3 PhDs Squint
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Inizio col dire che questo episodio non è assolutamente ciò che volevo vedere. Non mi è piaciuto l’atteggiamento – praticamente di tutti – nei confronti di Bones. Ciascuno percepisce quanto sia strano il suo atteggiamento, quanto sia turbata e confusa, eppure nessuno affronta direttamente e seriamente il discorso con lei. Tutti si rivolgono a Sweets, perché ci parli lui, trattandola in pratica come un caso clinico. Tutti quegli sguardi straniti e circospetti seguiti praticamente dal nulla mi hanno infastidito parecchio. A questo proposito, uno degli scambi con Micah mi ha fatto molto riflettere. Stanno parlando di Lauren e Micah chiede, dopo aver saputo che la donna è stata ferita dai quattro ai sei mesi prima della morte, “And in that time no one at work mentioned that she was walking around groaning and bleeding?” Bones risponde: “Some people are very adept at keeping their pain hidden”. Ecco, questo è un punto centrale del discorso in merito a questa sesta stagione, uno dei motive principali per cui non mi sta piacendo affatto. Dove sono gli amici di Bones? Non immaginano quel che sta passando? Perché non le stanno vicini? Perché non la costringono a tirar fuori quel che sente? Ed è inutile dire che ci sono persone capaci di nascondere bene il loro dolore… chi ti vuole bene, chi ti osserva sempre, chi è in sintonia con te e si preoccupa per te, intuisce e sa tutto di te, anche se fingi di stare bene, che tutto sia a posto. I personaggi meravigliosi che ho conosciuto in cinque stagioni mi sembra si siano trasformati in ciechi superficiali che non riescono ad interagire tra di loro con profondità e sensibilità.
Chiaramente ogni scena con il pilota è un rimando al rifiuto di Bones nei confronti di Booth, rimando che loro colgono appieno. Secondo me, però, c’è una differenza abbastanza sostanziale tra la storia del pilota e di Lauren e quella di Booth e Bones, ed io questa differenza la vedo nella risposta dell’uomo alla domanda di Booth, che osserva: “I see you wanted to get a little bit more there with Lauren Eames and she turned you down. Il pilota risponde “Every time. In questa risposta ho visto la tenacia, la testardaggine, il desiderio, l’amore di un uomo che non si è arreso al primo rifiuto. Che ne ha incassati tanti altri, eppure ci ha provato ancora e ancora. Io questo in Booth non l’ho visto… e devo dire che invece me lo aspettavo. Altra ragione per cui non sto amando questa stagione. Il pilota aggiunge anche che con Lauren erano i poli opposti, ma lui continuava a credere di avere una possibilità con lei, perché vedeva nei suoi occhi che lei voleva di più… e cosa ha visto Booth, quella sera fuori dall’FBI, negli occhi di Bones? Non ha forse visto quel che abbiamo visto noi? La voglia di abbandonarsi vinta dalla paura di fargli del male con il suo modo di amare? Davanti a quello sguardo io avrei voluto che reagisse, che non gettasse la spugna, che facesse in modo di farle capire che per quanto imperfetto possa essere, il suo modo di amare è l’unico modo in cui vuole essere amato.
Poi c’è la scena con Sweets… mi viene da soffermarmi su questa frase di lui…. “I think we know you as much as you’ll allow. You’re a very private person and we respect that… . Ecco, io non sono affatto d’accordo, l’ho già detto prima: chi ti vuole bene, chi ti osserva sempre, chi è in sintonia con te e si preoccupa per te, intuisce e sa tutto di te. Continuare a farsi i fatti propri quando si capisce che stai soffrendo per me non è un segno di rispetto, ma di menefreghismo. Anche il suo: What do you want me to see?… mi è suonato condiscendente, mi è sembrato sottovalutare il suo momento di grande crisi, non so…
La frase di Bones, poi: People assume that when you are alone, you must be lonely. Like most assumptions, it’s erroneous, il modo in cui l’ha pronunciata… ho percepito proprio che stesse cercando di convincersi di questo, ma che in fondo si senta davvero sola, e questa è una cosa terribile per una persona, anche se poi Sweets la rassicura dicendole che non è sola al mondo… ma devo ammettere che in questo episodio io Bones l’ho vista davvero sola… certo, gli altri si sono preoccupati che stesse bene, Booth della sua incolumità, le ha persino salvato la vita, seguendo ogni sua mossa… ma non è stato abbastanza per smettere di farla sentire sola, non per niente lei usa questa parola anche nella scena finale, in macchina con Booth… perché nessuno ha percepito davvero come si sente, nessuno ha provato davvero a parlarne con lei…
Arriviamo appunto alla scena finale… Maybe you just need a couple days off… così le dice Booth. Non mi è piaciuto questo minimizzare, sottovalutare l’evidente crisi di Bones… come poi fa con il suo Come on, Bones, everybody has regrets… Poi dalle parole di Bones Booth comincia a intuire dove lei voglia andare a parare con il suo discorso… e con mio grande sconforto non ho percepito in Booth quel che credevo… pensavo, immaginavo, che lui le opponesse un rifiuto difensivo, che tentasse strenuamente di non lasciarsi andare ancora una volta, per paura di esporre il proprio cuore, di soffrire. Invece la sua reazione mi ha fatto pensare a quel che una donna, un uomo, fa quando capisce che sta per ricevere una dichiarazione d’amore da una persona dalla quale non desidera riceverla… quell’imbarazzo, quel “cavolo e adesso che faccio?”… giuro… e tutto mi aspettavo tranne che questo… Lei si apre a lui, comprende il segnale dell’universo, non vuole avere rimpianti… e lui, calmo, senza alcun accenno che mi possa far pensare a una diversa interpretazione delle sue parole se non quella evidente e letterale, risponde: I’m with someone. Bones. Hannah is not a consolation prize. I love her. E tristemente devo ammettere che mi sembra davvero intendere quel che dice, non vedo i segni di alcuna lotta interiore. Ora, io non so se ho idealizzato l’amore di Booth per Bones… a me sembra di essermi sempre attenuta a quel che ci hanno raccontato in cinque stagioni… e mai mi sarei aspettata che Booth anche solo pensasse di essersi innamorato di un’altra donna, mai. E non c’è rabbia, non c’è rancore, non c’è ripicca, non c’è niente che faccia pensare che i sentimenti per Bones lo muovano ancora in alcun senso… "You know, the last thing I want to do is hurt you, but those are the facts”. E ancora quando Bones dice: "I understand. I missed my chance. My whole world turned upside down. I can adjust”, Booth risponde che lui l’ha fatto… I did… e lo dice con serenità e convinzione. Che poi le chieda: Do you want me to call someone, to be with you?” mi ha fatto ulteriormente male, dato che non prende neanche in considerazione l’idea di essere lui a starle accanto in quel momento… a questa frase avrei voluto vedere magari un’espressione che facesse capire che non ha il coraggio di starle più vicino del dovuto, per paura di quel che sente… ma sinceramente non ho visto questo…
Poi, l’ultima scena al Jeffersonian… non mi è piaciuta… nella foto lei vede per la prima volta il vero volto di Lauren, poi dice Three days. Three days for the world to turn right side up again, con un sorriso triste ma in qualche modo sereno e rassicurato, e qui a me pare che abbiano buttato alle ortiche la cosiddetta epifania di Bones, facendole realizzare che la sua crisi è stata solo temporanea, un momento di buio durato tre giorni… e che adesso sia tornato tutto dalla right side, dalla parte giusta… peccato che non sia giusta per niente.
Al momento non so dare un voto... l'episodio è chiaramente fatto benissimo, ma il fatto che tutto stia andando nella direzione opposta rispetto a quella che vorrei mi rattrista parecchio.
Edited by Kew08 - 10/12/2010, 15:40
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