7x06 The Crack in the Code
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7x06 The Crack in the Code

15/12/2011 discussione versione originale

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  1. Ales2004
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    QUOTE (sella @ 16/1/2012, 19:15) 
    A questo punto mi domando: quale guerra viene iniziata? Chi e cosa legittima Pelant a imbarcarsi in una simile impresa? Combatto i reati, commettendo, a mia volta, reati? Oppure, dato che sono io ad agire, e poiché alla fin fine sono legge a me stesso e svincolato da ogni dovere, se non quello di raggiungere il risultato prefissomi, il caro e vecchio “il fine giustifica i mezzi”, essendo in effetti un (il) paladino del bene, il cavaliere senza macchia e paura, oltre-uomo di nietzschiana memoria, che si preoccupa del bene e della felicità delle povere pecorelle, o ancora, meglio, prendendo lo spunto dall’interrogatorio iniziale dell’inserviente, di coloro che non sono altro che “bacarozzi” (= scarafaggi. Definizione romanesca), il mio agire è “al di là del bene e del male”? Come Booth, mi permetto di dissentire.
    Una cosa riconosco a Pelant degna di nota: l’accenno alla crisi sistemica, per cui la iperregolamentazione rende nel mondo contemporaneo i sistemi e i sottosistemi sempre più complessi e, pertanto, più fragili. Quando ho sentito pronunciare all’attore quella battuta, le mie antennine si sono drizzate e lo confesso mi sono sentita intellettualmente molto vicina agli autori di Bones per averla inserita. Essa apre scenari per me affascinanti e su cui ho studiato, scritto e insegnato per molti anni, ma non è questa la sede opportuna per trattarla, anche perché è talmente importante e coinvolgente da non poter essere ridotta in briciole, va rispettata in tutta la sua problematicità e complessità. Ma anche perché, ve lo confido sottovoce, non mi voglio rovinare il mio commentino sulla scena finale, la famigerata seconda puntata.

    Tanto per chiarire, non sto giustificando Pellant :lol: Anch' io dissento dal suo modo di vedere, come Booth. Mi piace come cattivo televisivo, non che stia pensando che tutto sommato la sua sia una guerra giusta :huh:
    Giusto per fugare ogni dubbio ;)

    Quello su cui dissentivo Sella era il fatto di ritenerlo solo un arrogante che gioca con la vita delle persone e che inventa questo gioco solo per divertimento. O per provare la sua intelligenza. Come ho scritto anche in risposta a Teresa, secondo me invece c' e' molto di piu', o almeno io lo vedo cosi'.
    E sempre come menzionato sopra, questo cattivo mi ricorda Broadsky e come per lui, la posta in gioco e' ben piu' alta che non provare solo chi sia piu' intelligente.
    Questo creare cattivi complessi che non siano motivati solo da problemi psichiatrici, questo tornare a temi scottanti anche raccontando i crimini, questa cura nei personaggi e nella loro storia, motivazioni, illusioni e pensieri e' proprio quello che rende Bones diverso da tanti altri telefilm simili.
    In questo episodio, e con questo cattivo, Bones e' tornato in tutta la sua gloria e sta puntando proprio sui suoi punti di forza.

    Ottimo!
    Rimaniamo in attesa della seconda parte Sella! :)
     
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50 replies since 20/9/2011, 19:04   3166 views
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