Andrà tutto bene [Completa]

Romance/Angst R B&B spoiler (1x17)

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  1. Nicoletta78
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    -Non posso crederci…- sghignazzò Angela Montenegro mentre finiva il ritratto che le aveva chiesto la sua collega, nonché migliora amica, Temperance Brennan.
    Rideva perché la vedeva agitarsi nel suo ufficio dalla porta a vetri e scagliare qua è là penne e palle di carta.
    -Cos’è? Schizofrenia? O è la mafia che le ha fatto qualcosa? Magari le ha messo degli allucinogeni nel caffè!
    -Hodgins, non c’è bisogno che tu veda complotti ovunque! È semplicemente… arrabbiata!- spiegò la disegnatrice.
    -Già e so anche perchè...- aggiunse Zac mettendo sotto la lente d’ingrandimento un frammento osseo.
    -Bhe? Cosa aspetti? Diccelo!
    -Hanno tolto Booth dalle indagini che riguardano il Jeffersonian…
    -Per avere un quoziente intellettivo di gran lunga superiore alla media sei di poche parole…
    -Sapete cosa è successo tra loro ieri no?
    -Sì…- Angela mimò il cazzotto sul naso facendo interpretare la parte di Booth proprio al povero Zac.
    -Ecco… quello… all’FBI non è piaciuto che Booth non abbia dichiarato l’incidente e così lo hanno sostituito con il manichino/surfista che sta leggendo quella cartella clinica là. E scommetto che non ci sta capendo neanche nulla…
    -Vado a togliergliela…- disse protettivo Jack guardando in direzione del dito di Zac Addy.
    -E come le sai tutte queste cose Zac? Di solito vivi fuori dal mondo…
    -Il tale Alex Trevor ci ha tenuto a farmi un resoconto dettagliato stamani mentre urinavamo. Mi dispiace! Io e Booth avevamo un gran bel rapporto!
    -Ma se neanche ti salutava!- gli disse in faccia Jack Hodgins tornando con la cartella clinica in mano, vittorioso.
    -Non è vero che non mi salutava! È il nostro rapporto da… compagni di squadra!
    -Insomma si lavora o no qui dentro?- li riprese Goodman: -Volevo presentarvi l’agente speciale Travor. Da oggi sarà lui il nostro tramite con l’FBI.
    Il nuovo arrivato ricevette solo alzate di spalle e saluti distratti con la mano.
    Goodman si sentì di doverlo rincuorare: -Hanno fatto così anche col suo collega. Si abituerà.
     
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  2. Chemistry
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    Non vorrei essere nei dintorni con Bones in quelle condizioni :lol:

    Grazie della chicca, continua presto ^_^
     
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    Squintern

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    Si continua presto, voglio sapere cosa succede :lol:
     
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    Brava, stai riuscendo a riprodurre nella tua ff molti elementi del tf, come le paranoie di Hodgins e la convinzione di Zach di avere con Booth un rapporto da uomo a uomo.
     
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  5. Nicoletta78
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    grazie kew!
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    Dopo neanche una settimana dall’arrivo, Travor portò il primo caso importante all’Istituto. Una donna era stata trovata in avanzato stato di putrefazione in una discarica. Si poteva pensare che i resti appartenessero ad una barbona che cercava riparo dal freddo tra i rifiuti. Se non fosse che vicino alla vittima era stato trovato un orecchino di enorme valore economico e che risultasse avere il collo spezzato da una torsione.
    Mentre Temperance si dirigeva con la sua squadra al punto del ritrovamento, i suoi colleghi non riuscirono a non fare commenti su Booth.
    -Lo hai sentito?- chiese Angela.
    -Non so a che ti riferisci…
    -Lo sai benissimo che mi riferisco a Booth…
    -Ah, ti riferisci a quello?- chiese continuando a leggere il primo rapporto dell’FBI: -Questo scrive come un cane!
    -Temperance?- la richiamò l’amica chiudendole il dossier: -Allora?
    -No Angela, non l’ho chiamato, ne visto, ne respirato, ne qualsiasi cosa si possa fare con i 5 sensi… ed ora torniamo a lavoro…
    -Ma lui ti ha chiamata!
    La dottoressa la guardò di traverso e Angela si sentì di dover dare delle spiegazioni: -Ho chiesto a Zac di risalire alle ultime chiamate in entrata e in uscita del tuo telefono dell’ufficio…
    -Ok, basta… stiamo andando a lavorare.- fece una pausa. Poi continuò: -E comunque non ho risposto!

    -Femmina, 29 anni, corporatura esile. Causa apparente della morte… è per via del collo che ha fatto crack…
    L’equipe del Jeffersonian si girò a guardare l’agente Travor: -Stiamo parlando di un omicidio… possiamo usare anche il gergo tecnico. Lo capiamo benissimo!- l’apostrofò Brennan.
    -L’avevo detto che era meglio Booth…- aggiunse Zac.
    -Hodgins, tu pensa a raccogliere quanto più puoi sulla vittima e intorno ad essa: campioni di rifiuti, larve, se ci sono escrementi di animali. Tutto. Zac scatta le foto e non dimenticare quella dell’orecchino. Potrà servirci per riconoscerla. Attento perché le gambe sono staccate. Molto probabilmente tagliate di netto. Angela collegati al database della polizia e stampa l’elenco delle donne caucasiche di cui non si ha nessuna traccia diciamo dagli ultimi 8/12 mesi. Il decesso sembra risalire a 8 mesi fa. Meglio controllare anche qualche mese prima. Ok Travor, noi ci portiamo via il corpo. Entro 2 giorni avrai la mia relazione sulla scrivania.
    -Ma… non posso venire con te all’istituto?- le chiese seguendola.
    -No
    -Ma Booth poteva!
    -Booth è Booth. Aveva un tesserino che non intendo cedere a te. Lavoro meglio se non sono sotto pressione. Ci sentiamo per telefono. Arrivederci.

    All’una di notte il Jeffersonian era ancora brulicante di scienziati all’opera. Oltre al nuovo caso dell’FBI, i dottori erano impegnati nel riconoscimento di una trentina di vittime trovate in una fossa comune risalente alla seconda guerra mondiale. I resti erano stati spediti dall’Italia ed appartenevano, con grande probabilità, a soldati americani.
    Bones girava intorno al tavolo dove era stata sistemata la donna della discarica e cercava di concentrarsi.
    Il suo pensiero tornava come un boomerang a Booth. Forse lei aveva esagerato a picchiarlo, ma essere tolto dalle indagini le sembrava eccessivo. Se solo lui le avesse dato retta questo non sarebbe successo. Travor non le piaceva. Doveva fare il bagnino a Malibù o l’istruttore di surf , non l’agente dell’FBI a Washington. Era un bambino, un semplicione, aveva rischiato di compromettere la scena del ritrovamento perché aveva dimenticato di mettere i guanti. E poi non osservava. Seeley passava interminabili istanti ad osservare la scena e nel frattempo cercava di farsi un’idea di chi era la vittima, del perché era morta, del possibile colpevole. A volte la sua fantasia era troppo fervida, ma l’aiutava. Non si aspettava che lei gli mettesse un dossier sulla scrivania con scritto :”Questo è l’assassino…”.
    Angela interruppe i suoi pensieri: -Temperance… ecco quello che cercavi…
    Brennan la guardò sorridendole in quel suo modo strambo che la caratterizzava: -Grazie Angela, puoi andare se sei stanca
    -Scherzi? È l’una di notte, alle sette dovrò essere di nuovo qui… vado a dormire nel tuo ufficio!- disse allontanandosi senza aspettare la risposta.
    La dottoressa focalizzò l’attenzione sul dossier. Ormai aveva raccolto parecchi indizi sul corpo e poteva addentrarsi nella parte che di solito recitava Booth: quella dello psicologo che ci sa fare con le persone. Lei odiava quella parte. Preferiva fermarsi alle prove scientifiche, alle analisi delle ossa. Tra poco Zac le avrebbe ripulite e sarebbe emersa la causa della morte. Odiava anche dover immaginare che la persona che adesso giaceva quasi putrefatta su quel tavolo una volta era viva. Era per questo che lasciava i giochetti psicologici a Booth. Ma lasciarli a Travor equivaleva a buttarli nel water e a tirare la catena.
    Aprì la cartellina ed una foto di una bella ragazza mora le sorrideva felice: Britney Orsini, figlia di Rafael Orsini.
    -Interessante…- sussurrò.
    Andò a sedersi e sfogliò per ore le 70 pagine che Angela le aveva procurato. Orsini era a capo di un grande impero finanziario che non reggeva propriamente su basi pulite. La polizia e l’FBI indagavano da anni sul suo conto ma non riuscivano a trovare nulla che collegasse la famiglia Orsini alla mafia o a qualche giro di denaro riciclato. Il padre della ragazza in gioventù viveva nei sobborghi di New York. Era povero. Precedenti per furto, aggressione, percosse e spaccio di droga. Poi si era ripulito intorno ai 35 anni. Una laurea brillante in giurisprudenza, una carriera nel prestigioso studio Louredel e all’attivo un 90% di vittorie in tribunale. Ancora un cambio di rotta verso i 52 anni: la scalata finanziaria col suo gruppo, la O.S.E. che si occupava di costruire per la NASA alcune parti dello shuttle, la quotazione in borsa, il terzo matrimonio con Hanne Heatwake, anche lei ricca imprenditrice nel campo aerospaziale. Un tipo eclettico. La figlia, una nullità. Viveva di rendita, si improvvisava una volta cantante, una volta attrice, una volta disegnatrice di moda. Relazioni discutibili con personaggi dello spettacolo e con qualche socio, anche anziano, dell’azienda del padre. Studi mai terminati, amicizie che la sfruttavano per l’immagine e per i soldi. Era stata aggredita un paio di anni prima all’uscita di una discoteca e l’aggressore le aveva fratturato l’avambraccio. Controllò le radiografie dell’epoca, presenti nel dossier Orsini dell’FBI, e quelle fatte qualche ora prima nell’Istituto. Stessa calcificazione ossea. Era lei.

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    volevo ringraziare le 426 visite ricevute in 2 giorni :-)
    capperi, almeno 50 sono le mie lo ammetto!!!!
    grazie cuore e vi prego lasciate un accenno di commento così che io possa sapere se vi piace o no!!!! :superlol:

    Grazie ancora
     
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  6. Chemistry
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    Brava bel capitolo interessante.. e sembra essere anche un caso molto complicato..
    Mi piace tanto questa storia e come scrivi.. resto in attesa degli sviluppi.. :rolleyes:
     
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    Mi piace, mi piace, aspetto con ansia il seguito :D
     
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  8. Romi10
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    è molto interessante, l'idea di affiancare un altro agente a Brennan.

    CITAZIONE
    Booth è Booth

    Questa è favolosa. Grandissima Brennan
     
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  9. Nicoletta78
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    come al solito grazie a tutte per la bontà dei vostri commenti e grazie perchè trovate il tempo di leggere la mia storia. parto per due giorni vi lascio con un piccolo aggiornamento!!
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    La mattina la sorprese semi addormentata vicino al corpo di Britney. Vicino al suo braccio era stata posata una busta bianca da lettera. La prese in mano ma non l’aprì. C’era qualcos’altro che aveva disturbato il suo sonno. Una voce. Si alzò in piedi, girò la testa in cerca di quella fonte e quando vide quello che voleva gli corse dietro.
    -Te ne stai andando senza salutarmi?
    Booth si fermò quasi sulla soglia dell’uscio del laboratorio: -Buongiorno Brennan…- disse voltandosi.
    Aveva ancora l’ecchimosi sullo zigomo e il naso gonfio. Temeprance si morse il labbro. Poi quella freddezza nell’usare il suo cognome, non era da lui.
    -Te ne vai senza salutare?- gli chiese di nuovo con un tono di voce più basso e roco.
    -Stavi dormendo, non avevo voglia di svegliarti.
    -Hai lasciato tu questa busta?- gli indicò la lettera che aveva in mano.
    -Sì, è il tesserino. Non mi serve più…
    -Booth…
    -Bon… Brennan…- la interruppe: -Non mi è possibile stare qui a parlare con te e le reg…
    -Le regole sono le regole, mai che ne infrangessi una, vero Booth?- lo stuzzicò acida.
    -Sono un federale e mi hanno insegnato l’obbedienza ai superiori. Stammi bene Temperance…
    Così dicendo la lasciò a guardarlo andare via.
    Zac le corse incontro: -E’ tornato l’agente Booth?
    -No Zac, è venuto solo a salutare. Torniamo a lavoro. Voglio risolvere questo caso. Pulisci le ossa anche se già sappiamo cosa aspettarci…
    -Ho già preparato la macchina…
    -Dottoressa Brennan?- la chiamò Hodgins: -C’è Trevor al telefono…
    Temperance alzò gli occhi al cielo e prese la comunicazione.

     
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    Mi piacciono i casi di B&B, e tu sei brava a scrivere.
     
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  11. Cris.Tag
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    Diciamo che sono curiosa di sapere cosa accadrà ...
    e diciamo che mi piace la cura che metti nei particolari ...

     
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  12. Nicoletta78
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    Diciamo che ti ringrazio per il commento! :-) grazie tante veramente :-p
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    Il giorno successivo, nell’ufficio del capo di Travor la dottoressa Brennan stava confermando la causa della morte.
    -La ragazza è stata afferrata da dietro. Ha lottato. Abbiamo trovato 4 falangi fratturate nella mano destra. Il suo assassino deve essere un uomo, alto più di lei di almeno 10 centimetri. Le ha afferrato la testa con una mano mentre con l’altro braccio la teneva stretta al suo petto. È mancino, il movimento di rotazione è avvenuto da destra verso sinistra. È morta a causa della rottura di 3 vertebre del collo.
    -Quanto dopo l’aggressione?
    -Dal momento che le hanno fratturato le vertebre non più di un minuto, un minuto e mezzo. E non è morta alla discarica. È morta in un campo appena arato. Abbiamo trovato tracce di terriccio e di un particolare diserbante che si da al terreno per togliere le erbacce poco prima dell’aratura. Non penso sia difficile isolare dei campi da foraggio nei pressi di Washington.
    -Pensa sia stata uccisa qui?
    Temperance rimase in silenzio. Di solito a questo punto attaccava Booth con i suoi scenari. Ma Travor non ci pensava neanche a tirar giù delle conclusioni.
    -Non è il mio ambito…- disse acida guardando il nuovo collega: -… comunque la famiglia è originaria di qui e sappiamo che è molto conosciuta anche per affari non proprio cristallini. Lei abitava in periferia. Conosceva il suo aggressore. Non è stata legata.
    -Come fa a dirlo dottoressa se non c’è rimasto molto di quella poveraccia?
    -Agente Travor, ho i miei metodi… le ossa non mentono. Era mingherlina di corporatura. Se fosse stata legata anche solo un’ora, porterebbe i segni di sfregatura sui malleoli. Non è stata legata. Avrà seguito la vittima che poi l’ha inaspettatamente aggredita. C’è anche un altro particolare delle gambe che merita attenzione…
    -Rapporti sessuali?- la interruppe Travor.
    -No.- rispose scocciata da quella mozzatura. Booth non le toglieva mai la parola. Magari non le dava retta, è vero. Ma interromperla mentre parlava di un caso, mai.
    Manson, il superiore di Trevor, era preoccupato: -Dottoressa, la stiamo coinvolgendo in un caso difficile. Appena Rafael Orsini saprà della figlia si scatenerà una guerra… anche contro l’FBI.
    -Ancora non è stato informato?
    -No. Capisce la famiglia Orsini è la nostra spina nel fianco. Prima di tutto dovevamo capire se era omicidio o no e fare le opportune rilevazioni. Travor, vada da loro e gli comunichi che abbiamo rinvenuto il corpo della figlia. Controlli i loro alibi. Dottoressa Brennan, la ringrazio per la collaborazione. Da adesso in poi il caso passa totalmente all’FBI.
    -Con tutto rispetto… se mi concede altro tempo forse posso risalire ad altro. Potrei partire dall’orecchino e da un altro particolare. Aveva le gambe staccate appena sotto il ginocchio.
    -Su quello scheletro è caduto un ammasso di rifiuti anche pesanti. Uno di questi le avrà tranciato gli arti inferiori…- ipotizzò Travor.
    -No. Altrimenti non si spiegherebbe come mai il resto dello scheletro non ha fratture da compressione. Era in una zona della discarica non molto usata, lontano dall’entrata. La maggior parte dei camion si fermano vicino ai cancelli di accesso e scaricano per evitare di fare giri inutili. Poi se ha notato i rifiuti di quella discarica sono per lo più organici. Una buccia di arancio non trancia le gambe di una donna… L’amputazione è susseguente alla morte. Ci sono tracce di sangue rappreso sui rifiuti proprio in prossimità degli arti inferiori. E visto che non è stata uccisa lì… Sulla scena del ritrovamento non avevo collegato, ma poi in laboratorio mi sono ricordata che alcune tribù dell’America Latina usano questo tipo di tortura per mandare un messaggio ai parenti o alle tribù nemiche.
    -Che tipo di messaggio dottoressa Brennan?
    -Di essere controllati, tenuti sotto occhio e neutralizzati. Il nostro attuale:”Se ti muovi ti taglio le gambe”…
    Manson inspirò profondamente: -Non posso metterla in pericolo dottoressa… nel pomeriggio mando qualcuno a ritirare le spoglie. È tutto…

    Temperance uscì dall’ufficio irritata dal comportamento dei due uomini dell’FBI. La prima cosa che fece fu una telefonata ad Angela.-Angela sono io. Senti, nel pomeriggio vengono a riprendersi i resti della ragazza. Abbiamo poche ore, ma dobbiamo risalire al tipo di lama che ha usato l’assassino per tagliarle le gambe. Sono convinta che sia un depistaggio. Ti ricordi la mia idea del rito tribale dell’America Latina? Non ha senso romperle le vertebre e tagliarle le gambe da morta. È di sicuro una simulazione. Orsini è di origine sud americana sa di questo tipo di tortura, potrebbe essere un messaggio che qualcuno vuole mandargli. Esatto, hai capito bene… fotocopia tutto il dossier… lo so che non è legale. Appunto non farmelo ripetere in un edificio federale. Grazie a dopo.
    Stava per prendere l’ascensore quando cambiò direzione. Si fermò davanti ad una porta e si sistemò la giacca prima di bussare. Quando lo fece, sentì un uomo risponderle di entrare.
    Booth alzò lo sguardo e se la trovò davanti: -Bones…- si lasciò sfuggire con un tono di voce troppo stucchevole.
    -Ciao…- rispose lei dall’uscio.
    -Come mai qui? Mi sembrava di averti detto proprio ieri che ho difficoltà a lavoro se mi vedono parlare con te!
    -Andiamo Booth, stiamo solo parlando!
    -Ma per loro stiamo parlando di un caso, ad esempio di quello della Orsini…
    -Sai qualcosa?- chiese entrando e sedendosi davanti a lui.
    -Ma prego accomodati… aspetta che stampo la mia lettera di trasferimento in Alaska. Perché è quello che faranno se ti trovano qui…
    -Trevor è un idiota…
    -Travor è giovane. Imparerà. Ti prego, vai…
    -Booth io… - si alzò mettendo una mano sulla scrivania vicino alla sua.
    -Non è ora il momento di chiedere scusa.
    Lei ritrasse la mano sconcertata: -Scusa? Ma non ti stavo chiedendo scusa!
    Seeley la guardò allibito: -Non mi stavi per dire che ti dispiace?
    -Certo che no…
    L’agente girò la scrivania e la prese per un braccio: -Allora ci siamo detti tutto… buon lavoro dottoressa Brennan…
    Le chiuse la porta praticamente in faccia.
     
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  13. Romi10
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    Squintern

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    Mi piace veramete molto, continua grazie :lol:
     
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  15. Chemistry
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    Si concordo, vai avanti che questa storia è molto intrigante..
    Molto IC la tua Bones.. mi piace! Brava :clap:
     
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368 replies since 12/3/2009, 08:10   23652 views
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