8x22 The Party in the Pants
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8x22 The Party in the Pants

15.04.2013 discussione versione originale

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  1. ~Mars.
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    Epicness :superlol:
     
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  2. monia1972
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    Bellissimo episodio,ma avete visto la madre di Booth?sembra Brennan invecchiata...
     
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  3. Chris.Tag
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    domanda da sabato pomeriggio piovoso: perché, secondo voi, Marianne non si è portata via i figli quando se ne è andata?
     
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  4. ~Mars.
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    CITAZIONE
    Bellissimo episodio,ma avete visto la madre di Booth?sembra Brennan invecchiata...

    Secondo me non somiglia poi così tanto..
    Booth si è innamorato della fotocopia di sua madre? Creepy :lol:

    CITAZIONE
    domanda da sabato pomeriggio piovoso: perché, secondo voi, Marianne non si è portata via i figli quando se ne è andata?

    La mia interpretazione è che Marianne, dopo tutto ciò che ha subito, non fosse in grado di prendersi cura dei figli. (Ovviamente perchè non voleva farlo) Non credo avesse qualche impedimento, secondo me semplicemente voleva rifarsi una vita ed essere felice, andare in giro, cantare e non avere qualcosa che la costringesse a prendersi delle responsabilità.. Almeno questo è quello che ci fa capire Booth, quando nella scena al parco si "incavola" con lei dicendole "quindi era solo a noi che non potevi fare da madre?" Secondo me i figli in un certo senso le ricordavano gli abusi subiti, mentre i figli di Reggie no, perchè Reggie era il suo ideale di compagno e i suoi figli il suo ideale di famiglia..
    È un po' squallido in effetti, ma è così che questo personaggio ci è stato presentato e capisco anche perchè a questo punto a molti non sia piaciuto.
     
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  5. sella
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    Ho trovato la domanda di Cristina particolarmente pertinente e a Marta le chiarisco fin da subito che sono tra coloro cui la “dolce” mammina non è piaciuta affatto, l’ho trovata ipocrita e egoista. Ma prima d’addentrarmi nel tema, ho una precisazione da fare: non affronterò la questione delle incongruenze, che avete trattato voi in maniera veramente esauriente. Mi consento solo di precisare che ancora aspetto che qualcuno mi spieghi come abbia fatto la Taffet a trascinare il corpo esamine di Booth, anzi no, a calarlo dalla finestra del suo appartamento da sola. È vero che David allora era meno “inquartato” di adesso, ma come si suol dire, è sempre stato un bel pezzo d’uomo, grande e grosso. Mah! La Taffet arrivava sulla scena del crimine con carrucole e muletti?
    Lasciamo perdere e vengo alla questione del “ritorno” di mammina, confesso che la gentile signora mi ha suscitato delle forti resistenze e non per la sua decisione di lasciare un marito violento, ma per le modalità di questo abbandono. Mi sono chiesta se il marito fosse violento solo con lei o dedicasse la sua “attenzione” anche i figli. Oppure, ha iniziato a picchiarli dopo che lei se ne era andata. In ogni caso, se il marito non aveva ancora iniziato, non poteva immaginare che avrebbe trovato sfogo su di loro? Li abbandona soli nelle sue mani, perché né lei né Booth fanno riferimento all’intervento di Pops? Non conosco l’ordinamento giuridico statunitense su questo aspetto specifico, ma per me si configura il reato di abbandono di minori. Di fronte a Brennan che parla con estrema franchezza e mette le carte in tavola (santa donna! Viva la faccia, un po’ di sano realismo), ti autoassolvi dichiarando che eri sicurissima della forza di Booth, della sua capacità di resistere?! Una resistenza così grande che quel ragazzino è arrivato sul punto di suicidarsi. Pur riconoscendo che la sua fuga era pienamente legittima, perché non ha portato i figli con sé? Li ha mollati e ora, dopo tanti anni, bellina, bellina, torna e desidera ottenere (forse sarebbe meglio usare il verbo estorcere, anche se è un pochino forte) il perdono, di uno di loro, perché sul secondogenito quasi non profferisce parola, per essere accompagnata all’altare da lui. Continuo a chiedermi, perché? Perché si vuole liberare dal senso di colpa? Dopo ventiquattro anni? Pensa a se stessa, ma a Booth chi ci pensa? Sicuramente, lei no. Per me, nonostante le belle parole trovate nel loro quarto incontro, vera e propria mozione degli affetti, la condotta della signora è puramente e semplicemente egoismo, egoismo prima, durante e dopo. Prima l’ha mollato e ora, perché le fa comodo, perché vuole sentirsi a posto (come mai dopo tanti anni di tranquillo, tranquillissimo menefreghismo, non riesco proprio a spiegarmelo. I misteri della psiche umana! In questo caso degli autori), lo usa. Sono abbastanza realista, da essere consapevole che i nostri comportamenti hanno quasi sempre una serie di motivazioni così complesse, per cui è quasi impossibile che l’interesse non giochi un suo ruolo, ma, ma, come si suol dire, a tutto c’è un limite. Certo, è che Booth, anche quando reagisce, si comporta da gran signore, se fosse capitato a me, lo confesso, avrei avuto una reazione leggermente (!) diversa.
    A questo punto, dovrei affrontare quello che, per me, è il tema più bello dell’episodio, quello del perdono, quello che nasce da esigenze psicologiche (mi viene da definirlo esercizio di magnanimità) e quello che viene dal profondo del cuore e, passando dal riconoscimento, giunge alla riconciliazione. I due sono strettamente interdipendenti fra di loro e arrivare a sentire nel proprio cuore e nella propria coscienza il sentimento del perdono è un cammino lento, a volte, molto doloroso e faticoso. Ma rimando a un prossimo post l’analisi approfondita di un tema così bello e coinvolgente, perché in questi giorni sono travolta da scadenze di lavoro, devo consegnare al più presto un saggio e come al solito sono in ritardo. Solo, vi lascio come piccolo spunto, per chi gradisse soffermarsi un pochino su questi aspetti: Brennan, per aprire il cuore di Booth, con vera sagacia fa riferimento alla sua fede, al suo sentimento religioso e senza esserne consapevole si riferisce alle Beatitudini e al precetto che ne consegue, quel “amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori”, che ogni cristiano in ascolto dovrebbe chiedere come dono al Signore (Mt 5,3-12; 43-44). Meditate gente, meditate.

    P.S: nel rileggere il testo, mi è sorto il dubbio d'essere stata un pochino drastica nel mio giudizio, che ci volete fare sono le reazioni ormai strutturate nei confronti delle iniziative delle mammine, perché non ho tenuto conto che sicuramente la reazione di Booth al loro primo incontro ha giocato un ruolo importante. Ci rifletterò sopra e verificherò se debba rivedere l'impianto generale della mia analisi. Ve lo farò sapere.
     
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  6. Marta_187
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    CITAZIONE
    ,ma avete visto la madre di Booth?sembra Brennan invecchiata...

    Oddio mica tanto :P

    Secondo me quando se n'è andata credeva che i figli sarebbero stati meglio con il nonno! Comunque lei quando è partita non credo avesse le possibilità per per portarli con se e crescerli, invece con il nonno era sicura che sarebbero stati bene.
    Il fatto che quando si è rifatta una vita non è tornata da loro non lo capisco molto anche perchè farsi sentire non le costava niente!!!
    Però io sono molto confusa da questa linea del tempo in cui i fatti combaciano e non combaciano!
    Il fatto che non abbiano menzionato Jared non mi è piaciuto molto, poi scusate ma Booth non è cresciuto a Philadelphia ? E allora cosa ci stavano a fare al parco a Washington ?? Philadelphia e Washington non sono a 30km che ci vai così!!!
    [sinceramente questa mamma di booth non mi è piaciuta molto! E Booth è stato troppo buono! Quando poi si è arrabbiato con lei per i suoi comportamenti sono stata felice perche la reazione iniziale non era normale]

    Edited by Marta_187 - 22/4/2013, 23:49
     
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    Ho finalmente visto la puntata e mi accingo a commentare.
    Devo dire che non ho capito molto bene come Booth (meravigliosa recitazione di David) abbia potuto accogliere sua madre così calorosamente dopo 24 anni di abbandono.
    Non l'ho trovato molto logico, infondo lei se n'è andata lasciandolo in balia di un picchiatore.
    Secondo non hanno sempre lasciato capire che Booth fosse un bambino (10-12 anni) quando lei se n'è andata e non un adolescente?
    Inoltre la panchina su cui finalmente Booth apre gli occhi su sua madre si trova a D.C. ma Booth non ha passato infanzia ed adolescenza a Philadelphia?
    Fin qui la stagione l'avevo trovata favolosa, quasi ai fasti delle prime quattro, ma questa non mi è proprio piaciuta un granchè.
    Ho votato sette solo per la magistrale interpretazione dei nostri beniamini, adorabili.
     
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