8x06 The Patriot in the Purgatory
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8x06 The Patriot in the Purgatory

12/11/2012 discussione versione originale (episodio extra)

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  1. xhio
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    Perdonatemi se arrivo in ritardo a commentare questo episodio, ma ho avuto un po' di problemi tecnico/logistici.

    Personalmente l'ho trovato un buon episodio, ma non memorabile, e soprattutto credo di averlo apprezzato per motivi diversi dai vostri.
    Tutti quanti hanno sottolineato l'aspetto di "omaggio" all'11 settembre, la stessa stampa, gli autori tramite gli spoiler...
    Io ritengo che quello in cui questo episodio è riuscito benissimo è fare un omaggio alla problematica della difficoltà del reintegro nella società dei veterani che tornano dalla guerra.
    Il fatto che la vittima abbia compiuto il suo gesto di eroismo proprio l'11 settembre per aiutare quelle persone intrappolate a causa dell'aereo fatto schiantare al Pentagono o che l'avesse fatto il 25 dicembre per aiutare un Babbo Natale intrappolato in un centro commerciale in fiamme, secondo me, era del tutto secondario.
    Quello che mi ha veramente emozionato è stata la progressiva rivelazione della storia di questo uomo, che prima è andato in guerra per servire il proprio Paese e per onorare un ideale, e quell'esperienza (come accade a molti altri) l'ha talmente traumatizzato da non permettergli di riprendere la vita che aveva prima, da farlo vivere per strada, abbandonare la famiglia che tutto sommato ancora amava... E pur essendo stato emarginato dalla società, ignorato quando cercava di portare avanti una giusta causa (il riconoscimento del valore dei suoi compagni caduti), nel momento del bisogno decide comunque di sacrificarsi per salvare quelle stesse persone che lo ignoravano ogni giorno, al punto di perdere la vita per salvare la loro.
    Questa è la storia che mi è arrivata da questo episodio e che mi ha emozionato, finalmente un caso delicato, importante, che è riuscito a farmi provare una connessione con la vittima e pietà per la sua famiglia, ma anche orgoglio quando scoprono l'eroe che era.
    Il fatto che il tutto fosse ambientato l'11 settembre? Ripeto: secondo me, una ridondanza di cui non c'era veramente bisogno.
    O meglio, le due cose avrebbero benissimo potuto essere trattate in due episodi e due momenti diversi: da una parte la tematica dei veterani, dall'altra la tematica degli "unsung heroes" dell'11 settembre.

    Detto questo, quindi, dal mio punto di vista l'episodio ha una grande grandissima pecca: praticamente NON ci racconta il punto di vista di quello che più di tutti doveva essere colpito da questa storia...ovvero Booth.
    Sì, ok, dopo aver capito che era un compagno d'arme lo vediamo buttarsi anima e corpo nel caso, lo vediamo desideroso di scoprire la verità costi quel che costi, ma...dov'è il punto di vista di Booth su questo tema che così da vicino lo riguarda?
    Ok, dopo aver fatto parlare tutti gli squints e aver risolto il caso non rimaneva molto altro tempo, ma proprio per questo dico che l'episodio sui veterani doveva essere un episodio booth-centrico a sè stante dove ci doveva essere tutto il tempo di esplorare il suo punto di vista, una volta tanto farlo confidare con qualcuno riguardo ai suoi demoni (e che cavolo, ma possibile che st'uomo sia sempre quello che deve consolare gli altri e non abbia mai un attimo di debolezza?!? Dopo tutto quello che ha passato in guerra, considerato anche l'ultimo recente tour post s5, direi che doveva essere l'occasione perfetta!) e magari non solo per forza a Brennan...magari con il suo amico militare Ben (anche qui: in 8 anni possibile che non abbiamo mai visto un amico di Booth? Magari un commilitone, un collega dell'FBI, qualcuno della squadra di hockey...possibile che da quando frequenta gli squints nn abbia più mezzo amico fuori? Mi sembra difficile crederlo...) ... magari si poteva dare spazio a un racconto di Cam che lo conosceva già al tempo della sua prima partenza x la guerra e al tempo del suo primo ritorno...raccontare com'era iniziato il suo problema con il gioco d'azzardo...Insomma, di idee ne puoi tirar fuori quante ne vuoi...e io non sono una sceneggiatrice!

    Poi, per carità, è stato bellissimo vedere tutti gli squinterns insieme, vederli in competizione prima e diventare amici poi, Brennan che li bacchetta e li allena alla Phil Jackson ("Adesso è diventato Phil, huh?" :D ), Hodgins che fa il free agent della situazione, molto commoventi le testimonianze di ognuno sull'11 settembre...
    Su tutto questo non si discute.
    Ma, lo ripeto ancora, tutta questa roba poteva benissimo fare episodio a sè stante con un caso relativo al cameriere che lavorava in nero alle Torri Gemelle che ha aiutato la gente a uscire dalle Torri in fiamme, e sarebbe stato comunque bello e toccante, ma ci sarebbe stato tutto il tempo di esplorare meglio la tematica veterani con Booth.

    Che poi, tra l'altro, scusatemi, eh, ma dopo il bellissimo elogio funebre che fà Booth al cimitero [a parte che una volta a casa credevo e speravo che sarebbe stato lui ad aprirsi con Bren, ma a parte questo...] per cosa piange lei? Per il fatto che adesso si sente vulnerabile perchè piange le lacrime che non ha versato per le vittime del 9/11 pensando che ognuno di loro poteva essere Booth??? Scusate, ma dopo un caso del genere io avrei pianto pensando che invece di diventare un eroe che combatte il crimine tutti i giorni ed è un compagno e un padre adorabile e perfetto, Booth sarebbe benissimo potuto diventare un mentecatto che vive per strada come succede a tantissimi (troppi) reduci!!! Che avrebbe avuto molto più senso come cosa!
    Le lacrime non versate per quelle vittime ci stanno, ma non dopo un caso come questo!
    Insomma, per concludere.
    Non dico che l'episodio non mi è piaciuto, ho dato comunque un 8, e se questo è quello che serve per -non sia mai!- finalmente una nomination a un Emmy, benvenga. Semplicemente ho ritenuto forzato il voler affrontare insieme queste due tematiche che avrebbero potuto benissimo essere affrontate distintamente perchè una delle due a mio giudizio è risultata monca, ed è stato un peccato perchè era un aspetto che mi piacerebbe approfondissero, ogni tanto, quello dei demoni e delle debolezze di Booth. Visto che Brennan ormai è un libro aperto con lui, sarebbe ora che anche lui cominciasse a tirar fuori qualcosina di più...


    PS: l'ultima nota giuro! Secondo me uno scivolone di parzialità sull'argomento dell'11 settembre, Nathan l'ha fatto eccome, con la dichiarazione di Hodgins. Tutte le maggiori teorie cospiratorie relative al 9/11 credono che alla base degli attentati terroristici di quei giorni ci siano stati gli USA e non Al Qaeda. Ovviamente anche se fosse non si saprà mai (come non si saprà dell'assassinio di Kennedy) ma far dire ad Hodgins "Siamo stati attaccati da estremisti che odiano tutto quello che rappresentiamo" vuol dire voltare le spalle a tutte quelle teorie ed escludere qualsiasi responsabilità degli USA e quindi, di fatto, schierarsi. Che, ovviamente, era la cosa più politically correct da dire (il solo pensiero che qualcuno abbia potuto ordinare questo solo per interessi economici è forse anche più raggelante del pensiero che sia stato fatto per fanatismo religioso o odio razziale) però ci tenevo a sottolineare che, a differenza del 5x12 dove non si sono minimamente sbilanciati, qui la presa di posizione c'è.
     
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