7x06 The Crack in the Code
  • Poll choices
    Statistics
    Votes
  • 10
    78.95%
    15
  • 9
    15.79%
    3
  • 7
    5.26%
    1
  • 8
    0.00%
    0
  • 6
    0.00%
    0
  • 5
    0.00%
    0
  • 4
    0.00%
    0
  • 3
    0.00%
    0
  • 2
    0.00%
    0
  • 1
    0.00%
    0
Guests cannot vote (Voters: 19)

7x06 The Crack in the Code

15/12/2011 discussione versione originale

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ales2004
        Like  
     
    .

    User deleted


    QUOTE (sella @ 15/1/2012, 17:41) 
    La sfida che Pelant lancia contro i nostri, per cui due esseri umani sono barbaramente uccisi, è un gioco, un puzzle di cui è inventore e giocatore al tempo stesso, è il divertimento di una superintelligenza pervertita, la quale si è proposta l’obiettivo di dimostrare possibile l’impossibile. È il caro e vecchio gioco del gatto con il topo, il tutto portato su un piano rarefatto, asetticamente deprivato (almeno per adesso) di ogni motivazione umana.

    In effetti, Pelant, apparentemente privato di tutti i suoi giocattolini, costretto da un misero strumentino (la cavigliera elettronica) a starsene chiuso in casa, si annoia e, pertanto, si inventa un giochetto, una sfida contro i più bravi, gli alfieri della vita, coloro che combattono il male e ci riescono molto bene. Perché questa sfida? Tanto per il passare il tempo? Che disprezzi Booth è facilmente comprensibile, è agente dell’FBI, quindi, quale occasione migliore per potersi togliere qualche soddisfazione. Ma Booth da solo non avrebbe mai attirato la sua attenzione, la molla che fa scattare il suo interesse è la sua collaborazione con il Jeffersonian, con gli scienziati, con gli intelligentoni. Sono loro a dover essere sfidati, colpiti e annientati in un crescendo, di cui abbiamo visto solo le anticipazioni. Ci dovranno andare di mezzo degli esseri umani? Ma che volete che sia, per dare soddisfazione al mio ego, dato che mi sono autoproclamato “dominus” assoluto (non per niente sono il più intelligente di tutti e è un tocco raffinato che Brennan colga immediatamente il nocciolo della questione, per cui nel corso dell’episodio affermi varie volte che la più intelligente è lei), nessuno ha dignità d’essere umano, tutti sono pupazzi nelle mie mani, decido io chi vive e chi muore.

    Dovrei rivedere l' episodio Sella, ma da come l'ho visto io le motivazioni di Pellant mi sono sembrate leggermente diverse.
    Lui si era infiltrato nel sistema operativo della Difesa rendendolo aperto e vulnerabile ad attacchi. Durante il primo interrogatorio Pellant dice che lo aveva fatto proprio per dimostrare che il sistema fosse fallace e non sicuro (della serie, sono un patriota per averlo fatto). "Soldati sarebbero potuti morire" gli risponde furibondo Booth. "Appunto" e' la risposta.
    Pellant ha quindi incominciato il suo "hacktivism" forse per gioco, forse perche' voleva dimostrare al mondo quanto fosse intelligente, o attirare l' attenzione su se', o forse davvero per dimostrare a quelli della Difesa quanto fossero poco intelligenti, e sono tutte motivazioni distintamente umane. Quindi non mi sembra che il tutto sia su un piano asettico e deprivato di motivazione umana. Al contrario. E' la lotta del singolo contro un sistema che percepisce inferiore. Il genio che si sente incompreso. Umanissimo.
    Condannato per tale reato, si ritrova si' a casa e con il divieto di uso di PC e connessione internet. Ma questo non lo ferma, anzi lo spinge ad alzare ancora di piu' il tiro e quindi non solo uccide per dimostrare al sistema quanto poco sicuro, fintamente solido e ridicolo sia, e quanto inefficaci siano le sue strategie di difesa (i divieti, la cavigliera elettronica, la legge) ma anche che lui e' superiore a tutto cio' (e a quanto pare lo e' davvero dato che riesce ad aggirare tutto) e che queste stesse strategie sono poi la vera fragilita' del sistema (piu' e' complesso e piu' diventa vulnerabile, dice a ragione) e proprio grazie alla complessita' del sistema lui ha un alibi di ferro.
    Non ci ho visto l' intenzione di dimostrare che nessuno ha dignita' di essere umano e che decide lui chi vive e chi muore. E' una guerra (anche questa cosa tipicamente umana) contro il sistema. Le vittime sono scelte accuratamente per raggiungere uno scopo, sono il danno collaterale che ogni guerra porta con se'.
    A me e' proprio questo che e' piaciuto di questo cattivo, non gioca per divertirsi, non ammazza per piacere (alla Epps). Si sente investito di una missione. Il cadavere e' stato nascosto in un posto che avrebbe condotto a scoprire prove contro l' FBI, il suo malaffare e agenti corrotti. A modo suo lotta contro l' abuso dei poteri forti.

    Insomma, io ci ho visto una motivazione molto piu' seria che non il piacere di giocare al gatto e al topo. Quella era piu' la caratteristica di Epps. Qui c' e' un ballo un discorso molto piu' grande e anche complesso (se vuoi anche chi non si ferma ad un semaforo rosso perche' tanto ha guardato e non c' e' nessuno sta praticando la stessa arroganza di sentirsi superiore a norme, leggi e ne pratica il disprezzo, rischiando la vita altrui) che investe in pieno le fondamenta della nostra societa'. Booth e Brennan e tutti gli squints qui si stanno ingaggiando in una guerra seria con un uomo e la sua missione contro il sistema. Sistema che in effetti ha i suoi buchi (la corruzione dell' FBI), le sue false illusioni di sicurezza (il sistema della Difesa che non e;' sicuro per niente).
    Almeno, io ho capito questo dell' episodio :)
    Exciting :clap:

    Edited by Ales2004 - 15/1/2012, 20:22
     
    .
50 replies since 20/9/2011, 19:04   3166 views
  Share  
.