7x13 The Past in the Present
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7x13 The Past in the Present

14/05/2012 discussione versione originale

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  1. sella
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    Il mio commento è dedicato a Teresa (lei sa il perché).

    Premessa. Ho riguardato il 7x06, ho riletto il post scritto su di esso e devo riconoscere che con questo episodio si arriva a un livello superiore, uno dei vertici dell’intera series. Episodio in cui tutti hanno dato il meglio di sé, anche perché supportati da una regia che ha offerto a ciascuno la possibilità d’esprimersi al meglio (David, David!). Da non esperta della materia, mi sembra che David stia migliorando sempre più nelle sue capacità di regista. L’episodio offre una serie innumerevole di spunti e di argomenti di analisi, sia in riferimento alla series con apertura di sviluppi ulteriori veramente interessanti, sia toccando problematiche di bruciante attualità e di ben più vasto respiro. A solo titolo esemplificativo, posso qui citare il dibattito sull’invasività e pervasività manipolatorie degli strumenti informatici al punto tale che si è arrivati a parlare di “nuovo totalitarismo”, di natura funzionale e procedurale, su cui il dibattito è accesissimo. Come aveva previsto Cristina, ho articolato la mia analisi in due puntate, la prima incentrata su Pelant, la seconda su Cam e Brennan e sulle loro scelte cruciali nei confronti del sistema (=ordine costituito e di tutto quello che esso rappresenta, soprattutto, se rapportato alle leggi), di aderire ad esso da parte di Cam e di porsi fuori di esso da parte di Brennan (attenzione il suo comportamento non è antisistema nell’accezione solitamente attribuitagli, ossia, l’ideologica retorica antistituzionale per partito preso). Concluderò con alcune osservazioni sul rapporto libro/computer, perché, per me, vecchia professoressa cresciuta a biblioteche e fondi antichi (ho girato il mondo per andare a reperire le fonti bibliografiche per i miei lavori) è stato veramente gratificante che il gatto e la volpe toccassero questo aspetto.
    Un’ultima precisazione: la mia analisi si basa su quanto abbiamo visto finora, per cui con la prossima stagione molte mie considerazioni possono risultare prive di fondamento. Non sarebbe la prima volta, ma sono sicura che voi capirete e avrete pazienza nei miei confronti.


    I Puntata

    1) Il narcisista compulsivo. Pelant è ben più che il villain perfetto, è il male per antonomasia, mi viene da scrivere il maligno, un piccolo satana, perché come questi usa la menzogna per dividere, separare gli individui e così impossessarsi delle loro vite. Con la sua faccia da pupotto, con l’occhio da Bambi, con il suo fare arrendevole e remissivo, con il sorriso mellifluo alla Uriah Heep (vedi C. Dickens, David Copperfield), con il suo gentile e rassegnato richiamare l’attenzione sull’impossibilità a commettere i reati di cui viene mano a mano sospettato, in quanto costretto a portare dall’FBI la famigerata cavigliera, cerca di ingannare il mondo intero, mentre dentro di sé cova un rancore e un odio senza limiti. L’abbiamo conosciuto in 7x06 e abbiamo capito subito che fra tutti i serial-killer della series era sicuramente il peggiore e che avrebbe messo a dura prova i nostri con le sue continue sfide, con le sue provocazioni, con la sua voglia di portare il gioco fino ai limiti estremi della crudeltà e del sadismo. Se nell’episodio precedente il suo alibi per gli attacchi ai siti istituzionali era l’appello a una giustizia superiore con cui lottare contro la corruzione e la disonestà, in questo episodio siamo allo scontro nudo e crudo con coloro che ha individuato essere al suo livello, per cui la ragione della sua vita è diventata la distruzione del team FBI-Jeffersonian, per ovvi motivi di difesa preventiva (sono in grado di smascherarlo) non c’è dubbio, ma non solo per questo, perché c’è ben di più in ballo: è la sfida, il gusto, quasi l’acquolina in bocca, nel confrontarsi con persone di pari intelligenza e genialità. Vuoi mettere avere finalmente dei nemici al proprio livello e non doversi più vergognare d’essersi fatto catturare da agenti qualunque dell’FBI! Alla fine di 7x06 Pelant, alla conclusione dell’interrogatorio, ha lanciato il suo guanto di sfida nei confronti del nostro team con il saluto a Jack, ma come abbiamo subito dopo potuto vedere i suoi veri obiettivi sono Brennan e Booth. Tornato a casa si è messo subito a tessere la sua tela di ragno, è un lavoro paziente, tassello dopo tassello, nulla gli deve sfuggire, il suo deve essere un controllo completo (da qui la sua compulsività): li vuole distruggere, attenzione, non li vuole uccidere (Pelant uccide in maniera orribile coloro che gli servono come “materiale grezzo” per la sua cospirazione), li vuole annientare a livello professionale e nel loro privato, li vuole alla sua mercè, impotenti, sottomessi, ridotti a puri e semplici burattini, i quali nel loro agitarsi sicuramente non faranno altro che peggiorare le cose. Vuole che si rovinino con le loro mani e, a questo proposito, la reazione di Booth è sintomatica, fa né più né meno il suo gioco ci casca come un pero. Vuole entrare nelle loro coscienze, risucchiarle dall’interno e privarli così della loro libertà, della loro autonomia, della loro autodeterminazione, in una parola, della dignità d’esseri umani. Li vuole rendere “servi”. Immaginarsi Brennan in prigione, entrata in quel meccanismo infernale, una detenuta qualsiasi sottoposta alle violenze e alle angherie (perché a questo, è certo, provvederà egli stesso che succeda), lontana da Booth e dalla figlia, per lui è come provare un vero e proprio orgasmo (forse l’unico?).
    Tutto procede come previsto, Booth, Sweets e Caroline si fanno esautorare, gli scienziati non riescono a trovare uno straccio di prova nei suoi confronti, Pelant è ormai arcisicuro, la vittoria è vicinissima e lo dimostra la sua facciotta soddisfatta mentre si aggira per la casa di B/B, ma …., “porello”, avrebbe esclamato mia madre, evidentemente non conosce la saggezza antica, quando recita che “il diavolo fa le pentole, ma non sa fare i coperchi”. Due donne (eureka! Alla faccia di tutto il maschilismo di Bones!) si comportano in maniera antitetica alle sue previsioni e …. Il seguito alla prossima puntata.




     
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  2. omelette73
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    CITAZIONE (sella @ 22/5/2012, 10:49) 
    Il mio commento è dedicato a Teresa (lei sa il perché).

    Mamma mia, capisco la frustrazione ed apprezzo immensamente la tenacia! ^_^
    Bellissimo commento, spero anche che ci dirai un po' cosa ne pensi in generale della serie, come alcune di noi hanno fatto per nel precedente episodio.

    Volevo solo riportarvi la risposta della Kettner che oggi ha ricevuto la cartolina virtuale di saluto inviata dai fan. Non so se qualcuno qui l'avesse firmata (io personalmente sì), e questo è il suo tweet:

    @ckettner: To my Bones friends (you know who you are!)... Your kind words make me proud to have worked on a show that has you for fans. Love always, C.

    Edited by omelette73 - 22/5/2012, 22:52
     
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  3. temperance vany
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    Ho appena visto il finale e sono rimasta molto delusa...gli eventi che portano a far sospettare Brennan sono talmente rapidi e precipitosi da far perdere credibilità (a 10 minuti dall'inizio dell'episodio Brennan è già praticamente condannata), la tensione in ogni caso si sente, ma la scelta, la scelta finale è inconcepibile, prima di tutto è totalmente out of character, Brennan come Cam crede nel sistema e non ne fuggirebbe mai in questo modo, manifestando una colpevolezza; ma soprattutto non rovinerebbe mai la vita della figlia rendendola una ricercata fuggitiva, sottraendola a Booth...Che dire, a mio avviso peggio di così non poteva proprio andare....In genere non mi sbilancio mai, ed intervengo molto poco nelle discussioni, ma questa volta volevo esprimere tutta la mia delusione....
    Cmq secondo me Pelànt ha messo una bomba, che fortunatamente non ucciderà nessuno, perchè la Brennan out of character è fuggita (al contrario di ogni piano di Pelànt) e Booth la andrà a cercare per cui alla fine sta scelta scellerata si rivela pure fortunata.....
    Vabè, la chiudo qui!
     
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  4. Romi10
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    Vane sono praticamente in disaccordo con tutto bomba a parte, potrebbe essere tutto e niente; per prima cosa é vero che gli eventi sono stati precipitoso, ma si hanno sempre solo 40 minuti a disposizione e non ho notato questa perdita di credibilità, stiamo difronte a un genio che ha studiato tutto alla perfezione e ogni tassello si incastra subito senza possibilità di errore, e in questo scenario comprendo perfettamente la velocità con cui si susseguono gli eventi. Nella scelta di fuggire di Bren non vedo OOC quanto la scelta di una Brennan cambiata,che mette davanti a tutto la figlia e la sua famiglia; sarebbe stata più IC una Brennan che decide di rimanere e andare in galera condannando la figlia a rimanere senza madre come é successo a lei? E mettere Booth nella difficile situazione di fare il suo lavoro e andare contro la donna che ama? Onestamente vista l'evoluzione che ha fatto non riesco a vederla "sacrificare" la sua famiglia solo perché lei é il sistema.
     
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  5. Ilovebones
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    Neanche io concordo con il commento negativo di temperance vany.. francamente non ho ritenuto che gli eventi si siano succeduti troppo precipitosamente, fino a prova contraria in ogni episodio di Bones il caso ha un inizio e una fine; anche in questo season finale c'è una vittima e un colpevole (apparente) ovvero Bren.. io ho trovato il ritmo incalzante e coinvolgente, tant'è che i 42 minuti sono volati, ma precipitoso proprio no... Anche per quanto riguarda il finale credo che sia stato la logica conclusione dell'evoluzione che il personaggio di Temperance Brennan ha subito in questa stagione, concordo pienamente con Romi10. Tra l'altro nonostnte tutto è rimasta razionale, per esempio nel decidere di non dire a Booth della sua fuga per evitare di metterlo di fronte a una scelta che lo avrebbe distrutto..
     
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  6. laura67
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    Questo season finale per me é molto ben raccontato ed emozionante al punto giusto. Ci sono episodi molto meglio strutturati ma l'intento credo sia stato raggiunto.
    Non mi sono piaciuti...i cellulari ululanti che piu che creepy mi han fatto ridere...ma si tratta di percezioni personali.
    Riguardo al commento di Vany capisco non ti sia piaciuta, ma odio letteralmente il termine Out of C...i personaggi per fortuna cambiano o sai che rottura....
     
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    Credo abbiate già detto tutto voi! Commenti superlativi, alcuni! : D
    Non mi trovo d'accordo sul fatto che i personaggi vengano catalogati come OOC in questo season finale.
    Insomma, nella vita si cambia! Non si rimane sempre gli stessi... e per fortuna, direi, a volte! : )
    Devo dire che mi sono parecchio commossa...
    Ho adorato Angela che si fida così tanto di Brennan da trovarle un alibi....
    E Sweets... che prende le sue difese... ma che viene allontanato dal caso, come Booth. E di mezzo c'è sempre Flynn.
    Vedere Cam piangere è stato strano. Non capita spesso. Ma il fatto che nella macchina di Brennan, perquisita da FLYNN, venga trovato il capello della vittima... insomma: la faccenda mi puzza.
    [Nota a parte: Booth che dice a Caroline che crede che non sia stata Bones, altrimenti non avrebbe "sbagliato" a scrivere il numero : D mi ha strappato un sorriso. Quella donna fa il suo lavoro, ma vorrebbe poterli aiutare...]
    Un episodio coi fiocchi secondo me! Uno dei migliori <3
    Pelant è... da brividi! Sin dalla prima volta che l'ho visto la prima cosa che ho pensata è stata: Dio... mette i brividi solo a guardarlo! :S è uno dei cattivi che più temo. E' il male fatto persona.
    Ho dato un bel 9 a questo episodio, perché è fatto davvero molto bene!
    La parte in cui Booth picchia a sangue Pelant... ci ho trovato un retrogusto di piacere da parte mia XD certo, il fatto che mettano quel Flynn al suo posto... non so. Non mi convince. Ma va beh. Per questo dobbiamo aspettare l'ottava stagione!

    Scena dolcissima quella in cui Booth&Brennan sono davanti alla culla e osservano la piccola Christine dormire. Mi è scappata una lacrimuccia quando l'ho vista. Insomma, sono così belli, perfetti... e pensare che qualcuno sta cercando di separare una così bella famiglia ti manda in bestia!
    La chiamata tra Angela e Brennan <3 credo che la loro amicizia sia una delle cose più belle...
    Poi la scena del battesimo: *___* Booth che sprizza di felicità mentre culla la sua piccola, pronta a ricevere il sacramento e Brennan che li guarda *-*
    Quando il prete dice "Amen", è una sensazione mia o anche Brennan si stava lasciando "scappare" quella parola?
    La canzone in sottofondo è perfetta, se vuoi piangere XD

    Pelant che si introduce in casa loro e scambia la sveglia... [4:47, ormai sempre presente]. Questa cosa mi preoccupa. Cosa diamine ha architettato? D:

    E pure Caroline è fuori dal caso... E Cam è la "nostra" eroina, per il momento, come ci dice lei.

    Parliamo del momento in cui Brennan e Booth escono fuori dalla chiesa e lei lo ferma dicendogli che lo ama, e che non stanno insieme solo per Christine. Concordo con chi ha detto che questa cosa è stata scritta per chi non ha seguito per bene il telefilm e non ha capito un tubo. Insomma, con o senza Christine Booth e Brennan si amavano. Non trovo sia stata una cosa "forzata" la bambina, in quanto soprattutto, il corpo di Emily ha comunque subito un mutamento durante/dopo la gravidanza... quindi la piccola Christine ha solo portato altro amore in quella coppia che già si amava. Spero di essere stata chiara XD

    Invece non concordo con chi ha detto che non ha visto una Brennan emozionata/commossa. Io credo proprio il contrario! Brennan era visibilmente commossa... sinceramente da lei non mi aspettavo di certo che scoppiasse a piangere a dirotto. Non in quel momento. In quel momento sa lei stessa che deve rimanere "lucida" visto che deve darsi "alla fuga"... aiutata da Max.
    La scena finale di Booth che inizia a correre chiamandola, e che poi se la prende con Max: interpretazione di David eccellente! Mi si è stretto il cuore quando parlava con la voce "strozzata" : '(
    Anche sul visino della piccola Christine si nota la tristezza di questo finale...

    Sono soddisfatta da questo finale. E' stato scritto e interpretato davvero molto, molto bene! *-*
    Non posso che fare i complimenti a tutti e... aspettare che l'ottava stagione cominci presto! :')
     
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  8. sella
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    II Puntata

    Precisazione: In questa seconda puntata, pur ruotando tutto, sul “sistema”, sulle possibilità di aderire ad esso (Cam, Jack, Wendell, Booth) oppure di porsi al di fuori (Brennan e Max), non l’ho affrontato, perché è una variazione del grande tema della legge, declinato nella series in molti modi e con approcci e sfumature diversi. L’ho già affrontato altre volte ed è argomento troppo delicato, che richiede rispetto e attenzione, per cui penso che ci tornerò sopra durante l’estate. Inoltre, più avanti cercherò d’esaudire la gentile richiesta di Teresa con una valutazione sull’intera stagione.

    b) Il coraggio della libertà. Come ci si deve comportare quando in casi eccezionali è messa in discussione la nostra obbedienza alle leggi? Quale comportamento tenere se la minaccia più grande si origina proprio dall’ordine costituito, il quale, invece di difendermi, sulla base di prove false si muove contro di me e vuole privarmi della libertà? Continuo ad avere fiducia e a sperare in esso? Sono convinto d’avere la possibilità di difendermi in maniera efficace? Il mio diritto alla difesa come e in quale maniera è garantito? Finora la congiura di Pelant si è sviluppata con la forza di un rullo compressore senza incontrare ostacoli, anche perché è stato abilissimo a creare le condizioni, per cui le persone coinvolte hanno tenuto i comportamenti da lui previsti. Pelant, giocando d’anticipo e rivelando una conoscenza della natura umana veramente notevole, si è preoccupato di chiudere ogni spazio, per cui ogni decisione e ogni comportamento (anche l’aggressione di Booth nei suoi confronti) è stata dettata dalla necessità e di fatto si è rivelata eterodiretta da questo genio del male. Ma ecco che la catena di conseguenzialità si interrompe, il suo dominio non è più totale, due persone si sottraggono e creano una situazione di incertezza. Noi non sappiamo come Pelant reagirà a questi imprevisti, non sappiamo neanche se la sua reazione sarà efficace oppure no, per ora sappiamo solo che Cam e Brennan, ciascuna a suo modo, gli hanno detto di no e così hanno posto in essere le premesse per nuovi sviluppi. Quello che sappiamo è che ambedue già da adesso stanno pagando un prezzo molto alto e quello di Brennan è infinitamente superiore. Cam, infatti, obbedendo alla legge e rimanendo così nell’ambito del sistema, si deve confrontare con il dolore lacerante che la sua scelta ha fatto esplodere dentro di lei. È un momento difficile, doloroso, ma Cam ha il conforto di sapere d’avere fatto la scelta giusta, la sua vita non è distrutta, non perde il suo mondo. La situazione di Brennan, invece, è drammatica, perché, nel suo accettare il consiglio di Max e così nel darsi alla fuga, perde tutto, diventa una fuggitiva, ricercata dall’FBI. Il suo nome e il suo volto saranno inseriti nei database dei ricercati (versione riveduta e corretta delle famose locandine con la foto e la scritta sotto “WANTED”). Non è più la più famosa scienziata, l’antropologa geniale, colei che suscita stima e ammirazione, che è ascoltata e seguita dalle forze dell’ordine. Ora queste la devono rintracciare e dato il suo rapporto con un agente federale, per evitare accuse di favoritismo, non le daranno tregua. Ancora peggiore è la situazione che si viene a creare sul piano affettivo. Perde Booth e tutto quello che ha costruito con lui, perde la famiglia, per salvarle la vita è costretta a mettere a sua volta in pericolo la figlia. Ha dovuto scegliere tra Booth e Max e nella bellissima scena fra i due, nel loro scontro-confronto duro, teso nell’essere pro o contro il sistema ha un’espressione attonita, stupefatta. È immersa in una situazione quasi inimmaginabile, a breve si dovrà costituire. Infine, deve comportarsi come i suoi genitori tanti anni fa. L’incubo della sua vita, ciò da cui è fuggita in tutti i modi per anni e anni, diventa la realtà in cui è immersa e con cui si deve confrontare. Quali i suoi sentimenti? Quale la sua reazione di fronte a tutto questo? La sua scelta è certamente razionale di autodifesa, soprattutto non per se stessa, perché Max l’ha resa ben consapevole della minaccia rappresentata da Pelant nei confronti di Christine, ma quale difesa può essere opposta di fronte al tumulto interiore che sicuramente le sta esplodendo dentro? Su quella macchina Brennan si sta avviando verso terre desolate, come desolato è il suo cuore. Altrettanto desolato è Booth, il quale, a sua volta, ha perso tutto, la donna che ama, la figlia. È un uomo sconfitto quello che si mette seduto sui gradini della Chiesa ed è bello quel rapidissimo girarsi verso di essa. Cosa sta pensando in quel momento Booth, formula una preghiera, lancia un’imprecazione, chiede perché, perché tutto questo a lui? Perché il sogno tanto agognato d’avere anche lui una famiglia, d’essere un uomo normale, si è infranto così presto? L’inquadratura finale su Christine, sul suo visetto imbronciato, su quegli occhi pieni di lacrimoni, le lacrime che né la madre, né il padre sono in grado di versare, rappresenta il dolore per loro ora inesprimibile per il gelo sceso nei loro cuori. Christine sta piangendo al loro posto e questa inquadratura suscita melanconia e struggimento.
    Nessuna luce, nessun barlume di speranza? Sì, nonostante che la situazione si presenti, a dir poco, a tinte fosche, una luce si vede in fondo al tunnel. Cam e Brennan con le loro scelte e con i loro comportamenti hanno mantenuta integra la loro libertà interiore. Pelant le ha spaventate, forse terrorizzate, ma non ha condizionato la loro coscienza, hanno saputo difendersi, l’una il Jeffersonian e l’altra la figlia e se stessa. E questo è intollerabile per Pelant e per il suo sistema di potere totalitario.
    Caro Pelant, anche per te, soprattutto per te, ben presto “mala tempora cocurrunt” (Cicerone), perché il Jeffersonian è lì con tutta la sua potenza di fuoco, quanto ancora i tuoi segreti rimarranno tali? Angela ha già scoperto il collegamento libri-sistema informatico, quanto tempo ancora ci vorrà perché il murales lasciato da Ethan Sawyer venga decifrato? E Brennan? Colei che è risalita dalla tomba preparatale da un altro serial-killer, colei che non si arrende mai, non sarà ben presto in grado di reagire e di ritornare in qualche modo in azione? Oh, sì e allora sui nostri visetti si stamperanno espressioni di gioia e soddisfazione: giustizia è fatta! Il cattivo paga il fio delle sue nefandezze e i buoni vincono! Così deve essere!

    c) Libro/computer. Quasi alla fine dell’episodio Angela scopre il perché Pelant abbia consultato un numero così alto di libri. Si è servito del timbro della catalogazione per inserire online i suoi virus micidiali. Pelant si è servito dei libri, li ha resi strumenti del computer, in fondo, ha asservito anch’essi. Ma, con mia somma soddisfazione, l’input per smascherare la macchinazione viene da un libro, nello specifico dai Principia Mathematica (dovrebbe essere un’edizione dell’opera di Bertrand Russel e Alfred Nort, 1910-13, perché l’opera di Isaac Newton ha come titolo completo, Philosophiae Naturalis Principia Mathematica, 1687), un vecchio libro e da una dedica, la citazione del famoso aforisma di Alexander Pope dedicato a Isaac Newton. Una vendetta migliore per riaffermare la dignità del libro non poteva essere trovata con mia somma soddisfazione. Siamo la civiltà del libro, in fondo siamo quello che siamo, anche perché dei gentili signori nel III sec. a. C. pensarono bene di fondare la Biblioteca d’Alessandria, nella quale raccolsero tutto lo scibile umano allora esistente, realizzando il definitivo passaggio dalla tradizione orale a quella scritta (Vedi G. Gusdorf, Storia dell’ermeneutica, Laterza, Bari, 1988). Da lì si generò un lento cammino, che portò poi alla fondazione delle Università nei secoli XI-XII (l’Alma Mater Studiorum a Bologna e la Sorbona a Parigi) e mano a mano fino ai giorni nostri. Che storia avvincente!

    P.S.: Domande rimaste inevase: ma è possibile, che alll’intera FBI, a un procuratore federale, ad un esperto psicologo, ai genialoni del Jeffersonian, a nessuno sia mai venuto in mente di verificare in che modo Pelant potesse rendere inoffensiva la cavigliera? E’ possibile che a nessuna autorità sia venuto in mente di mettere degli agenti a controllargli la casa? E farci una bella perquisizione? Un controllino qualsiasi? Mah.
     
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  9. Marta_187
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    PREMETTO: sarà un commento lungo e forse contraddittorio!!
    Dopo aver rispettato il patto (cosa molto molto molto lunga e difficile) di non guardare l'episodio prima della fine della scuola e aver raccolto i fazzolettini di carta dal pavimento della mia camera sono pronta a commentare.
    L'episodio si apre in tribunale, e come avranno ben capito i miei amici di facebbok, ho avuto fin da subito voglia di dare un pugno a Pelant.
    Credo sia un'episodio molto bello, ben fatto anche se una parte di me stoppava la visione ogni 5 minuti per paura di non reggere agli avvenimenti.
    Pelant è riuscito a falsare un video della sicurezza in modo così impeccabile da risultare un video senza modifiche al supercomputer di Angela.
    E' riuscito a far scatenare Booth con una telefonata falsa per farlo togliere dal caso ha sorvegliato in qualche modo ciò che accadeva al Jeffersonan per far ritrovare sulla vittima un veleno che potesse essere collegato alla Brennan ed è riuscito a far trovare un suo capello! come cavolo ha fatto???
    Secondo me dietro a tutto insieme a Pelant c'è anche l'agente che sostituisce Booth perchè è riuscito a far escludere Lance dal caso e anche Caroline.
    La sua faccia non mi ispira fiducia.
    Mi ha dato un pò fastidio che Cam e gli altri non abbiano creduto alla brenna anche se capisco che loro lavorano per la legge e scoprire la verità è loro dovere.
    Gli unici ad essere dalla sua parte erano Booth (non ne ho mai dubitato) e Angela, mi è preso un colpo quando lei stava hackerando l'hacker, ti senti bussare alla porta pensavo che la volessero arrestare perchè non può farlo.
    Il finale mi ha sconvolto, è stata la prima volta che la cifra 4.47 ha potrato qualcosa di brutto, ma il peggio per me è stato quando la Brennan è partita si è fatta convincere da Max ,anche dopo averlo visto non ci potevo credere.
    Ho apprezzato che abbia portato Christine con lei per non farla soffrire come soffrì lei 20 anni prima, per proteggerla ma la scena in cui la macchina parte, booth corre si mette a urlare e la piccola piange mi ha rattristato tantissimo.
    ..... E' tutto ora mi voglio spolierare ho aspettato troppo....
     
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  10. ~Mars.
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    Eh sì, te l'avevo detto di prepararti psicologicamente :D
    ps: Ma chi ha votato 4?? ahahah vorrei saperlo :P
     
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  11. omelette73
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    CITAZIONE (Marta_187 @ 11/6/2012, 23:13) 
    Mi ha dato un pò fastidio che Cam e gli altri non abbiano creduto alla brenna anche se capisco che loro lavorano per la legge e scoprire la verità è loro dovere.
    Gli unici ad essere dalla sua parte erano Booth (non ne ho mai dubitato) e Angela...

    Ma non è esattamente così, non è vero che Cam e gli altri non le hanno creduto, semplicemente decidono di non fare il gioco di Pellant che, viste le circostanze, è ciò che probabilmente aiuterà Brennan ad essere scagionata.
    Caroline lo spiega anche molto chiaramente ad Angela, se Cam ed Hodgins e Wendell non fossero rimasti obiettivi, probabilmente tutto il Jeffersonian sarebbe stato escluso dalle indagini, come Booth, Sweets e Caroline e a quel punto quale sarebbe stato il risultato? Che Brennan non avrebbe avuto più nessuno ad aiutarla a dimostrare la propria innocenza.
    Per me è ovvio che tutti le credano, è solo che qualcuno è caduto nella trappola di Pellant (per troppo amore verso Brennan per carità, ma ci è cascato), mentre altri mantengono la testa sulla spalle e probabilmente contribuiranno in maniera significativa alla sua salvezza.

    CITAZIONE (~Mars. @ 11/6/2012, 23:45) 
    ps: Ma chi ha votato 4?? ahahah vorrei saperlo

    Non ci avevo fatto caso! Sono curiosa anche io! :D
     
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  12. sella
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    Settima stagione

    Il post è dedicato a Teresa e con esso le voglio esprimere i miei ringraziamenti per la dedizione, la passione e l’abdicazione, che ha dedicato in questi anni alla curatela del Forum. Tutte, e io in modo particolare, le dobbiamo una sincera riconoscenza.
    Con questo mio commento ho cercato d’esaudire la promessa fattale di esprimere un mio giudizio sulla stagione nella sua interezza, anche se ormai fuori tempo massimo. Ma questi mesi sono stati proprio bruttarelli sotto vari punti di vista e non sono riuscita mai a dare una forma definitiva ai miei pensieri. Ma, bando a tutti i preamboli e veniamo al dunque.
    Messami nella prospettiva di trovare una definizione per l’intera stagione, in un primo momento mi è venuta quella di denominarla come la “stagione della tenerezza”. Se, infatti, la prima ha come cifra interpretativa l’incontro-scontro, la seconda il rispetto, la terza la stima, la quarta l’amicizia, la quinta la rivelazione e la sesta l’abbandono, la settima nel rappresentarci l’evolversi e il consolidarsi del rapporto di coppia ha appunto una sua particolare tenerezza, che bisogna ammetterlo a molti non è piaciuta per i motivi più vari, uno dei quali è l’aver recepito la tenerezza come vera e propria sdolcinatura, insomma troppo “zucchero e miele” a detrimento della componente procedurale della series. Lo ammetto, a me non è sembrato proprio, perché dato il lunghissimo e travagliatissimo percorso precedente, il gatto e la volpe, in ciò facilitati o condizionati da una stagione monca per numero di episodi, hanno operato veramente bene nel dare tutto lo spazio necessario ai due personaggi per metabolizzare mano a mano e così crescere e maturare il loro essere coppia, la quale si deve fin da subito confrontare con la nascita di un figlio. In questo loro lavoro non sono stati affatto banali, ma giocando più sulle sfumature, hanno portato B/B, e noi con loro, alla presa di coscienza matura e consapevole del loro amarsi reciproco e del loro essere famiglia. Due inquadrature dell’ultimo episodio mi confortano in questa mia opinione: quando sono vicini, abbracciati a guardare Christine che dorme nel lettino e il quadro che si presenta a Pelant una volta entrato nella loro casa. È in disordine, di quel disordine della vita quotidiana di persone che sanno che vi torneranno, sono tranquille, vivono il loro quotidiano, un quotidiano che per la ricchezza di sentimenti e di intenzionalità non è mai banale, ma valore immenso, perché voluto e costruito mano a mano, affrontando le difficoltà e gli ostacoli (le incomprensioni fra loro due, quando ancora sono fuori registro, il problema della casa, Parker, Max, il padre di Booth). In tutto questo è la conferma di ciò che per me è la nota caratteristica, la migliore, di Bones, la rappresentazione delle dinamiche dei sentimenti e delle emozioni che uniscono e separano gli esseri umani, ciò che ci fa essere amici o nemici. Tutto questo nella settima stagione ha una crescita e un approfondimento, perché il gatto e la volpe possono finalmente sviluppare integralmente tali dinamiche. Paradigmatica a questo riguardo è la scena finale del primo episodio, quella del lettone, quando nell’elencare cosa desiderano per la casa nuova, a un certo punto si guardano negli occhi e a un Booth che afferma: “Possiamo avere tutto quello che vogliamo”, Brennan risponde: “Nuovi ricordi, nuova vita”. Per me, qui si stabilisce la chiave di volta di tutta l’intera stagione, viene esplicitata senza ridondanze e senza retorica, la ragione profonda del loro stare insieme, l’essenza del loro rapporto, l’essere uniti per la vita. Nel pronunciare quelle parole a me è parso che Brennan e Booth in quel momento si siano sposati, abbiano scambiato le promesse matrimoniali. Insieme, insieme, insieme … Come tutto questo è possibile? Nel guardare la scena è affiorato alla mia mente il versetto bellissimo dell’Apocalisse di Giovanni: “Perché le cose di prima sono passate” (Ap.,21,4. È il meraviglioso capitolo del “cielo nuovo e della terra nuova”, è il capitolo della Gerusalemme celeste, della pienezza dei tempi, quando Dio porterà a compimento la promessa fatta ad Abramo, all’inizio della storia della salvezza, la promessa della piena e integrale realizzazione della sua vita, la quale aveva già trovato in Genesi una sua condizione ben precisa: “Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne”, Gen.,2,24 ). Il cammino è stato lunghissimo, irto di ostacoli e di dolore in tutti questi anni. Hanno imparato con fatica a essere amici, si sono aiutati e confortati, ma è anche vero che si sono inferti dolori immensi, si sono abbandonati e traditi, non compiendo mai il passo finale, non portando mai a compimento il loro rapporto, ma, ma … ora che le “mura di Gerico” (citazione dal film “Accadde una notte”) sono cadute e il passato è passato, sono proiettati verso il futuro, verso una vita completamente diversa, nuova, perché stanno insieme, sono uniti e nulla potrà mai separarli fisicamente, ma soprattutto spiritualmente, la figlia che sta per nascere ne è la perfetta dimostrazione (non per niente, dopo questo scambio di parole, Booth bacia il pancione di Brennan, quasi a coinvolgere fin da subito la figlia nella nuova realtà che si sta costruendo). L’una è porto e approdo all’altro e viceversa, sono a casa, perché sono il compimento l’una dell’altro, stanno cercando la “house” in senso materiale, mentre stanno costruendo la “home” in senso spirituale. Secondo la bellissima formula della liturgia matrimoniale: “ti prendo, perché sei dono a me” l’una è dono all’altro. Insieme si completano, si accettano, perché si conoscono, perché hanno fiducia. È vero, continuano a scontrarsi, a battibeccare, a vedere e interpretare le cose in maniera diversa, ma questi sono vezzi che non incidono la verità profonda del loro stare insieme. Il lungo e doloroso tirocinio li ha portati al rispetto reciproco, l’elemento essenziale di ogni vero e sincero rapporto umano. La diversità è ricchezza e non ostacolo, un esempio eclatante è Brennan che accetta di far battezzare Christine, perché sa quanto questo sia importante per Booth.
    La profondità dei sentimenti, il loro essere così uniti intimamente, rende ancora più lacerante e dolorosa la separazione finale, vero e proprio colpo di scena, che al momento spezza l’unione di “amorosi sensi”. Pelant, che da sola, come scienziata, Brennan sconfigge, come ho evidenziato nel commento all’episodio, vince nei confronti della coppia. È l’ostacolo che insieme non possono superare. Pelant, il serial killer a me più odioso, si rivela a Brennann e Booth come il principio di realtà. È l’imprevisto che rimette in discussione tutto quanto. Ma allora i nostri sentimenti, il nostro amore sono solo illusioni? “Brennan, perché non ti sei confidata con me”? “Booth, è possibile che tu non riesca a capire la razionalità e soprattutto la ragionevolezza della mia decisione e del mio comportamento”? E’ la separazione fisica, ma soprattutto è la rottura, terribile, improvvisa, imprevista del loro comune sentire e consentire. Quello che hanno vissuto è stato solo il tempo dei sogni, che come tutti i tempi dei sogni è miseramente finito? A questo punto lo scenario che ci si apre di fronte è veramente ricco e sfizioso al massimo. Le premesse sono talmente belle che, lo confesso, ho un po’ di timore e di tremore. In ogni caso ci attende un’ ottava stagione veramente avvincente.

    Carissima Teresa, spero davvero d’aver risposto al tuo gentile quesito.
     
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    CITAZIONE (sella @ 5/9/2012, 11:29) 
    Carissima Teresa, spero davvero d’aver risposto al tuo gentile quesito.

    Esaustivamente direi! ^_^
    Prima di tutto grazie per le gentili parole, secondo ogni tuo intervento mi fa sempre venire voglia di risponderti, decisamente in maniera meno aulica della tua, ma l'importante è che tu riesca sempre ad ispirare il dialogo.
    Sostanzialmente sono d'accodo con te, la stagione - per usare termini di paperelliana memoria - non è stata troppo puccia, ci ha fornito un elemento essenziale, una storia di cui siamo stati testimoni per 13 episodi: la costruzione di una famiglia. Per una serie come Bones, che spesso (a volte a ragione) è stata accusata di saltare punti importanti della sua storia non è poco, in sostanza quindi non mi lamento affatto della settima stagione, però... (non avrai mica pensato che non ci fosse un però, vero?!) qualche problemino c'è stato a mio avviso.
    Il primo lo dirò piano piano, in un lieve sussurro, perché ogni volta che penso a questo fatto ho la sensazione di esprimere un pensiero che non voglio riconoscere come mio, come qualcosa che non voglio provare verso questa mia amatissima serie. La verità - avvicinati allo schermo perché altrimenti non senti - è che è vero quello che dice la gente, la tensione di un rapporto che deve crearsi, è decisamente più affascinante di ciò che avviene nel ménage di una coppia con famiglia, figli, pannolini, pappa, cacca, nanna, casa...insomma, la normalità, seppure vissuta da una coppia anormale come quella B&B, è meno affascinante, fa sognare meno.
    Ci sarà pure una ragione se le favole finiscono con il fatidico "e vissero felici e contenti" e poi non ci fanno vedere Aurora stressata con il principe perché la sveglia 700 volte a notte per assicurarsi che non sia caduta in un altro profondo sonno o Cenerontola che litiga perché il principe non vuole che i topini cambino il pannolino al bambino... o no? :unsure:

    Questa considerazione mi porta diretta al secondo punto: Bones è pionieristico in questo senso, ci ha dato 6 stagioni intense, di tensione, amore corrisposto, ma non consumato, frustrato, di emozioni forti e poi ha deciso di saltare il fosso parlandoci di ciò che succede il giorno dopo, per così dire. Non fraintendermi, trovo la cosa esaltante e coraggiosa, amo il passo che hanno fatto per darci questa nuova visione della coppia B&B e quello che vedo mi piace, però manca un po' della tensione alla quale la serie ci aveva abituati che - a mio modesto parere - è stata rimpiazzata nel modo sbagliato.
    Hanson ha spesso detto che la tensione sessuale sarebbe stata sostituita da una tensione di origine diversa, quella nata da due persone fondamentalmente diverse, che si trovano a dover parlare di famiglia dalla notte al giorno e, in questo senso, non hanno fallito. Però, per me, la stagione manca un po' di pathos (tranne probabilmente le puntate con Pelant), ecco... campanello d'allarme, lo senti?
    Le puntate più "sentite" (guarda anche solo quanti commenti hanno ricevuto nel nostro ormai decimato Forum) sono quelle in cui la vita professionale interferiva con quella privata e le emozioni salivano alle stelle. I casi in questa stagione hanno fatto abbastanza schifo e invece proprio quelli per me sarebbero dovuti essere un elemento utile per bilanciare la normalità con l'anormalità, creando maggiori emozioni, non affidando il tutto alla questione della creazione di una nuova famiglia da parte del nostro magnifico duo.
    Ecco cosa mi è mancato, un po' di pepe, maggiore tensione, più emozioni forti.
    Ripeto, non dico che ciò che ho visto non mi sia piaciuto, ma ammetto di aver sentito un netto calo di tensione tra il Bones delle serie precedenti e quello della settima. Per assurdo la rabbia provata nella sesta serie a causa di Hannah, è stato comunque un elemento di tensione maggiore di quello che ho riscontrato nella settima, per questo sono molto contenta del fatto che al SDCC abbiano detto che questa ottava sarebbe stata più dark. Ci voleva, e soprattutto avevo bisogno di sentire che sarebbero tornati a concentrarsi maggiormente anche sui casi, per me è un bilanciamento che ha sempre reso speciale la serie.
    Ecco. La finisco qui.
    Come sempre grazie Serenella!
     
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  14. sella
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    Grazie, a mia volta. Sottovoce, sussurando, ti confido che speravo molto in un tuo commento, che venisse a "glossare" quanto da me scritto. La tua analisi è perfetta, i motivi di insoddisfazione e di delusione sono indubitabili, ma poiché, come tu stessa riconosci, con questa stagione Hanson e Nathan hanno fatto qualcosa di originale, mi è sembrato indispensabile dare questo taglio alla mia lettura allo scopo di riconoscere loro il merito per la scelta fatta. In fondo, non si sono fatti condizionare dalla famigerata "maledizione di Moonlighting" e a questo riguardo sarà interessante verificare se saranno imitati oppure no. Grazie di nuovo e arrivederci alla prossima, imminente ottava stagione.
     
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43 replies since 14/3/2012, 07:56   3251 views
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