7x11 "The Family and the Feud"
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7x11 "The Family and the Feud"

30/04/2012 discussione versione originale

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  1. Ilovebones
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    Dopo aver rivisto un paio di volte l'episodio posto anche io un piccolo commento, innanzitutto premetto che mi è piaciuto tantissimo.. un pò più dei precedenti!

    Ho apprezzato abbastanza la dinamica nel complesso e i 42 minuti sono letteralmente volati! Sempre divertentissimo Jack, credo che con Daisy fossero particolarmente ispirati.. mi ha fatto molto ridere la scena degli spaghetti! :)
    Ben inserita anche Angela, è sempre piacevole vederla al di fuori del laboratorio.
    Cam in questo episodio è stata molto "capo".. la sua competizione con Brennan ogni tanto rispunta fuori, d'altra parte sono due donne tutte d'un pezzo quindi ci sta che ogni tanto emerga questa dinamica all'interno della loro collaborazione.

    Passando alla parte che mi è piaciuta di più.. è evidente quanto ancora il passato si rifletta nella vita di Brenna, d'altra parte chi potrebbe mai dimenticare un abbandono?
    La sua esperienza si trasforma in una paura irrazionale, incontrollabile, perchè ora di mezzo non c'è più solo lei ma anche la sua bambina.
    Bones vuole bene a suo padre, alla fine si vede chiaramente.. lui si presenta alla sua porta mortificato e lei quasi si commuove, ma come biasimarla se con riesce a fidarsi completamente di lui?
    Booth si inserisce perfettamente in questo quadro; la ama al punto di affidare Christine a Max nonostante il passato, vuole che lui e Temparence riallaccino ulteriormente il loro rapporto, vuole che sua figlia passi del tempo con il nonno (bè in realtà vuole anche non dover più fare colloqui con le tate! ;) ) d'altra parte però la asseconda quando lei decide di allontanare suo padre, nonostante si fidi di lui. Booth le persone le capisce, se non si fosse fidato ciecamente di Max non gli avrebbe mai permesso di rimanere da solo con sua figlia.

    Bellissimissimi B&B come coppia, nei loro momenti di interazione, dannatamente naturali da sembrare veri.. mi sono sciolta nelle scene del bacio (nonostante l'avessi visto già nelle stills un numero imprecisato di volte), e anche nella brevissima telefonata in cui si sente solo lui che risponde al ti amo di lei.. Non mi ci abituo!!! :wub:

    Mi hanno divertita tantissimo la scena iniziale, quando dicono a Sweets che baby C. è stata "sospesa" dal nido (no comment!), e la scena in macchina.. la faccia di Booth dopo la telefonata è impagabile!!
    Insomma, giudizio positivissimo! :D
     
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  2. monia1972
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    Episodio piacevolissimo,come hanno detto in tante,la scena del bacio l'avevo già vista ,ma mi piace un sacco...
    E' normale poi che Brennan sia in apprensione per la bimba, sia per il suo passato,e sia perchè è diventata mamma...sono una bellissima familly...quasi da non crederci!!!

    Edited by monia1972 - 6/5/2012, 22:29
     
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  3. sella
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    Questo mio post coinvolge anche il 7x10, no, forse l’intera stagione.

    Lo confesso, non avevo nessuna intenzione di commentare, perché, guardando l’episodio e leggendo i vostri interventi esaurienti e esaustivi, soprattutto quello iniziale di Teresa, mi sembrava superfluo un mio contributo. Ma, girando qua e là tra i diversi siti, mi è capitato di leggere una serie di commenti alla settima stagione, tutti negativi, tutti uniti nel rimpiangere i “bei vecchi tempi andati”, in uno dei quali la stagione in questione era definita “stucchevole” e qui mi sono fermata e ho iniziato a riflettere. Tutto zucchero e miele? Troppa melassa? Hanno insistito troppo su B/B, per cui gli episodi di Bones sono così “stucchevoli” al punto tale da far perdere in qualità e credibilità all’intera series? (Vedi commento di loendorder, 10 aprile 2012, in Italia-Film.Com).
    Pur riconoscendo che in questa stagione esistono carenze notevoli sul versante procedurale, come sempre, nel massimo rispetto della libertà di pensiero (non solo mia, ma altrui, soprattutto, se dissonante) non mi sento proprio di aderire a un simile giudizio per tanti motivi, tra i quali uno dei più importanti è che, prestando un momentino d’attenzione, calandosi nelle situazioni, questa breve, ma intensa settima stagione si rivela ben lontana dall’essere “tutta rosa e fiori”, perché fin dal primo episodio ci ha rappresentato la fatica del vivere, del vivere quotidiano, l’impegno necessario che il vivere insieme richiede per smussare gli angoli, limare le ruvidezze piccole e grandi, non lasciarsi catturare dalle dinamiche negative di fronte alle incomprensioni, accettare le diversità e i limiti reciproci. Ma Brennan e Booth non si conoscono da tanti anni? Il loro rodaggio è stato lungo e periglioso, per cui dovrebbe essere tutto facile, facile, cosa altro devono scoprire, su che cosa d’altro devono battibeccare questi due? Eppure dall’inizio alla fine, dal grande problema del dove vivere, di quale casa scegliere fino alla questione di girare per casa con le pantofole oppure a piedi nudi o dove far nascere la figlia, è una schermaglia continua, simpatica, ammiccante, ma sempre schermaglia. Onore al merito al gatto e alla volpe (detti anche Cip e Ciop) per non essere caduti nella trappolona del “due cuori e una capanna”, perché, perché è un dato di fatto che Brennan e Booth sono insieme perché sta per nascere loro un figlio e, riconoscendo finalmente a se stessa/o di voler un bene dell’anima all’altra/o, hanno fatto il grande passo. Senza il figlio, dove starebbero questi due? Ma, come in tutte le situazioni della vita, oltre al sesso, che per loro stessa dichiarazione va alla grande ed è molto, molto soddisfacente (il famoso “tira, tira” di mia madre), nella convivenza ci sono tante, tantissime cose, piccole e grandi, dai modi di vedere e d’impostare le scelte di vita fino al tubetto del dentifricio, di come si usa (il famigerato “tappetto”) e via dicendo. Bisogna rodare e il rodaggio è lungo, ha necessità di comprensione e di empatia reciproche, ha bisogno di guardarsi negli occhi e di condividere le difficoltà (come le gioie) sempre, di parlarsi con entusiasmo e con tanta, tanta pazienza (non rassegnazione), perché il grande nemico, ossia, il silenzio, il dare per scontato qualcosa non deve insinuarsi nel rapporto. Accettare il limite dell’altro, la sua diversità è cosa ben diversa dalla sconfitta, che comporta prima l’indifferenza e poi il rifiuto. Per cui, in tutti questi episodi ci è stata rappresentata la fatica di costruire insieme una famiglia, compito mai facile. Con gli inevitabili alti e bassi, soprattutto con il trovare finalmente la loro casa, passata nel puro stile hollywoodiano da condizione di rudere a villa megagalattica con il semplice schioccare delle dita di una mano (ma quando ci faranno salire anche a noi al piano superiore?), ecco che la nascita di Christine sembrava aver chiuso questo arco narrativo, ma così non è stato, perché, se da una parte, la presenza della figlia definisce tanti aspetti, dall’altra ne apre di nuovi, alcuni imprevedibili (la possessività di Brennan nei confronti di Christine) e altri abbastanza prevedibili (Parker e Max). Chiarisco che non mi soffermo sulla possessività di Brennan, aspetto di verificare se ci saranno sviluppi ulteriori, perché la mia reazione, quando ho visto l’episodio, è stata: D’accordo, ma poi, quali le conseguenze e le ricadute sulla pupa? Quando mano a mano crescerà, come si evolverà tutto quanto? Mah, vedrò, per ora mi tengo a distanza, perché, per esperienza di vita, mi tengo ben lontana da queste dinamiche, che non gradisco e non approvo.
    Parker e Max, il passato che si riaffaccia e il loro ritorno non è automatico, perché Brennan e Booth si devono confrontare singolarmente e insieme, con il complicatissimo intreccio di sentimenti e di emozioni che ciascuno dei due si porta dentro verso il padre e verso il figlio. Con le migliori intenzioni del mondo, all’inizio ambedue sbagliano, perché si fanno prendere dalle loro rispettive paure (paura di non essere un bravo padre, per Booth, paura d’essere abbandonata di nuovo da Brennan, non a caso con un tipico transfert proiettata sulla figlia) e cadono nel pre-giudizio: Parker è geloso della sorellina, deve esserlo per forza (in fondo, non è questo che viene sempre ripetuto in tutte le forme e in tutte le salse?), Max inevitabilmente, nonostante tutte le prove d’affetto indirizzate alla figlia, prima o poi ricadrà nella sindrome dell’abbandono. Brennan e Booth chiudono così i loro cuori, si cristallizzano sulla situazione quo ante e di fatto corrono il rischio d’escludere sia Parker che Max dalla dinamica degli affetti famigliari. Per fortuna loro e nostra, alla fine si crea l’occasione per parlare e così sia Parker che Max hanno modo di manifestare i propri sentimenti, soprattutto, la bontà e la gentilezza dell’animo. Eureka! La vita ricomincia, un nuovo equilibrio viene trovato, la famiglia si allarga e nuove trame e nuove tessiture si profilano e possiamo stare tranquilli/e, grosse emozioni sicuramente ci attendono al varco.
    A questo punto mi viene spontaneo riconoscere che il gatto e la volpe continuano il loro lavoro di fino nella descrizione dei rapporti umani e così riescono a rispettare l’assunto di fondo di Bones: delle persone si possono incontrare, conoscere e costruire mano a mano una rete di relazioni “buone”, per cui la vita di ciascuno, sia singolarmente che collettivamente, viene accresciuta e realizzata. Ciascuno del gruppo di lavoro del Jeffersonian a suo modo, con i suoi tempi, a questo punto del cammino, può dire di avere raggiunto un traguardo: nessuno è solo, il loro interagire coinvolge sia la sfera privata che quella professionale (anche Sweets sta crescendo, al punto, da cantarle finalmente chiare a Booth e metterlo davanti alla verità dei fatti), per cui possono guardare al futuro con speranza, possono credere nel futuro, volerlo, progettarlo, costruirlo per sé e per gli altri, le persone cui vogliono bene. Il legame che li tiene uniti è famigliare (pur nella diversità di tipi). Bones come elegia della famiglia? È questa l’autentica cifra interpretativa dell’intera series? L’ipotesi mi stuzzica, chi vivrà, vedrà, intanto, come al solito, “il seguito alla prossima puntata”.

    Edited by xhio - 6/5/2012, 23:21
     
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  4. vale2875
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    brava sella tante cose erano state dette; ma le tue analisi servono sempre per chiudere il cerchio sulla puntata :D

    dico solo una cosa..."Quando diventi genitore capisci veramente i tuoi genitori" e questo succede nel bene e nel male; puoi capire perchè ti dicevano No, perchè erano ansiosi, possessivi, curiosi, perchè non sono riusciti ad abbracciarti, a capirti

    e poi però capisci anche che forse...sarebbero dovuti venire alla tua recita..che tu hai fatto i salti mortali per esserci a quella di tua figlia...che a volte hanno sbagliato e che probabilmente anche tu sbaglierai

    essere genitori è difficile e nessuno ti insegna ad esserlo
     
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  5. sella
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    Grazie, cara, bellissime parole, arrivano nel profondo del cuore.
     
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  6. _ste_17
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    Non avevo intenzione di commentare perché questo episodio non mi aveva trasmesso niente di particolare, cosa che invece non è accaduta leggendo il commento di Vale:

    CITAZIONE (Vale2875 @ 7/5/2012, 11:44)
    ..."Quando diventi genitore capisci veramente i tuoi genitori" e questo succede nel bene e nel male; puoi capire perchè ti dicevano No, perchè erano ansiosi, possessivi, curiosi, perchè non sono riusciti ad abbracciarti, a capirti

    e poi però capisci anche che forse...sarebbero dovuti venire alla tua recita..che tu hai fatto i salti mortali per esserci a quella di tua figlia...che a volte hanno sbagliato e che probabilmente anche tu sbaglierai

    essere genitori è difficile e nessuno ti insegna ad esserlo

    Non posso parlare per esperienza, se non come figlia, ma condivido il tuo punto di vista e credo che non potessi trovare delle parole più semplici e più belle per spiegarlo.

    In riferimento invece al commento di Sella, devo dire che invece io sono piuttosto combattuta.
    Sicuramente in questa stagione ho trovato molte azioni di Brennan esagerate (forse volutamente esagerate dagli autori o forse esagerate soltanto perché lei non ha molta dimestichezza con le mezze misure), e tante volte alla prima visione dell'episodio mi sono ritrovata ad esclamare 'no, basta ! Anche questo nooo!!'. Poi però rivedendolo tutto trova il suo senso, ogni azione svela la sua effettiva motivazione, il quadro complessivo si riassesta ed io torno a far pace con gli autori.
    Ad esempio, ritenevo inverosimilmente esagerata l'apprensione di Brennan per la figlia, tanto da richiedere alla direttrice dell'asilo una foto ogni mezzora o una telefonata a Max ogni ora. Lo potevo capire il primo giorno di separazione, forse la prima settimana, poi però basta.
    In questo episodio invece abbiamo visto quanto sia ancora aperta e dolorosa in lei la ferita causata dell'abbandono: non sono bastati gli anni, né i diversi tentativi di riavvicinamento del padre (ricordando quanto le era costato nella terza stagione) né il suo desiderio di far parte attivamente della vita della figlia (tanto da farsi arrestare pur di non allontanarsi più): lei non lo ha ancora davvero perdonato e non si fida ancora di lui. Ha paura che tutto si ripeta daccapo e, soprattutto, che capiti a sua figlia.
    Io questa cosa qui non l'avevo davvero percepita con queste dimensioni.
    Allora certi comportamenti ci possono anche stare, perché come diceva Vale essere genitori è difficile e nessuno ti insegna ad esserlo, e per lei, secondo me, è ancora più difficile perché gli unici esempi che ha avuto sono quelli che non deve e non vuole seguire (i suoi che l'hanno abbandonata senza una parola, le diverse famiglie a cui è stata affidata...).
    Però confido nella ripidità della sua curva di apprendimento...

    Per finire:
    CITAZIONE (sella @ 6/5/2012, 13:44)
    Chiarisco che non mi soffermo sulla possessività di Brennan, aspetto di verificare se ci saranno sviluppi ulteriori, perché la mia reazione, quando ho visto l’episodio, è stata: D’accordo, ma poi, quali le conseguenze e le ricadute sulla pupa? Quando mano a mano crescerà, come si evolverà tutto quanto?

    Secondo me gli effetti già cominciano a vedersi: infatti la pupa è già stata espulsa ... ehm... sospesa dall'asilo, e le ripercussioni più gravi le avremo sicuramente nel finale di stagione.


     
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  7. omelette73
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    E che non vi senta più dire "pensavo di non commentare, perché è già stato detto tutto" :lol:
    Questi ultimi tre commenti sono uno più interessante dell'altro!
    Grazie ragazze.
     
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  8. vale2875
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    grazie ragazze eh eh io ho preso la laurea in depressione post parto per non parlare del master che sto facendo sulla pre-adolescenza naughty
     
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  9. sella
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    Stefania cara, grazie anche a te per il tuo commento, che mi ha fatto inquadrare in maniera differente il comportamento di Brennan. Che vuoi farci, il vissuto gioca il suo ruolo non solo con Brennan.
     
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23 replies since 8/2/2012, 08:56   1329 views
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