7x06 The Crack in the Code
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7x06 The Crack in the Code

15/12/2011 discussione versione originale

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  1. Ales2004
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    QUOTE (omelette73 @ 16/1/2012, 12:11) 
    Nel caso di un serial killer le cose cambiano.
    Oltre all'evidente fatto che i soggetti in questione non si limitano ad uccidere una sola persona, la vittima in se stessa cambia ruolo e diventa il mezzo con cui far arrivare il messaggio, il serial killer non ha "conti in sospeso" con la sua vittima, la sua follia non è rivolta contro il singolo individuo, quindi è come se il suo atto venisse spersonalizzato, in questo caso comprendo Serenella quando parla di Pellant come di qualcuno e cito, "asetticamente deprivato (almeno per adesso) di ogni motivazione umana."
    Non penso che lei si riferisse all'assenza di motivazione, ma al fatto che nel caso di un serial killer, si spezza quel legame che sussiste fra vittima e carnefice, costituito dal movente, rendendo di fatto il cattivo della situazione di una freddezza umana raccapricciante, perché uccide, priva più uomini della vita, con l'unico scopo di lanciare il suo folle messaggio. Esattamente come per Pellant non contava la povera turista o come non contavano le vittime per il Gravedigger o Gormagon, se non per il fatto che rispondevano alle loro necessità criminali.

    Quello che proprio non avevo capito era proprio la frase: deprivato di ogni motivazione umana. Perche' per me motivazione umana e' anche quella del serial killer. Se vuoi possiamo dire che il serial killer, come il soldato daltronde, spersonalizza le vittime, e quindi anche la sua motivazione non e' correlata ad una relazione personale con la vittima (emotiva o economica). Se vogliamo a modo suo Booth faceva lo stesso con quelli che uccideva come cecchino. Che le sue azioni siano avallate dal nostro sistema sociale la cosa pero' non cambia la motivazione.
    Io volevo proprio fare riferimento al fatto che questo Pellant si sente in guerra, si sente un soldato, con una missione da compiere, cosa ben diversa dall' ammazzare per gioco e divertimento o solo per arroganza, ed io avevo capito questo dell' intervento di Sella, e su questo, sempre che non abbia capito male, continuo a dissentire.

    Questo cattivo mi piace perche' ha lo spirito "da soldato" di Booth (le mie motivazioni giustificano le mie azioni e le rendono giuste) ma l' intelligenza e il modo di agire di Brennan. Questo lo rende l' avversario perfetto proprio per la coppia Booth-Brennan, e non per niente entrambi i loro nomi erano cerchiati, non solo quello di Booth (FBI, i cattivi).
    Se vogliamo anche Gormogon a modo suo era animato dallo stesso intento di giustiziere del sistema corrotto, ma era troppo psicotico (il cannibalismo) e decisamente troppo "gotico". E poi Gormogon e' stato stroncato dallo sciopero e la sua storia non ha potuto compiersi secondo le idee degli autori.
    Questo e' invece davvero un personaggio che secondo me offre incredibili opportunita' narrative, perche' non disgusta il pubblico come Gormogon o Epps. Se vuoi mi ricorda Broadsky, anche lui in fondo animato da intenzioni nobili (ai suoi occhi!).
    Ma Broadsky era "solo" un cecchino, ed era puramente una sfida per Booth, da solo. Questo invece, come ho gia' detto, e' il cattivo che sfida la coppia, sotto ogni aspetto, e non avete idea di quanto apprezzi questa scelta degli autori, dove la coppia B&b verra' esplorata non solo nell' intimo della loro relazione affettiva (la bimba) ma che nel suo ruolo "sociale".

    Grazie girls per lo cambio. L' entusiasmo rimonta :clap: .
     
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50 replies since 20/9/2011, 19:04   3166 views
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