Un caso esplosivo [Completa]

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    complimenti! mi piace come descrivi il rapporto tra Bones e Angela... e complimenti anche per la dovizia di dettagli medici :D
     
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  2. Chemistry
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    CITAZIONE
    “svegliarsi accanto a lui”

    la nostra Bones comincia ad avere dei lapsus freudiani.. :D Bello lo scambio Bones/Angela!

    Sia tu che Kew08 ci state viziando oggi con le vostre ff (grazie a entrambe), occhio che poi non riusciamo più a smettere!! ^_^
     
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  3. omelette73
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    CITAZIONE (Chemistry @ 10/12/2008, 21:10)
    CITAZIONE
    “svegliarsi accanto a lui”

    la nostra Bones comincia ad avere dei lapsus freudiani.. :D Bello lo scambio Bones/Angela!

    Sia tu che Kew08 ci state viziando oggi con le vostre ff (grazie a entrambe), occhio che poi non riusciamo più a smettere!! ^_^

    Colte da raptus creativo! :lol:
    Personalmente mi sto divertendo molto a scrivere ... tra poco posto un altro capitolo. Va sottolineato che senza qualcuno che leggesse non ci sarebbe gusto. Quindi comunque grazie a voi!


    CITAZIONE (Kew08 @ 10/12/2008, 18:04)
    complimenti! mi piace come descrivi il rapporto tra Bones e Angela... e complimenti anche per la dovizia di dettagli medici :D

    Mi piace molto anche la tua FF, me la sto davvero godendo ^_^
     
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  4. lotus in dream1927
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    bellobellobello!!!!
    molto In Character;le frecciatine tra BB sono perfette!e quando Bones è andata da Angela e ha fatto tutta da sola mi è sembrato di rivedere le nostre due amiche agli antichi spelendori!!!
    e la dovizia con cui ti sei interessata dei particolari,wow!lodevole,davvero!e lei che gli schiaffeggia la mano! :P
    continua così!
     
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  5. omelette73
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    Ecco un nuovo capitolo. Ci avviciniamo alla fine vi avverto!

    CAPITOLO 5
    Angela li accolse con un sorriso aperto e Booth e Bones si misero intorno al tavolo sul quale prendeva vita il programma olografico creato da Angela che avrebbe ricostruito il volto della terza vittima basandosi sulle indicazioni di Bones. Il suo viso comparve davanti ai loro occhi e Booth si lasciò scappare un sospiro di sollievo
    “Non è Peter Curry, meglio così. Ci serve più da vivo che da morto, hai già passato il volto all’LCA (n.d.a. Local Component Analysys: sistema di riconoscimento dei volti)?” chiese ad Angela
    “Sì e ho un nome” aggiunse soddisfatta “Bobby Wilcoxson, ti dice nulla?”
    Booth scosse la testa negativamente
    “Ora ne abbiamo identificati due, se questo Wilcoxson è nell’LCA significa che ha precedenti penali, quindi nessun dubbio su cosa facesse in quella banca. Ora non ci resta che unire un po’ di punti e vedere cosa riusciamo ad ottenere. Torno al Bureau Bones, passerò a prenderti più tardi”.

    Uscendo dalla stanza di Angela, Temperance incontrò suo padre che rientrava in laboratorio dopo una visita al museo fatta con un gruppo di ragazzi. Le sorrise e le porse una tazza di caffè fumante
    “Ti cercavo. Ho visto Booth andare via, sembrate abbastanza presi dal caso che state seguendo”
    “Sai perfettamente che non posso parlarne con te”
    “Non volevo lo facessi Tempy, cercavo solo di scambiare due chiacchiere con te, da padre a figlia”
    “Parlando di un omicidio?” gli fece notare lei dubbiosa
    “Bhe, sai... sei un’antropologa forense e lavori con un agente dell’FBI, io sono un ex insegnante di scienze ...”
    " ... ed un ladro” lo interruppe lei
    “un fuorilegge” la corresse “È normale che gli argomenti in comune possano finire per sembrarci limitati”
    “Non voglio parlare con te del caso!”
    “Di tua madre allora”
    “No”
    “Di Booth?”
    “Papà, Booth sembra non essere un buon argomento di conversazione in questi giorni, preferirei soprassedere se non ti dispiace” disse risentita
    “Certo tesoro, come preferisci. Non ti ha fatto nulla vero? Stai bene Tempy?”
    “Certo che sto bene e Booth non mi ha fatto proprio nulla, è meglio che io torni a lavorare, davvero. Sto bene” gli sorrise e tornò a rifugiarsi nel suo ufficio.

    Quando Booth tornò al Jeffersonian si era ormai fatto buio e Bones, rimasta con il suo assistente sulla piattaforma di lavoro, stava raccogliendo ulteriori dati sui resti di Bobby Wilcoxson
    “Sapevo che ti avrei trovata ancora qui. Avanti Bones, levati quel camice, è ora di andare a casa. Ti do un passaggio e ti aggiorno sulle novità, è il minimo che possa fare dopo averti tirata giù dal letto questa mattina” di nuovo quella mano posata al centro della schiena che la sospingeva inesorabile verso il suo ufficio
    “Non essere prepotente Booth” protestò lei scostandosi leggermente
    “Non sono prepotente Bones, mi prendo cura di te” ... e di nuovo quel sorriso aperto e franco. Bones deglutì, Booth la guardò fisso negli occhi e ricambiò lo sguardo. Deglutì anche lui. Fu un attimo. Poi Bones distolse lo sguardo e si girò verso la sedia per recuperare la sua giacca.
    “Ti offro la cena, ti va Bones?”
    La proposta la fece stranamente rilassare, ritrovarsi al loro Diner a mangiare insieme come in tante altre circostanze era ciò di cui aveva bisogno. Accettò la proposta con un sorriso.
    Seduti al loro tavolo, mentre condividevano un piatto di patatine, Bones ascoltava Booth metterla a parte delle ultime novità sul caso
    “Abbiamo fatto centro Bones, Peter Curry era stato arrestato la prima volta in Ohio, circa sette anni fa e indovina chi era suo compagno di cella?”
    “Bobby Wilcoxson suppongo”
    “Bingo Bones, proprio lui. Sono stati nella stessa prigione per tre anni, poi Wilcoxson è uscito di galera, e due anni dopo Curry ha ottenuto la libertà condizionata. Altra coincidenza ...”
    “... e noi non crediamo nelle coincidenze” sottolineò Bones addentando un'altra patatina
    “Esatto Bones, noi non ci crediamo. Altra "coinciednza", dicevo, è che le rapine sono cominciate proprio nel periodo in cui Curry è diventato ufficialmente un latitante. Noi sappiamo per certo che non ha preso parte ai primi colpi insieme a Wilcoxson, ma una volta arrivati qui a Washington da Buffalo, devono essersi rimessi in contatto e Wilcoxson ed il suo complice devono averlo fatto entrare nel gioco.
    La buona notizia è che Curry ha una fidanzata, una certa Jackie Rose che vive qui nella capitale e che la Polizia di Stato teneva già sotto controllo per arrestare Curry nel caso si fosse presentato da lei, ma sono stati sempre molto prudenti e per ora non ne è venuto fuori niente. Ma ora il caso è di competenza federale e domani Bones noi andremo a trovare la fidanzata di Curry e ci faremo due chiacchiere” Bones lo guardò compiaciuta e alzò la sua tazza di caffè verso Booth in un brindisi silenzioso
    “Ci stiamo avvicinando Bones, devono essere spaventati” proseguì lui accettando il brindisi con un sorriso “e le persone spaventate commettono sempre degli errori, prima o poi”.

    La mattina dopo Bones e Booth si presentarono di buon’ora davanti alla porta di Jackie Rose. Suonarono e venne ad aprire una donna sulla sessantina, magra, dall’aria un po’ dimessa
    “FBI signora, Agente Speciale Seeley Booth, lei è la mia partner, la dottoressa Temperance Brennan, stiamo cercando Jackie Rose”.
    “È mia figlia, suppongo siate qui a causa di quel Peter Curry” fu impossibile non percepire la nota di fastidio nella voce della donna “accomodatevi prego, chiamo subito Jackie”
    Bones e Booth la seguirono all’interno di uno squallido appartamento di due stanze, era percepibile un acre odore di sigarette che ne aveva ormai impregnato le spoglie pareti. La donna scomparve dentro la seconda stanza e ne uscì poco dopo seguita dalla figlia, una ragazza di circa 25 anni, pesantemente truccata. Si avvicinò con un’espressione di sfida disegnata sul volto e Booth inconsapevolmente fece un passo avanti, frapponendosi tra lei e Bones.
    “Agente Speciale Seeley Booth, signorina Rose. Siamo qui per parlarle di Peter Curry”
    “Non ho notizie di Peter da tantissimo tempo, l’ho già detto ai suoi colleghi della Polizia di Stato, Agente” sottolineò quell’ultima parola come a sputare un insulto
    “Peter è in guai seri Jackie, non si tratta più della violazione della libertà condizionata. È entrato in un giro pericoloso, abbiamo bisogno di sapere dove sia prima che si cacci in guai peggiori di quelli in cui si trova attualmente”
    “Peter non ha fatto nulla di male!” gli gridò in faccia lei aggressiva
    “E suppongo la sua affermazione sia avvalorata da prove concrete e non basata sul sentimento che evidentemente prova per quell’uomo” intervenne Bones
    “Non ora Bones, non la indispettire” le sussurrò lui a mezza bocca
    “Non ho bisogno di prove io! So perfettamente cosa ha fatto e non ha fatto il mio uomo e so che è innocente! Se non avete altro da chiedermi dovreste andarvene, non siete i benvenuti qui!”
    “Se fossi in lei ci penserei bene Jackie, proteggerlo non lo aiuterà per molto. Lo cattureremo alla fine e se lui si costituisse adesso avrebbe maggiori attenuanti ed una giuria sarebbe molto meno severa con lui. Ci pensi, per il bene di entrambi” sfilò dall’interno della giacca un biglietto da visita e glielo porse “Mi chiami nel caso in cui decidesse di cambiare idea” la ragazza non fece nemmeno il gesto di prenderlo, fu la madre a sporgersi verso Booth e afferrare il biglietto come fosse un’ancora di salvezza.

    “Non ci dirà mai niente” concluse Bones una volta rientrata in macchina con Booth
    “Probabilmente hai ragione Bones, ma non è stata una visita del tutto inutile. Hai visto la madre di Jackie come ha reagito al solo nominare Peter Curry?”
    “Dici che potrebbe tradire la fiducia di sua figlia? Tipico!”
    Booth la guardò di traverso
    “Non è affatto tipico Bones, per essere una donna così razionale hai la curiosa tendenza a interpretare alcuni fatti in base alle tue personali esperienze”
    “No che non lo faccio”
    “Lo fai Bones, dimmi che non stavi pensando a tuo padre con quell’affermazione ed io giuro che ti porgerò le mie più sentite scuse”
    “Non stavo pen ...” L’espressione di Booth la fece zittire, lui sapeva perfettamente che era troppo onesta per negare una verità tanto evidente “Va bene, può essere che ci pensassi, ma ciò non toglie che i genitori a volte prendano delle decisioni che vanno contro la volontà dei propri figli, tradendone la fiducia. E non dirmi che lo fanno per il loro bene!” proseguì prima che lui potesse solo pensare di aprire bocca “Il risultato resta comunque invariato, li tradiscono, che sia o meno fatto con le migliori intenzioni, il fine NON giustifica i mezzi Booth”
    “Sento che ci stiamo addentrando in un terreno pericoloso Bones, sai perfettamente come la penso riguardo tuo padre. Il fine non giustificherà sempre i mezzi, come dici tu, ma li rende comunque meno difficili da accettare se si riesce a capire ... se tu riuscissi a capire che quello che ha fatto, l’ha fatto per proteggere te e tuo fratello”
    “Pensi che la madre di Jackie Rose ci aiuterà a rintracciare Curry?” Booth accettò con un sospiro quel repentino cambio di argomento, ma attese qualche secondo prima di rispondere:
    “Penso che ci stia riflettendo su Bones”.


    Edited by omelette73 - 10/12/2008, 23:10
     
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    Questo "triangolo" Booth-Bones-Max è stato delineato molto bene nella seconda serie e mi ha coinvolta molto. In questo capitolo hai saputo rendere molto bene queste dinamiche. Brava!
     
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  7. omelette73
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    CITAZIONE (Kew08 @ 10/12/2008, 23:15)
    Questo "triangolo" Booth-Bones-Max è stato delineato molto bene nella seconda serie e mi ha coinvolta molto. In questo capitolo hai saputo rendere molto bene queste dinamiche. Brava!

    Grazie Kew,!
    Altro giro, altra corsa... E' breve, oggi non ho avuto tempo!
    Buona lettura :)

    CAPITOLO 6
    Il giorno dopo quando lo vide varcare la soglia del laboratorio con un sorriso soddisfatto sul viso, Bones seppe già che le previsioni di Booth dovevano essersi avverate. Lo guardò salire a due a due gli scalini della piattaforma al centro del laboratorio, dare un’amichevole pacca sulla spalla di Hodgins e poi avvicinarsi a lei senza smettere di sorridere:
    “Dobbiamo andare Bones. Sei pronta per uno di quei detestabili appostamenti in cui io parlo per ore e tu fai finta di ascoltarmi?”
    “Non faccio finta di ascoltarti Booth”
    “Hai ragione, non sei brava a fingere, riformulo la domanda. Sei pronta per uno di quei detestabili appostamenti in cui io parlo per ore e tu non mi ascolti?” - al diavolo quel sorriso - pensò lei infastidita
    “Sono pronta Booth”
    “Non mi chiedi quali novità ci siano?”
    “A volte sembri dimenticare che sono in grado di fare ragionamenti deduttivi Booth. Immagino che la madre di Jackie Rose ti abbai chiamato”
    “Bingo”
    “Odio quell’espressione Booth” disse precedendolo fuori dal laboratorio
    “Lo so”
    “E perché continui ad usarla?”
    “Probabilmente per infastidirti”. Lei si fermò di colpo e Booth, che le stava dietro, rischiò di travolgerla
    “Bhe, la devi smettere!”
    “Sei nervosa stamattina Bones”
    “Non sono affatto nervosa, sei tu che continui a provocarmi”
    “Una donna con il tuo quoziente intellettivo non dovrebbe cadere nel tranello” si lasciò sfuggire lui avvicinandosi alla macchina
    “Vorrei guidare”
    “Sei nervosa” ribadì lui salendo al posto di guida
    “Lo so, è per questo che vorrei guidare”
    “E io vorrei la pace nel mondo per gli uomini, e le donne” . . . proseguì ammiccando verso di lei “di buona volontà, ma non sempre si ottiene ciò che si desidera", concluse inforcando gli occhiali da sole
    “Sai questo concetto è veramente assurdo Booth, se veramente si desidera qualcosa non si dovrebbe esprimere un voto sperando che si avveri o pregare chissà quale Dio perché possa aiutarti. Basterebbe semplicemente darsi da fare per raggiungere i propri scopi”
    “Detesto discutere con te di queste cose Bones e comunque la preghiera non è minimamente paragonabile all’esprimere un desiderio”
    “Non vedo la differenza... come quando ti dicono di fare un voto se vedi una stella cadere, è irrazionale Booth, a chi ci si dovrebbe rivolgere poi, proprio non lo so!”
    “All’universo forse”
    “Probabilmente ha orecchie migliori di quelle del tuo Dio”
    “Bones! Smettila di dire queste cose!”
    “Sei sulla difensiva”
    “Non sono sulla difensiva, solo cambiamo discorso, per favore. Parliamo di Curry! Sì, parlare di un pluriomicida mi sembra più rilassante Bones, vuoi?”
    “Tendi ad evitare gli argomenti sui quali siamo in conflitto, Booth, non dovresti”
    "Noi siamo in conflitto su tutti gli argomenti Bones, non posso smettere di parlarti!"
    "Non su tutti Booth" la sua aria pensosa lo preoccupò e prima che si mettesse ad elencargli quali fossero gli argomenti che non provocassero tra loro una discussione la precedette:
    “Bones, per favore, smettiamola! Curry, concentriamoci su Curry”
    “Curry” si arrese lei
    “Ha chiamato la sua fidanzata questa notte, la madre li ha sentiti parlare. Si sono dati appuntamento questa mattina a Dupont Circe, ma dobbiamo stare attenti Bones, è una zona molto frequentata, non voglio che ci vadano di mezzo dei civili, quindi, prudenza, mi raccomando”
    “Io sono prudente” Booth si voltò verso di lei abbassando leggermente gli occhiali perché i loro occhi entrassero in contatto
    “Prudenza” ripeté
    “Hai portato una pistola anche per me?”
    “Gesù Bones, mi hai ascoltato! Ho appena finito di dire che devi stare attenta, nessuna pistola, ci sono io e lo sai come sono le regole”
    “le pistole per prime” recitò con aria annoiata lei
    “Già, le pistole per prime. Quindi nessun colpo di testa. Deve essere disperato Bones per essere uscito così allo scoperto. E le persone disperate sono pericolose”
    Lavoravano insieme da quattro anni ormai, ma Booth sapeva perfettamente che avrebbe dovuto comunque tenerla d’occhio, Bones si rivelava sempre assurdamente imprevedibile in certe circostanze. Anche se ormai era abituato ad affrontare situazioni di pericolo con lei vicino, la sua regola d’oro restava inviolabile, un occhio sul cattivo ed uno su di lei, Bones era una sua responsabilità.
    Booth prese la radio “Qui 22-7-05 richiedo rinforzi e autorità locali a Dupont Circe, i sospetti sono Peter Curry e Jackie Rose, ripeto Peter Curry e Jackie Rose”
    “Ricevuto, 10-78 (n.d.a. 10-78 = richiesta di supporto) a Dupont Circe”
    “Sirene spente, il sospetto potrebbe essere armato e pericoloso”
    “Ricevuto 22-7-05”

    Entrarono nella rotonda da Connecticut Avenue e Booth cominciò progressivamente a rallentare, fino a fermarsi all’ingresso della piazza, gli alberi al centro nascondevano alla vista l’altra metà della grande rotonda, il traffico di automobili e persone che si dirigevano verso la vicina stazione della metropolitana, intenso.
    Booth, mano alla radio, continuava a scambiarsi informazioni con gli altri poliziotti appostati nella piazza
    “Qui 22-7-05, la macchina della sospettata è una Chevy Impala di colore nero, targata D-177.” Staccò il dito dal trasmettitore e la guardò
    “Occhi aperti Bones, non sarà facile vederlo con tutta questa gente, hanno scelto dannatamente bene dove incontrarsi”
    Restarono alcuni minuti in silenzio, ascoltando gli scambi via radio tra le varie macchine appostate nella piazza, fino a che Bones, abbassandosi di istinto sul sedile non richiamò l’attenzione di Booth sfiorandogli appena la spalla
    “Booth, una Chevy Impala nera, sta arrivando alla nostra sinistra” anche lui calò sul sedile

    “Ottimo Bones” attese che la macchina gli passasse davanti “è Jackie”
    Avvisò le altre macchine in ascolto, fece ripartire il motore e seguì a distanza di sicurezza la ragazza. Jackie fece mezzo giro della piazza, poi cominciò a rallentare e accostò al marciapiede di destra facendo salire un uomo al posto di guida e scorrendo rapidamente sul sedile accanto. Un agente in borghese approfittò di quell’attimo per avvicinarsi alla macchina e intimare loro l’alt, ma Curry aveva già fatto sgommare l’auto lontano
    “Dannazione” imprecò Booth “la cintura Bones, metti la cintura” e ormai scoperti, si gettarono all’inseguimento.
     
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    :lol: divertentissimo questo capitolo! :clap:
     
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  9. applegreen.gio
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    Mi sono appuntata i commenti su un foglietto perchè mi sono divertita un sacco leggendolo tutto d'un fiato,e non volevo dimenticarmi nulla!Magari essere svegliati da booth tutte le mattine... fossero anche le 6!
    Bè per me la chiaccherata con angela è sembrata più che altro uno spudorato tentativo di arrampicarsi sullo specchio per giustificare i suoi desideri-sentimenti verso booth..altro che!!Sweet è esilarante,sta lì tranquillo tranquillo e si ritrova ad assistere ad una adorabile partita di tennis(sentimentalmente parlando) e riesce sempre a mettere in imbarazzo booth con le sue deduzione!ma comunque tutta la seduta è stata divertente,quando bones inizia a parlare e booth si gela e poi comincia a muovere qualsiasi cosa gli sia possibile,o quando pensa di aver vinto il round e si rilassa sullo schienale e lei invece lo colpisce!!

    Noo, mica hanno accumulato tensione sessuale ,infatti il bisogno di deglutire dopo essersi guardati è del tutto normale!!
    OK penso di aver detto tutto..se è un pò confuso mi scuso,ma volevo scrivere subito perchè mi sono proprio divertita!! aspetterò il seguito con attenzione!
     
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  10. omelette73
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    CITAZIONE (applegreen.gio @ 11/12/2008, 23:52)
    Mi sono appuntata i commenti su un foglietto perchè mi sono divertita un sacco leggendolo tutto d'un fiato,e non volevo dimenticarmi nulla!Magari essere svegliati da booth tutte le mattine... fossero anche le 6!
    Bè per me la chiaccherata con angela è sembrata più che altro uno spudorato tentativo di arrampicarsi sullo specchio per giustificare i suoi desideri-sentimenti verso booth..altro che!!Sweet è esilarante,sta lì tranquillo tranquillo e si ritrova ad assistere ad una adorabile partita di tennis(sentimentalmente parlando) e riesce sempre a mettere in imbarazzo booth con le sue deduzione!ma comunque tutta la seduta è stata divertente,quando bones inizia a parlare e booth si gela e poi comincia a muovere qualsiasi cosa gli sia possibile,o quando pensa di aver vinto il round e si rilassa sullo schienale e lei invece lo colpisce!!

    Noo, mica hanno accumulato tensione sessuale ,infatti il bisogno di deglutire dopo essersi guardati è del tutto normale!!
    OK penso di aver detto tutto..se è un pò confuso mi scuso,ma volevo scrivere subito perchè mi sono proprio divertita!! aspetterò il seguito con attenzione!

    Addirittura gli appunti! Sono lusingata. :)
    Scherzi a parte, il commento sulla partita di tennis mi ha fatto piacere, mentre scrivevo speravo che desse esattamente quella sensazione e ciò che hai scritto me l'ha confermato. Grazie davvero
     
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  11. Cris.Tag
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    Mi piace questa storia...

    tu continua... continua
    quiei due non potranno far finta di niente ancora per molto, hanno accumulato tanta di quella tensione ...
     
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  12. omelette73
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    CITAZIONE (Cris.Tag @ 12/12/2008, 10:03)
    Mi piace questa storia...

    tu continua... continua
    quiei due non potranno far finta di niente ancora per molto, hanno accumulato tanta di quella tensione ...

    Siamo alla fine del mio esperimento. Grazie per i commenti gentili e per aver letto!
    Domanda, per chi è più esperto di me. Come si fa ascrivere che la FF è completa, vicino al titolo?

    CAPITOLO 7
    Booth, un muscolo della mascella che guizzava leggermente per la tensione, era concentrato sulla guida. Non era semplice districarsi nel traffico intenso della città mantenendo quella velocità sostenuta, ma lui se la cavava egregiamente.
    La vecchia Chevy guidata da Curry, non aveva comunque speranze contro il potente SUV.
    E quando Curry compì l’ennesima manovra azzardata, tagliando un incrocio e passando con il semaforo rosso, Booth decise di agire.
    “Tieniti forte Bones” approfittando di una strada più libera delle altre nella quale erano entrati, Booth, mantenendo una velocità costante, accostò il muso della sua macchina al cofano della Chevy e con un colpo di sterzo si appoggiò contro di essa.
    Curry, preso alla sprovvista, non riuscì a contrastare il movimento dell’auto e la macchina carambolò sulla strada finendo per fermarsi, con le ruote fumanti, contro un pick-up parcheggiato sulla strada.

    Booth spalancò il suo sportello estraendo contemporaneamente la pistola
    “Bones, pensa alla ragazza!” le lanciò mentre lei usciva rapida dalla macchina
    Booth con un piede risbatté indietro lo sportello dal lato del guidatore che Curry stava tentando di aprire, mentre Bones, afferrò per un braccio Jackie che era uscita dalla macchina nel tentativo di sfuggirle
    “Appoggia le mani sul volante Curry e non fare scherzi” l’uomo obbedì ormai arresosi.
    Altre macchine della polizia li raggiunsero e un poliziotto prese in custodia Jackie, mentre Booth trascinava fuori dalla macchina Curry e gli recitava i suoi diritti. Guardò verso Bones
    “Tutto bene?” lei fece un cenno affermativo
    “Ottima manovra Booth, sono impressionata! Dopotutto, è stato meglio che non ci fossi io al volante” gli disse provocandogli un sorriso carico di orgoglio mentre trascinava un Curry ammanettato verso l’auto di un collega
    “E adesso faremo due chiacchiere ragazzi” e il suo tono, compresero, non presagiva nulla di buono.

    Nella sala degli interrogatori Booth e Brennan, schierati come un plotone di esecuzione, guardavano Curry seduto di fronte a loro, un vistoso cerotto sulla fronte a coprire un taglio provocato dall’incidente durante l’inseguimento.
    Quando Booth sbatté sul tavolo il suo fascicolo Curry sussultò
    “Sei nei guai Peter, ti sei comportato da idiota, dovevi capire che ti stavi ficcando in una faccenda più grande di te. Hai un’accusa per violazione della libertà condizionata e per rapina e nessuno ti leverà quella per omicidio plurimo ...”
    “Omicidio? Non ho ucciso nessuno!”
    “E le tue impronte sulla bomba inesplosa alla Citibank come le spieghi?” disse sbattendogli sotto il naso le foto dell’ordigno. Poi lentamente, gli mostrò le immagini scattate nella banca subito dopo la rapina. I corpi carbonizzati ed irriconoscibili delle vittime del colpo.
    Distolse lo sguardo.
    “Questo è il tuo amico Bobby Wilcoxson o quello che ne rimane. Cosa è successo Peter, avete fatto male i calcoli per una volta? Sei il responsabile di questa strage?”
    “Non lo sono! Non ho fabbricato le bombe, mi sono limitato a passarle a Bobby prendendole dal bagagliaio della macchina!”
    “Bella scusa Peter, peccato che lui sia morto e non possa ribattere”
    “Hanno cominciato a discutere. Erano nervosi. Dicevano sarebbe stato l’ultimo colpo. Volevano fare le cose in grande”
    “Chi Peter? Voglio sapere chi è la mente di tutto questo!”
    “Non potete capire, mi ammazzerebbe senza pietà se ve lo dicessi!”
    “L’alternativa della pena capitale non mi sembra poi così differente signor Curry” gli fece notare Bones “se parlasse magari ... ”
    “Potrebbero esserci delle attenuanti esatto” l’appoggiò Booth
    Curry si agitò sulla sedia
    “Io...”
    “Il nome Peter, voglio quel nome”. Insistette Booth scandendo lentamente le parole
    E in un sussurro lui ammise “Albert Nussbaum, ma non riuscirete a prenderlo, avevano un piano per lasciare la città nel caso le cose fossero andate storte. Avevano sempre un piano di emergenza. Erano preparati”.
    “Questo lascialo verificare a noi” concluse Booth uscendo con Bones dalla stanza soddisfatto, dirigendosi verso il suo ufficio.
    Pochi minuti al computer e aveva raccolto parecchie informazioni su Albert Nussbaum.
    “È incredibile Bones, sono stati tutti nella prigione in Ohio nello stesso periodo. Questo tizio deve essere un osso duro. È stato nell’esercito, è esperto di esplosivi e di armi, ex studente di criminologia, viene descritto come un uomo calmo ed intelligente. Sweets dopotutto aveva ragione, sicuramente è lui la mente del gruppo”
    “Come faremo a fermarlo”
    “Bhe, abbiamo due possibilità. La prima è cercare di capire se ha dei legami e usarli per catturarlo, la seconda è coinvolgere Curry per incastrarlo. Ha parlato di un piano di emergenza, casomai ne sa qualcosa. Dietro la promessa di un accordo extra-giudiziale sono convinto che parlerà, farà di tutto per evitare la pena di morte”.
    “Cosa aspettiamo allora, cerchiamo di fermarlo Booth. Se è così sveglio come dici, non ci metterà molto a dileguarsi dalla città, sempre che non l’abbia già fatto!” lui fece un cenno affermativo con la testa e Bones proseguì “Lasciamo Curry bollire ancora un po’ nel suo brodo Booth e poi torniamo a parlarci”
    “Cuocere Bones... lasciarlo cuocere nel suo brodo” la corresse Booth, ma accettò silenziosamente il suo suggerimento.
    Fecero ulteriori verifiche sullo stato di famiglia di Albert Nussbaum, ma non risultò avere legami di sorta, il che li mise comunque con le spalle al muro, Peter Curry era la loro unica possibilità.
    Scoprirono però che a suo nome erano registrate diverse compagnie offshore, costituite negli ultimi anni, probabilmente con i proventi delle rapine portate a segno con Bobby Wilcoxson. La mossa successiva fu quindi quella di bloccare i beni di queste compagnie, lasciarlo senza apporti economici avrebbe sicuramente rallentato i suoi movimenti.

    Quando tonarono nella stanza degli interrogatori, Curry era, se possibile, più teso di quando lo avevano lasciato. All’aprirsi della porta quasi saltò sulla sedia.
    Booth questa volta rimase in piedi. Di nuovo quel fascicolo sbattuto sul tavolo. Curry alzò appena gli occhi a guardarlo.
    “Ci sei stato utile Peter, ma sai che non è abbastanza vero?”
    “Non so altro davvero, dovete credermi. Nussbaum non voleva nemmeno farmi entrare nel giro, è stato Bobby ad insistere, ha garantito per me” Booth, nonostante tutti i suoi anni di servizio continuava ancora a sorprendersi di fronte al distorto senso dell’onore dei delinquenti con i quali aveva a che fare
    “Ma ci hai parlato di un piano di fuga”
    “Nussbaum non mi ha mai detto niente!”
    “E allora come lo sapevi? Sono stufo di questi giochetti!” lo aggredì spostando rumorosamente la sedia accanto a lui. Curry sembrò farsi più piccolo
    “Bobby. Me ne ha parlato Bobby”
    “E adesso tu ne parlerai con noi, giusto?” gli chiese chinandosi verso di lui, Curry si scostò impercettibilmente
    “Ha solo da guadagnarci, signor Curry, le conviene non essere reticente con l’agente Booth” aggiunse Bones fissandolo negli occhi
    “Non ti conviene” sottolineò Booth in un sussurro “hai sentito la signora?”
    Curry lesse perfettamente la minaccia celata dietro quella voce calma e posata
    “Aveva un rifugio, poco fuori dalla città. Documenti. Armi. Era preparato alla fuga nel caso le cose fossero andate storte”
    “Un rifugio... ” ripeté Booth “... sono stanco di tirarti fuori ogni sillaba Curry. Di che diavolo stai parlando?”
    “Apparteneva a Bobby, una sorta di casa di caccia, nei boschi, lui deve essere lì”
    "E tu sai dove sti trova, vero?"
    Curry fece un impercettibile cenno affermativo
    Booth uscì rapidamente fuori dalla porta seguito da Bones
    “Voglio ...” cominciò lei
    “Non ci pensare nemmeno” la interruppe prendendo il telefono nel suo ufficio per allertare una squadra della SWAT “Non verrai, è troppo pericoloso Bones” lo sguardo fermo, deciso, immerso nel suo. Quando era così, sapeva che protestare sarebbe stato inutile. Booth parlò al telefono emettendo un piccolo sospiro di sollievo. Aveva capito.
    “Prometto che tornerò da te appena l’avremo catturato Bones”
    “Ci conto” si limitò a rispondere e guardandolo uscire dal suo ufficio ebbe la certezza che mai affermazione era stata più veritiera. Contava su di lui. In tutto e per tutto.

    “Non hai motivo di agitarti cosi Tempy, Booth non corre alcun pericolo. È in gamba. È con uomini addestrati a questo tipo di operazioni” le sussurrò suo padre quando per la terza volta lo strumento che stava usando per ripulire un osso le scivolò di mano
    “Non sono affatto preoccupata. È solo che non mi piace che mi lasci indietro, lo aveva promesso”
    “Forse avrà ritenuto che la situazione fosse più pericolosa del normale Tempy. Per quanto tu sia in grado di cavartela in molte situazioni, non sei comunque un agente, devi cercare di riconoscere i tuoi limiti” Bones guardò distrattamente l’orologio
    “Sono passate 4 ore tesoro”
    “Non sto ... non sto controllando ... oh, al diavolo. Lasciami lavorare papà. Mi stai deconcentrando!” gli lanciò minacciosa. Max alzò le mani in un involontario gesto di difesa
    “D’accordo tesoro. Ti lascio tranquilla. Ma vedrai che sarà qui tra poco”

    E invece passò tutto il pomeriggio e quando cominciò a calare la sera e Bones aveva ormai esaurito ogni possibile spiegazione riguardo a quello che poteva essere successo durante quell’infinito arco di tempo, lui entrò nel laboratorio.
    Il Passo tranquillo, il sorriso sulle labbra.
    Ebbe l’assurdo istinto di corrergli incontro, ma strinse saldamente il suo osso e abbassò lo sguardo. Attese che salisse gli ultimi gradini che li separavano e lo guardò.
    Aveva uno zigomo leggermente abraso, probabilmente aveva fatto a pugni ... come sempre!
    “L’abbiamo preso Bones” le disse trionfante
    riabbassò lo sguardo sul suo osso
    “Cosa è successo?”
    “Ha reagito è ovvio, quando abbiamo fatto irruzione c’è stato un piccolo tafferuglio”
    “Piccolo?” chiese alzando lo sguardo e posandolo sul suo viso. Era molto vicino. Poteva vedere la ferita sul suo volto, stava già cominciando a spuntare l’ombra blu di un livido.
    Era agitata, si guardò intorno.
    Erano tutti lì, non troppo distanti dalla piattaforma.
    Hodgins, Angela, suo padre che parlava con il suo assistente ... “come accidenti si chiamava?” pensò distrattamente tra sé e sé, ma non vedeva Cam, probabilmente era rientrata a casa ...
    “Niente di grave Bones” disse Booth sfiorandosi la guancia “non ti devi preoccupare”, tornò a guardarlo, erano spalla a spalla.
    Di solito non amava che le persone stessero troppo vicine quando lavorava, aveva bisogno di concentrazione, di spazio. Eppure fece un impercettibile movimento verso di lui.
    “Non sono preoccupata, ti vedo. Lo so che stai bene” lui le sorrise
    “Sai Bones, ho riflettuto in tua assenza”
    “Deve essere per questo che hai quel livido ... ti sei distratto?”
    “Non mi sono distratto Bones!” per un attimo sembrò perdere la calma, ma fece un profondo respiro e proseguì “Ho pensato a quello che mi hai detto sui desideri e sull’inutilità di esprimerli. Penso tu abbia ragione. Se si desidera davvero qualcosa, bisogna darsi da fare e ... prendersela”
    Bones si sentì stranamente compiaciuta, era sempre una lotta prendersi dei meriti con quell’uomo.
    Lo guardò sfiorare con un dito il freddo acciaio del tavolo e passarcelo sopra come se dovesse controllare se era pulito o meno. Aveva un’aria strana.
    “A cosa ti riferisci di preciso Booth, cosa avevi desiderato che adesso hai deciso di prenderti?”
    “Dio Bones, mi rendi le cose troppo facili così!” le disse sorridendole e girandosi a guardarla.
    Il viso di Bones era a pochi centimetri dal suo, sollevato verso di lei.
    Si chinò a baciarla. Posò le labbra sulle sue, a lungo, con una tale candida dolcezza da sciogliere tutti i nodi del cuore.
    Non era tanto del piacere, ciò che scoprì, quanto del bisogno che aveva di lui.
    Quando tornarono a guardarsi negli occhi fu come se si fossero detti un milione di parole.
    Bones serbò quel sorriso un po’ incredulo che increspava le labbra di lui come una perla rara serbata a lei sola. La mano di lui posata su una guancia, socchiuse per un attimo gli occhi.
    Non aveva nemmeno sentito il suo strumento cadere... per la quarta volta!
    Si lasciò invadere dal rassicurante calore del suo palmo, lasciando che le dita forti e gentili di Booth prendessero lentamente vita in una carezza senza fine.
    Lo guardò negli occhi, quegli splendidi, caldi occhi marroni
    “Booth ci stanno guardando tutti”
    “Lo so Bones”
    “Perché l’hai fatto?”
    “Lo desideravo Bones e lo sai, sono un uomo d’azione...” concluse prima di tornare a posare le labbra sulle sue.
    E per una volta, incontestabilmente, ebbe l’ultima parola.
     
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  13. Chemistry
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    E bravo il nostro uomo d'azione..che dispiacere che sia finita questa storia...
    Bravissima, mi è piaciuta molto :clap: spero che avrai presto altri raptus creativi così da farci leggere ancora tue ff!!
     
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    3 PhDs Squint

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    Mi è piaciuta tantissimo, brava!! :clap:
     
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    Squintern

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    BELLISSIMO :wub: FINALE STUPENDO che carucci...l'uomo d'azione poi... e almeno per una volta e di una ha avuto l'ultima parola... :D
    spero k kontinuerai a deliziarci cn le tue ff sei davvero brava :clap:
     
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35 replies since 9/12/2008, 14:23   4098 views
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