    Booth rimase di sasso, nessuno aveva avvertito Bones che quella era tutta una messa in scena?!
    “quel tizio aveva promesso che ci saremmo rivisti al mio funerale, e l’FBI ha pensato bene di sfruttare l’occasione per fingere la mia morte e catturarlo! Avevo dato all’FBI una lista di persone da avvertire, facendo sapere loro che non ero morto davvero, pensavo lo sapessi! Pensavo fosse per questo che non piangevi!” Booth disse quest’ultima frase con un leggero tono ironico, ma non ebbe il risultato che sperava.
    “non provare a fare il simpatico Booth! Non ci provare! Capito?!”
    Se ne doveva andare di lì, sentiva che tutta la rabbia e la frustrazione stavano per prendere il sopravvento, sentiva che le lacrime stavano per uscire, e non voleva che lui capisse le sue emozioni, non meritava di vedere quanto stava male per cosa le aveva fatto. Si sentiva tradita, questo da lui non se lo sarebbe mai aspettato, non avrebbe mai pensato che un giorno lui l’avrebbe fatta soffrire.
    “Adesso per favore lasciami”
    Booth impotente le lasciò il braccio e la vide allontanarsi, salire sulla sua auto ed andarsene via. Sul suo volto tristezza e rassegnazione.
    Non poteva e non voleva immaginare quello che Bones aveva passato a causa sua. Ma perché diavolo non era stata avvertita?
    Doveva chiarire al più presto le cose con lei, glielo doveva.
    Non sapeva che fare, voleva tentare di spiegarle quello che era successo, ma non voleva neanche forzarle la mano, voleva lasciarle del tempo, ma aveva urgenza di incontrarla. Doveva scusarsi, già, ma scusarsi per cosa? Cosa aveva fatto lui?! Più che fare il suo nome per farle sapere che non era morto cos’altro avrebbe dovuto fare? Forse poteva chiamarla, per dirle che stava bene, che aveva apprezzato il fatto che gli fosse stata vicino dopo essere stato colpito.
    Si recò al Jeffersonian, ma lei non c’era. Ecco questo era una prova del fatto che l’aveva combinata grossa, era riuscito a non farla andare a lavoro, lo voleva evidentemente evitare. Ce la doveva avere davvero parecchio con lui.
    “ma ti sembra questo il modo!”
    Angela si era avvicinata a lui e gli aveva tirato una pacca sulla testa!
    “ma la volete piantare di picchiarmi?!”
    “È quello che ti meriti! E per inciso, Brennan ha fatto proprio bene a darti quel pugno!”
    “Già…”
    “vuoi del ghiaccio? Si sta gonfiando”
    “si grazie. A proposito sai dov’è?”
    “penso sia a casa. Ehi te lo dico solo perché hai il diritto di spiegarti, ma sappi che io sono con lei”
    “non capisco perché non abbia saputo che non ero morto…”
    “bè, allora potresti scoprirlo!”
    “si, è quello che voglio fare.”
    “Ok ci vediamo”
    “Booth!”
    “eh?”
    “sai vero quant’è stato difficile per Temperance potersi fidare e affidare a te. Lei ha fatto sempre tutto da sola, senza l’aiuto di nessuno, è abituata così, poi sei arrivato tu e la sua corazza si è leggermente ammorbidita. Con questo ti voglio dire che trovo normale la sua reazione, forse è quasi più arrabbiata con se stessa che non te ”
    “con se stessa?”
    “si, per essersi fatta convincere da te a lasciarsi andare, per aver fatto affidamento su qualcuno che poi l’ha ingannata…come hanno fatto i suoi genitori.”
    Booth rimase un attimo a pensare, Angela aveva ragione, doveva darsi da fare, far capire a Bones che lui non l’aveva abbandonata e tradita, glielo aveva già detto una volta, stavano bevendo degli short drink dopo la risoluzione di un caso che vedeva coinvolto un membro del Jeffersonian.
    “anche tu mi tradirai?”
    “no”

    Doveva ripeterglielo. Intanto poteva scoprire perché era rimasta all’oscuro di tutto, poteva sembrare uno scarica barile, ma era sempre un inizio!

    Edited by FrancyBB - 24/3/2009, 11:43
     
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50 replies since 20/3/2009, 12:32   4446 views
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