The World Upside Down

Post 6x09; Brennan, Booth, Hannah (Spoiler vari)

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  1. eli_tara
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    bè,ma ci lasci così?? spero posterai presto il seguito per svelare il mistero..
    (mi auguro che nella stanza ci sia Hanna.. -_- , magari sbucciata :doh: )
     
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  2. ~Mars.
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    LOOOOL il resto lo scoprirete nella prossima puntata! XD

    CITAZIONE
    (mi auguro che nella stanza ci sia Hanna.. -_- , magari sbucciata :doh: )

    noo hai spoilerato il colpo di scena!!!!! :angry: :P scherzo, non è quello anche se so che vi piacerebbe LOOOOL posterò prestissimo!!! Grazie ad entrambe!!!!
     
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  3. -Julia-
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    Ma
    Ma
    Ma
    Ma

    :blink: :blink: :blink: :blink:

    MA!!! Ma si interrompe così un capitolo?? Sono modi questi?? -_- -_- -_- -_- -_- e poi non c'è neanche Hannah là dentro <_< non si fa così -_- Ok, dai la pianto :lol: Insomma la storia divente di capitolo in capitolo sempre più interessante! Aggiorna presto....non vorrei che nel frattempo mi faccio male con l'aria (tanto ormai solo quello mi manca -_-) e poi non posso più vedere come va a finire! :superlol: Bravissima sweetie :clap: :clap:
     
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  4. mella92
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    Ma noooo,non puoi lasciarci così! XD Scherzo,brava come sempre Marta!!..:) questa storia mi prende molto,continua al più presto! Complimenti!:) :)
     
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  5. Chris.Tag
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    Interessante, davvero interessante.
    Cosa ci sarà di così raccapricciante in quella stanza d'albergo?
    Ci lasci con un bel dubbio!
     
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  6. Ciccia-B
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    Martaaaaaaaaaaaaaaaaa e che ci lasci così!!!! Chi c'è nella stanza un altro cadavere e di chi è? Non dirmi che è Banana, non sarebbe giusto lei la deve mollare Booth non un serial killer qualunque!!! Bravissima chopchop cara e scrivi prestooooo!!!
    PS: Dimenticavo BUON ANOOOOOOOO!!!!!TVTTB!!^_^
     
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  7. ~Mars.
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    Eccomi.. Dopo mesi sono qui con un aggiornamento!!! Mi dispiace non aver continuato questa storia prima, ma davvero non ho potuto e ho preferito attendere che la scuola fosse finita. Ora posso dedicarmici finalmente per portarla a termine :D Ho scritto un capitolo un pò più lungo come ricompensa, spero vi piaccia!!! I commenti sono sempre graditi!
    ps: Ovviamente essendo una storia post 6x09, io non avevo idea di chi fosse il cecchino, della sua storia ecc.. Quindi il "mio cecchino" ha una storia che è tutta inventata da me e che si distacca completamente dagli avvenimenti del telefilm. Quindi dimenticate tutto ciò che avete visto perchè sarà un bel pò diverso! Ehehe.. Ora vi lascio leggere!!

    Capitolo 8



    “Bones, stai indietro ho detto.”


    Ripetè Booth, mentre estraeva la pistola dalla fondina e si preparava a premere il grilletto in caso ce ne fosse stato bisogno.

    La stanza era vuota e al centro si trovava una sedia con un corpo legato ad essa. Era decomposto, ma non così tanto da permettere l’identificazione da parte di un’antropologa forense, perché la carne era ancora presente. L’odore tipico della morte impregnava ormai le pareti, e Booth dovette uscire di corsa per non sentirsi male. Dopo 5 anni non si era ancora abituato a tutto questo..

    “Booth! Booth! E’ tutto ok? C’è un cadavere lì dentro?”
    esclamò la donna, sporgendosi appena in avanti per intravedere qualcosa..

    “Sì, c’è un cadavere.. Ma non penso che tu potrai fare molto.”

    “Come sarebbe a dire? Fammi entrare..”

    “Vai pure, ma mi sa che c’è bisogno di Cam. Il corpo sarà lì da qualche giorno, ma trovandosi in quella stanza, non è scheletrizzato..”


    “Capisco.. Ma se è li dentro da un po’, perché nessuno l’ha notato?”

    “Perché questo posto non è più in uso da tanto tempo. I proprietari si sono trasferiti qualche isolato più in là per aprire una struttura più grande.”

    “Li conosci?”


    “Sì, come ti ho detto io e Rebecca eravamo soliti venire qui a volte..”

    “Mhm. . Non mi sembra un posto poi così romantico, Booth..Un albergo..”

    “Ok, ok.. Ho sentito abbastanza. Non siamo qui per parlare della mia vita.. Sessuale, non davanti ad un corpo poi, vai a darci un’occhiata e io contatto l’FBI e Cam.”

    “Va bene.”


    Brennan si pentì di aver introdotto quell’argomento, ma dopotutto era pur sempre se stessa, e parlare di quelle cose le risultava comunque naturale, a prescindere da ciò che fosse successo tra lei e Booth.
    Booth fu di ritorno qualche minuto più tardi. Bones era china sui resti per guardarli da vicino.

    “Allora?”

    “Mhm..”

    “Come sarebbe a dire mhm?”


    "E' una donna, caucasica, ma non so fornire l’età o altri dettagli, non avendo a disposizione praticamente nulla tranne che le ossa del volto. Cam?”

    “Cam è bloccata al Jeffersonian, ha chiesto di portare tutto lì. Ho chiamato una squadra che venga ad aiutarci e un’altra che tenga d’occhio questo posto, anche se dubito che Broadsky lo userà per qualche altro omicidio.. Non sappiamo ancora nulla di questa vittima e del collegamento tra lei e la Taffet.”

    “Vero..”


    Una volta che la squadra li ebbe raggiunti, Booth e Brennan lasciarono la scena del crimine e tornarono di nuovo al Jeffersonian.

    “A che pensi, Booth?”

    Azzardò Brennan, mentre erano in macchina. Lei non era sicura che quella domanda fosse quella adatta da fare in quella situazione, in quel periodo.. Ma doveva dire qualcosa. Il silenzio tra di loro era gravoso e la stava uccidendo.

    “Non lo so, Bones.. Penso che a volte odio questo lavoro, e che quel tipo non mi piace affatto. E sta giocando con me, mi conosce anche se io non lo conosco affatto.. Penso voglia sfidarmi.”


    “Capisco.. Non sarà facile, ma.. “ Bones fece una piccola pausa “Sai, se hai bisogno di parlare sappi che, ecco, io ci sono.”

    Brennan non riusciva a lasciarsi alle spalle ciò che era successo, ma il giorno prima aveva realizzato che non poteva perdere Booth come amico, come partner. In un certo senso era disposta a dare la colpa a se stessa e a fare qualunque cosa pur di vederlo felice, anche se avesse significato vederlo accanto ad un’altra donna.

    Lui non disse nulla e si limitò ad annuire.

    Temperance gli sorrise e poi, una volta arrivati, scese dall’auto per andare a dare una mano a Cam.

    “Cam? Ci sei? Ci sono novità?”

    “Sì, dottoressa Brennan.. Come hai detto anche tu è una donna, caucasica..Direi tra i 30 e 40 anni. Ho chiesto ad Angela di cercarla nel database, vediamo se otteniamo dei risultati..”


    “Causa della morte?”

    “La causa della morte è un foro di proiettile.. Che combacia con quello ritrovato sulla Taffet. Direi che è Broadsky, o comunque lo stesso uomo che l’ha uccisa.. Su questo non ci sono dubbi.”


    “Accidenti.. Resta però da capire qual è il collegamento.”


    “Cam, Brenn, venite, ho trovato qualcosa!”

    Esclamò Angela dall’altra stanza. Le due donne la raggiunsero subito.

    “Allora.. Ho provato a cercare un match nel database delle persone scomparse ma non ho trovato nulla.. Quindi ho cercato, così, per fare un tentativo, nel database delle persone che avevano dei precedenti.. E l’ho trovata!”

    “Sì?”

    “Sì, il suo nome è Arlene Johnson, 37 anni, 4 anni fa era stata accusata dell’omicidio della figlia di 3 anni.. Poi però il processo non aveva portato a galla prove schiaccianti che la incastrassero.. Anzi, dopo un periodo di reclusione in un penitenziario era stata rilasciata agli arresti domiciliari.”


    “.. E se si trattasse di una specie di giustiziere?”


    Jack fece capolino dalla porta della stanza e raggiunse gli altri.

    “Sei il solito cospiratore. Che intendi per giustiziere?” Disse Cam.

    “Qualcuno che uccide i cattivi, coloro che non sono stati puniti dalla giustizia.. Coloro che secondo lui l’hanno fatta franca.”


    “Mhm.. In effetti potrebbe essere.”

    “Chiamo Booth. Non sono del tutto convinta, sono solo supposizioni, però voglio metterlo al corrente degli ultimi avvenimenti.”


    Booth arrivò da Brennan poco dopo e la donna lo aggiornò sulle recenti scoperte riguardanti il caso.

    “Capisco.. Prima ho chiamato il penitenziario dove siamo stati l’altra volta e ho scoperto che Broadsky si è dimesso dal suo incarico. Sono sicuro che sia lui a trovarsi dietro tutto questo, ma senza uno straccio di prova concreta non possiamo fare di più di quanto abbiamo fatto due settimane fa. E per di più ora non sappiamo dove sia. E’ sparito.”


    “Come sarebbe a dire?”

    “Volatilizzato. Ha lasciato la città e Dio solo sa dove sia finito..”

    ----

    La sera seguente Booth e Hannah erano a casa di lui e stavano cenando. Booth non era dell’umore adatto per parlare, ma si sforzava di rispondere alla sua ragazza di tanto in tanto per sembrare gentile.

    “Wow, Seeley, questi maccheroni al formaggio sono davvero squisiti.”

    “Già. Anche a me piacciono molto.. Sai, è stata Bones a prepararmeli per la prima volta.”


    Quello doveva essere un aneddoto leggero da raccontare, ma il tono con cui pronunciò quella frase era velato di tristezza, nostalgia.. Un mix di sentimenti che Hannah non potè fare a meno di notare.

    Sorrise. “Seleey.. Posso chiederti una cosa?”

    “Certo, dimmi pure.”

    Rispose con un tono di voce piatto e che non lasciava trasparire più alcuna emozione.

    “Che sta succedendo tra te e Temperance?”

    Booth trasalì, come gli capitava spesso in quei giorni.

    “Cosa intendi?”

    “Niente, è solo che la nomini di rado e quando lo fai.. Ecco.. Sei diverso da come eri prima.”

    L’uomo abbassò lo sguardo e cercò di deviare la domanda, neanche quella sera era adatta per discutere dei suoi trascorsi con la sua partner. Avrebbe mandato ancora una volta tutto all’aria e non voleva.

    “Sì, ecco.. E’ solo che nell’ultimo periodo qualcosa è cambiato tra noi. Non c’è più la sintonia che c’era prima e non riesco a comportarmi come facevo di solito con lei.”


    Si sentì meschino. Stava dando a Bones colpe che non aveva, solo per il suo egoistico tentativo di mantenere stabile e in equilibrio la sua relazione e la sua vita in quel momento.
    La conversazione però non potè continuare per molto, perché i due furono interrotti dallo squillo del cellulare di lui.
    L’uomo lanciò un’occhiata al display che si illuminava ad intermittenza per via della chiamata in arrivo.
    Il numero era nascosto, Booth capì che non doveva essere nulla di buono.

    “Torno subito.” Seeley uscì dalla cucina e si diresse in camera da letto per rispondere.

    “Salve, agente Booth. O forse dovrei dire Sergente?”

    Booth riconobbe immediatamente la voce di Broadsky dall’altro capo del telefono.

    “Cosa vuoi, eh Broadsky?”


    “Niente.. Volevo accertarmi del fatto che avessi ricevuto il mio pacchetto.”
    Non rispose. “Che ne dici? E’ stata una bella sorpresa? Anche il posto.. Scelto ad opera d’arte direi. Proprio lì dove tu e la biondina ve la spassavate da giovani.. Devi avere un debole per le bionde, considerato che ora stai con la bella giornalista..”

    Hannah. Come faceva a sapere di lei? In quel momento ebbe la conferma che Broadsky stesse organizzando qualcosa contro di lui da molto tempo. Ormai era ovvio che dietro quei due omicidi ci fosse lui.

    “Come fai a sapere queste cose? Cosa vuoi da me?”


    “Diciamo solo che ho fatto i compiti.. Sai, come ti ho già detto la prima volta che ci siamo visti, mi affascini molto.. Booth. Sei proprio come me. Un ex cecchino che ha combattuto in guerra togliendo vite a persone innocenti. Ora sei entrato nell’FBI per riscattarti. Credi che basti? Credi che questo possa annullare ciò che hai fatto? Io non credo proprio.. Non c’è da fidarsi del sistema. E’ per questo che io faccio ciò che faccio.”

    “Ovvero, uccidere per divertimento? Non vedo come questo possa essere d’aiuto.”

    “In effetti uccidere quella feccia umana mi dà parecchia soddisfazione, sai, dovresti provare.”

    “Non ci penso neanche morto. Piuttosto.. Tu dovresti arrenderti e consegnarti a me. Se lo fai potrò dire che hai collaborato e magari otterrai qualche vantaggio dal sistema, come lo chiami tu.”


    “Mhm.. E’ allettante. Ma direi che sei tu quello a cui conviene collaborare in questo momento.”


    “E sentiamo, perché dovrei farlo?”

    “Semplice.. Vediamo se indovini dove sono adesso. Allora, ti dò qualche indizio.”


    Booth restò in silenzio.. L’atteggiamento di quell’uomo cominciava davvero a dargli i nervi.

    “Davanti a me vedo una serie di villette a schiera. Una accanto all’altra, con il giardino. Sono tutte uguali, tranne una.. Che ha la staccionata rossa invece che bianca. Ti dice nulla? Dalla finestra vedo anche tre persone.. Una donna con dei capelli lunghi, un bambino e un uomo.. Allora, ancora nulla? Credo stiano per cenare, ma mi sa che tra poco dovranno aggiungere un posto a tavola… Sto per raggiungerli.”

    Booth realizzò solo in quel momento l’orribile verità: Broadsky si trovava davanti a casa di Rebecca. E con lei c’era anche Parker. Suo figlio. Non poteva permettergli di fare loro del male. Doveva raggiungerlo immediatamente.

    “Fai loro del male e giuro che ti ammazzo.”

    “Oh ecco, non sei tonto come sembri, allora. Vieni, impediscimi di farlo. Vedremo, può anche essere che arrivi in tempo.. Oppure no. La scelta è tua. Chiama qualcuno, l’FBI, la tua collega.. E loro muoiono immediatamente. Non farlo, vieni qui da solo e forse ce la vedremo io e te. La scelta è tua. Ma il tempo sta scadendo.. Tic,toc, tic, toc.. Corri agente Booth, corri."

    La telefonata si concluse e il silenzio avvolse la stanza.
    Booth uscì di corsa, dirigendosi all’ingresso, senza nemmeno avvertire Hannah di cosa avesse intenzione di fare.

    Continua

    Edited by ~Mars. - 12/7/2011, 15:16
     
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  8. dany1971
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    Ma dico, ci lasci così? Per fortuna che le scuole sono chiuse almeno spero che questo comporti una vistosa accellerata ai prossimi capitoli visto che la tensione sta decisamente andando alle stelle. Mi piace questa storia.
     
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  9. ~ dany.grey
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    Toh guarda un pò chi si rivede! :woot:
    Io ormai mi ero rassegnata e mi ero messa l'anima in pace autoconvincendomi del fatto che per leggere un tuo aggiornamento come minimo dovevo aspettare una ventina d'anni! E invece eccoti qua!!! :D
    Vabbè a parte gli scleri che ormai sono d'obbligo (se non li faccio poi ti preoccupi! <_< ) mi fa strano leggere di Booth ancora con quella li! (non me la fa nominare ti prego che non ce la faccio! -_- )
    Però a parte tutto la storia è carica di emozioni e di souspance, mi piace questo nuovo cecchino! Ma ora mi lasci sul più bello!? Cioè si fanno ste cose!? -_- Spero che nn succeda nulla a Parker!!!
    Preferirei fosse in pericolo qualcun altro :fiu: :fiu: :fiu: just saying :lol:
    Mi raccomando honey torna presto e complimenti! :clap:
    Ti voglio bene! :ibones:
     
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  10. ~Mars.
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    CITAZIONE
    Ma dico, ci lasci così? Per fortuna che le scuole sono chiuse almeno spero che questo comporti una vistosa accellerata ai prossimi capitoli visto che la tensione sta decisamente andando alle stelle. Mi piace questa storia.

    Vi lascio così perchè sarebbe stato troppo lungo continuare in un unico capitolo.. ihih.. e comunque l'aggiornamento arriva presto :D sono contenta che ti piaccia!

    CITAZIONE
    Toh guarda un pò chi si rivede! :woot:
    Io ormai mi ero rassegnata e mi ero messa l'anima in pace autoconvincendomi del fatto che per leggere un tuo aggiornamento come minimo dovevo aspettare una ventina d'anni! E invece eccoti qua!!! :D
    Vabbè a parte gli scleri che ormai sono d'obbligo (se non li faccio poi ti preoccupi! <_< ) mi fa strano leggere di Booth ancora con quella li! (non me la fa nominare ti prego che non ce la faccio! -_- )
    Però a parte tutto la storia è carica di emozioni e di souspance, mi piace questo nuovo cecchino! Ma ora mi lasci sul più bello!? Cioè si fanno ste cose!? -_- Spero che nn succeda nulla a Parker!!!
    Preferirei fosse in pericolo qualcun altro :fiu: :fiu: :fiu: just saying :lol:
    Mi raccomando honey torna presto e complimenti! :clap:
    Ti voglio bene! :ibones:

    Grazie cara!!!! Gli scleri sono sempre ben accetti!! Comunque fa stranissimo anche a me scrivere ancora di Hannah.. Considerati gli ultilmi avvenimenti poi, questa ff è iindietro anni luce.. A questo punto del tf non avrei mai detto che avremmo avuto ciò che abbiamo avuto nel giro di poche puntate! :woot:
    Ma tanto Hannah Banana sparisce anche da qua, tranquilla!!! :lol:
    Ti voglio bene anche io :ibones: :wub: (nonostante i bong -_-)
     
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    Squintern

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    Ok forse i maya hanno sbagliato giorno per la fine del mondo forse domani mi sveglio e non trovo più nulla...
    By the way... quella è ancora qui, quella deve morire, e quello scemo deve riprendersi, e quall'altro idiota con quella specie di fucile dovrebbe accidentalmente sparirsi nel didie....e se succede qualcosa a parker sarai tu a essere punita... YOU UNDERSTAN ME???
    susu vediamo di sfornare un nuovo capitolo prima del 14 altrimenti ritornano i miei metodi di tortura e credimi non ti piaceranno per nulla
    NO, no!!!!
     
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  12. Ciccia-B
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    Martaaaaa chi non muore si rivede! Per un secondo ho pensato che non la scrivessi più questa storia! Ma come al solito ci lasci sul più bello e ora chissà quanto ci farai aspettare per il prossimo aggiornamento! Guarda che se non ti sbrighi vengo lì con lella e allora povera te! ^_^
    Comunque brava, love my chop chop!!

    Edited by Ciccia-B - 11/7/2011, 22:44
     
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  13. ~Mars.
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    ahahahahahah Lella il tuo commento è fantastico! Direi che mi ami molto :ibones: comunque lo prendo come un complimento, se la leggi vuol dire che ti piace almeno un pò :lol: l'aggiornamento arriva subito!!!

    CITAZIONE
    Martaaaaa chi non muore si rivede! Per un secondo ho pensato che non la scrivessi più questa storia! Ma come al solito ci lasci sul più bello e ora chissà quanto ci farai aspettare per il prossimo aggiornamento! Guarda che se non ti sbrighi ti sguinzaglio lella e allora povera te! ^_^
    Comunque brava, love my chop chop!!

    eheh noo Lella non me la sguinzagliare!! aggiorno, aggiorno!!! :lol:
     
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  14. ~Mars.
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    Ecco un altro capitolo!!! Spero vi piaccia anche questo, ma penso di sì =) E' un pò lunghetto!!!
    ps: un grazie alla mia beta Dany :ibones:

    Capitolo 9



    Hannah si recò vicino all’ingresso non appena sentì la porta sbattere.

    “Seeley?”

    Uscì sul vialetto e vide che la sua auto non c’era. Se era andato via in quel modo, doveva esserci un motivo. Cosa doveva fare? E poi perché proprio dopo quella telefonata? Purtroppo lei non aveva avuto l’occasione di cogliere quasi nulla del discorso. Pensò di chiamare Brennan. Se si trattava di lavoro, anche Temperance doveva essere coinvolta.

    “Brennan.”

    “Temperance.. Sono Hannah!”

    “Oh.. Hannah.. Ciao! Che succede?”

    “Dove siete tu e Booth?”

    “..Io e Booth? Che intendi?”

    “Non è con te?”

    “Mhm.. No. Sono a casa, ma lui mi ha detto che avreste cenato insieme questa sera.”


    “Sì, infatti abbiamo cenato.. Solo che poi Seeley ha ricevuto una telefonata ed è uscito di corsa senza dirmi nulla. Pensavo foste stati chiamati al lavoro, o cose del genere.”


    Bones capì che doveva essere successo qualcosa. Booth era solito partire in quarta senza avvisare nessuno, solo quando c’era il pericolo che altre persone si facessero del male. Scelse di non dire nulla per non allarmare Hannah.

    “Ok.. Hai per caso colto qualcosa di ciò che Booth e l’interlocutore stessero dicendo? Oppure il suo nome?”

    “No, mi dispiace. I toni però erano abbastanza accesi.”

    “Ok. Hannah, non preoccuparti. Ora devo andare. Ti faccio sapere non appena scopro altro.”


    Brennan ripose il telefono nella borsa ed uscì di casa in fretta e furia. Le venne in mente solo una persona che potesse essere coinvolta in quella storia in quel momento : Broadsky.
    “Booth, che stai combinando?” pensò.

    Booth si stava dirigendo verso casa di Rebecca senza esitare. Da solo. Proprio come Broadsky gli aveva detto di fare.
    Grosse nuvole grigie coprivano il cielo e in lontananza cominciavano a sentirsi dei tuoni di tanto in tanto: stava per arrivare un temporale. Qualche auto percorreva l’autostrada a velocità ponderata, qualche altra, invece, aveva fretta di arrivare a destinazione. Persone stanche che tornavano dal lavoro, persone che partivano, persone che rientravano. Nessuno di loro però sicuramente stava andando a salvare la propria famiglia da un pazzo assassino. Nessuno tranne Booth, s’intende.

    L’uomo schiacciò l’acceleratore, non curandosi delle altre auto o di infrangere tutte le regole possibili ed immaginabili. La sua mente era annebbiata; non sapeva esattamente a cosa sarebbe andato incontro, sapeva solo che avrebbe fatto qualsiasi cosa perché a loro non venisse fatto del male.
    Dei flashback partirono, immagini scorrevano nella sua testa come in un film. Tutti quei ricordi erano distanti, sembrava quasi che nulla di tutto quello fosse mai accaduto. Ripensò alla sera in cui Rebecca gli aveva detto di aspettare un bambino, alla sua gioia di diventare padre. Ripensò al desiderio di sposarla, di creare una famiglia con lei. Poi ripensò al suo rifiuto, alla prima volta che aveva tenuto suo figlio in braccio e al dolore provato ogni volta che si era perso qualcosa della sua vita. All’improvviso però dovette smettere di ripensare a quei vecchi avvenimenti. Era ormai arrivato. Scese in fretta dall’auto, ma si accorse che c’era qualcosa che non andava. Le luci della villa erano spente, non sembrava esserci anima viva. Dove erano tutti? E se fosse stato troppo tardi? Cominciò a correre e si lanciò verso l’ingresso. Buttò giù la porta e solo dopo realizzò cosa stesse realmente accadendo. Lì non c’era nessuno. Non c’era mai stato nessuno … Era tutto una bugia. Una trappola che Broadsky aveva archietettato ad opera d’arte per attirarlo nelle sue grinfie. Magari Rebecca in quel momento era in vacanza, o a casa del suo compagno. Chissà. Lui non poteva saperlo. Realizzò che ormai non aveva scampo. Provò a tirar fuori la pistola, ma un oggetto lo colpì alla testa, facendogli perdere i sensi. Di li in poi solo buio.

    Mentre Brennan si recava al Jeffersonian, provò svariate volte a rintracciare il suo collega sul cellulare, ma invano. Era staccato. Non sapeva che fare. Quando si trattava di Booth, tutta la sua razionalità svaniva in un istante. Era successo diverse volte. Le venne in mente il giorno in cui l’aveva salvato proprio dal Becchino. Si era messa in gioco, aveva distrutto le prove. Sapeva benissimo che era disposta a tutto per lui. Una volta arrivata, lasciò le chiavi ancora inserite nel quadro e sperò solo che ci fosse ancora qualcuno lì. Ovviamente avrebbe avuto bisogno del team al completo, ma mettersi a chiamarli ad uno ad uno le avrebbe fatto solo perdere altro tempo.

    “Ragazzi, ci siete?”

    Cam fece capolino dall’altra stanza, insieme a Wendell.

    “Dottoressa Brennan.. Cosa ci fai qui?”

    “Cam, Mr Bray, presto, dovete chiamare anche gli altri!”

    “Sì ok, ma che succede?”

    “Se è come penso dobbiamo fare in fretta.. Credo che Broadsky abbia preso Booth.”

    Un po’ di tempo dopo, Booth riprese i sensi. Aprì piano gli occhi e provò a muoversi, ma capì di essere legato ad una sedia. Le immagini erano confuse, la testa gli girava. Non appena fu in grado di mettere a fuoco i dettagli, vide che Broadsky era lì davanti a lui che lo scrutava con un ghigno beffardo dipinto sul volto.

    “Ciao agente Booth, ti sei svegliato finalmente. Cominciavo a pensare di averti ucciso. Sarebbe stato un vero peccato.. Non che mi dispiaccia, sarà quella la tua fine.. Ma sai, voglio prima divertirmi un po’. Meriti la mia attenzione.”

    Booth restò in silenzio, non aveva intenzione di rispondere alle sue provocazioni.

    “Che c’è? Tutto ad un tratto hai perso l’uso della parola?”

    “Cosa dovrei dirti, sentiamo?”

    “Non so.. Quello che vuoi. So solo che sarà bellissimo vederti morire, qui.. Davanti ai miei occhi.

    Broadsky estrasse una pistola dalla cintura.

    “Ammazzami pure, non m’importa. Tutti moriremo, prima o poi. Anche tu Broadsky. Ti prenderanno e non farai una bella fine.”


    “E questa cosa sarebbe? Una minaccia? O una massima di vita della tua collega?”


    “Lascia stare la mia partner.”

    “Siamo suscettibili al riguardo! Lei è solo un’altra delle sciacquette che ti sei portato a letto!”

    “Taci! Insomma, si può sapere cosa vuoi?”

    “Sei un assassino, Booth. Come tutti gli altri che ho ammazzato. Nulla più, nulla meno. Sei e-s-a-t-t-a-m-e-n-t-e come loro. Ce l’hai nel sangue.. Il tuo cognome è un marchio. Essere entrato nell’FBI non cambierà ciò che sei.”
    “Non ho paura di te.”


    “Benissimo, vediamo se così cambierai idea.”

    Premette il grilletto e sparò Booth all’altezza del ginocchio sinistro.
    L’espressione di Booth si contrasse per il dolore e la sedia si rovesciò su un lato fino a cadere.

    “Sai cosa sto facendo, vero? Una ferita del genere non ti causerà la morte.. Non immediata, almeno. Per il dissanguamento completo possono volerci anche 4 ore se sei fortunato. Ma non sarà facile. Soffrirai come un cane e io mi godrò lo spettacolo.”

    “Sono stato peggio, Broadsky, non avrai questa soddisfazione da me!” Disse con fatica.

    “Sempre a fare l’eroe.. Non ti stanchi, eh?”

    Fece la stessa cosa per la gamba destra. “E adesso? Va ancora meglio, no? Il dolore aumenterà e tu non potrai farci nulla!”

    Angela e Jack raggiunsero tutti gli altri al laboratorio.

    “Notizie di Booth?”

    “No, purtroppo no.. Il cellulare è ancora staccato!”

    “Accidenti.. Ma dove può essere finito? E se chiamassimo l’FBI?”

    “Se chiamassimo l’FBI Broadsky potrebbe ucciderlo!” Esclamò Brennan.

    “Ok ok, tesoro tu vieni con me ora!” Angela prese in disparte l’amica e iniziò a parlarle.

    “Brenn, se cominci ad urlare non risolveremo nulla.. Sarà solo peggio! Cam e noi tutti siamo qui per aiutare Booth. Le idee che ci vengono in mente non saranno tutte buone, ma ci proveremo. Faremo di tutto per salvarlo e ce la faremo.. Come abbiamo sempre fatto.”

    “Questo non puoi saperlo.”

    Brennan si sentiva impazzire, si sentiva impotente e lo odiava. Sapeva di doversi calmare, ma davvero non riusciva a farlo.

    “Te la senti di tornare dagli altri?”

    “Sì, sto bene..”

    Brennan lanciò un’occhiata di intesa a Cam, come per dirle “mi dispiace”.

    “Tranquilla dottoressa Brennan, so che è dovuto alla situazione di stress in cui ci troviamo, ora mettiamoci al lavoro!”


    “Ehi, aspettate.. Ma il gps?”


    “Che gps?” chiese incuriosita Cam a Wendell.

    “Quello dell’auto dell’agente Booth. Deve essercene per forza uno.” - Lanciò un’occhiata eloquente ad Angela – “magari lei può localizzarlo e lei dottoressa Brennan potrebbe vedere se quel posto le dice qualcosa.”

    “Mi sembra un’ottima idea”, concordò Cam.

    “Perché io?”

    “Perché tu sei quella che lo conosce meglio, tesoro!”

    “Ok, proviamoci!”

    “Allora.. Ecco qui il segnale” – fece Angela indicando un punto rosso che si illuminava sullo schermo del pc – “questa è la posizione dell’auto di Booth in questo momento. Ti dice nulla, Brenn?”

    “No.. Non esattamente. Cosa si trova lì?”

    “Appartamenti.. Villette, centri residenziali.. Il nonno di Booth dove abita?”

    “Il nonno di Booth è in una casa di cur.. Aspetta! Parker!”

    “Parker?!”

    “Sì.. Rebecca e Parker abitano lì!”

    “O mio Dio! Ora capisco perché Booth se ne sia andato così!”

    “Angela.. Devo andare immediatamente! Dì agli altri dove sto andando!”

    “Aspetta, ma da sola??? Brenn!”

    “Non c’è tempo Angela, e poi ho una pistola!”

    “Oh bene.. Hai una pistol… Hai una pistola? E da quando?!”

    “Dopo ti spiego!”

    In pochi secondi Brennan si era già dileguata, Angela raggiunse gli altri.

    “Ragazzi, Brennan è andata da Booth… Ma è da sola, dobbiamo chiamare l’FBI e dire loro di seguirla a distanza e di controllarla.. Non possiamo lasciare che vada incontro ad un pazzo serial killer così!”

    “Hai ragione, me ne occupo subito!”

    In meno di un quarto d’ora Brennan raggiunse il luogo designato. L’FBI l’aveva seguita e lei se ne accorse.

    “Non esiste che voi entriate lì con me.” Rispose Brennan all’agente che stava tentando ci convincerla.
    “Quell’uomo non è uno stupido e se si accorge di voi farà fuori Booth! Devo andarci io, chiaro?”

    “Ma dottoressa Brennan.. Ok, aspetti, prenda almeno questo giubbotto antiproiettile!”

    Bones infilò il giubbotto e si decise ad entrare. Era molto agitata. Per quanto ripetesse ogni volta che era in grado di sparare, in quell’istante avrebbe preferito che Booth fosse lì con lei. Ma non poteva indugiare. Ogni minuto, ogni secondo era di fondamentale importanza.
    Successe tutto molto in fretta. Un po’ per l’adrenalina, un po’ per la durata effettiva di ciò che avvenne.

    Non appena Broadsky si accorse che qualcuno era giunto, non esitò un secondo a sparare.
    Booth da testimone della scena, non poté far altro che urlare un “Bones!”, ma non riuscì a muoversi. Vedeva dei fotogrammi sfuocati e dopo un po’ perse un’altra volta i sensi.

    Brennan si rialzò, era sicura di avere qualche costola rotta, ma poco importava.. Doveva uccidere Broadsky. Era l’unica soluzione. Lui le si gettò addosso, facendola finire contro una parete, ma lei fu più veloce: un solo colpo e poi un tonfo. Gli occhi dell’uomo erano ancora spalancati e la fissavano, mentre dal retro della testa una chiazza di sangue caldo e scuro si propagava sul pavimento. Era finita.

    Brennan si alzò immediatamente e si avvicinò a Booth.

    “Booth, riesci a sentirmi? Devi rimanere cosciente, hai perso troppo sangue!”

    L’uomo però non riusciva a reagire, era troppo debole. Era lì come in una specie di limbo e non sapeva se quei suoni ovattati che sentiva in lontananza fossero realtà o solo frutto della sua immaginazione.

    “Booth! Sono Bones! Devi tenere duro Booth, avanti!”

    Temperance gli accarezzò una guancia e poi lo baciò leggermente sulle labbra, mentre una lacrima le scendeva lungo il viso.

    “Ti amo, Booth.”

    Gli sussurrò prima che l’agente Morgan le comunicasse che erano arrivati i soccorsi.
    I paramedici caricarono Booth sull’ambulanza e dissero anche a Brennan di farsi accompagnare in ospedale.

    “Le sue ferite non sono gravi come quelle del suo collega, ma c’è bisogno che le diano un occhiata.”


    La donna, anche se non molto convinta, accettò il consiglio.
    Una volta in ospedale, fu raggiunta da Cam, Angela, Jack e Sweets.

    “Tesoro! Ma che ti è successo? Stai bene?”


    Disse Angela, entrando nella stanza in cui si trovava Brennan.

    “Sì, ho solo un paio di costole rotte e una contusione, niente di che insomma.”

    “Menomale, poteva andare molto peggio! Come sta Booth?”


    “Ha perso molto sangue, tanto da aver avuto bisogno di una trasfusione. Ora è sotto sedativo e non è cosciente.. Credo che dovrà restare qui almeno un paio di settimane, ma la convalescenza prima che torni a camminare sarà lunga.”

    Ammise con un velo di tristezza.

    “Ehi, non è colpa tua. Tu gli hai salvato la vita e lui lo sa..L’importante è che sia finita bene.. Il resto lo supererete.. Insieme.”

    “Già, comunque ho chiamato Hannah. Sta arrivando.”

    Passati circa 10 minuti, Hannah arrivò trafelata all’ospedale.
    Si recò nella stanza di Brennan e si sedette sul letto accanto a lei.

    “Ehi, come stai?”

    “Potrebbe andare meglio, ma me la caverò.”

    “Forse dovrei ridarti gli occhiali.”

    “Come dici?”

    “Niente, stavo scherzando.. Ti ricordi, gli occhiali che mi hai dato quando sei venuta a trovarmi dopo il mio intervento.”


    “Oh sì, quelli. No, puoi tenerli.”

    “Stavo scherzando. Ma forse non era divertente.. Ora che ci penso era una pessima battuta.”

    “No, no.. Era carina invece.. Sono io che come sai non le capisco immediatamente.”


    Si sorrisero.

    “Temperance.. Grazie.”

    Hannah si diresse verso la porta.

    “Per cosa?”

    “Per avergli salvato la vita..”

    “Ah.. Quello. Non c’è di che.”

    Brennan rimase sola in quella stanza d’ospedale. Dal vetro di fronte a lei poteva vedere Hannah che teneva la mano a Booth, del tutto incosciente. Quella scena le faceva male, decise quindi di distogliere lo sguardo e di provare a dormire un po’.

    Hannah era nella stanza di Booth, accanto a lui. Erano passate ormai un po’ di ore ed era quasi l’alba.

    “Mhm..”

    La donna, ebbe un sussulto ed uscì dallo stato di dormiveglia in cui si trovava.

    “Seeley, sei sveglio.”

    Gli si avvicinò e lo baciò sulla fronte.

    “Bones..”

    Non appena quelle parole uscirono dalle labbra di Booth, Hannah capì che ciò che aveva pensato di fare da un po’ ormai, era la cosa giusta.

    “Ti ho amato Seeley, ti amo ancora.. Ma non sono io quella giusta per te. In fondo l’ho sempre saputo ed è anche per quello che non ho accettato la tua proposta. In un certo senso era come se sentissi dentro di me che non ero io la donna a cui quelle parole erano dirette. E lo sai anche tu.”

    Hannah lo baciò un’ultima volta e uscì, chiudendosi la porta alle spalle.

    “Temperance, ti disturbo?”


    La ragazza tornò nella stanza di Brennan e le si avvicinò di nuovo.

    “No, tranquilla.. Non sto dormendo. Dimmi.”

    “Volevo salutarti.. E darti questa.”


    Prese dalla borsa una piccola busta da lettera e gliela porse.

    “Cos’è? Non capisco..”


    Gli occhi color del mare di Brennan si spalancarono e la fissarono.

    “E’ una lettera. Vorrei che la dessi a Seleey quando sarà cosciente del tutto. Io ho un aereo che parte tra mezz’ora.”


    “Perché, Hannah? Lui ti ama, ne soffrirà molto.”

    “No, non preoccuparti. Lui ama te, ma non è un problema. Davvero. L’ho sempre saputo, sin da quando l’ho incontrato più di un anno fa in Afghanistan. Poi quando ti ho conosciuta ne ho avuto la conferma. Spero possiate essere felici, lui merita davvero una persona come te al suo fianco.”


    Hannah abbracciò ancora una volta Temperance, che rimase in silenzio lì, stringendo la busta tra le mani.

    Continua

    Edited by ~Mars. - 12/7/2011, 15:33
     
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    Finalmente se ne ANDATAAAAA!!!! ash liberation!!! anche se... mi hai fatto venire un infarto, povero Booth... bel capitolo oh si questo è un bellissimo capitolo...
    speriamo solo che nel prossimo succederà qualcosa di bello tra quei 2 cocciuti!!! ILU <3
     
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93 replies since 15/12/2010, 19:11   4534 views
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