6x22 "The Hole in the Heart"
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6x22 "The Hole in the Heart"

12/05/2011 discussione versione originale

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  1. sella
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    Il commento è dedicato a Lidiana e Romina. Grazie, ragazze, per le vostre bellissime parole.
    Premessa: I post precedenti sono così profondi ed esaurienti, che mi consentono di tralasciare molti argomenti di questo episodio bellissimo, di una coralità perfetta, cui sembra di potersi applicare il famoso motto dei moschettieri: “Uno per tutti, tutti per uno”. Non potendo fare i dovuti collegamenti, ho scelto di ometterli, solo desidero ringraziare Cristina per la sua citazione di “Resistenza e resa” di Bonhoeffer, la quale consente di inquadrare il cammino di Brennan e Booth come un imparare a vivere nella reciproco accogliersi, per cui ogni gesto e ogni atto d’amore è, al tempo stesso, dono e perdono (per inciso, lo sai che grazie a te il topic è citato da Google, puoi verificare andando a cercare “resilienza in Bonhoeffer”).
    Prima d’entrare nello specifico della mia analisi, mi sembra doveroso esprimere il dovuto riconoscimento nei confronti degli autori, per come hanno impostato il tutto e per le soluzioni tecniche adottate. Infatti, l’essere ricorsi all’usato e abusato “escamotage” della “dissolvenza”, tipica nella cinematografia statunitense durante il periodo di vigenza del Codice Hays e nella televisione USA soggetta a una regolamentazione ancora più restrittiva, mi ha deliziata (una volta le scene girate in camera da letto non prevedevano la possibilità del letto matrimoniale – avrebbe potuto suscitare pensieri peccaminosi -, per cui la soluzione adottata era rigorosamente dei letti gemelli. Suscitando, al tempo stesso, la perplessità e l’ilarità di mia madre). Mi sono divertita moltissimo, quando ho capito la scelta adottata per ben due volte di seguito, intuendo subito il putiferio che avrebbe suscitato. Non per niente, mi è venuto spontaneo definire Hanson e Nathan come i due “perfidoni”, i quali, però, in questa maniera hanno dimostrato coraggio nel lanciare un simile sasso in piccionaia con cui, al tempo stesso, sconcertare e stupire i fan scontenti e insoddisfatti e gli addetti ai lavori negativi a dir poco nei confronti di questa stagione. La dissolvenza permette di dire e di non dire, di vedere e di non vedere, di arrivare fino al momento cruciale e poi spostare l’inquadratura su un particolare qualsiasi grazie al quale cambiare scena. Era la soluzione canonica ai tempi della mia giovinezza, tutto veniva lasciato alla libertà degli spettatori: quante fantasie, quanti sospiri … Era vera e propria ipocrisia, ma era anche la magia del cinema di una volta. Questo significa il riscatto dei due? No, non credo proprio, ma ormai, quando escono dalle nebbie fitte e tornano a essere gli autori che per tanto tempo abbiamo amato e rispettato, ritengo sia doveroso riconoscerlo, non cadendo in atteggiamenti di partito preso. Dopo aver preso atto della soluzione adottata, mi sono chiesta: è stato solo un espediente tecnico oppure grazie ad esso si è voluto raggiungere un valore contenutistico? La risposta che mi sono data è stata la seconda e sulla base di essa mi sono mossa per le mie riflessioni e considerazioni.

    La coppia. Con questo episodio si può ritenere concluso il processo di umanizzazione di Brennan e la soluzione della crisi esistenziale di Booth. È facilmente intuibile come i due esiti siano strettamente interdipendenti fra di loro, l’uno non potrebbe essere senza l’altro, anche se per Booth un ruolo importante lo svolge anche Broadsky, sua vera e propria catarsi rispetto al suo passato di cecchino e al peso che esso ha rappresentato nella sua vicenda personale. Nel definire ormai pienamente raggiunta l’umanizzazione di Brennan, come persona ormai disponibile a viversi nella sfera emozionale e sentimentale, mi sembra importante sottolineare le parole che ella pronuncia subito dopo la morte di Vincent. Ancora inginocchiati, ella si rivolge a Booth e gli attesta che ha fatto tutto il possibile e che nel farlo è stato coraggioso. È un comportamento da evidenziare, perché non solo rivela per l’ennesima volta il suo cuore generoso, ma perché in un momento di sconvolgimento totale, sotto shock per la morte improvvisa, Brennan non si preoccupa per sé (lo farà più tardi), ma si rivolge all’altro vicino a sé, lo incoraggia, lo sostiene, dà a Booth ciò di cui ha bisogno, insomma si preoccupa per lui. In questa maniera manifesta la sua sensibilità e la sua avvedutezza. Con questa sua crescita non significa che Brennan non resti se stessa, con i suoi vezzi, i suoi comportamenti tipici, come dimostra ampiamente nella scena finale dell’episodio, quando si presenta con la pianta di ortensie. Quel vaso messo sulla bara può sembrare ridicolo, mentre ha la funzione di suscitare tenerezza e simpatia in noi che stiamo assistendo. Spezza la drammaticità del momento e, in fondo, crea un ponte tra la morte e la vita. La prima si è presa proditoriamente Vincent, ma la seconda con quella pianta e con la canzone riafferma la sua forza che è quella di continuare ad essere.
    Vengo alla scena clou, al momento tanto atteso ormai da tanti anni. Quando è iniziata la scena a casa di Booth, il mio commento è stato: “ma che burino, lei sul divano e lui, comodo, comodo nel suo lettone” e non mi convinceva neanche tanto l’offerta dello scambio. Ma poi, mano a mano ho capito, che la disposizione dei due personaggi aveva un significato ben superiore a quello d’assicurare a Booth il necessario riposo per poter essere nel pieno delle sue forze ed energie. La scena ha un valore simbolico, che, per me, racchiude, l’essenza di Bones, ne rivela l’opzione di fondo e ci consente, almeno a me, di fare valutazioni che arricchiscono ulteriormente l’impianto narrativo dell’intera series. Lo sappiamo benissimo: ad un certo punto della notte, anzi al fatidico scoccare delle 4.47 una Brennan scioccata entra nella stanza e questa volta è lei a chiedere aiuto a Booth. È una scena che va centellinata attimo dopo attimo. Atterrita e presa dal senso di colpa per le male interpretate parole di Vincent, Brennan pronuncia un interrogativo di fondamentale importanza: “Che razza di persona sono?”. “Io, chi sono?”. Attenzione, nel porsi la domanda delle domande, Brennan non se la gioca nella sua interiorità, come in fondo ha sempre fatto da quando è stata abbandonata dai genitori, ma si muove, va e chiede aiuto e nel farlo “apre la porta”, entra e, dopo aver ricevuto le debite riassicurazioni, dimostra ancora d’avere bisogno, bisogno d’essere consolata, d’essere coccolata, d’essere accolta, di potersi rifugiare fra due braccia potenti e di posare la sua testa sul petto di Booth, il quale spalanca le braccia e l’attira a sé. È bellissimo questo momento, finalmente i due si riconoscono e si accolgono nello stesso momento e con unità d’intenti, senza difese e senza preclusioni, in un gesto semplicissimo che, però, esprime e significa tutto. Non per niente, dopo aver pianto ancora un po’, Brennan si distende e, facendosi più vicina, riposa. Sono finalmente a casa, ciascuno dei due ha trovato nell’altro il porto della propria vita. È una scena perfetta e, a mio modesto parere, così doveva terminare, perché solo in questa maniera ci permette di gustare fino in fondo cosa li ha legati finora e che cosa si accingono a vivere nel loro futuro. Ma a questo livello di interpretazione se ne può aggiungere un altro. Brennan e Booth sono separati da una porta, l’espressione di sottaciuto rimpianto che si legge sul viso di lui, la dice lunga. Booth è ben consapevole che con tutto quello che è successo, egli non può prendere l’iniziativa, gli è inibito dalle scelte fatte nel suo recente passato. Ma … ecco che quella porta viene aperta da Brennan, è lei a prendere l’iniziativa, è lei ad andare verso Booth, è lei a colmare la distanza e in questa maniera, senza parole, senza spiegazioni, senza chiarimenti, ella fa rinascere Booth, gli consente di tornare pienamente se stesso. In sostanza, gli porta la vita, fa, in fondo, quello che ha sempre fatto con le modalità tutte sue particolari, con il suo essere se stessa, fin dagli inizi, fin dal loro primo incontro, quando Booth ha sentito dentro di sé quella notte, che rifugiarsi nel gioco era una soluzione inutile e meschina. Fin da subito Brennan ha, forse inconsapevolmente, fatto emergere le parti migliori di Booth, gli ha consentito di migliorarsi. Ripeto, è fondamentale, gli ha dato la vita, come avevamo già visto in 5x07, quando gli è stata vicina nel suo affrontare la prova di tiro. Cosa è successo poi? Non lo so e francamente non mi interessa, so che su questo avrò i chiarimenti necessari a tempo debito e come scritto tante altre volte, non sono affatto presa dall’ansia dell’attesa, anzi trovo tutto questo molto sfizioso. Senza un po’ di incertezza, come potremmo trascorrere l’estate? Su che cosa potremmo speculare?
    Un’ultima cosa: una piccolissima sfumatura, che, però, è nello stile di Bones ed è una delle ragioni per cui amo tanto la series. Quando Brennan entra, Booth, dopo la prima sorpresa, si mette seduto a bordo del letto e posata la pistola, fa un piccolo gesto, controlla di non essere in disordine, verifica che la fatidica maglietta nera sia al suo posto. Inquadrato il gesto, mi è piaciuto moltissimo. Perché Booth si preoccupa di non essere in disordine, verifica che qualche centimetro della sua pelle non sia esposto? In fondo, Brennan l’ha visto nudo, l’ha spogliato senza denudarlo, è vero. Allora, perché questo ritegno? Semplice, per rispetto dell’altro, essere decorosi è segno di buona educazione e di civiltà. Questa è classe, signore mie.

    P.S. Il personaggio dell’agente Shaw mi è piaciuto, come pure l’attrice. Spero che torni nella prossima stagione e si inserisca nella nostra famigliona. Mi è piaciuta a tal punto che mi sono messa a immaginare eventuali sviluppi sentimentali: Sweets, Wendell? Vedremo.

    Scusatemi, ho iniziato riferendomi a Bonhoeffer, il grande teologo tedesco, martire per la libertà. Mi permetto di riportare questa sua poesia, che ho trovato cercando ulteriori informazioni.
    “Chi sono io?

    Chi sono? Spesso mi dice questo o quello
    che dalla cella in cui son tenuto
    esco disteso, lieto e risoluto
    com’esce un signor dal suo castello.

    Chi sono? Spesso mi dicono
    che parlo a chi mi sorveglia
    con liberta', affabilita' e chiarezza
    come spettasse a me di comandare.

    Chi sono? Anche mi dicono
    che sopporto i giorni infelici
    imperturbabile, sorridente e fiero
    come chi e' avvezzo alla vittoria.

    Sono io veramente cio' che gli altri dicono di me?
    O sono soltanto cio' che io stesso conosco di me?
    Inquieto, pieno di nostalgia, malato come uccello in gabbia,
    bramoso di aria come mi strangolassero alla gola,
    affamato di colori, di fiori, di voci d'uccelli,
    assetato di parole buone, di umana compagnia,
    tremante di collera davanti all'arbitrio e all'offesa piu' meschina,
    agitato per l'attesa di grandi cose,
    preoccupato e impotente per gli amici infinitamente lontani,
    stanco e vuoto nel pregare, nel pensare, nel creare,
    spossato e pronto a prendere congedo da ogni cosa?

    Chi sono? Questo sono o sono quello?
    Sono oggi uno, domani un altro?
    Sono io l’un l’altro insieme? Davanti agli uomini un simulatore
    e davanti a me uno spregevole, querulo vigliacco?
    O cio' che ancora io sono somiglia all'esercito sconfitto
    Che si ritrae in disordine davanti alla vittoria gia' conquistata?

    Chi sono? Porre domande cosi' da soli e' a scherno mio.
    Chiunque io sia, tu mi conosci, tuo io sono, o Dio!

    Dietrich Bonhoeffer, Giugno 1944.



     
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  2. Chemistry
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    Grazie di cuore Serenella.
    Questo episodio è speciale di suo, lo ha reso ancora più memorabile poterlo vedere in compagnia di persone speciali e ora, con la tua dedica, mi resta proprio nel cuore.

    CITAZIONE (sella @ 15/5/2011, 20:34)
    Atterrita e presa dal senso di colpa per le male interpretate parole di Vincent, Brennan pronuncia un interrogativo di fondamentale importanza: “Che razza di persona sono?”. “Io, chi sono?”. Attenzione, nel porsi la domanda delle domande, Brennan non se la gioca nella sua interiorità, come in fondo ha sempre fatto da quando è stata abbandonata dai genitori, ma si muove, va e chiede aiuto e nel farlo “apre la porta”, entra e, dopo aver ricevuto le debite riassicurazioni, dimostra ancora d’avere bisogno, bisogno d’essere consolata, d’essere coccolata, d’essere accolta, di potersi rifugiare fra due braccia potenti e di posare la sua testa sul petto di Booth, il quale spalanca le braccia e l’attira a sé. È bellissimo questo momento, finalmente i due si riconoscono e si accolgono nello stesso momento e con unità d’intenti, senza difese e senza preclusioni, in un gesto semplicissimo che, però, esprime e significa tutto. Non per niente, dopo aver pianto ancora un po’, Brennan si distende e, facendosi più vicina, riposa. Sono finalmente a casa, ciascuno dei due ha trovato nell’altro il porto della propria vita. È una scena perfetta e, a mio modesto parere, così doveva terminare, perché solo in questa maniera ci permette di gustare fino in fondo cosa li ha legati finora e che cosa si accingono a vivere nel loro futuro. Ma a questo livello di interpretazione se ne può aggiungere un altro. Brennan e Booth sono separati da una porta, l’espressione di sottaciuto rimpianto che si legge sul viso di lui, la dice lunga. Booth è ben consapevole che con tutto quello che è successo, egli non può prendere l’iniziativa, gli è inibito dalle scelte fatte nel suo recente passato. Ma … ecco che quella porta viene aperta da Brennan, è lei a prendere l’iniziativa, è lei ad andare verso Booth, è lei a colmare la distanza e in questa maniera, senza parole, senza spiegazioni, senza chiarimenti, ella fa rinascere Booth, gli consente di tornare pienamente se stesso. In sostanza, gli porta la vita, fa, in fondo, quello che ha sempre fatto con le modalità tutte sue particolari, con il suo essere se stessa, fin dagli inizi, fin dal loro primo incontro, quando Booth ha sentito dentro di sé quella notte, che rifugiarsi nel gioco era una soluzione inutile e meschina. Fin da subito Brennan ha, forse inconsapevolmente, fatto emergere le parti migliori di Booth, gli ha consentito di migliorarsi. Ripeto, è fondamentale, gli ha dato la vita, come avevamo già visto in 5x07, quando gli è stata vicina nel suo affrontare la prova di tiro.

    Questo passaggio in particolare regala un'interpretazione nuova a quel sospiro che fa lei quando finalmente ogni pezzo del puzzle trova il suo posto, quando la mano di lei si poggia sul petto di lui, sul suo cuore.
    Se ancora una piccola parte di me poteva sentire la necessità di ricevere spiegazioni per decisioni e scelte prese nella prima parte pietosa di stagione, con questa interpretazione posso anche farne a meno.
    Ogni cosa nell'universo è al posto giusto.
    Booth e Brennan si sono ri-trovati, si sono curati, sono felici e lo sono anche io!
     
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  3. DorisøBay
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    Mi sono scese altre lacrime a leggere i vostri ultimi commenti..grazie mille per le sempre toccanti parole

     
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  4. Romi10
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    Grazie infinitamente per la dedica.
    Un commento bellissimo che fa luce su alcuni aspetti che non avevo considerato, come ogni volta il tuo commento è prezioso.
    Grazie
     
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  5. Tily90
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    Non sai quanto mi sia piaciuta la tua analisi e quanto io sia d'accordo con te soprattutto quando dici di non avere nessun'ansia dell'attesa,bè neanch'io =) sono davvero in pace dopo questo episodio,mi sono sembrati più vicini che mai e ad un livello d'intesa e complicità davvero altissimo...è vero dobbiamo dare i giusti riconoscimenti a HH e SN ma è meglio che lo sappiano:io perdono ma NON dimentico ;)
     
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  6. PenelopePepe
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    Ho visto l'episodio come molti di voi giovedì alle primissime ore del mattino, in buonissima compagnia della mia dolce Francesca, e trovo solo ora la voglia e il coraggio di sedermi e commentare.
    Troppe emozioni, tantissime... come si fa a raccoglierle tutte in poche righe? Come si fa ad estrapolare un concetto sensato dalla massa informe di magone e squelo che è il mio cuore al solo pensiero dell'episodio?
    Andiamo con ordine e magari qualcosa viene fuori.
    L'attore che interpreta Broadsky è di una bravura somma a mio parere, duro e crudele in ogni piega del viso, incute paura e timore ad ogni fiammata d'occhi che riserva alla camera o ai protagonisti. Eccellente il suo ghigno; forse d'ora in poi smetterò di associarlo unicamente a The Mummy.
    La ragazza che affianca Booth sul campo me la ricordo vagamente per i ruoli precedenti, ma in un momento di obnubilo da sonno (erano le 4 del mattino quando ho visto l'episodio) l'ho voluta erroneamente percepire come una minaccia per la relazione tra i nostri eroi. In realtà sono stata fuorviata un po' dal mio cuore shipper (che però vede anche le bambole gonfiabili come una minaccia per B&B quindi ha smesso di far testo) e un po' dalle parole di David in un'intervista spoiler per la season 7. Durante la reunion di sabato però, Serenella mi ha fatto notare come la ragazza possa tranquillamente inserirsi nella famiglia Bones, andando a costituire un interesse amoroso per Wendell o Sweets... ho tirato un sospiro di sollievo e l'ho eliminata dalla lista delle preoccupazioni.
    La considero la nuova baby duck, dopotutto dimostra 12 anni...
    L'uccisione di Vincent, o meglio le sue modalità, mi hanno preoccupata dal primo istante. Avrei giurato che Booth si sarebbe cullato ammollo al suo senso di colpa per secoli e invece, coup de teatre, supera la cosa, compartimentalizza, spiega a Brennan che in realtà nessuno ha colpa... chi è quest'uomo? Lo conosco? Si, è il cavaliere senza macchia e senza paura che conosciamo e amiamo e che finalmente è andato oltre se stesso, ha smesso di essere arrabbiato con sè e con il mondo, è pronto ad andare oltre i suoi limiti di figlio di un padre violento, di fratello e figlio e genitore adulto e responsabile, di salvatore del pianeta intero.
    Se la scena in camera da letto è assolutamente topica e degna di essere vista, rivista e scritta in numerose versioni (gran parte delle quali mi sono già sciroppata con buona pace del mio cuore shipper, sazio come mai in questa stagione) tuttavia mi sento di sottolineare che la cosa importante è un'altra, anzi altre due: la totale accettazione di Brennan della statuizione di Booth (tu stasera dormi da me), probabilmente dovuta alla paura che gli ha letto negli occhi ed alla voglia di non stare da sola, e la volontà di condividere con Booth il suo momento di grande pena durante la notte.
    L'ultima volta che ha pianto così, l'ultima volta che è stata tanto disperata da non riuscire a parlare tra i singhiozzi, erano i macchina, al buio, da soli, sotto l'acqua scrosciante che faceva meno rumore dei nostri poveri cuori infranti davanti a tanta disperazione. Lui quella volta non aveva neanche il coraggio di guardarla figuriamoci toccarla. Ma lei non si è lasciata scoraggiare: si è mostrata nuovamente in lacrime davanti a lui, probabilmente preda anche del senso di colpa per non avere detto prima a Vincent che era il suo preferito, lo stesso tipo di senso di colpa che l'ha portata a pentirsi di non avere detto a Booth ciò che prova (e che ci ha regalato un'interpretazione magistrale di Emily nel succitato episodio 6x09), e dopo ever pianto ed aver esposto a Booth i suoi guai lei gli chiede il permesso di toccarlo, di avvicinarsi a lui, di invadere il suo spazio personale.
    E lui acconsente.
    Ditemi voi se questa non è l'apoteosi della maturazione di questi due personaggi.
    Ditemi voi come si può non trovare della pura poesia in tutto questo, come non ci può accorgere che finalmente lui ha smesso di essere incazzato col mondo e lei di essere freddo muro impenetrabile di razionalità.
    Non mi stupirei se la data sui foglietti fosse quella di questo episodio e non mi stupirei se ce lo facessero sapere prima o poi.
    L'ultima nota, quella più dolce, quella su cui il mio cuore sussulta anche dopo numerose visioni (a manetta si dice in gergo...) è il braccio di Brennan che scivola in quello di Booth, Angela che li guarda (e cerca di soffocare la frustrazione del silenzio tirandosi la sciarpa come ne andasse della sua vita), e la loro camminata di spalle, in coda ai loro familiari più cari, insieme, uniti verso quello che sarà il loro domani comune.
    Bravo Hanson, che nonostante tutto hai saputo fare la cosa giusta.
    Ora qualcuno chiami il medico e gli chieda se può prescrivermi qualcosa per il mal di testa: non riesco a smettere di cantare Lime in da coconut...

    p.s. Qualora ve ne importasse qualcosa, secondo me non hanno fatto proprio un bel niente in quel letto, almeno non dal punto di vista fisico. A questo giro se la sono giocata tutta sulle parole e sui gesti concreti, quelli che statuiscono finalmente una cosa che noi sappiamo da anni: Booth e Brennan stanno inseme!
     
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  7. Tily90
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    quanto mi piace leggere i vostri commenti *__* soprattutto quelli di questo episodio che,non finirò mai di ripetermi,mi da troppo senso di pace :angel:
     
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  8. Sara6
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    Adoro leggere i vostri commenti. Con questo episodio credo di aver raggiunto la pace dei sensi.... :angel:
     
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  9. PillaPolla
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    E' un po' che non commento.
    Potrei dire perché è stato un periodaccio, e in parte direi la verità. In parte. Ma la realtà è che non ne avevo voglia. Non perché non avessi voglia di condividere con voi le mie impressioni, semplicemente perché niente di quello che vedevo nel nostro telefilm mi entusiasmava al punto da farmi trovare una mezz'oretta di tempo per riordinare i miei pensieri e per metterli nero su bianco.
    Ero apatica a tal punto da non spendere neanche quei 40 minuti per rivedere l'episodio con i subs italiani, che in passato aspettavo ansiosa di essermi persa quale sfumatura di significato nelle parole di Booth e Bones che le subbatrici esperte avrebbero certamente scovato.

    Poi stasera, reduce da una giornata disastrosa, mi sono sfracellata sul letto e mi è venuto in mente che non avevo ancora visto l'ultimo episodio di Bones. Avevo letto qualche spoiler, avevo visto il promo e letto la trama ufficiale.

    E l'ho infine guardato. Ed è stato grandioso.

    Non tanto per l'episodio in se, che pure è benissimo fatto, quanto per ciò che ha rappresentato. Dentro di me ho finalmente pensato "Eccoli qui. Sono tornati. Ecco il telefilm che riconosco".
    Non quella specie di pappa che ci hanno sorbito quest'anno, le tremende pappette di BanHannah, lo schifio generale in generale, ecco, puff. Sparito, come dimenticato.

    Sono stati quarantadue minuti sublimi.

    Vincent. E' stato senza dubbio il momento più emozionante, nell'accezione più letterale del termine, dell'episodio. Una vera tempesta emozionale.
    Lui per metà episodio è lì, e lo guardi ridere con Bones al Dinner di qualcosa che capiscono solo loro, lo vedi mascherato da dinosauro perdere in un'epico match "Umani contro Dinosauri" . E poi lo vedi steso sulla piattaforma del Lab, con il sangue che esce a fiotti dal suo petto mentre supplica con una voce che ha sempre trasudato simpatia, con quella stessa voce chiede di non morire.
    Credo sia stata una delle morti più sentite della storia televisiva.

    Di solito le morti sono sempre qualcosa di importante. Hanno sempre un grande impatto sui personaggi e sono sempre ben sceneggiate e recitate. Ma spesso sono troppo irreali, troppo perfette.
    Personaggi che si struggono in dichiarazioni d'amore squisite, che dicono sempre qualcosa di meraviglioso. Sempre sereni, rassicuranti.

    Ma io non credo che la morte sia così.
    Pensateci... e toccate ferro, cornetto o varie altre cose che non cito.
    Se voi aveste poco più di vent'anni, e vi ritrovaste a morire in un attimo senza un minimo di preavviso, cosa direste?
    Io penso che direi quello che ha detto Vincent. Pregherei di non morire.

    L'altra parte toccante dell'episodio, seconda solo alla scena della sparatoria, è stato il bellissimo momento che Booth e Bones hanno condiviso in camera di lui.
    E qui lui dice "Non voleva andarsene. Non era pronto. Voleva rimanere". Cosa c'è di più tragico di ciò? Nulla, io credo.

    A questo punto, provata e scioccata da tutta quest'ondata di malinconia e tragicità, ho pensato che la famosa scena del trailer con Angela iper-eccitata (come non capirla?) e Bones che ammiccava con un sorrisetto malizioso l'avrei trovata totalmente fuori luogo.
    Ma come? mi sono detta. Dopo tutto questo vi pare il momento di farle ciarlare di Booth? Hanno avuto sei anni, proprio nell'episodio in cui muore il caro Vincent?
    Unna parte di me moriva dalla voglia di vedere la scena, l'altra parte di me pensava che avrebbe stonato con l'atmosfera dell'episodio.
    Ma dentro di me ho pensato: che senso ha saltarla? Gli autori l'hanno concepita proprio qui, in questo episodio, a questo minuto? Fidiamoci.
    Ed è stato un atto di fiducia ben ricompensato. La scena, che seppur staccava come toni rispetto al resto dell'episodio, è stata magnifica.

    Altra cosa. Ho adorato Angela in questo episodio. Mannaggia la misera, autori! Angela deve essere più presente nella serie, e con presente non intendo le scenette con i vari marchingegni ultratecnologi scopriassassini. No, la voglio a chiacchierare con Bones, a supportarla, a guardarla con tenerezza mentre finalmente riesce a prendere fra le sue mani quelle di Booth.

    Ed eccoci al punto saliente dell'episodio. Booth e Bones. Perché si, diciamocelo pure. Ci può fregare più o meno dei casi di puntata, degli altri personaggi, delle altre storyline, ma il motivo per cui abbiamo perseverato nel guardare gli episodi in questa ciofeca di stagione sono stati loro. Booth e Bones. La speranza di vederli finalmente felici. Insieme, of course (mica con quella cosa bionda informe, per carità!)

    In questo episodio c'è stata la virata. Eclatante nel suo essere ben celata. Booth e Bones sono una coppia. Più di quanto lo siano stati nei loro momenti migliori (alcuni episodi della 4^ stagione e della 5^).
    Ora sono davvero insieme. Lo sono non perché l'hanno fatto-non l'hanno fatto. Non ce ne frega una cippa (relativamente parlando ;) ) perché loro sono insieme hanno consapevolmente preso la decisione di stare vicini. Ed ecco Bones che lo prende per mano, e lui che ricambia.
    Non è un gesto sorprendente, non è un bacio sotto la pioggia, una dichiarazione da Casablanca, un ballo tremendamente romantico.
    Non è neanche il sesso, che se c'è stato può essere stato il fattore scatenante di questo avvicinamento, okay, ci sta.
    Ma il fatto importante in se non è che loro due abbiano dormito insieme. Il fatto importante è che loro due abbiano deciso di stare insieme.

    E questo era chiaro. Cristallino. E stupendo, ai miei occhi.

    Ragazze, confesso: mi sono ri-innamorata di Bones. Ed è bellissimo. Da farfalle nello stomaco.

    Doctor, ain't there nothin' I can take, I said
    Doctor, to relieve this bellyache
     
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  10. monia1972
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    Innanzitutto un’episodio bellissimo durante il quale sembra essere arrrivato il momento in cui Brennan diminuisce la sua “resistenza” e aumenta la sua forza:dolcissima la scena con Booth che la consola nel letto,anche se a “scatenarla”purtroppo è un evento tragico,la morte del povero Vincent.
    Ci hanno inoltre lasciato un dubbio amletico(che spero ci venga svelato):L’hanno fatto o no?Conoscendo Brennan,potrebbero non avere fatto nulla perchè quando lei racconta le cose è così chiara che nessuno la fraintende .Ma invece quel sorrisetto a mezza bocca che lei fa ad Angela quando quest’ultima le chiede cosa ha fatto dopo,potrebbe far sembrare e sperare il contrario…Avete notato poi il solito orario della sveglia 4.47?Comunque non mi voglio illudere ma tutto ciòmi fa vedere positivo….
     
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  11. Cris_83
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    Episodio bellissimo..nonostante vincent non sia mai stato uno dei miei preferiti mi ha fatto piangere.. :cry: scene davvero commoventi soprattutto l'ultima..

    riguardo ai nostri eroi e al famigerato dubbio l'hanno fatto o no.. io credo di no! sono un po' combattutta sopratutto per l'espressione furbetta di brennan del gatto che mangia il topo.. avendo cmq dei dubbi resto sul no..credo però si siano chiariti o tacitamente o no sono arrivati alla conclusione di provare a stare insieme.. il gesto di bren alla fine lo dice chiaro, lo fa con una naturalezza incredibile e il sorriso di lui è stupendo!
    e spero vivamente di avere ragione perchè dopo 6 anni vorrei vedere qualcosa non dico qualcosa di esplicito.. ma almeno un bacio, svegliarsi insieme..qualcosa.. insomma..ci sono già passata con x-files e ancora sto aspettando di vedere qualcosa!

    La storia dinosauri contro umani è stata fantastica! e angela che sbatte fuori hodgins è stata strepitosa..
    personaggio che mi dice poco e nulla continua ad essere cam..

    alla prossima! ciao!
     
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  12. Ioria81
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    Bellissimi i vostri commenti e meravigliosa la puntata.
    Era veramente un po' che si attendeva una puntata così, la scena della morte di Vincent è stata stragicamente emozionante, la musica, le inquadrature...

    La scena del letto che dire...complimenti agli autori (ora continuate così grazie!!!)!!!
    Vedere Brennan affidarsi così a Booth, e vedere Booth che riesce a trovare le parole giuste da dire a lei...fantastici!!!
    Se qualcuno mi diceva che mi sarebbe piaciuta una scena così non ci avrei mai creduto e invece non la vorrei per nulla diversa...bella, dolce, non scontata!!!!

    Arrivando al dubbio che cosa è successo dopo in quella camera, per me nulla più, ne sesso, ne baci, Bones smette di piangere e si addormenta tra le braccia di Booth, ma con la consapevolezza che qualcosa è cambiato e che le barriere sono state abbattute!!!

    Una cosa vorrei chiedervi, è sembrato solo a me che Booth è stato sorpreso (naturalmente felicemente sorpreso!!) dal gesto di Bones di prendergli il braccio?

    Cmq aspetto con ansia la prossima puntata!!!!
     
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    la personificazione di BONES

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    So che ho già commentato, ma nell'attesa di domani, mi sono rivista tutti i pezzi "sospetti" per capire se "l'hanno o non l'hanno fatto".
    Ok, può non interessare, ma senza metterci niente di morboso è comunque interessante il gioco di sguardi e le facce di angela.
    Forse me ne sto autoconvincendo, ma se prima ero solo propensa per il sì, ora (a furia di consumare il video) lo sono ancor di più. La reazione di ange è troppo 'forte' per un semplice 'abbiamo dormito insieme, ci siamo chiariti/avvicinati, finalmente'.
    E poi ho ricordato una vecchissima cosa che avevo letto e che di sicuro qualcuna avrà già detto in qualche sinossi della puntata che io mi sono persa: dal punto di vista 'bonesiano' non è affatto da escludere il 'sesso di consolazione'. Non è mancanza di rispetto verso la morte recente, ma - scientificamente parlando (non ricordo dove lo lessi) - di fronte ad un lutto grave l'istinto alla vita, al sentirsi sopravissuti, è più forte che mai a tal punto che è giustificabile anche l'atto sessuale, privo di amore (benchè in quei due ormai il sesso e l'amore sarebbero fusi in un unico concetto, vorrei sperare). Non vorrei che lo sconvolgimento di Brenn avesse riacceso la sua corteccia prefrontale e che booth ne sia rimasto coinvolto (o piacevolmente travolto XD).
    Mah... spero solo che non ci tocchi aspettare tutta l'estate per avere un minimo di chiarimento ç_ç
     
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  14. Olivia Harper
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    Ho rivisto l'episodio e me lo sono gustato dall'inizio alla fine:davvero bellissimo questo episodio!
    Mi dispiace un sacco per Vincent.,quanto mi sono commossa a rivedere la scena della sua morte. :cry: .Come farò senza il mio Vino!(I'll be miss the English Squinter :( )
    Non capisco come mai la scelta sia caduta proprio su di lui,tra tutti gli squinters,perchè proprio lui?
    Finally B&B!!!Molto bella la scena tra di loro,peccato la dissolvenza finale <_< Cmq sono dell'idea che non abbiamo fatto nulla,anzi credo che ora la famosa "corazza" a cui Brennan accennava in qualche puntata fa abbia definitivamente crollata.
    Non vedo l'ora di vedere l'ultimo episodio!!

     
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  15. Phrà
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    Per questo episodio non ci sono parole. Ho amato Vincent dalla quarta stagione, e vederlo andarsene così, per un errore tutto sommato mi ha colta alla sprovvista. Mi ha spiazzata e nonostante abbia già riguardato quell'episosio milioni di volte non posso evitrare di piangere. Lui per me era il migliore. Fantastico secondo me anche il finale, quando tutti si ritrovano intorno alla sua bara ed iniziano a cantare Lime in the Coconut. Tutto perfetto insomma, un episodio azzaeccato, come dopotutto una serie tv azzeccata ♥.
     
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74 replies since 31/3/2011, 08:53   10723 views
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