7x13 The Past in the Present
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7x13 The Past in the Present

14/05/2012 discussione versione originale

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  1. Chris.Tag
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    A grande richiesta (ma anche no :P ) torno a fare un commento decente.
    Il primo pensiero è stato : wow, show mio, dove sei stato tutto questo tempo? Dove sono state l’ansia e l’adrenalina nella risoluzione di un caso? dove il dubbio e l’incertezza?
    Complimenti a tutti, dal primo all’ultimo. Da chi lo ha scritto a chi lo ha diretto e a chi lo ha interpretato. Persino all’omino delle ciambelle o quello che svuota i cestini sul set. Ola per tutti voi.
    Mi siete mancati (e già ve ne andate in hiatus? Me tapina!)
    Come ho già scritto, me lo sentivo che Bren se ne sarebbe andata. Già il titolo aveva fatto suonare delle enormi campane nella mia testa (si sa che noi bradipi siamo anche un po’ balordi), insieme alla presenza di Max e le stills uscite. Ma chissenefrega, quello che avevo immaginato io non era lontanamente paragonabile a questo agglomerato di emozioni.

    Sometimes you got to work a little outside the system for a greater good. Già Booth, parto da te perché non posso neanche lontanamente immaginare quanto sia stato difficile per te vedere le tue donne andare via. In cuor tuo sapevi che questa era la scelta migliore da fare ma non potevi ormai fare più nulla.
    Non potevi nemmeno quando hai detto I’m the one who decides where the evidence goes and when perché tu devi difendere la giustizia, non puoi adattarla alle tue esigenze, però lo hai fatto, hai chiesto a Sweets di far coincidere il suo profilo con quello di Pelant, hai messo da parte tutto ciò in cui credi per proteggere la tua famiglia. Non saresti nemmeno dovuto andare da Pelant e ridurgli la faccia come uno scolapasta, eppure ci sei andato. Perché in quel momento di furia cieca non ti è importato un accidente del distintivo e della pistola. Sei un uomo che protegge la sua famiglia, come potevi resistere all’idea che ti avesse portato via la tua Bones? “Ucciderei per te, morirei per te”. Whoa Booth, queste parole sono oggi ancora più vere di quando le hai pronunciate. Ora so cosa sei in grado di fare per la tua famiglia.
    Lo ha detto anche Caroline, vero eroe di tutta questa storia è Cam che, con le lacrime nel cuore, ha dovuto prendere le decisioni più difficili. Così come Jack e Wendell, don’t be subjective, don’t make assumption, question everything. Oggi ha vinto Pelant, oggi ha vinto la scienza. Domani forse vincerà il cuore, quando tutto si aggiusterà e Pelant verrà sconfitto. Perché l’emotività di Booth, Sweets, Caroline e soprattutto quella di Angela purtroppo si è rivelata essere solo una teoria, non puoi scagionare dalle accuse una persona solo perché ha una corazza, ha sofferto in passato ma ora è un’ottima madre, a nulla valgono le parole. E Bren sarebbe d’accordo, si è dimostrata razionale e distaccata per tutto l’episodio, poi il “crollo”.
    Ha deciso di stare accanto a Booth nel momento in cui la loro bambina veniva battezzata e poi quelle parole dette a Booth erano così piene di … ha preso il suo cervello e lo ha messo in folle, ha ingranato la marcia del cuore e se n’è andata.
    Ha sofferto in una maniera indescrivibile quando i suoi genitori se ne sono andati quindi sa cosa sta passando Booth. Eppure lo ha fatto.
    Ha detto che non avrebbe voluto cambiare la sua vita per causa di Pelant eppure l’ha cambiata.
    Colei che diceva di non saper cambiare, quanta strada ha fatto?
    Ora so cosa è in grado di fare Bren per la sua famiglia.

    Tutti, uno ad uno, sono stati meravigliosi in questo episodio, hanno proprio tirato fuori il meglio da ogni singolo personaggio, in ogni singola battuta.
    Jack, Cam e Wendell superbi nel cercare di mantenere la calma e la razionalità. Fanno il loro dovere ma a malicuore. La scena in cui Cam piange è straziante.
    Caroline non si smentisce, a lei non gliene frega niente se le prove sono tutte contro Brennan, ma con il cuore enorme da zia se li vorrebbe abbracciare burberamente tutti.
    Sweets ed Angela sono stati straordinari nel loro essere le spalle di BB.
    Mi viene da pensare che la presenza scenica di questi due personaggi sia proporzionale alle emozioni provate da Brennan e Booth. Nella prima parte si vede più l’azione di Booth e la presenza di Sweets. Più la rabbia di Booth cresce fino ad esplodere, più Sweets va incontro a quelle che sono le sue esigenze. Il profilo da lui stilato combacia con quello di Pelant ma anche con quello di Brennan, e anche lui fallisce.
    Più Bren abbandona la sua razionalità, più crescono le caratteristiche scientifiche di Angela che lotta fino alla fine.
    Pelant, che te lo dico a fare … sei creepy all’ennesima potenza!
    Sono contenta che la sua storyline non si sia chiusa qui, anche se non vedo l’ora di vederlo capitolare (e ovviamente sono curiosa di sapere come lo incastreranno!)


    Chiudo con una provocazione, in quanto mi sono autoproclamata Queen of the conspiracy: a me sto agente Flynn mica me la racconta giusta … just saying.


     
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