7x07 The Prisoner in the Pipe
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7x07 The Prisoner in the Pipe

2/04/2012 discussione versione originale

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  1. MartyTheCrazy
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    Come la copertina.... devi vedere che succede ecc ecc ... e perdi tempo a preoccuparti di tenere su la copertina se entra qualcuno?
    Son quelle cose di contorno tutto lì... :)

    Però la scena che a me emoziona MOLTO (quasi più di quando effettivamente hanno Christine in braccio) sono i primissimi fotogrammi nella stalla.
    Quando Bones ha la testa leggermente reclinata verso il braccio di Booth e sta li aggrappata respirando, un attimo prima che lui "si scusi" per non averla portata in ospedale.

    Quella scena è il succo esatto del loro rapporto. Lei ha trovato qualcuno su cui appoggiarsi, ed ora è forte abbastanza per farlo. Perché affidarsi a qualcuno in quel modo ci vuole coraggio da vendere.
    E lui finalmente ha una donna accanto che vuole proprio quello che lui ha da offrire.


    CITAZIONE (elyxyz @ 5/4/2012, 17:15) 
    E' vero che la posizione accovacciata è la più 'comoda/fisiologica' per una serie di ragioni, e nelle comunità rurali è molto frequente tutt'oggi.
    l'idea di stendere le donne nasce dal pessimo ragionamento di facilitare i medici, che stanno lì seduti e comodi, e non quella santa donna che sta soffrendo.

    Perfetto ed è quello che Bones ha predicato per tutta le prime puntate della settima stagione... ed anche in questa ultima quando minaccia di scendere dall'auto ed accovacciarsi sul prato :D

     
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  2. •BoNeS
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    Non lo so c'è qualcosa di magico in questo episodio durante la visione sottotitolata ho trovato una bellissima la frase che dice Hodgins alla Brennan alla fine: "degna di nascere in una mangiatoia " che tenero perchè la Brennan pensava che la religione di Booth fosse una cosa mitologica.
    Poi non avevo notato che anche prima del parto Booth le dice una cosa simile dice tipo " credi ancora che sia tutta una storiella anche adesso che stai per partorire e in hotel non c'era posto? ".
     
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  3. clare
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    Non sono arrivata subito a commentare ma qst puntata è davvero eccezionale...la prima cosa da dire è benvenuta Christine Angela Booth!!!!
    Come altre non mi sono neppure accorta che c'era un caso....Sono stati perfetti Brennani che cerca di portare avanti il lavoro fino all'ultimo e Booth così protettivo ( bellissimo qnd distribuisce il disinfettante a tutti gli amici prima di farli avvicinare alla sua cucciola!)
    Il momento del parto è stato davvero toccante, loro due da soli, Brennan che si lascia aiutare guidare da Booth...
    Il nome io l'ho trovato molto azzeccato sia per al madre di Bones sia per Angela che è stata sempre al fianco di Temperace e l'ha spronata e sostenuta in ogni momento!
    Inoltre ci hanno permesso di dare una sbirciatina alla nuova casa!
    Ok quando avrà assimilato tutte le emozioni e rivisto la puntata magari commenterò di nuovo!

    ...Solo un'ultima cosa ma è una mia impressione o Tamara è troppo magra?
     
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  4. Ilovebones
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    Ho appena rivisto gli ultimi minuti, non so, ormai è diventata una dipendenza!! :rolleyes: :rolleyes:
    Nel complesso tutto l'episodio rappresenta la sintesi di questa bellissima storia d'amore.. dal ti amo pronunciato da Booth fuori dal carcere, all'amorevole tentativo di scusarsi per non averla portata in ospedale in tempo mentre l'assiste durante il parto, anche brennan fa la sua parte però, mi è piaciuto tantissimo quando l'ha rassicurato afferamando che si trattava di un posto perfetto per partorire (ma quante donne lo avrebbero mai fatto????).
    Ovviamente le scene più belle a mio parere sono quelle con la piccolina.. sono davvero curiosissima di vedere come si svilupperà questo rapporto nei prossimi episodi!!

    Ps: concordo con quanto postato da clare, anche secondo me l'attrice che interpreta Cam è un pò troppo smagrita! :huh:
     
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  5. monia1972
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    Fantastica la scena del la nascita della piccola,mi ha trasmesso un sacco di brividi!!!
     
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  6. sella
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    Premessa: Il mio post è dedicato a due piccolissimi dettagli (le reazioni di Jack e di Cam all’apprendere il nome completo della pupa, Christine-Angela), i quali nel contesto generale del bellissimo episodio sembrano essere del tutto marginali. Ma l’aver colto l’importanza della loro “esistenza” e averli volute rappresentare mi conferma nel mio giudizio su Bones: l’essere un grande affresco dei sentimenti umani, il quale, pennellata dopo pennellata, viene arricchito, modulato, approfondito stagione dopo stagione. È, in fondo, questo uno degli aspetti che mi fanno amare questa series e me la fanno ritenere insuperabile rispetto a molte altre, ben più “perfette” dal punto di vista formale. La cifra di Bones è la sua adesione alla realtà della vita vissuta, i sentimenti e le emozioni che provano i personaggi nelle loro vicende, sono i nostri, ci possiamo identificare in essi e mediante la loro rappresentazione ci aiutano a volte a riconoscerli e ci sostengono nel nostro sforzo continuo di crescere e migliorarci.

    Bene, quando lunedì notte, precisamente, alle cinque, dopo essermi avvalsa delle preziose indicazioni di Lidy (che ringrazio dal profondo del cuore) e dopo aver compiuto una grande scorrettezza, ossia, aver mandato avanti il cursore e essere andata direttamente alla parte finale, nella profonda commozione che mi ha coinvolta, mi è venuto spontaneo esclamare tra me e me: “li possino acciaccalli, sti du’ puzzoni” (modo di dire tipicamente romanesco), è proprio così, le conoscono veramente bene le dinamiche del cuore umano e le sanno descrivere e rappresentare - quando ingranano alla grande -, in maniera a dir poco superlativa. Eppure non mi dovrei stupire, non per niente ormai molto tempo fa ho definito Bones come una tavolozza dei sentimenti umani, declinati in tutte le loro sfumature e possibilità in una ricchezza tale che dal “magistrale” si può arrivare alla “perfezione”, coinvolgendoci, facendoci sentire parte dell’umana avventura, come ci è stata dispiegata in questi lunghi anni, riportando a unità tutti i fili sparsi, episodio dopo episodio, arrivando alla conclusione e, al tempo stesso rilanciando verso nuovi traguardi, nuove prospettive.
    L’impossibile si è realizzato finalmente, solitudini confliggenti fra di loro si sono mano a mano integrate, hanno saputo, anche se con tanta fatica, accettarsi, sono diventate progressivamente amiche al punto da rischiare, se necessario, la loro stessa vita per il bene dell’altro, si sono innamorate, hanno formato delle coppie, da questa loro unione sono nati dei bambini, per ora, due, Micheal e Christine (senza dimenticare Michelle), testimoni della fecondità che ormai caratterizza i loro rapporti. Perché la vita chiama altra vita, la postula, la pretende, nello sforzo continuo e incessante di confermarsi e di rilanciarsi. È ovvio, come esistono diversi tipi di famiglia, esistono differenti tipi di fecondità e il microcosmo del Jeffersonian lo sta ampiamente a dimostrare con le sue gioie e con i suoi dolori, che coinvolgono tutti, tutti insieme. Nella specificità dei caratteri e delle personalità, nel reciproco accettarsi ormai la cifra che li caratterizza è la coralità, che, però, non significa omologazione, tutto il contrario, perché i due “puzzoni” sono ben attenti a farci cogliere l’infinita varietà e modalità dei sentimenti e delle emozioni con una cura dei dettagli che suscita in me una grande ammirazione nei loro confronti. Alla conclusione dell’episodio, siamo informati che il nome della pupa è Christine, ma Brennan specifica: “Christine-Angela”. La macchina da presa coglie lo stupore e l’emozione di Angela, ma non si ferma qui, perché con lei è inquadrato Jack, il quale si rivolge alla moglie con un’espressione di tenero orgoglio. Jack è felice per lei, la sua amica ha pensato a lei, si è ricordata di Angela, e ha voluto sancire il legame profondo che le unisce. Subito dopo, però, viene inquadrata Cam e cambia tutto, per un lasso di tempo brevissimo, forse il battito di un ciglio, noi vediamo dipingersi sul volto di Cam il rammarico e il dispiacere: “a me non ha pensato, ha preferito Angela, si poteva ricordare anche di me, che le costava darle anche il mio nome!”. Cam è prontissima a ricomporsi, sa la profonda ingiustizia della sua risonanza. Di cosa? Di rammarico? No, piuttosto di gelosia, di questo sentimento basilare, che cerchiamo di esorcizzare in continuazione sotto tonnellate di buoni propositi morali, ma che inaspettatamente riesce sempre a coglierci di sorpresa e a artigliarci il cuore, a farlo sanguinare. A questo punto, nonostante il sonno, un sorrisone si è stampato sul mio viso. Eccoli qui, ancora una volta a dimostrare tutta la loro attenzione al cuore umano, a ciò che prova, a ciò che sente nel bene e nel male, nel giusto e nell’ingiusto e sono andata a dormire veramente felice e soddisfatta, ripetendo “è così, è così!”.
    In quella scena bellissima, nell’accoglienza di questa bellissima pupona, in cui il neopapà trova il modo di manifestare immantinente la sua iperprotettività (anche questo è un dettaglio non da poco, che Booth si sia procurato immediatamente i flaconi dell’igienizzante) è un niente, ma illumina tutta la scena. Perché conferma la cura e l’attenzione, la vera e propria delicatezza dei particolari, delle piccole sfumature che, ripeto fino alla noia, sono la cifra di Bones e lo fanno grande. Potrei farvi un elenco lunghissimo, ma, domani è Pasqua, e pertanto sono buona, mi permetto solo di ricordarvi a conferma di quanto scritto, la scena finale di 4x25, quanto la lettiga di Booth sta per entrare in camera operatoria e lui tende la mano verso Brennan: ha bisogno di lei, della sua vicinanza, del suo conforto e …. “tutto il resto è silenzio”. È un nulla, ma, al tempo stesso, è tutto.


     
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  7. omelette73
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    CITAZIONE (sella @ 7/4/2012, 11:24) 
    Perché la vita chiama altra vita, la postula, la pretende, nello sforzo continuo e incessante di confermarsi e di rilanciarsi.

    Potrei quotare questa frase all'infinito, la trovo stupenda.

    CITAZIONE
    Subito dopo, però, viene inquadrata Cam e cambia tutto, per un lasso di tempo brevissimo, forse il battito di un ciglio, noi vediamo dipingersi sul volto di Cam il rammarico e il dispiacere: “a me non ha pensato, ha preferito Angela, si poteva ricordare anche di me, che le costava darle anche il mio nome!”. Cam è prontissima a ricomporsi, sa la profonda ingiustizia della sua risonanza. Di cosa? Di rammarico? No, piuttosto di gelosia, di questo sentimento basilare, che cerchiamo di esorcizzare in continuazione sotto tonnellate di buoni propositi morali, ma che inaspettatamente riesce sempre a coglierci di sorpresa e a artigliarci il cuore, a farlo sanguinare.

    Qui invece non mi trovi d'accordo, io non ho interpretato l'espressione di Cam in questo modo, non riesco nemmeno ad immaginare Cam gelosa per una cosa del genere ad essere onesta, per me lei non è mai stata in "competizione" con Angela in quel senso.
    Se andiamo a guardare il rapporto di Cam con Bones partiamo da una reciproca diffidenza ad un sincero rispetto, che è sfociato in gesti di vicinanza ed amicizia (Cam che mette in guardia Booth dal non spezzare la corazza di Brennan se non è sicuro dei suoi sentimenti, Brennan che consiglia a Cam di adottare Michelle), ma il loro rapporto è profondamente diverso da quello che hanno Angela e Brennan, fatto di un sostegno più diretto, scaturito da molti fattori, tra cui il primo è che non si sono conosciute in un ambito lavorativo, luogo in cui Brennan tende comunque ad essere parecchio competitiva.
    Insomma, al di là di questo raffronto, io trovo nell'espressione di Cam una trattenuta commozione, un pensare quanto sia dolce il gesto di Brennan, ma non gelosia. :)
     
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  8. MartyTheCrazy
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    CITAZIONE (omelette73 @ 7/4/2012, 17:13) 
    Qui invece non mi trovi d'accordo, io non ho interpretato l'espressione di Cam in questo modo, non riesco nemmeno ad immaginare Cam gelosa per una cosa del genere ad essere onesta, per me lei non è mai stata in "competizione" con Angela in quel senso.
    Se andiamo a guardare il rapporto di Cam con Bones partiamo da una reciproca diffidenza ad un sincero rispetto, che è sfociato in gesti di vicinanza ed amicizia (Cam che mette in guardia Booth dal non spezzare la corazza di Brennan se non è sicuro dei suoi sentimenti, Brennan che consiglia a Cam di adottare Michelle), ma il loro rapporto è profondamente diverso da quello che hanno Angela e Brennan, fatto di un sostegno più diretto, scaturito da molti fattori, tra cui il primo è che non si sono conosciute in un ambito lavorativo, luogo in cui Brennan tende comunque ad essere parecchio competitiva.
    Insomma, al di là di questo raffronto, io trovo nell'espressione di Cam una trattenuta commozione, un pensare quanto sia dolce il gesto di Brennan, ma non gelosia. :)

    Infatti concordo pienamente con te.... l'atteggiamento di Cam è secondo me di emozione vera non di gelosia. Anzi.
    Lei sa che non avrebbe mai potuto essere Cam il secondo nome della bimba.. quindi... è solo emozionata per il gruppo che si dimostra ancora una volta soldio, per la maturazione di Brennan che è chiaramente cambiata fino a mostrare i suoi sentimenti abbassando la sua corazza... che sicuramente c'è ancora, ma che sta imparando ad abbassare.

    Saludos
     
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  9. •BoNeS
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    Gia non è affatto gelosa altrimenti sarebbe dovuta essere gelosa anche quando nacque Michael perche quando ancora non si sapeva se fosse stato maschio o femmina dissero che il suo secondo nome sarebbe stato Joseph o Temperance, vabè poi dopo è morto Wincent e sappiamo tutti come è finita non c'è bisogno che lo ripeta. :) Comunque Io sono d'accordo con voi tra la Brennan e Angela c'è un legame di amicizia molto forte che non hanno con Cam.
     
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  10. sella
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    Chiedo scusa del ritardo con cui rispondo, ma sono appena rientrata a Roma. Dopo aver letto le vostre gentili osservazioni, sono andata a rivedere la scena e mi sembra di poter confermare la mia interpretazione con questa correzione: più che di gelosia è sicuramente più opportuno parlare di delusione. Fare riferimento alla gelosia è esagerato e chiedo scusa per questo. La verità è, che nella fretta di postare per la partenza imminente, non ho effettuato l'abituale lavoro di rilettura e di limatura del testo rispetto alle "rindondanze", cui posso incorrere nell'impulso di oggettivare il mio pensiero.
    Altro aspetto, forse, da precisare è che nella "reazione" di Cam non sono affatto implicate la natura e la qualità del suo rapporto con Brennan, tutto il contrario. Il suo è un moto spontaneo sia del cuore che della coscienza, che esorbita dalla sfera del volontario, non per niente si è soliti usare la definizione tecnica di "risonanze" che possono essere positive o negative. Puo essere utile per capire cosa intendo, rifarsi alla reazione di Jack, quando, con sua grande sorpresa e scandalo, si scopre geloso di Angela e di Wendell (non mi ricordo in quale episodio sia e sono troppo stanca per fare adesso una ricerca). A Sweets, cui si è rivolto, Jack esclama (cito a memoria): "Questo non sono io, sono migliore di quanto in questo momento mi senta". Molte volte nel provarle ci vergognamo, perché soprattutto quelle negative ci rivelano la fragilità insita in noi. Non per niente, Martha Nussbaum ha scritto quel bellissimo volume intitolato appunto "La fragilità del bene", più volte riedito da Il Mulino, tutto giocato sull'interpretazione di Platone e Aristotele e sull'Antigone di Sofocle. Da tenere presente anche la successiva sua teoria delle emozioni (Vedi E. BAGLIONI, Sull'uso pratico delle emozioni. Il liberalismo progressista di Martha Nussbaum, Edizioni Nuova Cultura, Roma, 2011).
    Grazie di nuovo

     
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  11. Ilovebones
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    Io credo che l'inquadratura su Cam, immediatamente dopo la rivelazione del nome completo della bambina, non sia stata casuale..non ci ho assolutamente letto però delusione o gelosia, semplicemente molta commozione! :)
    Sono stati scelti i nomi di due donne importantissime nella vita di Bones: l'una, sua madre, che ahimè ha perduto troppo presto e che le ha lasciato un immenso vuoto dentro, probabilmente destinato ad acutizzarsi ulteriormente ora che anche lei è diventata mamma; l'altra, Angela, la sua migliora amica.. quella che l'ha sempre compresa e sostenuta, quella che ha sempre saputo del profondo sentimento che la legava a Booth e che ha tentato pazientemente di aprirle gli occhi.. l'unica a cui Brennan rivela subito di aver dormito con Booth, solo con lei sente di potersi confidare.
    Io francamente mi sono commossa quando ho guardato quella scena; credo che Cam sia una buona amica ma anche una donna estremamente intelligente per cui non potrebbe mai ingelosirsi o arrabbiarsi per una cosa del genere..
    Semplicemente è stato giusto così :wub:
     
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  12. lotus in dream1927
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    "Christine Angela",

    e scende la lacrimuccia.

    Grazie SHOW, ti amo.


    Sweets, ci risentiamo in settimana, promesso!
     
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  13. Chris.Tag
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    Eccomi, seppur in ritardo, a voler commentare questo episodio.
    Mi ci è voluto un po’ per digerirlo, qualche ferita si è riaperta (metaforicamente parlando) ma soprattutto ho odiato profondamente questo show per la capacità di ridurmi in brandelli il cuore.
    Per questo non sono riuscita a riguardarlo, per questo mi affido alle emozioni elaborate in questa settimana.
    Non voglio parlarvi di quanto sia puccia e bella la mia omonima, di quanto belli e bravi siano la sua mamma e il suo papà, di quanto mi abbia fatto ridere la scena della divisione delle acque/carcerati e la successiva rottura vera e propria delle acque, né vi dirò quanto ho pianto durante il parto (sentivo male io per Booth quando Bren ha appoggiato il suo piede alla spalla [acromion, is it you? You’re just perfect!] per spingere meglio. :P )
    Vorrei parlarvi invece di quanto di quanto sia stato bello l’ingresso nella loro nuova casa (ma che, sono passati quelli di Extreme Makeover Home Edition?) con la “loro” famiglia ad attenderli.
    Due sono le figure fondamentali: Sweets, spalla di Booth, nominato ufficialmente amico di Booth e che gongola come un bambino, che già immagina pomeriggi insieme a lui a guardare partite di calcio [te lo dico con il cuore pure io pulcino, no soccer, ebbasta! Ma nemmeno ubriacarsi insieme perché l’ultima volta non è stato poi così bello il risultato … just saying]
    Angela, faraway so close, migliore amica di Bren, che sa leggere il suo affetto anche quando ha di fronte una persona che fatica ad esternare i propri sentimenti. Una persona che c’è sempre stata e che, in qualche modo, ha sempre guidato inconsciamente Bren sulla giusta strada da prendere.

    Adesso capisco il vero senso di quella frase “we’re a family”.
    Non è solo un dare alla luce, ma anche fare in modo che questa luce continui a brillare, perché “there’s more than one kind of family”.
    E allora tu puoi sbagliare, puoi scegliere la donna sbagliata e cercare di costruire qualcosa con lei, ma la famiglia è al tuo fianco. Puoi anche dire che stai bene da sola, che gli altri emettono solo rumori senza senso, ma la famiglia non smetterà mai di volerti bene.
    Tu puoi sbagliare, ma la famiglia che ti costruisci ci sarà sempre. Ed è per questo che mi sento solo di dire alla mia “famiglia” un semplice grazie.
     
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  14. omelette73
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    CITAZIONE (Chris.Tag @ 10/4/2012, 17:26) 
    Tu puoi sbagliare, ma la famiglia che ti costruisci ci sarà sempre. Ed è per questo che mi sento solo di dire alla mia “famiglia” un semplice grazie.

    :wub: Eh sì, ho usato un cuoricino, e allora???
     
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  15. _ste_17
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    Bene, ultima anche tra i bradipi, dico anch’io la mia su questo episodio che non riesco ancora ad inquadrare completamente, nemmeno dopo aver letto tutti i commenti precedenti (cosa che di solito mi aiuta a definire meglio il mio giudizio).

    D’impulso direi che è stata una puntata bellissima; nell’insieme mi è piaciuta molto, soprattutto l’interpretazione di Emily: è stata veramente straordinaria.
    Poi entro nel dettaglio di alcuni aspetti e cominciano a venirmi i dubbi: ma davvero (gli autori) sono riusciti ad inserire dei riferimenti biblici?!! Davvero l’atea Temperance Brennan partorisce in una stalla?!! D’accordo che questa bambina farà sembrare il resto del mondo un po’ più stupido, ma davvero hanno inserito questo nella storia?!!
    Certamente sì.
    E a vederlo non mi è sembrato affatto fuori luogo o inappropriato: mi è solo scappato un sorriso pensando che ‘mi hanno fregata anche stavolta!’

    Comunque non è questo ciò che mi ha colpito di più dell’episodio. Riguarda il rapporto tra B&B, la sua evoluzione.
    Hanno convissuto (più o meno) per l’intera durata della gravidanza e in tutto questo tempo lui non ha ancora imparato a vivere con lei mentre invece abbiamo visto come lei sia cambiata molto in funzione della nuova situazione e del nuovo ruolo.
    Mi spiego: nella 701 (vado a memoria) ad un certo punto lui dice ‘Non arriverò mai vivo alla fine di questa gravidanza’ e qui, svariati mesi dopo, lo vediamo dare di matto perché lei non vuole saperne di partorire in ospedale. Sicuramente non era la prima volta che ne discutevano, tanto che lei aveva acconsentito ad andare a visitare una clinica specializzata, consapevole però che la sua bambina non l’avrebbe fatta nascere lì.
    E’ perfettamente da lei analizzare le macchie sulle pareti e sul soffitto elencando tutte le possibili infezioni a cui ci si espone negli ospedali. Così come è perfettamente lei quando si parla di religione ed ammette che i bambini hanno bisogno dei miti per crescere. La vecchia Brennan si sarebbe fermata qui. Quella nuova invece propone serenamente il compromesso (che solo qualche mese prima sarebbe stato impensabile): la bambina verrà battezzata ma nascerà a casa. Pace. Abbiamo vinto entrambi.
    Booth invece non accetta la sua decisione, non l’ascolta, non è disposto a cedere e arriva anche a chiedere aiuto a Sweets per convincerla a cambiare idea.
    In tutto questo mi è sembrato di vedere una Brennan che ha fatto degli enormi cambiamenti se la paragoniamo a quella che non aveva avvisato il compagno dell’ecografia ‘perché non riteneva che potesse interessarlo’ o che non voleva lasciare il suo appartamento perché ‘la bambina sta crescendo dentro di me quindi decido io e restiamo a casa mia’.
    Ormai lei ha superato tutti i suoi timori ed è tornata ad affermare le sue convinzioni con una sicurezza ed una serenità che urtano contro l’agitazione (panico?) di Booth che sembra rimasto fermo sulle sue idee e sui suoi comportamenti di sempre.
    Lei in questi nove mesi ha fatto molta strada. Lui ha fatto solo pochi passi.

    Loro però danno il meglio nelle situazioni difficili, insieme.
    Quando inizia il travaglio abbandonano le loro individualità. Non c’è tempo per nessuno dei loro programmi precedenti, quindi affrontano i problemi che li separano dalla nascita della loro bambina nell’unico modo che conoscono, dimenticando tutte le discussioni precedenti si sostengono e si confortano reciprocamente, perché il momento è difficile per entrambi, ed ognuno ha bisogno dell’aiuto dell’altro.

    E con questo inizia un nuovo capitolo della loro storia.
     
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